"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
l'aveva impugnata con gesto risoluto, pronto ad estrarla in caso di pericolo. – Toh!... Un soldato!... – esclamò Cordoba, allegramente. – Ecco un incontro ben fortunato!... Buona sera, giovanotto: siate il benvenuto! Il soldato, che si era tenuto sempre presso il margine della foresta per essere pronto a rinselvarsi, credendo forse d'aver innanzi qualche insorto, udendo quelle parole lasciò l'impugnatura della daga e fece alcuni passi innanzi, dicendo: – Siete un cacciatore voi – In questo momento, se devo dire il vero, andavo più in cerca di vegetali che di selvaggina – rispose Cordoba, ridendo. – Da dove venite – Dalla costa, amico. – E che cosa siete venuto a fare in queste foreste – A cercare il capitano Carrill. Lo conoscete voi – Il capitano Carrill!... – esclamò lo spagnolo, con stupore. – Il capitano Carrill, avete detto Chi siete voi adunque – Io sono un uomo di mare. – Cubano – No, un po' spagnolo ed un po' anche messicano. – E che cosa volevate dal mio capitano – Dal vostro capitano!... Per mille balene!... Sareste voi uno della scorta incaricata di ricevere il carico del Yucatan – L'Yucatan! – gridò lo spagnolo, andando precipitosamente incontro a Cordoba. – È giunta quella nave – Da due giorni. – Nella baia di Corrientes – Precisamente. – Disgraziati! – Oh!... Oh!... Che cosa volete dire, giovanotto – Non lo sapete adunque 124
– Che cosa... – Che la scorta che doveva ricevere il carico, è stata fatta prigioniera dalle bande del capitano Pardo – Tuoni del Yucatan!... – esclamò Cordoba, impallidendo. – Prigioniera!... Ecco una brutta notizia! – E non sapete che la vostra nave corre il pericolo di venire catturata – Catturata!... Adagio, giovanotto mio. Mastro Colon, che comanda in assenza mia e della marchesa del Castillo, non è uomo da lasciarsi prendere ed i centodieci marinai che ha con lui sono giovanotti da far pagare caro il tentativo. – Voi non sapete la trama infernale che hanno progettata – L'ho già indovinata. – Si cercherà di attirarvi nell'interno, farvi prigionieri e poi strapparvi un ordine per far sbarcare il carico. – Ah!... È così – disse Cordoba, che aveva riacquistato il suo sangue freddo. – Ditemi, giovanotto, conoscete un certo signor Del Monte – È il mulatto che doveva recarsi alla baia onde condurvi nell'interno e tradirvi. – Il furfante! Lo aveva sospettato! – L'avete veduto – E al campo colla marchesa del Castillo. – Maledizione su quel cane! – Vi dico che domani non sarà più vivo, parola di Cordoba. Ora mi direte chi siete voi. – Io sono l'attendente del capitano Carrill. – E come vi trovate qui – Per la semplice ragione che sono riuscito a fuggire al capitano Pardo. Sono trenta ore che cammino come un disperato, onde giungere alla baia ed avvertire gli uomini del Yucatan del pericolo che corrono. Disgraziatamente vedo che 125
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– Catturata!... Adagio, giovanotto mio. Mastro Colon, che<br />
comanda in assenza mia e <strong>del</strong>la marchesa <strong>del</strong> Castillo, non è<br />
uomo da lasciarsi prendere ed i cento<strong>di</strong>eci marinai che ha con<br />
lui sono giovanotti da far pagare caro il tentativo.<br />
– Voi non sapete la trama infernale che hanno progettata<br />
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– Si cercherà <strong>di</strong> attirarvi nell'interno, farvi prigionieri e poi<br />
strapparvi un or<strong>di</strong>ne per far sbarcare il carico.<br />
– Ah!... È così – <strong>di</strong>sse Cordoba, che aveva riacquistato il<br />
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– È il mulatto che doveva recarsi alla baia onde condurvi<br />
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Ora mi <strong>di</strong>rete chi siete voi.<br />
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capitano Pardo. Sono trenta ore che cammino come un<br />
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