"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
"La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari "La Capitana del Yucatan" di Emilio Salgari
principale ricchezza di quelle fertili terre. Questi alberi, importati dal vicino Messico ed ormai completamente acclimatati, sono quelli che dànno la cioccolata. Appartengono alla famiglia delle bittneriacee affine alle malvacee, e sono piccoli, con rami diritti e gracili e foglie oblunghe. Dopo i fiori producono delle frutta ovali, carnose, divise in dieci carpelli e rassomiglianti ad un piccolo cetriolo. È in mezzo a quella polpa assai amara che si nascondono i preziosi semi, i quali dopo essere stati spogliati del loro inviluppo, leggermente torrefatti, quindi macinati e mescolati collo zucchero dànno la cioccolata. Ogni frutto ne contiene in media venti e talvolta anche venticinque. La coltivazione di quelle piante ormai si è estesa in tutte le Grandi e Piccole Antille non solo, ma anche in tutte le repubbliche dell'America centrale ed anche in quelle dell'America meridionale, specialmente nell'Equatore, nel Perù, nella Bolivia e perfino nel Chilì dove si fa un consumo tale di cacao, da toccare i venticinquemila scudi all'anno. Non si creda però che la coltivazione sia facile. L'albero richiede immense cure, soffre se non si rimuove continuamente la terra, sbarazzandola dalle male erbe, e in talune regioni bisogna proteggerlo coll'ombra di due piante maggiori che gl'indiani chiamano il padre e la madre del cacao. Le piante della radura, una dozzina in tutto, avevano già cominciato a soffrire per la mancanza di quelle cure e si vedevano le loro foglie pendere tristamente al suolo. Il drappello, stanco da quella lunga marcia che durava dalle sei del mattino, vedendo che quel luogo era deserto e sicuro da una improvvisa sorpresa, decise di accamparsi alcune ore, anche per evitare qualche colpo di sole, non essendo prudente marciare dal mezzodì alle quattro pomeridiane. Avendo trovato una cappannuccia già mezza diroccata, vi 112
si ripararono preparando rapidamente la colazione consistente in carni conservate, biscotti ed alcuni banani e cedri raccolti dal cubano. Avevano appena terminato di mangiare, quando il signor Del Monte, che da qualche istante pareva in preda ad una certa inquietitudine, si alzò bruscamente, dicendo: – Finché voi vi riposate, io andrò a esplorare il bosco. – Temete di esservi smarrito – chiese la marchesa. – Oh no, signora – rispose prontamente il cubano, con un risolino. – Conosco troppo bene l'isola e ritrovo sempre la via anche se percorsa una sola volta. – Andate a vedere se vi è qualche traccia di ribelli – Sì, signora marchesa. – Volete che vi accompagni – chiese Cordoba. – È inutile – rispose il cubano, sulla cui fronte si era disegnata improvvisamente una profonda ruga. – Il sole è ardente in queste ore. – La mia testa è a prova dei colpi di sole, signor Del Monte. – Vi credo; sarà meglio però che restiate a guardia della signora. Ciò detto, senza attendere altra risposta, il cubano si gettò sulle spalle il fucile e s'allontanò frettolosamente, scomparendo in mezzo agli alberi. – Che strano uomo!... – esclamò Cordoba. – Ditemi, donna Dolores, cosa pensate di quel cubano... – Lo domando a te che hai abitato molto tempo in quest'isola – rispose la marchesa. – Non vi sembra un po' originale... – È vero, Cordoba. È un uomo di poche parole, di modi molto bruschi e se non si sapesse che è stato qui mandato da un capitano spagnolo, potrebbe far nascere dei brutti sospetti sul 113
- Page 62 and 63: - Dista - Almeno dodici miglia. - A
- Page 64 and 65: intenzione di catturarlo o per lo m
- Page 66 and 67: UN BRINDISI CHE SALVA LA VITA Il cu
- Page 68 and 69: Sul ponte di comando si vedeva il c
- Page 70 and 71: Mary di Castildiaz, suddita messica
- Page 72 and 73: improvviso pensiero parve che lo av
- Page 74 and 75: - Io ritengo che ormai vi sia giunt
- Page 76 and 77: armata d'un cannone di 120 millimet
- Page 78 and 79: L'INSURREZIONE CUBANA Cuba, chiamat
- Page 80 and 81: l'introduzione della coltivazione d
- Page 82 and 83: l'autonomia. Il 10 ottobre Carlo Ce
- Page 84 and 85: Uniti, avidi di porre le mani sull'
- Page 86 and 87: L'inchiesta aperta da una parte e d
- Page 88 and 89: - Non temete; conosco l'isola forse
- Page 90 and 91: acqua, da non permettere l'accesso
