gazzetta 301 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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Carbonia Anno XV n° <strong>301</strong><br />
<strong>del</strong> 10 Ottobre 2004 Euro 1,03<br />
e-mail: <strong>gazzetta</strong><strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />
Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />
Tel. 0781.64324 - 674922<br />
IGLESIAS<br />
Migliorate<br />
prospettive<br />
Ali<br />
CARBONIA<br />
Il comune adotta<br />
la carta intestata<br />
nuova provincia<br />
GONNESA<br />
Allarme per nuovo<br />
semaforo<br />
CARBONIA<br />
Il ricordo di<br />
Ottavio Locci<br />
S.ANTIOCO<br />
Arte<br />
contemporanea<br />
CORTOGHIANA<br />
Manutenzione<br />
alla chiesa<br />
PAG. 5 PAG. 14 PAG. 12 PAG. 19<br />
PAG. 18<br />
PAG. 17<br />
IL RISCATTO DI PORTOVESME<br />
Le favorevoli condizioni <strong>del</strong> mercato,<br />
l’affinamento <strong>del</strong>le tecnologie e il<br />
consolidamento <strong>del</strong>le professionalità<br />
potrebbero essere gli elementi determinanti<br />
a convincere le multinazionali<br />
operanti nell’area industriale<br />
di Portovesme a sviluppare nuove<br />
iniziative o potenziare quelle già esistenti.<br />
Alla base di tutto, però, resta il<br />
discorso dei costi energetici.<br />
L’Eurallumina ha già presentato il<br />
suo Contratto di Programma che<br />
prevede, in due tranches, investimenti<br />
per oltre 100 milioni di euro.<br />
Analogo discorso potrebbe prevedere<br />
la Portovesme srl. Nell’ipotesi<br />
di cessazione produttiva di Imperial<br />
Smelting, la società avrebbe già<br />
pronto il progetto, <strong>del</strong> costo di oltre<br />
300 milioni di euro, sviluppare le<br />
produzioni di zinco elettrolitico.<br />
Appare fin troppo evidente che anche<br />
l’Alcoa, in un momento favorevole<br />
<strong>del</strong> mercato per quanto attiene<br />
ai metalli non ferrosi, si terrebbe<br />
allineata alle altre realtà, compreso<br />
l’interesse per la costruzione di una<br />
centrale elettrica.<br />
rifiuti urbani<br />
URGE IL TERMODISTRUTTORE<br />
Eurallumina<br />
IL PRESIDENTE RENATO SORU<br />
IMPEGNATO PER CARBOSULCIS<br />
Interno Miniera Carbone<br />
PAG. 5-7<br />
PAG. 5-7<br />
Mario Porcu<br />
Risanamento Ambientale<br />
Area Monteponi<br />
CALASETTA<br />
Grande Sagra <strong>del</strong>l’Uva<br />
PAG. 11<br />
Se si dovesse tener conto<br />
<strong>del</strong>la superficie <strong>del</strong> territorio<br />
e <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le discariche<br />
presenti in esso, il <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong> verrebbe classificato<br />
il più dissestato <strong>del</strong>la<br />
Sardegna. La valutazione non<br />
è una novità. Centinaia di<br />
miniere e assaggi minerari,<br />
discariche di varia natura<br />
mineraria ed industriale,<br />
dissesti procurati da cave<br />
e incontrollate asportazioni<br />
di sabbie, danno l’esatta<br />
dimensione <strong>del</strong> fenomeno<br />
sul quale finora si sono<br />
sprecati programmi, progetti<br />
di risanamento e protocolli<br />
rimasti nei cassetti di enti<br />
territoriali, provinciali e<br />
regionali.<br />
PAG. 15<br />
CARBONIA<br />
Limiti alla Riqualificazione<br />
Calasetta - Sagra<br />
Carbonia centro<br />
PAG. 18 PAG. 10
2<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Regione - Provincia<br />
REGIONE<br />
COMMISSIONE SANITA’ SUI CENTRI<br />
PER I TRAPIANTI DI FEGATO<br />
I “casi” dei due centri di trapianto<br />
<strong>del</strong> fegato, che sarebbero<br />
dovuti essere istituiti in Sardegna,<br />
e l’importazione di maialetti<br />
“taroccati” dall’Olanda<br />
sono stati discussi dalla Commissione<br />
Santità <strong>del</strong> Consiglio<br />
regionale, presieduta da Pierangelo<br />
Masia.<br />
La Settima, infatti, ha esaminato<br />
le due mozioni presentate,<br />
su questi argomenti, dai Consiglieri<br />
Milia, Cappelli ed Oppi,<br />
per quanto riguarda i centri trapianto;<br />
e dal Consigliere Atzeri<br />
per la vicenda dei maialetti importati<br />
dall’Olanda.<br />
L’interpellanza Milia - Capelli –<br />
Oppi, sulla istituzione <strong>del</strong> Centro<br />
regionale trapianti presso<br />
l’Azienda Ospedaliera Brotzu<br />
di Cagliari e sulla stipula di una<br />
convenzione tra la stessa Azienda<br />
Brotzu e l’Azienda San Giovanni<br />
Battista di Torino, che avrebbe<br />
fornito una consulenza chirurgica<br />
e di indirizzo trapiantologico,<br />
sembra superata dalle ultime<br />
decisioni <strong>del</strong>la Giunta regionale,<br />
tanto che il presentatore, Roberto<br />
Capelli, si è detto “parzialmente<br />
soddisfatto” <strong>del</strong>la risposta <strong>del</strong>l’Assessore<br />
Dirindin. La vicenda<br />
dei maialini, invece, è ancora<br />
<strong>del</strong> tutto aperta, perché Giuseppe<br />
Atzeri, l’esponente sardista che la<br />
ha riproposta, si è dichiarato assolutamente<br />
insoddisfatto <strong>del</strong>le<br />
dichiarazioni <strong>del</strong>l’Assessore<br />
