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"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

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– Le manderemo a picco, signor Cordoba.<br />

Due barcacce montate da parecchi insorti ed illuminate da<br />

alcune fiaccole fumose, erano comparse presso la curva <strong>del</strong><br />

canale e s'avanzavano frettolosamente.<br />

Trovandosi improvvisamente <strong>di</strong>nanzi all'Yucatan gli uomini<br />

che le montavano si misero a urlare <strong>di</strong>speratamente, poi si<br />

videro balzare precipitosamente in acqua, cercando <strong>di</strong> salvarsi<br />

sugli scogli.<br />

<strong>La</strong> nave continuò la sua corsa. Con un colpo <strong>di</strong> sperone<br />

sventrò le due barche poi virò rapidamente <strong>di</strong> bordo seguendo la<br />

curva <strong>del</strong> canale, salutata da un'ultima e più formidabile scarica<br />

<strong>di</strong> fucili e <strong>di</strong> tromboni.<br />

Alcuni insorti, più risoluti ed anche più cocciuti degli altri,<br />

abbandonate le creste <strong>del</strong>le alte scogliere, scesero verso la<br />

spiaggia e si misero ad inseguire la nave, sparandole contro<br />

qualche colpo <strong>di</strong> fucile, mentre altri si erano radunati presso<br />

l'uscita per tentare d'uccidere almeno il timoniere <strong>del</strong>la torretta.<br />

Avendo portato con loro alcune fiaccole, Cordoba poté<br />

scorgerli a tempo. Erano <strong>di</strong>eci o do<strong>di</strong>ci negri, armati <strong>di</strong> tromboni<br />

e guidati da due meticci o bianchi che fossero.<br />

– Guarda quei due uomini che puntano verso la nostra<br />

torretta i loro fucili – <strong>di</strong>sse Cordoba a Colon. – Conosci il più<br />

basso <strong>di</strong> statura...<br />

– Sì, signor Cordoba!... – esclamò il vecchio mastro. – È<br />

quel cane <strong>di</strong> cubano!...<br />

– E l'altro è quel bravo signor Guaymo, il mio eccellente<br />

amico. Grazio l'uno perché mi ha offerto un <strong>del</strong>izioso pranzetto,<br />

ma l'altro lo mando <strong>di</strong>retto a casa <strong>di</strong> messer Belzebù!... Attento<br />

alla ruota, Colon!...<br />

– Non temete!...<br />

In quell'istante i negri scaricavano i loro tromboni con un<br />

fracasso assordante. I proiettili <strong>di</strong> quelle mostruose armi<br />

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