"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

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09.01.2015 Views

– Hum!... Guaymo è troppo sospettoso per sperarlo. – Si può ingannarlo. – In qual modo... – Innalzando la bandiera americana sul mio legno e fingendomi un capitano yankee. – È impossibile, signor Cordoba. – E per quale motivo... – Perché l'Yucatan ormai è stato segnalato dappertutto: nave a vapore di trecento tonnellate, due alberi, un pezzo in torretta, due Hotchkiss per armamento, cento uomini d'equipaggio e un carico di armi per gli spagnoli. Presentatevi a San Felipe e la vostra nave verrà tosto riconosciuta. – Mille fulmini!... Chi ha fornito agli insorti tante indicazioni... – Il console americano di Merida. – Che lo colga la febbre gialla!... – urlò Cordoba. Poi dopo d'aver riflettuto alcuni istanti, mormorò, alzando le spalle: – La vedremo se non sarò capace di strappare a quei messeri la nostra Capitana. Carramba!... Cordoba non è uomo da arrestarsi a mezza via. Ehi, Colon!... – Signore!... – Riconduci questo caro signor Del Monte all'ombra. Il sole potrebbe fargli male e poi nella cabina avrà più agio di pensare. Diavolo!... Quando si tratta di salvare la pelle si può mettere sossopra e frugare e rifrugare il cervello. Signor Del Monte pensate un po' al vostro amico di San Felipe. Chissà!... Potrebbe tenere in sua mano la vostra grazia ed anche la corda da appiccarvi. Ciò detto Cordoba riaccese una seconda sigaretta e tornò a sdraiarsi sulla poltrona, mentre l'Yucatan correva, con un fremito sonoro, verso i cayos di San Felipe, lasciandosi a poppa una lunga scia gorgogliante. 262

I CAYOS DI SAN FELIPE Quando l'Yucatan, attraversata la parte meridionale della vasta baia di Cortez, giunse in vista dei cayos di San Felipe, mancava ancora mezz'ora allo spuntare dell'alba. Quel gruppo d'isolette e di scogli che prende il nome dalla terra maggiore, si trova quasi a eguale distanza dalle coste di Cuba e dalla grande isola dei Pini, la più vasta di tutta la colonia spagnola. Il numero di quelle isolette che si potrebbero raggruppare con quelle chiamate degli Indiani, che sono situate più al sud, è considerevole; eccettuate tre o quattro tutte le altre non sono altro che semplici scogli quasi aridi e per la maggior parte privi di abitanti. La più importante è quella di San Felipe, che si trova quasi in mezzo al gruppo e che è abitata da alcune centinaia di coltivatori e di pescatori, per lo più negri e meticci, essendo piuttosto rari i bianchi dove non vi è la possibilità di avere vaste coltivazioni di canne da zucchero. Fino dal principiare della guerra, gl'insorti della provincia di Pinar del Rio si erano affrettati ad occupare quel gruppo d'isolette, per formare un deposito d'armi e di munizioni e come punto di ritrovo dei filibustieri americani incaricati di procurarle. La scarsa popolazione, che come si disse era composta di negri e di meticci, aveva subito abbracciata la causa degl'insorti, costringendo i pochissimi spagnoli che avevano qualche possessione, ad andarsene e cercare rifugio nella non lontana isola dei Pini od a Batabano. Cordoba, avvertito di tuttociò dal signor Del Monte, il 263

I CAYOS DI SAN FELIPE<br />

Quando l'Yucatan, attraversata la parte meri<strong>di</strong>onale <strong>del</strong>la<br />

vasta baia <strong>di</strong> Cortez, giunse in vista dei cayos <strong>di</strong> San Felipe,<br />

mancava ancora mezz'ora allo spuntare <strong>del</strong>l'alba.<br />

Quel gruppo d'isolette e <strong>di</strong> scogli che prende il nome dalla<br />

terra maggiore, si trova quasi a eguale <strong>di</strong>stanza dalle coste <strong>di</strong><br />

Cuba e dalla grande isola dei Pini, la più vasta <strong>di</strong> tutta la colonia<br />

spagnola.<br />

Il numero <strong>di</strong> quelle isolette che si potrebbero raggruppare<br />

con quelle chiamate degli In<strong>di</strong>ani, che sono situate più al sud, è<br />

considerevole; eccettuate tre o quattro tutte le altre non sono<br />

altro che semplici scogli quasi ari<strong>di</strong> e per la maggior parte privi<br />

<strong>di</strong> abitanti.<br />

<strong>La</strong> più importante è quella <strong>di</strong> San Felipe, che si trova quasi<br />

in mezzo al gruppo e che è abitata da alcune centinaia <strong>di</strong><br />

coltivatori e <strong>di</strong> pescatori, per lo più negri e meticci, essendo<br />

piuttosto rari i bianchi dove non vi è la possibilità <strong>di</strong> avere vaste<br />

coltivazioni <strong>di</strong> canne da zucchero.<br />

Fino dal principiare <strong>del</strong>la guerra, gl'insorti <strong>del</strong>la provincia<br />

<strong>di</strong> Pinar <strong>del</strong> Rio si erano affrettati ad occupare quel gruppo<br />

d'isolette, per formare un deposito d'armi e <strong>di</strong> munizioni e come<br />

punto <strong>di</strong> ritrovo dei filibustieri americani incaricati <strong>di</strong><br />

procurarle. <strong>La</strong> scarsa popolazione, che come si <strong>di</strong>sse era<br />

composta <strong>di</strong> negri e <strong>di</strong> meticci, aveva subito abbracciata la causa<br />

degl'insorti, costringendo i pochissimi spagnoli che avevano<br />

qualche possessione, ad andarsene e cercare rifugio nella non<br />

lontana isola dei Pini od a Batabano.<br />

Cordoba, avvertito <strong>di</strong> tuttociò dal signor Del Monte, il<br />

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