"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

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09.01.2015 Views

completamente. Quando vide che aveva cessato di vivere, si accovacciò mandando un grugnito di soddisfazione e si mise a divorarlo tranquillamente, senza preoccuparsi della ferita ricevuta, ferita mortale per qualunque altro animale e per l'uomo soprattutto, e assolutamente inoffensiva per lui. Cordoba, che aveva seguìto con interesse quello strano combattimento che dava piena ragione alle previsioni dello spagnolo, alzò il fucile e fece fuoco. Il vecchio cinghiale, interrotto così brutalmente nel suo pasto, s'alzò di scatto mandando un urlo acuto strappatogli un po' dal dolore prodottogli dalle ferite ed un po' dalla rabbia e vedendo la nube di fumo ondeggiare ancora fra le piante, si scagliò verso quella parte con una rapidità incredibile. Lo spagnolo lo attendeva per dargli il colpo mortale. Vedendolo a soli pochi passi, alzò il fucile, ma nel fare quell'atto urtò contro una liana ed il colpo partì in alto. – Fuggite!... – gridò Cordoba. Lo spagnolo lo avrebbe ben volontieri obbedito se ne avesse avuto il tempo. Il cinghiale, che era stato solamente ferito dalla palla del lupo di mare, in un baleno gli rovinò addosso, atterrandolo e cercando d'azzannarlo. – Aiuto! – gridò il povero soldato. – Ci sono – rispose Cordoba. Aveva cacciato un'altra cartuccia nel fucile ed era balzato innanzi. Appoggiare la canna in un orecchio del cinghiale e fare fuoco fu la cosa d'un istante. Lo sparo si confuse in un urlo, l'ultimo. L'animale, fulminato dal proiettile, era ruzzolato da un lato rimanendo immobile. – Grazie, signore – disse lo spagnolo. – Siete ferito – chiese premurosamente Cordoba. 222

– No, ma se tardavate un solo istante non so come mi avrebbe conciato. – Eh!... – Cosa – Carrai!... – I compagni del maschio – Un uragano!... La banda dei cinghiali, prontamente radunatasi, passava in quel momento attraverso la foresta a galoppo sfrenato, tutto fracassando sul suo passaggio e venne ad arrestarsi a cinquanta passi dai due cacciatori mandando dei grugniti minacciosi, poi fece un rapido dietro fronte e scomparve in mezzo agli alberi colla velocità di un treno ferroviario. – Carramba! – esclamò Cordoba, respirando a pieni polmoni. – Credevo che tutti quei bestioni si gettassero su di noi per vendicare il vecchio maschio. – Anch'io – rispose lo spagnolo. – Sono coraggiosi, nondimeno talvolta un nonnulla basta a spaventarli ed a metterli in fuga. – Il diavolo se li porti e ci lascino far colazione tranquilli. Ce la siamo guadagnata mettendo a repentaglio la nostra pelle; abbiamo quindi il diritto di gustarla senza altre noie. Ah!... Se la marchesa fosse qui!... Come sarebbe contenta di questo pasto da cacciatori, in mezzo a questa foresta! Mille lampi!... Alla malora Pardo e quei piratacci di yankees. – La ritroveremo, signore – rispose lo spagnolo che stava tagliando al cinghiale una gamba deretana per metterla ad arrostire. – Io sono certo di giungere presto al campo degli insorti. – E quando saremo giunti, cosa faremo – Lo si vedrà, signore. – Ritorneremo all'Yucatan senza nulla avere fatto. 223

– No, ma se tardavate un solo istante non so come mi<br />

avrebbe conciato.<br />

– Eh!...<br />

– Cosa<br />

– Carrai!...<br />

– I compagni <strong>del</strong> maschio<br />

– Un uragano!...<br />

<strong>La</strong> banda dei cinghiali, prontamente radunatasi, passava in<br />

quel momento attraverso la foresta a galoppo sfrenato, tutto<br />

fracassando sul suo passaggio e venne ad arrestarsi a cinquanta<br />

passi dai due cacciatori mandando dei grugniti minacciosi, poi<br />

fece un rapido <strong>di</strong>etro fronte e scomparve in mezzo agli alberi<br />

colla velocità <strong>di</strong> un treno ferroviario.<br />

– Carramba! – esclamò Cordoba, respirando a pieni<br />

polmoni. – Credevo che tutti quei bestioni si gettassero su <strong>di</strong> noi<br />

per ven<strong>di</strong>care il vecchio maschio.<br />

– Anch'io – rispose lo spagnolo. – Sono coraggiosi,<br />

non<strong>di</strong>meno talvolta un nonnulla basta a spaventarli ed a metterli<br />

in fuga.<br />

– Il <strong>di</strong>avolo se li porti e ci lascino far colazione tranquilli.<br />

Ce la siamo guadagnata mettendo a repentaglio la nostra pelle;<br />

abbiamo quin<strong>di</strong> il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> gustarla senza altre noie. Ah!... Se la<br />

marchesa fosse qui!... Come sarebbe contenta <strong>di</strong> questo pasto da<br />

cacciatori, in mezzo a questa foresta! Mille lampi!... Alla malora<br />

Pardo e quei piratacci <strong>di</strong> yankees.<br />

– <strong>La</strong> ritroveremo, signore – rispose lo spagnolo che stava<br />

tagliando al cinghiale una gamba deretana per metterla ad<br />

arrostire. – Io sono certo <strong>di</strong> giungere presto al campo degli<br />

insorti.<br />

– E quando saremo giunti, cosa faremo<br />

– Lo si vedrà, signore.<br />

– Ritorneremo all'Yucatan senza nulla avere fatto.<br />

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