regionale.<br />
L’istituzione di due centri di<br />
trapianto <strong>del</strong> fegato, hanno<br />
ricordato i presentatori <strong>del</strong>la<br />
interpellanza, era stata decisa<br />
perché, a Cagliari, alcuni interventi<br />
erano già stati effettuati,<br />
con successo, per la notevole<br />
preparazione tecnico-scientifica<br />
<strong>del</strong>l’équipe che opera in questo<br />
Il Consiglio regionale ha eletto<br />
i componenti la prima e seconda<br />
sezione <strong>del</strong> Comitato regionale<br />
tecnico amministrativo<br />
dei lavori pubblici ed i componenti<br />
i comitati provinciali<br />
di Cagliari, Nuoro, Oristano<br />
e Sassari. Questi gli “esperti”<br />
scelti dall’assemblea regionale<br />
Comitato tecnico amministrativo<br />
regionale dei lavori pubblici.<br />
Prima sezione: Francesco<br />
Paolo Cannas, ing. Roberto<br />
Lassandro, ing. Carlo Ciotti,<br />
ing. Carlo Marras, arch.<br />
Alan Batzella, ing. Gianni<br />
Mura, ing. Monica Contini,<br />
ing. Giampaolo Falchi, ing.<br />
Edizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sas<br />
Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia<br />
ROC 3802<br />
Vincenzo Milillo.<br />
Seconda sezione: ing. Piergiacomo<br />
Canu, arch. Dino Dessi,<br />
ing. Alberto Piras, ing. Mario<br />
Giannasi, ing. Salvatore Multinu,<br />
ing. Salvatore Castangia,<br />
ing. Ugo Corda, avv. Gianfranco<br />
Cortis, ing. Antonio<br />
Manca.<br />
Comitati tecnico-amministrativi<br />
provinciali dei lavori<br />
pubblici.<br />
Comitato di Cagliari: Marco<br />
Muscas, Enrico Maria Potenza,<br />
Mario Cera, Marina Cannas,<br />
Fabio Farci, Luigi Costa,<br />
Walter Concas, Pierpaolo Corda,<br />
Francesco Pia.<br />
Comitato di Oristano: Paolo<br />
Euro 21 Euro 31 Euro 41<br />
CC n° 43296169<br />
Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 09010 CORTOGHIANA<br />
Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Bandiera, 1 - 09010 Cortoghiana<br />
particolare, e <strong>del</strong>icato, settore.<br />
A Sassari stavano per essere<br />
realizzate le condizioni che<br />
avrebbero permesso di istituire,<br />
anche nell’ospedale Santissima<br />
Annunziata, un centro simile.<br />
L’Azienda sanitaria n. 1 di Sassari,<br />
a questo proposito, aveva a<br />
suo tempo raggiunto un accordo<br />
con il Politecnico Umberto<br />
I di Roma per una futura collaborazione.<br />
La decisione di bloccare tutto e<br />
di stipulare le convenzioni con<br />
il centro di Torino, secondo gli<br />
interpellanti, aveva creato non<br />
poche perplessità, anche per<br />
gli elevati costi che le aziende<br />
ospedaliere sarde avrebbero dovuto<br />
sopportare.<br />
Dubbi fugati dall’Assessore Dirindin,<br />
che ha ricordato come<br />
sia stato istituito il solo centro<br />
trapianti <strong>del</strong>l’ospedale Brotzu,<br />
in attesa che l’azienda di Sassari<br />
raggiunga gli standard previsti<br />
per l’istituzione di una struttura<br />
simile. Quanto alle “convenzioni,<br />
non ne è stata firmata alcuna,<br />
perché tutto è ancora alla fase dei<br />
preliminari, <strong>del</strong>le “bozze”.<br />
In futuro, quindi, anche Sassari<br />
potrebbe essere dotata di una simile<br />
struttura d’avanguardia, ma<br />
non è da trascurare l’ipotesi che<br />
in Sardegna venga autorizzato<br />
un solo centro.<br />
Molto, in sostanza, dipenderà<br />
dal numero dei trapianti, dalla<br />
preparazione <strong>del</strong>le èquipes<br />
chirurgiche e dalla qualità <strong>del</strong>le<br />
strutture disponibili.<br />
“Insoddisfacente”, invece, la<br />
posizione <strong>del</strong>la Giunta per<br />
quanto riguarda la vicenda dei<br />
maialini “taroccati”. “Questi<br />
animali arrivano in Sardegna in<br />
condizioni precarie e viaggiano<br />
senza osservare le norme sanitarie<br />
nazionali e comunitarie.<br />
I servizi sanitari e quelli veterinari<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, inoltre,<br />
non sono in condizioni di ”controllare<br />
l’arrivo di animali, che<br />
possono essere malati o infetti”<br />
e che causano, come avvenuto<br />
in passato, gravissimi danni al<br />
patrimonio zootecnico isolano.<br />
L’importazione di questi suinetti,<br />
ha aggiunto Giuseppe<br />
Atzeri, crea un grave danno<br />
all’immagine dei prodotti <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, è la prova che la<br />
nostra Isola è assolutamente<br />
“indifesa”, che vengono violate<br />
tutte le leggi in materia sanitaria<br />
e non vengono garantiti i diritti<br />
dei consumatori e dei produttori<br />
sardi di “porceddus”.<br />
Una posizione, ha ricordato<br />
Giuseppe Atzeri, segnalata anche<br />
in passato, ma che non ha<br />
portato ad interventi decisi ed<br />
efficaci.<br />
Iniziative, ha risposto l’Assessore,<br />
che non potranno essere<br />
prese neanche ora, perché<br />
molte <strong>del</strong>le norme violate sono<br />
di competenza nazionale ed internazionale<br />
e la Regione non<br />
ha la potestà per intervenire in<br />
queste materie.<br />
