"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari

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09.01.2015 Views

– Credi che torneranno... – Ci assedieranno, lo vedrete. Faranno di tutto per prendervi. – E a quale scopo – Per avere poi l'Yucatan. – La mia nave!... – Preme a loro il carico, ve l'ho già detto. Gl'insorti, quantunque i filibustieri americani abbiano già sbarcate armi e munizioni, scarseggiano ancora di queste e di quelle, specialmente nella provincia di Pinar del Rio. – Non le avranno, Cordoba. – Lo spero, se Colon giungerà in tempo. – E questa galleria... – È scoperta, signora marchesa – disse in quell'istante il soldato spagnolo, entrando. – Esiste... – chiesero ad una voce Cordoba e la marchesa. – Sì, l'abbiamo trovata. – Allora siamo salvi!... – Lo credo, signora. – Affrettiamoci a sgombrare – disse Cordoba. – Ecco gl'insorti che tornano a mostrarsi e questa volta in grosso numero. Sono almeno un centinaio. – Ancora una scarica per trattenerli alcuni minuti – disse il soldato. S'avvicinarono cautamente alla feritoia che guardava dinanzi alle casematte e vedendo numerosi individui avanzarsi in colonna sparsa, cercando di guadagnare i cespugli per imboscarsi, fecero una scarica, mirando ognuno il suo uomo, poi si ritrassero rapidamente slanciandosi verso la scala, mentre gl'insorti rispondevano vigorosamente, mandando una pioggia di proiettili entro lo stanzone e sulla cima del torrione. Scesi nella casamatta, Cordoba e la marchesa videro i 158

marinai occupati a sgombrare una buca che grossi macigni in parte ostruivano e che pareva fossero caduti da una vôlta sfondata. Attraverso a quelle macerie si scorgeva una nera apertura che s'inoltrava fra le enormi muraglie del torrione, scendendo obliquamente sotto terra. – È questa la galleria – chiese la marchesa. – Sì – rispose il soldato. – Il volontario mi ha raccontato che doveva passare sotto la torre. – Sarà lunga... – Se mette nella foresta deve essere certamente assai lunga. – È ancora ingombra – Fra dieci minuti potremo scendere – rispose un marinaio. – Gl'insorti si avanzano. – Terremo duro finché il passaggio sarà libero – disse il soldato. – Venite, signor tenente; finché i vostri marinai lavorano, noi daremo battaglia agl'insorti. – Vengo anch'io – disse la marchesa. – No, signora – rispose lo spagnolo. – Noi due basteremo per ora. Seguìto da Cordoba si diresse verso l'uscita della prima casamatta e non vedendo alcun insorto sulla muraglia della cinta, si spinse risolutamente innanzi, appiattandosi dietro ad un cumulo di rottami, a pochi passi da una larga breccia, la quale permetteva di poter osservare ciò che accadeva sulla spianata e sul margine del bosco. Gl'insorti non avevano fatto grandi progressi. Temendo che nella torre vi fossero numerosi difensori e non avendo fretta di esporre la pelle, si erano arrestati dietro i cespugli, spiando una occasione propizia per fare una buona scarica. Il soldato e Cordoba, sdraiati dietro alle macerie, le quali formavano una specie di barricata, poterono facilmente distinguerli, cominciando allora ad albeggiare. 159

marinai occupati a sgombrare una buca che grossi macigni in<br />

parte ostruivano e che pareva fossero caduti da una vôlta<br />

sfondata. Attraverso a quelle macerie si scorgeva una nera<br />

apertura che s'inoltrava fra le enormi muraglie <strong>del</strong> torrione,<br />

scendendo obliquamente sotto terra.<br />

– È questa la galleria – chiese la marchesa.<br />

– Sì – rispose il soldato. – Il volontario mi ha raccontato<br />

che doveva passare sotto la torre.<br />

– Sarà lunga...<br />

– Se mette nella foresta deve essere certamente assai lunga.<br />

– È ancora ingombra<br />

– Fra <strong>di</strong>eci minuti potremo scendere – rispose un marinaio.<br />

– Gl'insorti si avanzano.<br />

– Terremo duro finché il passaggio sarà libero – <strong>di</strong>sse il<br />

soldato. – Venite, signor tenente; finché i vostri marinai<br />

lavorano, noi daremo battaglia agl'insorti.<br />

– Vengo anch'io – <strong>di</strong>sse la marchesa.<br />

– No, signora – rispose lo spagnolo. – Noi due basteremo<br />

per ora.<br />

Seguìto da Cordoba si <strong>di</strong>resse verso l'uscita <strong>del</strong>la prima<br />

casamatta e non vedendo alcun insorto sulla muraglia <strong>del</strong>la<br />

cinta, si spinse risolutamente innanzi, appiattandosi <strong>di</strong>etro ad un<br />

cumulo <strong>di</strong> rottami, a pochi passi da una larga breccia, la quale<br />

permetteva <strong>di</strong> poter osservare ciò che accadeva sulla spianata e<br />

sul margine <strong>del</strong> bosco. Gl'insorti non avevano fatto gran<strong>di</strong><br />

progressi. Temendo che nella torre vi fossero numerosi <strong>di</strong>fensori<br />

e non avendo fretta <strong>di</strong> esporre la pelle, si erano arrestati <strong>di</strong>etro i<br />

cespugli, spiando una occasione propizia per fare una buona<br />

scarica.<br />

Il soldato e Cordoba, sdraiati <strong>di</strong>etro alle macerie, le quali<br />

formavano una specie <strong>di</strong> barricata, poterono facilmente<br />

<strong>di</strong>stinguerli, cominciando allora ad albeggiare.<br />

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