"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
L'ULTIMA CORSA Quella piccola baia perduta in mezzo all'inestricabile agglomeramento d'isolotti e di scogli, era assai pittoresca. Quel bacino somigliava ad un laghetto di cinque o seicento metri di circonferenza o per lo meno ad un fiord, della Norvegia. Le sue acque, trasparenti come il cristallo, che lasciavano vedere il fondo della baia, colle sue rocce subacquee, i suoi banchi, i suoi boschetti di alghe, erano perfettamente tranquille come se le maree non riuscissero a far sentire la loro influenza fra quei tortuosi canali che mettevano capo in quel luogo. Al sud lo riparavano alte scogliere, tagliate quasi a picco e brulle; al nord invece un isolotto montagnoso, ma dalle spiagge dolci e coperte da splendidi palmizi, da cedri, da aranci selvatici, da acacie e da folti cespugli di superbe orchidee le quali specchiavano i loro bellissimi fiori nelle acque della baia. Pareva che nessun essere umano si trovasse in quei paraggi, non vedendosi né alcun canotto, né alcuna capanna. Abbondavano invece gli uccelli marini, i fiammanti dalle ali orlate d'una striscia fiammeggiante che spiccava vivamente sulle bianche penne; i corvi di mare, le procellarie, i rondoni marini, le anitre, i tantali verdi e non poche ibis bianche le quali, allineate sulle rive, ritte sulle loro lunghe gambe, stavano immobili, guardando stupidamente la piccola nave. Calato un ancorotto anche a poppa, Cordoba e mastro Colon si erano affrettati a issarsi sulle crocette dell'albero maestro per farsi un concetto esatto del paese circostante e per vedere se di lassù potevano scoprire la torpediniera, la sola che potesse inoltrarsi nel pericoloso labirinto. 338
L'altezza delle rupi non permise loro di spingere gli sguardi molto lontani, però verso il sud scorsero nettamente una nuvola di fumo ondeggiare sul luminoso orizzonte. – L'incrociatore è là – disse Cordoba. – Si è arrestato presso l'imboccatura del canale. – E la torpediniera ove sarà andata – chiese il mastro, che era salito sopra la crocetta. – Non riesco a scorgerla in alcuna direzione. – Forse sarà andata ad attenderci verso il nord, vecchio mio. Probabilmente credeva che noi fossimo così sciocchi da attraversare il labirinto per poi farci torpedinare alla nostra uscita da questo canale. – Credete che tenterà d'avvicinarsi... – Lo sospetto, Colon. – La cannoneggeremo se si mostrerà. – E cercheremo di picchiar sodo, mio caro. – Aspettiamo questa sera, poi faremo rotta per Santiago. Contrariamente ai timori di Cordoba, la giornata trascorse tranquilla. Né l'incrociatore, né la torpediniera osarono avventurarsi in quel labirinto d'isole, certi forse di aver bloccata la piccola nave e di essere in grado di respingerla se avesse tentato di uscire in mare. Appena però calata la sera, Cordoba e la marchesa, che avevano fretta di giungere a Santiago, diedero il comando di attivare i fuochi, decisi a prendere il largo non ostante la presenza di quei due pericolosi avversari. Il tempo, che fino allora si era mantenuto buono, minacciava di cambiarsi. Già poco prima del tramonto un violento acquazzone era caduto ed al largo aveva cominciato a soffiare, con molta violenza, il vento del sud. Cordoba e la marchesa, dopo essersi assicurati che il canale 339
- Page 288 and 289: - È impossibile: la mia scialuppa
- Page 290 and 291: visita. Da una ragazzetta mulatta,
- Page 292 and 293: forse per la propria pelle. Egli gu
- Page 294 and 295: - Ma chi siete voi, signore, che ve
- Page 296 and 297: Dolores; affrettatevi. - Siamo anco
- Page 298 and 299: Yucatan. - Un po' di pazienza ancor
- Page 300 and 301: LA MORTE DEL CUBANO Lasciata l'isol
- Page 302 and 303: - Allora io credo che convenga ferm
- Page 304 and 305: estremità, l'acqua e si curvò inn
- Page 306 and 307: all'àncora, come sospetto, la fare
- Page 308 and 309: - Speriamo, Colon. La scialuppa ad
- Page 310 and 311: - Presto, a bordo!... Bisogna appro
- Page 312 and 313: - Le manderemo a picco, signor Cord
- Page 314 and 315: IN ROTTA PER SANTIAGO Sfuggito all'