Però, hanno “consigliato” lo<br />
stesso Atzeri e gli ex Assessori<br />
Oppi e Capelli, la Regione può<br />
intraprendere i necessari passi<br />
per chiedere maggiori controlli<br />
alle autorità governative ed europee,<br />
può avviare una campagna<br />
di sensibilizzazione perché<br />
i prodotti sardi siano tutelati e<br />
difesi, anche dalle organizzazioni<br />
dei produttori, può fare in<br />
modo che le strutture veterinarie<br />
regionali evitino il ripetersi di<br />
“arrivi incontrollati” di animali,<br />
di palesi “frodi” nei confronti<br />
degli ignari consumatori.<br />
RINNOVATI I COMITATI REGIONALI<br />
E PROVINCIALI DEI LAVORI PUBBLICI<br />
Vizilio, Lino Zedda, Gianfranco<br />
Carcangiu; Lucio Ortu,<br />
Angelo Attene, Marco Isola,<br />
Paolo Scarteddu, Mario Loche,<br />
Esperito Schintu.<br />
Comitato di Nuoro: Francesco<br />
G. Meloni, Aldo Brandas,<br />
Antonio Careddu, Antonio<br />
D’Agostino, Maria Grazia<br />
Falchi, Giuseppe Pischedda,<br />
ing. Antonio Delitala, Omar<br />
Cabras, Francesco Chessa.<br />
Comitato di Sassari: Carlo<br />
Cervo, Piero Gessa, Stefano<br />
Selio, Antonello Chighine,<br />
Luciano Bebere, Frank Pittui,<br />
arch. Andrea Pisanu, ing.<br />
Elio Ledda, geom. Nicolino<br />
Spano.<br />
INTERROGAZIONE URGENTE CHERCHI OSCAR,<br />
CON RISPOSTA SCRITTA, SUI “CORSI DI QUALIFICAZIONE<br />
PER OPERATORE SOCIO SANITARIO A FAVORE DI DISOCCUPATI”<br />
Il sottoscritto Consigliere<br />
Regionale, eletto nelle liste<br />
<strong>del</strong>l’U.D.S. e facente parte<br />
<strong>del</strong> Gruppo Misto <strong>del</strong> Consiglio<br />
Regionale<br />
L’agricoltura sarda è in difficoltà.<br />
Gli operatori <strong>del</strong> settore, alle prese<br />
con lingua blu, peste suina, pesantezza<br />
dei mercati mondiali, tensioni<br />
con gli industriali caseari per il nuovo<br />
prezzo <strong>del</strong> latte, chiedono, sollecitano,<br />
interventi al potere politico.<br />
Una situazione difficile, che occorre<br />
analizzare con grande cura, per poter<br />
proporre le iniziative politiche in<br />
grado di dare prospettive e futuro<br />
alle aziende sarde. Per tentare di<br />
capire le ragioni di questo malessere<br />
la commissione Agricoltura <strong>del</strong><br />
Consiglio regionale , presieduta da<br />
Alberto sanna, ha deciso di avviare<br />
una indagine conoscitiva sulla complessa<br />
situazione <strong>del</strong>l’agricoltura<br />
sarda<br />
I nodi più urgenti, quelli sui quali si<br />
è concretata l’attenzione <strong>del</strong>le organizzazioni<br />
di categorie, di quelle<br />
professionali ed imprenditoriali,<br />
è certamente legata al prezzo <strong>del</strong><br />
latte, anche perché la nuova campagna<br />
di conferimento si avvicina<br />
velocemente, alla possibile ricomparsa<br />
<strong>del</strong>la lingua blu, ai numerosi<br />
focolai, scoperti anche recentemente,<br />
che fanno temere una nuova epidemia<br />
di peste suina.<br />
Per approfondire, con gli operatori<br />
dei diversi settori, questi “tre argomenti<br />
caldi”, la Commissione ha<br />
deciso di avviare una serie di incontri,<br />
di audizioni, ma anche di sopralluoghi,<br />
con gli operatori agricoli.<br />
Nella sala <strong>del</strong>la Quinta, questo pomeriggio,<br />
sono arrivati i rappresentanti<br />
dei consorzi di tutela dei formaggi<br />
sardi (romano, fiore sardo,<br />
pecorino sardo) che hanno ottenuto<br />
la tutela <strong>del</strong>le norme comunitarie e,<br />
successivamente, gli industriali caseari<br />
aderenti alla Confindustria.<br />
La situazione è certamente grave,<br />
ha spiegato Ferruccio Podda, figura<br />
storica <strong>del</strong>l’agro-industria cagliaritana,<br />
illustrando assieme a Toto<br />
Meloni le difficoltà <strong>del</strong> comparto e<br />
sollecitando iniziative in grado di<br />
“promuovere”, su mercati ancora<br />
più ampi, i prodotti sardi.<br />
“La qualità dei nostri formaggi è<br />
eccellente, hanno detto i rappresentanti<br />
dei Consorzi di tutela, servono<br />
però azioni promozionali ed<br />
interventi mirati per rendere meno<br />
Premesso<br />
che in data 16 maggio 2004<br />
è stato pubblicato il “BAN-<br />
DO PUBBLICO PER IL FI-<br />
NANZIAMENTO DI COR-<br />
SI DI QUALIFICAZIONE<br />
PER OPERATORE SOCIO<br />
SANITARIO A FAVORE DI<br />
DISOCCUPATI” a firma <strong>del</strong><br />
Direttore <strong>del</strong> Servizio Ing.<br />
Cesare Cannas;<br />
che, ai sensi <strong>del</strong>la Deliberazione<br />
<strong>del</strong>la Giunta Regionale<br />
<strong>del</strong> 26.02.2004 n° 7/33<br />
la spesa complessiva per la<br />
realizzazione <strong>del</strong> programma<br />
di formazione è di Euro<br />
10.500.000 completamente<br />
a carico <strong>del</strong> Bilancio Regionale;<br />
che numerosi organismi<br />
formativi pubblici e privati<br />
accreditati dallo stesso Assessorato<br />
alla formazione<br />
hanno presentato domanda<br />
di partecipazione e proposte<br />
per la gestione dei percorsi<br />
formativi riguardanti 60 corsi<br />