- Page 92 and 93: avevano abbandonato il castello di
- Page 94 and 95: Cordoba sapeva che quell'ampia baia
- Page 96 and 97: UNA SPEDIZIONE A TERRA Il luogo sce
- Page 98 and 99: La scialuppa, montata da quattro ma
- Page 100 and 101: Aspettando potremmo venire scoperti
- Page 102 and 103: provvisti ognuno di duecento cartuc
- Page 104 and 105: La marcia, che da principio era sem
- Page 106 and 107: «E poi, chi oserà intraprendere o
- Page 108 and 109: - Un'accozzaglia d'uomini maldestri
- Page 110 and 111: - Carramba! - borbottò Cordoba. -
- Page 114 and 115: suo conto. - È quello che pensavo
- Page 116 and 117: persone che vi cadono dentro. Il lu
- Page 118 and 119: coperto dalle inondazioni ed anche
- Page 120 and 121: già notato durante la marcia verso
- Page 122 and 123: Riprese la marcia lentamente, guard
- Page 124 and 125: l'aveva impugnata con gesto risolut
- Page 126 and 127: sono fuggito troppo tardi. - Tutto
- Page 128 and 129: - È vero - rispose Cordoba. - Cono
- Page 130 and 131: Un sorriso d'incredulità sfiorò l
- Page 132 and 133: LA RITIRATA ATTRAVERSO LA FORESTA I
- Page 134 and 135: - Sì, Alvaro - gridò il lupo di m
- Page 136 and 137: «Da rimettersi alla signora marche
- Page 138 and 139: - Sì - rispose la marchesa. - Se p
- Page 140 and 141: minacciosamente, il drappello, guid
- Page 142 and 143: IL FORTINO SPAGNOLO Quel fortino, c
- Page 144 and 145: centimetri... - Oh!... I brutti mos
- Page 146 and 147: L'uragano allora scoppiava con veem
- Page 148 and 149: alzato, accostandosi a Cordoba ed a
- Page 150 and 151: furiosamente e la pioggia continuav
- Page 152 and 153: IL TRADIMENTO DEL CUBANO Cordoba e
- Page 154 and 155: in sentinella dinanzi alle due port
- Page 156 and 157: aveva appena raggiunta per imboscar
- Page 158 and 159: - Credi che torneranno... - Ci asse
- Page 160 and 161: - Carramba!... - mormorò il lupo d
principale ricchezza <strong>di</strong> quelle fertili terre.<br />
Questi alberi, importati dal vicino Messico ed ormai<br />
completamente acclimatati, sono quelli che dànno la cioccolata.<br />
Appartengono alla famiglia <strong>del</strong>le bittneriacee affine alle<br />
malvacee, e sono piccoli, con rami <strong>di</strong>ritti e gracili e foglie<br />
oblunghe. Dopo i fiori producono <strong>del</strong>le frutta ovali, carnose,<br />
<strong>di</strong>vise in <strong>di</strong>eci carpelli e rassomiglianti ad un piccolo cetriolo.<br />
È in mezzo a quella polpa assai amara che si nascondono i<br />
preziosi semi, i quali dopo essere stati spogliati <strong>del</strong> loro<br />
inviluppo, leggermente torrefatti, quin<strong>di</strong> macinati e mescolati<br />
collo zucchero dànno la cioccolata. Ogni frutto ne contiene in<br />
me<strong>di</strong>a venti e talvolta anche venticinque.<br />
<strong>La</strong> coltivazione <strong>di</strong> quelle piante ormai si è estesa in tutte le<br />
Gran<strong>di</strong> e Piccole Antille non solo, ma anche in tutte le<br />
repubbliche <strong>del</strong>l'America centrale ed anche in quelle<br />
<strong>del</strong>l'America meri<strong>di</strong>onale, specialmente nell'Equatore, nel Perù,<br />
nella Bolivia e perfino nel Chilì dove si fa un consumo tale <strong>di</strong><br />
cacao, da toccare i venticinquemila scu<strong>di</strong> all'anno.<br />
Non si creda però che la coltivazione sia facile. L'albero<br />
richiede immense cure, soffre se non si rimuove continuamente<br />
la terra, sbarazzandola dalle male erbe, e in talune regioni<br />
bisogna proteggerlo coll'ombra <strong>di</strong> due piante maggiori che<br />
gl'in<strong>di</strong>ani chiamano il padre e la madre <strong>del</strong> cacao.<br />
Le piante <strong>del</strong>la radura, una dozzina in tutto, avevano già<br />
cominciato a soffrire per la mancanza <strong>di</strong> quelle cure e si<br />
vedevano le loro foglie pendere tristamente al suolo.<br />
Il drappello, stanco da quella lunga marcia che durava dalle<br />
sei <strong>del</strong> mattino, vedendo che quel luogo era deserto e sicuro da<br />
una improvvisa sorpresa, decise <strong>di</strong> accamparsi alcune ore, anche<br />
per evitare qualche colpo <strong>di</strong> sole, non essendo prudente marciare<br />
dal mezzodì alle quattro pomeri<strong>di</strong>ane.<br />
Avendo trovato una cappannuccia già mezza <strong>di</strong>roccata, vi<br />
112