"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

stefanodurso.altervista.org
from stefanodurso.altervista.org More from this publisher
09.01.2015 Views

– No, marchesa, le ultime non sono liete. – Volete dire... – chiese la signora del Castillo, aggrottando la fronte. – Che una nave americana è stata veduta al largo, poco prima del tramonto. – Si sa chi sia – Il console sospetta che possa essere il Terror. – Un buon monitor armato di due pezzi da dodici e di dieci mitragliatrici – disse la signora del Castillo, come parlando fra sé. – Oh!... Lo conosco!... È tutto qui... – No, pare che al largo vi sia anche qualche cannoniera, non si sa se la Newport o la Dalton. – Saremmo stati traditi – si chiese la marchesa, mentre un vivido lampo le balenava negli sguardi e la sua bella fronte si rannuvolava. – E da chi – disse Cordoba. – Il carico è stato imbarcato di notte e con tutta segretezza. – I consolati americani avranno avuto l'ordine di vegliare attentamente, e forse la presenza e le manovre del vostro yacht non sono sfuggite agli occhi degli agenti di Merida. – Ebbene!... – disse la marchesa, con accento energico. – Veglino pure, noi usciremo ugualmente in mare e metteremo la prora su Cuba: è vero Cordoba... – Sì, signora – rispose il basco. – I nostri cuori sono solidi e non hanno mai tremato. – Il mio Yucatan corre più veloce d'un uccello marino e lo monteranno uomini votati alla morte, pronti a tutto e decisi a tutto, anche a saltare in aria al grido di «Viva la vecchia Spagna!» – continuò la signora del Castillo, mentre un vivo rossore le coloriva le gote e di sotto le lunghe palpebre le scintillavano gli occhi d'un santo entusiasmo. – Ah!... Gli yankees vogliono Cuba!... Si vedrà se col blocco riusciranno ad 22

affamare i valorosi, che difendono il territorio d'oltremare della nostra povera patria. Fuoco e mitraglia correranno da un capo all'altro delle Grandi Antille e tutti pugneremo col furore della disperazione per cacciare in acqua quegli odiati mercanti, divenuti oggi pirati. No, non s'arrende la vecchia Spagna!... Se cadrà saprà cadere da valorosa, colle armi in pugno, col grido fiero sulle labbra e lo sguardo sereno dei forti. – Vivaddio!... – esclamò il segretario. – Ecco le donne di Spagna!... – Signor segretario, quali nuove dall'Atlantico Si sono mosse le torpediniere comandate da Villamil – Si dice che tutta la squadra muove rapidamente verso la costa americana. – E la squadra americana di Hampton-Roods le muove incontro... – Così si crede. – Dunque fra pochi giorni avremo una furiosa battaglia – chiese la marchesa, cogli sguardi ardenti. – Tutto lo indica. – Dio protegga i marinai spagnoli. – Confidiamo nell'abilità dei comandanti e nella potenza dei nostri cannoni. – Vi è anche il Cristobal Colon, cedutoci dall'Italia, è vero... – Sì, marchesa, una nave poderosa, giunta in buon punto per rafforzare la nostra squadra. – Cordoba, la notte è oscura e piovosa – Sì, mia Capitana. – Partiamo, mio bravo lupo di mare. Andiamo a mostrare agli yankees di che cosa sono capaci le donne della vecchia Spagna. – Sono ai vostri comandi. 23

– No, marchesa, le ultime non sono liete.<br />

– Volete <strong>di</strong>re... – chiese la signora <strong>del</strong> Castillo,<br />

aggrottando la fronte.<br />

– Che una nave americana è stata veduta al largo, poco<br />

prima <strong>del</strong> tramonto.<br />

– Si sa chi sia<br />

– Il console sospetta che possa essere il Terror.<br />

– Un buon monitor armato <strong>di</strong> due pezzi da do<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci<br />

mitragliatrici – <strong>di</strong>sse la signora <strong>del</strong> Castillo, come parlando fra<br />

sé. – Oh!... Lo conosco!... È tutto qui...<br />

– No, pare che al largo vi sia anche qualche cannoniera,<br />

non si sa se la Newport o la Dalton.<br />

– Saremmo stati tra<strong>di</strong>ti – si chiese la marchesa, mentre un<br />

vivido lampo le balenava negli sguar<strong>di</strong> e la sua bella fronte si<br />

rannuvolava.<br />

– E da chi – <strong>di</strong>sse Cordoba. – Il carico è stato imbarcato <strong>di</strong><br />

notte e con tutta segretezza.<br />

– I consolati americani avranno avuto l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> vegliare<br />

attentamente, e forse la presenza e le manovre <strong>del</strong> vostro yacht<br />

non sono sfuggite agli occhi degli agenti <strong>di</strong> Merida.<br />

– Ebbene!... – <strong>di</strong>sse la marchesa, con accento energico. –<br />

Veglino pure, noi usciremo ugualmente in mare e metteremo la<br />

prora su Cuba: è vero Cordoba...<br />

– Sì, signora – rispose il basco. – I nostri cuori sono soli<strong>di</strong><br />

e non hanno mai tremato.<br />

– Il mio Yucatan corre più veloce d'un uccello marino e lo<br />

monteranno uomini votati alla morte, pronti a tutto e decisi a<br />

tutto, anche a saltare in aria al grido <strong>di</strong> «Viva la vecchia<br />

Spagna!» – continuò la signora <strong>del</strong> Castillo, mentre un vivo<br />

rossore le coloriva le gote e <strong>di</strong> sotto le lunghe palpebre le<br />

scintillavano gli occhi d'un santo entusiasmo. – Ah!... Gli<br />

yankees vogliono Cuba!... Si vedrà se col blocco riusciranno ad<br />

22

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!