a favore di disoccupati per<br />
un totale di 900 allievi ripartiti<br />
tra le 8 Provincie sarde;<br />
che il termine di presentazione<br />
<strong>del</strong>le domande da parte<br />
degli enti di formazione è<br />
scaduto in data 15 giugno<br />
2004 e che le stesse avrebbero<br />
dovuto essere valutate<br />
da un Nucleo di Valutazione<br />
secondo una griglia prevista<br />
nelle “Linee Guida” allo<br />
stesso Bando Pubblico;<br />
che il bando ha creato notevoli<br />
aspettative non soltanto tra<br />
gli enti di formazione ma in<br />
particolare tra i tanti giovani<br />
disoccupati che aspirano a frequentare<br />
il corso per il conseguimento<br />
<strong>del</strong>la nuova qualifica<br />
professionale di “Operatore<br />
Socio Sanitario” nella speranza<br />
di poter trovare occupazione<br />
presso le Aziende-USL, le<br />
case di cura private, le case<br />
di riposo per anziani, o presso<br />
cooperative sociali e RSA<br />
(Residenza Sanitaria Assistenziale)<br />
che operano solitamente<br />
in convenzione con le Aziende<br />
Sanitarie Locali o con gli Enti<br />
Locali;<br />
Considerato che l’ulteriore<br />
ritardo nell’attivazione dei<br />
corsi potrebbe mettere in<br />
difficoltà anche gli enti pubblici<br />
e privati che dovranno<br />
possedere nelle proprie dotazioni<br />
organiche la figura di<br />
“Operatore Socio Sanitario”<br />
in seguito al collocamento<br />
“ad esaurimento” <strong>del</strong>la figure<br />
di OTA (Operatore Tecnico<br />
addetto all’Assistenza) e<br />
ADEST (Assistenza Domiciliare<br />
E Servizi Tutelari)<br />
Preoccupato per i riflessi sociali<br />
ed assistenziali che la<br />
mancata o ritardata attuazione<br />
dei corsi posso determinare<br />
Chiede di INTERROGARE<br />
il Presidente <strong>del</strong>la Regione e<br />
L’Assessore <strong>del</strong>l’igiene, sanità<br />
e <strong>del</strong>l’assistenza sociale,<br />
nonché l’Assessore al Lavoro,<br />
per conoscere<br />
I motivi che finora hanno<br />
impedito l’esame <strong>del</strong>le domande<br />
presentate dagli enti<br />
di formazione per la gestione<br />
dei corsi per la formazione di<br />
“Operatore Socio Sanitario”<br />
Se verrà portata a compimento<br />
la procedura prevista<br />
dal bando pubblico citato in<br />
premessa per l’attribuzione<br />
<strong>del</strong>la gestione degli 8 lotti di<br />
corsi per “Operatore Socio<br />
Sanitario” in argomento oppure<br />
se si intendano adottare<br />
soluzioni diverse.<br />
LA REGIONE HA AVVIATO UN’INDAGINE<br />
SULLA CONDIZIONE DELL’AGRICOLTURA<br />
Non sono previsti, in questa<br />
fase, ulteriori concorsi per colmare<br />
gli ampi vuoti di organico<br />
nell’Amministrazione regionale.<br />
La nuova dotazione, infatti,<br />
“dovrà discendere dalle scelte<br />
relative alla Riforma <strong>del</strong>la Regione<br />
e dei suoi enti e quindi<br />
non più da un semplice calcolo<br />
derivante dalle attuali funzioni<br />
e competenze esercitate”.<br />
Lo ha precisato l’Assessore<br />
degli Affari generali, Personale<br />
e Riforma <strong>del</strong>la Regione<br />
Massimo Dadea rispondendo<br />
all’interrogazione <strong>del</strong>la Consigliera<br />
<strong>del</strong>lo SDI-SU Maria<br />
Grazia Caligaris sullo stato<br />
dei concorsi <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
regionale.<br />
Sono state emanate direttive<br />
rigorose – ha sottolineato<br />
l’Assessore Dadea – per “vietare<br />
la vecchia prassi <strong>del</strong>l’affidamento<br />
diretto di incarichi<br />
per quelle attività che possono<br />
essere ben svolte dall’apparato<br />
e dalla struttura di cui la<br />
Regione e gli enti dispongono”.<br />
Rispondendo poi alla richiesta<br />
di chiarimenti <strong>del</strong>la Consigliera<br />
socialista sui ritardi<br />
nell’assunzione di funzionari<br />
amministrativi vincitori <strong>del</strong>l’ultimo<br />
concorso, l’Assessore<br />
ha reso<br />
noto di aver “sollecitato gli uffici<br />
al rapido completamento degli<br />
atti necessari per l’immediata<br />
assunzione dei vincitori”. Il<br />
concorso inizialmente bandito<br />
pesante la situazione <strong>del</strong>l’intero<br />
settore, che rappresenta pur sempre<br />
un pilastro <strong>del</strong> mondo economico<br />
sardo”.<br />
Iniziative concrete, anche per risolvere<br />
vecchi problemi strutturali,<br />
sono stati sollecitati dal presidente<br />
<strong>del</strong>la Confindustria sarda, Gianni<br />
Biggio, e da Battistino Pinna, incontrastato<br />
leader, e non solo sardo,<br />
degli industriali <strong>del</strong> settore.<br />
Le due <strong>del</strong>egazioni, al termine degli<br />
incontri, hanno consegnato studi e<br />
documenti di analisi <strong>del</strong> comparto,<br />
riservandosi di inviare altri dati e<br />
dicendosi disponibilissimi ad altri<br />
incontri.<br />
Nei prossimi giorni la commissione<br />
Agricoltura incontrerà i rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le organizzazioni sindacali<br />
agricole, degli allevatori, dei professionisti<br />