- Page 316 and 317: notte trascorse tranquilla, però i
- Page 318 and 319: tardi. Mastro Colon fece salpare l'
- Page 320 and 321: nondimeno non m'inquieto e sono cer
- Page 322 and 323: sull'orizzonte. - Cos'è quella ter
- Page 324 and 325: pagata dal viceré di Panama. «Ser
- Page 326 and 327: cancellata di prora, guardavano con
- Page 328 and 329: Poi guardando Cordoba, gli chiese:
- Page 330 and 331: - No. - E cosa vuoi fare... - Getta
- Page 332 and 333: alla sommità degli alberi e dalla
- Page 334 and 335: - Sette piedi... cinque piedi a bab
- Page 336 and 337: Attraverso a quello squarcio, la ma
- Page 340 and 341: era sgombro, verso le dieci della s
- Page 342 and 343: molto forte al largo. Ridiscese pro
- Page 344 and 345: un lampo, sforzando impetuosamente
- Page 346 and 347: ATTRAVERSO LA FLOTTA AMERICANA Dura
- Page 348 and 349: quantunque non protetti da corazze,
- Page 350 and 351: congedarsi dal comandante del forti
- Page 352 and 353: al porto; le truppe americane a ter
- Page 354 and 355: sera, quando avremo passato il capo
- Page 356 and 357: oschi e lo impedirebbero. - Funzion
- Page 358 and 359: La marchesa, appoggiata al bordo de
- Page 360 and 361: La morte fra il rimbombo delle armi
- Page 362 and 363: dall'imboccatura di Santiago va ver
- Page 364 and 365: Già Colon, che si trovava a prora,
- Page 366 and 367: IL BOMBARDAMENTO DI SANTIAGO Santia
- Page 368 and 369: voce a quella degli uomini, tuonand
- Page 370 and 371: e delle corazzate spagnole Cordoba
- Page 372 and 373: - Certamente, marchesa. Oggi si lim
- Page 374 and 375: - E se Santiago dovesse venire pres
- Page 376 and 377: espirare, credendo che l'attacco fo
- Page 378 and 379: prigionieri. Quegli uomini erano se
- Page 380 and 381: come se gli americani, convinti del
- Page 382 and 383: alcun risultato ed il tentato sbarc
- Page 384 and 385: La mattina del 17 la situazione deg
- Page 386 and 387: Un furioso combattimento era avvenu
L'ULTIMA CORSA<br />
Quella piccola baia perduta in mezzo all'inestricabile<br />
agglomeramento d'isolotti e <strong>di</strong> scogli, era assai pittoresca.<br />
Quel bacino somigliava ad un laghetto <strong>di</strong> cinque o seicento<br />
metri <strong>di</strong> circonferenza o per lo meno ad un fiord, <strong>del</strong>la Norvegia.<br />
Le sue acque, trasparenti come il cristallo, che lasciavano vedere<br />
il fondo <strong>del</strong>la baia, colle sue rocce subacquee, i suoi banchi, i<br />
suoi boschetti <strong>di</strong> alghe, erano perfettamente tranquille come se<br />
le maree non riuscissero a far sentire la loro influenza fra quei<br />
tortuosi canali che mettevano capo in quel luogo.<br />
Al sud lo riparavano alte scogliere, tagliate quasi a picco e<br />
brulle; al nord invece un isolotto montagnoso, ma dalle spiagge<br />
dolci e coperte da splen<strong>di</strong><strong>di</strong> palmizi, da cedri, da aranci selvatici,<br />
da acacie e da folti cespugli <strong>di</strong> superbe orchidee le quali<br />
specchiavano i loro bellissimi fiori nelle acque <strong>del</strong>la baia.<br />
Pareva che nessun essere umano si trovasse in quei<br />
paraggi, non vedendosi né alcun canotto, né alcuna capanna.<br />
Abbondavano invece gli uccelli marini, i fiammanti dalle ali<br />
orlate d'una striscia fiammeggiante che spiccava vivamente sulle<br />
bianche penne; i corvi <strong>di</strong> mare, le procellarie, i rondoni marini,<br />
le anitre, i tantali ver<strong>di</strong> e non poche ibis bianche le quali,<br />
allineate sulle rive, ritte sulle loro lunghe gambe, stavano<br />
immobili, guardando stupidamente la piccola nave.<br />
Calato un ancorotto anche a poppa, Cordoba e mastro<br />
Colon si erano affrettati a issarsi sulle crocette <strong>del</strong>l'albero<br />
maestro per farsi un concetto esatto <strong>del</strong> paese circostante e per<br />
vedere se <strong>di</strong> lassù potevano scoprire la torpe<strong>di</strong>niera, la sola che<br />
potesse inoltrarsi nel pericoloso labirinto.<br />
338