"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
Yucatan. – Un po' di pazienza ancora e giungeremo nella caverna. Ehi, Quiroga, vedete nulla – No, signor Cordoba. I negri del mulatto devono dormire come polli. In quel momento in mezzo alla piantagione si udirono i cani della fattoria a latrare con furore, poi delle voci umane. – Altro che polli!... – esclamò Cordoba. – Erano svegli come coccodrilli, quei bricconi!... Di corsa, amici o li avremo alle spalle. Donna Dolores, volete che vi faccia portare Miguel è forte come un toro. – Non ne ho bisogno!... Avanti, amici!... – rispose la marchesa. Il drappello ripartì rapidamente, seguendo l'alta spiaggia. In mezzo alla piantagione si udivano i latrati sempre più furiosi dei cani e le vociferazioni dei negri. Pareva che gli uomini del mulatto si preparassero a sparpagliarsi per la campagna, temendo qualche sbarco di spagnoli. Fortunatamente la distanza che separava i fuggiaschi dalla scialuppa era ormai brevissima. Cordoba, che aveva riconosciuta la costa, attraversò di corsa l'ultimo lembo della piantagione che formava un angolo acuto e scese il versante opposto. Subito, sull'arena quasi bianca della spiaggia, scorse la piccola baleniera che la bassa marea aveva lasciata a secco. – Ci siamo – disse. – Un ultimo sforzo, donna Dolores. In quell'istante verso la piantagione si udirono rimbombare degli spari formidabili. I negri, credendo di spaventare i nemici immaginari, scaricavano in aria i loro tromboni. Il drappello era già giunto sulla spiaggia. In un baleno la scialuppa fu messa in acqua, poi tutti s'imbarcarono, accomodandosi meglio che potevano, essendo lo spazio troppo 298
limitato. Quattro marinai afferrarono i remi e si misero ad arrancare a tutta lena, mentre in mezzo alla piantagione gli spari rimbombavano con crescente fracasso come se i negri combattessero una vera battaglia contro... le canne da zucchero! 299
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Quattro marinai afferrarono i remi e si misero ad arrancare<br />
a tutta lena, mentre in mezzo alla piantagione gli spari<br />
rimbombavano con crescente fracasso come se i negri<br />
combattessero una vera battaglia contro... le canne da zucchero!<br />
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