che operano nel modo dei<br />
campo. “La situazione è difficile,<br />
hanno commentato il presidente<br />
Alberto Sanna ed il vicepresidente<br />
Paolo Terzo Sanna, ma certamente<br />
esistono le possibilità per far uscire<br />
il mondo agricolo isolano da questa<br />
difficile situazione”.<br />
NESSUN NUOVO CONCORSO ALLA REGIONE<br />
Il Presidente <strong>del</strong>la Regione ha attivato<br />
oggi la procedura per chiedere al Ministro<br />
dei Trasporti la <strong>del</strong>ega a convocare nei<br />
prossimi giorni la Conferenza dei Servizi<br />
in materia di continuità territoriale. Lo ha<br />
fatto sapere Renato Soru nel corso <strong>del</strong>la<br />
riunione <strong>del</strong>la Giunta, informando anche<br />
<strong>del</strong>l’incontro di Roma con il Presidente<br />
<strong>del</strong>l’Enac.<br />
“La Regione rivendica i soldi <strong>del</strong>la continuità<br />
territoriale”, ha detto il Presidente.<br />
“Una legge nata anche bene, ha aggiunto<br />
Renato Soru, è stata gestita male con un<br />
contratto che ha permesso a una compagnia<br />
di rivendicare e ottenere 40milioni di<br />
euro, prosciugando le risorse destinate ad<br />
abbattere le tariffe <strong>del</strong> trasporto aereo per<br />
i Sardi. Una legge che non prevedeva sanzioni,<br />
e che permetteva che il servizio venisse<br />
dato con la qualità che i Sardi hanno<br />
per 36 unità è stato successivamente<br />
elevato a 82. Attualmente<br />
– conclude la risposta - è in<br />
corso di presentazione da parte<br />
dei vincitori la documentazione<br />
necessaria in vista <strong>del</strong>l’assunzione,<br />
ormai imminente.<br />
CONFERENZA DI SERVIZI<br />
PER VARARE LA NUOVA<br />
CONTINUITA’ TERRITORIALE<br />
sperimentato in questi tre anni, una qualità<br />
non elevata”.<br />
Spetta alla Conferenza dei Servizi di definire<br />
le linee che verranno inserite nel bando<br />
che deve essere trasmesso a Bruxelles.<br />
“Ci troviamo in un mercato <strong>del</strong> trasporto<br />
aereo totalmente cambiato, come tutti<br />
possono vedere, ha detto Soru, e da questo<br />
contesto non si può prescindere. Stiamo<br />
cercando di fare <strong>del</strong> nostro meglio, ha<br />
detto ancora il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />
nell’interesse dei sardi, senza pregiudizi,<br />
cercando di fare in modo che la continuità<br />
territoriale non si fermi a Roma e a Milano,<br />
e che i diritti degli utenti al massimo<br />
rispetto siano fatti salvi. Ma ribadisco, ha<br />
concluso, il contesto nel quale agiamo ci<br />
obbliga a rivendicare il rifinanziamento<br />
<strong>del</strong>la legge e a tenere conto che il mercato<br />
<strong>del</strong> trasporto aereo è diverso dal passato”
Regione - Provincia<br />
REGIONE E L’EDILIZIA SCOLASTICA<br />
Ventisette milioni di euro da<br />
destinare a interventi di edilizia<br />
scolastica. La Giunta<br />
regionale ha approvato ieri<br />
la proposta <strong>del</strong>l’assessore<br />
<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione,<br />
Elisabetta Pilia, di autorizzare<br />
l’impegno <strong>del</strong>la spesa<br />
di 27.000.000 di euro per<br />
l’adeguamento degli edifici<br />
scolastiche <strong>del</strong>l’Isola<br />
alle norme sulla sicurezza,<br />
l’agibilità, l’igiene e l’abbattimento<br />
<strong>del</strong>le barriere architettoniche.<br />
Il provvedimento si muove<br />
nel solco <strong>del</strong> piano regionale<br />
straordinario di edilizia<br />
scolastica, finanziato con<br />
uno stanziamento globale<br />
di 206,583 milioni di euro,<br />
inizialmente ripartito nel<br />
triennio 2001-2003 e ridistribuito<br />
poi nell’arco di sei<br />
esercizi dal 2001 al 2006.<br />
“Le somme disponibili nel<br />
bilancio <strong>del</strong>l’esercizio corrente<br />
– ha detto l’assessore<br />
– risultano <strong>del</strong> tutto<br />
inadeguate a soddisfare il<br />
fabbisogno espresso dagli<br />
enti locali di circa 190 milioni<br />
di euro, indispensabile<br />
per completare la messa<br />
a norma di tutte le scuole.<br />
Questo finanziamento – ha<br />
continuato Elisabetta Pilia<br />
– è oggetto di pressanti<br />
richieste da parte <strong>del</strong>le<br />
amministrazioni locali, che<br />
lamentano di non disporre<br />
<strong>del</strong>le necessarie risorse<br />
nei propri bilanci ma che,<br />
tuttavia, hanno l’obbligo<br />
di adeguare gli edifici alla<br />
normativa vigente”.<br />
Secondo gli esiti di una rilevazione<br />
fatta dagli uffici<br />
<strong>del</strong>l’assessorato presso tutte<br />
le amministrazioni comunali<br />
e provinciali <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, gli interventi per<br />
nuove costruzioni, ampliamenti,<br />
riadattamenti, palestre,<br />
impianti sportivi e altro,<br />
rappresentano un fabbisogno<br />
ulteriore di circa 160<br />
milioni di euro.<br />
Fino all’esercizio 2003<br />
sono stati assegnati ed<br />
erogati ai Comuni e alle<br />
Province poco meno di 26<br />
milioni di euro nel 2001,<br />
