"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
mentre le sue macchine scoppiano con un rombo spaventevole. Le scialuppe americane accorrono da ogni parte a raccogliere i superstiti. L'ammiraglio Cervera, ferito ad un braccio, viene imbarcato su di una scialuppa del Glowcester e condotto a bordo di quella nave. Era pallido, disfatto, ed aveva le lagrime agli occhi. Appena fu sul ponte della nave nemica, il comandante americano, il capitano Warmoright, gli andò incontro e stendendogli la mano, gli disse con voce commossa: – Mi congratulo con voi, ammiraglio. Voi avete combattuto valorosamente e così gagliardamente come mai fu veduto su questi mari. Lo sfortunato ammiraglio, pietrificato dal dolore, non rispose. Si levò la spada e la consegnò al capitano nemico, rompendo in uno scroscio di pianto. Poi, dopo alcuni istanti aggiunse cupamente: – Avrei preferito perdere la vita combattendo, anziché arrendermi in Santiago. Intanto il capitano Eulata, comandante della Viscaya, veniva raccolto da una scialuppa della Yowa e condotto a bordo di quella corazzata su di una barella, essendo stato gravemente ferito. Il prode comandante fu ricevuto cogli onori militari da un drappello di marinai americani. Egli si alzò lentamente, salutando con dignità, poi si sbottonò la cintura, baciò la spada e la porse al capitano della corazzata, ma questi si rifiutò di riceverla, mentre l'equipaggio intero prorompeva in frenetici urrah. In quel momento le munizioni della Viscaya scoppiavano con frastuono, buttando all'aria il ponte del povero incrociatore. Il capitano spagnolo, udendo quel rombo, disse con voce 410
strozzata, mentre le lagrime gli scendevano sulle gote: – Adios Viscaya. Poi volgendosi verso il comandante americano, aggiunse fra i singhiozzi che lo soffocavano: – Ecco la mia bella nave che se ne va!... 411
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strozzata, mentre le lagrime gli scendevano sulle gote:<br />
– A<strong>di</strong>os Viscaya.<br />
Poi volgendosi verso il comandante americano, aggiunse<br />
fra i singhiozzi che lo soffocavano:<br />
– Ecco la mia bella nave che se ne va!...<br />
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