77,469 milioni nel 2002 e<br />
poco meno di 25 milioni di<br />
euro nel 2003. Lo stanziamento<br />
per il 2004 ammonta<br />
a 30,823 milioni di euro.<br />
Una parte di questa somma<br />
è già stata utilizzata per far<br />
fronte a interventi di carattere<br />
d’urgenza, i restanti 27<br />
milioni di euro sono quelli<br />
sui quali ha deciso la Giunta<br />
ieri, e con i quali è possibile<br />
finanziare un piano<br />
spesa che copre appena il<br />
14% circa <strong>del</strong>le esigenze<br />
di adeguamento alle norme<br />
degli edifici scolastici.<br />
Il finanziamento regionale<br />
copre il 90% <strong>del</strong>le spese ritenute<br />
ammissibili, mentre<br />
il restante 10% è a carico<br />
<strong>del</strong>le amministrazioni beneficiarie.<br />
Ha detto l’assessore regionale:<br />
“Data l’esiguità <strong>del</strong>le<br />
stanziamento disponibile<br />
rispetto al fabbisogno abbiamo<br />
ritenuto di dovere<br />
operare <strong>del</strong>le scelte che<br />
tengono conto anche di<br />
quanto è stato finanziato<br />
con i piani precedenti”.<br />
I tre quarti <strong>del</strong>lo stanziamento<br />
disponibile, pari a 20,250<br />
milioni di euro sono da ripartire<br />
fra i vari Comuni tenendo<br />
conto sia <strong>del</strong>la popolazione<br />
scolastica, sia <strong>del</strong>le<br />
esigenze rappresentate dagli<br />
enti locali. Lo stanziamento è<br />
da destinare esclusivamente<br />
alla realizzazione di opere di<br />
messa a norma in edifici scolastici<br />
ricadenti nei Comuni<br />
con popolazione inferiore a<br />
20 mila abitanti. Sono stati<br />
esclusi i Comuni con più di<br />
20 mila abitanti già finanziati<br />
con l’intero stanziamento<br />
statale <strong>del</strong> piano annuale di<br />
interventi per il 2003.<br />
Il restante quarto <strong>del</strong>lo stanziamento<br />
disponibile, 6,750<br />
milioni è assegnato alle<br />
amministrazioni provinciali<br />
per la realizzazione di<br />
interventi prioritariamente<br />
Il Governo nazionale deve definire al<br />
più presto tempi e modalità per l’erogazione<br />
dei fondi per i corsi regionali<br />
<strong>del</strong>l’obbligo formativo. «Oltre<br />
diecimila giovani sardi e cinquemila<br />
addetti alla formazione attendono<br />
un’immediata risposta per il loro<br />
futuro, legato all’indispensabile copertura<br />
finanziaria di una riforma <strong>del</strong><br />
sistema formativo fortemente voluta<br />
dal Governo e avviata senza le necessarie<br />
risorse».<br />
Lo scrive l’assessore regionale <strong>del</strong><br />
Lavoro e Formazione professionale,<br />
Maddalena Salerno, in una lettera inviata<br />
oggi al presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
Berlusconi, al ministro <strong>del</strong>l’Interno<br />
Pisanu, al ministro <strong>del</strong> Lavoro Maroni<br />
e a quello <strong>del</strong>l’Istruzione Moratti.<br />
«La carenza di risorse finanziarie ha,<br />
a tutt’oggi, impedito l’avvio <strong>del</strong>la<br />
seconda annualità dei percorsi sperimentali<br />
triennali, iniziati nell’anno<br />
formativo2003/2004, nonché la necessaria<br />
programmazione per l’avvio<br />
di un nuovo ciclo», dice l’assessore<br />
Salerno che segnala come «l’attuale<br />
situazione di incertezza che investe<br />
i giovani, le famiglie e gli operatori<br />
<strong>del</strong> settore, stia provocando uno stato<br />
di tensione sociale che potrebbe assumere<br />
dimensioni tali da produrre<br />
mobilitazioni e contestazioni non<br />
prevedibili».<br />
In Sardegna le iscrizioni ai percorsi<br />
di sperimentazione si sono ormai<br />
attestate su un numero annuo superiore<br />
alle 5.000 unità. Si tratta di azioni<br />
rivolte, prevalentemente, a giovani che<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la società vivono le condizioni<br />
di maggiore disagio, per i quali<br />
i corsi costituiscono una <strong>del</strong>le poche<br />
possibilità di reinserimento e meritano<br />
pertanto il massimo <strong>del</strong>l’attenzione da<br />
parte <strong>del</strong>le Istituzione.<br />
«Un programma formativo di tale entità<br />
– scrive l’assessore – anche con<br />
l’impegno <strong>del</strong>l’Assessorato e <strong>del</strong>la<br />
Giunta per un migliore utilizzo <strong>del</strong>le<br />
risorse, non può essere finanziato con<br />
i soli 5,5 milioni di euro che il ministero<br />
<strong>del</strong> Lavoro destina in media per<br />
ogni anno formativo alla Regione<br />
Sardegna». La mancanza di risorse<br />
- evidenziata nella tabella allegata – è<br />
stata arginata inizialmente dalla Regione<br />
mediante l’utilizzo di ingenti<br />
fondi POR e di risorse anticipate sul<br />
bilancio regionale: «Ma la situazione<br />
si presenta ormai di impossibile<br />
soluzione senza la doverosa assunzione<br />
di responsabilità da parte <strong>del</strong><br />
Governo».<br />
Infatti, denuncia Maddalena Salerno,<br />
il Governo si è dimostrato inadempiente,<br />
non solo per l’obbligo formativo<br />
ma anche per l’attuazione <strong>del</strong>la<br />
Centro Obbligo Formativo<br />
destinati all’adeguamento<br />
alle norme degli edifici<br />
<strong>del</strong>le scuole secondarie superiori.<br />
I finanziamenti saranno<br />
attribuiti sulla base<br />
<strong>del</strong>le priorità che le amministrazioni<br />
provinciali individueranno.<br />
Alle province<br />
– ha fatto notare l’assessore<br />
– era stato attribuito l’intero<br />
stanziamento assegnato<br />
dallo Stato per il piano annuale<br />
<strong>del</strong> 2004. Elisabetta<br />
Pilia ha chiarito che non si<br />
interviene con questo piano<br />
regionale straordinario<br />
a favore <strong>del</strong>le scuole considerate<br />
a rischio di chiusura<br />
(per l’esiguo numero<br />
di alunni) dalla direzione<br />
generale scolastica, ma che<br />
saranno adottate apposite<br />
misure nell’ambito dei futuri<br />
piani di riparto <strong>del</strong>le<br />
risorse regionali, una volta<br />
che sarà definita la riorganizzazione<br />
complessiva<br />
<strong>del</strong>la rete scolastica.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
APERTO TUTTO L’ANNO<br />
SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI<br />
E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORT<br />
POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI<br />
3<br />
COPERTURA FINANZIARIA PER I CORSI FORMATIVI<br />
FINANZIAMENTO PROGRAMMI OBBLIGO FORMATIVO E PERCORSI SPERIMENTALI<br />
RIPARTIZIONE RISORSE TRA FONDI NAZIONALI POR ED ANTICIPAZIONI REGIONALI<br />
Programma Risorse totale Anticipazioni<br />
Regionali<br />
2000/2001<br />
1°annualità<br />
Obbligo<br />
Formativo<br />
2000/2001<br />
2°annualità<br />
Obbligo<br />
Formativo<br />
2001/2002<br />
1°annualità<br />
Obbligo<br />
Formativo<br />
2001/2002<br />
2°annualità<br />
Obbligo<br />
Formativo<br />
2002/2003<br />
1°annualità<br />
Obbligo<br />
Formativo<br />
2002/2003<br />
2°annualità<br />
Obbligo<br />
Formativo<br />
2003/2004<br />
1°annualità<br />
Percorsi<br />
sperimentali<br />
triennali<br />
riforma <strong>del</strong> sistema di istruzione e formazione<br />
previsto dalla legge 53/2003.<br />
In questo modo è stato disatteso l’impegno<br />
assunto con l’Accordo Quadro<br />
<strong>del</strong> 19 giugno 2003 tra i vari Ministeri,<br />
le Regioni, le Province autonome, i Comuni<br />
e le comunità montane, “ di porre<br />
in essere le iniziative più utili, anche<br />
con apposite previsioni normative nel<br />
Bilancio e nella Legge finanziaria 2004<br />
per garantire l’attuazione <strong>del</strong>la prima<br />
sperimentazione di tale riforma.<br />
«La particolare situazione <strong>del</strong>l’Isola<br />
– conclude l’assessore -, l’alto tasso<br />
di disoccupazione e dispersione<br />
scolastica (terz’ultima tra le Regioni<br />
d’Italia) e l’elevato tasso di emigrazionr,<br />
richiedono da parte <strong>del</strong><br />
Governo una maggiore attenzione<br />
e interventi urgenti ed efficaci che<br />
non possono essere limitati a semplici<br />
dichiarazioni d’intenti quali si<br />
vorrebbe ridurre l’Accordo Quadro<br />
sottoscritto da due Ministri <strong>del</strong>la<br />
Repubblica Italiana”.<br />
Risorse<br />
nazionali<br />
Risorse POR<br />
2000/2006<br />
10.461.778,42 6.080.609,98 4.381.168,43<br />
8.988.822,00 7.969.336,08 1.019.485,92<br />
34.226.079,06 12.077.628,33 5.178.812,00 16.969.683,73<br />
33.070.387,82 23.005.675,81 4.806.767,63 5.257.944,38<br />
47.842.187,10 47.073.017,51 769.169,59<br />
44.005.416,00 44.005.416,00<br />
42.167.853,60 36.633.745,60<br />
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4<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
l a v o r o<br />
L’industria sarda è in crisi, la situazione<br />
<strong>del</strong>l’intero comparto e<br />
particolarmente pesante, i dati<br />
sono sotto gli occhi di tutti. Le<br />
industrie riducono il personale,<br />
chiedono lo stato di crisi, chiudono<br />
definitivamente. “E’ necessario<br />
un progetto di sviluppo<br />
profondamente modificato, si<br />
devono studiare nuove strategie<br />
e trovare nuovi soggetti, capaci<br />
di reggere la sfida dei mercati, di<br />
proporre prodotti innovativi, che<br />
reggano anche la concorrenza dei<br />
paesi nei quali, il costo <strong>del</strong> lavoro<br />
è cinque o dieci volte inferiore a<br />
quello sardo”.<br />
La Commissione Industria e<br />
Lavoro <strong>del</strong> Consiglio regionale,<br />
presieduta da Giovanni Giagu, ha<br />
fatto un rapido esame <strong>del</strong> comparto<br />
industriale isolano, incontrando<br />
in “audizione” l’Assessore<br />
Concetta Rau, e le conclusioni di<br />
questo primo esame sono state<br />
non proprio confortanti.<br />
I grandi gruppi, hanno ricordato<br />
parecchi consiglieri, vogliono<br />
liquidare gli impianti isolani,<br />
vogliono ridurre il personale,<br />
cercano di contenere le perdite tagliando<br />
i costi ed i posti di lavoro.<br />
“Ma senza fabbriche, non si può<br />
parlare di nuova occupazione,<br />
non si può dare un filo di speranza<br />
ai giovani, e meno giovani, sardi<br />
in cerca di una qualche fonte di<br />
reddito”.<br />
E’ in crisi il comparto chimico,<br />
per il quale l’assessore Rau<br />
chiederà un intervento urgente ai<br />
Ministri “competenti”. L’energia,<br />
altro fattore di sviluppo, ma anche<br />
di crisi, costa troppo e non si<br />
conoscono i programmi <strong>del</strong>l’Enel<br />
e degli altri grandi produttori, per<br />
fornire energia a prezzi contenuti<br />
prodotta utilizzando anche le<br />
risorse (carbone <strong>Sulcis</strong>) locali.<br />
Sulle fonti energetiche alternative,<br />
vento e sole, esistono dubbi<br />
e perplessità. Sono in difficoltà il<br />
polo tessile, il comparto <strong>del</strong> granito<br />
e <strong>del</strong> marmo, accusa pesantezza<br />
quello <strong>del</strong> sughero, chiudono<br />
le industrie, come la Sardinia<br />
Crystal di Alghero che hanno<br />
raggiunto un elevato livello qualitativo,<br />
ma non sono in grado<br />
di competere con le imprese <strong>del</strong>l’Est<br />
che producono a prezzi decisamente<br />
inferiori. D’altro canto<br />
il costo <strong>del</strong> lavoro e degli altri<br />
fattori produttivi, in troppi paesi<br />
europei, anche comunitari, “consiglia<br />
alcuni imprenditori, anche<br />
locali”, ad impiantare fabbriche<br />
in quelle favorevoli realtà, tanto è<br />
vero che anche alcuni industriali<br />
caseari hanno trasferito impianti e<br />
tecnologie nei paesi <strong>del</strong>l’ex impero<br />
comunista.<br />
“Occorre una rapida inversione<br />
di tendenza. Dobbiamo mettere<br />
a punto un nuovo mo<strong>del</strong>lo di sviluppo,<br />
una differente politica degli<br />
incentivi, ha detto Concetta Rau.<br />
Questa Giunta sta attentamente<br />
studiando la situazione complessiva<br />
ed ha intenzione di proporre<br />
una nuova strategia, tenendo conto<br />
<strong>del</strong>le indicazioni europee, che<br />
sono profondamente modificate<br />
anche rispetto al recente passato”.<br />
Le leggi di incentivazione in vigore<br />
sono buone, in sostanza, ma<br />
non hanno dato i risultati sperati.<br />
Occorrerà, ora, governare l’esistente,<br />
avviare un sistematico<br />
monitoraggio di ciò che funziona,<br />
fissare degli obiettivi ed analizzare<br />
come e quando li si raggiunge.<br />
Senza trascurare i costi e la redditività<br />
degli interventi finanziari.<br />
“Questo Esecutivo proporrà un<br />
nuovo mo<strong>del</strong>lo di sviluppo, che<br />
punterà su nuovi rapporti innovativi,<br />
ad esempio con le Università<br />
e i centri di ricerca, e punterà a<br />
fornire reali servizi alle imprese,<br />
favorendo la realizzazione di un<br />
numero adeguato di sportelli unici,<br />
coinvolgendo nelle scelte gli<br />
Enti Locali”.<br />
Gli accordi di programma, quelli<br />
di settore, di filiera sono strumenti<br />
ancora validi, sui quali si può puntare.<br />
Ma occorrerà esaminare con<br />
PRECISAZIONE LEGALE<br />
Nell’interesse <strong>del</strong>la società, e<br />
per evitare che ingiustificati<br />
allarmismi si diffondano tra<br />
la popolazione interessata,<br />
è da escludere, in termini di<br />
certezza, che la società Portovesme<br />
srl abbia compiuto<br />
operazioni di smaltimento che<br />
abbiano determinato la diffusione<br />
di sostanze radioattive.<br />
NUOVE INIZIATIVE PER IL RILANCIO SETTORE INDUSTRIALE<br />
IMPEGNO DELL’ASSESSORE REGIONALE CONCETTA RAU<br />
I controlli sistematicamente<br />
effettuati, e di cui la società è<br />
in grado di offrire esaurienti<br />
spiegazioni, sono adeguati e<br />
nel tempo sono stati addirittura<br />
rafforzati, pur non essendo<br />
necessario, con l’installazione<br />
di un portale radiometrico.<br />
Avv. Luigi Concas<br />
grande attenzione i programmi<br />
ed i progetti di sviluppo perché è<br />
inutile puntare su produzioni che<br />
non hanno “buone prospettive di<br />
mercato”.<br />
“E’ necessario, quindi, disegnare<br />
una strategia di sviluppo compiuta,<br />
ha aggiunto l’Assessore, che<br />
deve attrarre nuovi investimenti<br />
e convincere nuovi imprenditori,<br />
anche nazionali o internazionali, a<br />
venire ad operare nell’Isola”.<br />
La sfida deve essere a “tutto<br />
campo, ma servono imprenditori<br />
avveduti e seri”. Il risanamento<br />
ambientale è un programma su<br />
cui puntare, ed in questo campo<br />
l’Eni può avere un grande ruolo;<br />
il fatto che Assemini e Porto Torres<br />
siano stati dichiarate aree di<br />
interesse nazionale può favorire<br />
la permanenza di quel “grande<br />
gruppo” nelle nostre aree industriali.<br />
Il disimpegno <strong>del</strong>l’Enel<br />
non deve portare alla chiusura di<br />
reparti e presidi, decisamente essenziali<br />
per la stessa sicurezza <strong>del</strong><br />
sistema economico e sociale isolano;<br />
in alcuni settori, come quello<br />
sughericolo, la Sardegna deve<br />
essere la principale protagonista<br />
<strong>del</strong> piano nazionale di comparto:<br />
Così come in altri “settori sensibili”,<br />
quali quello <strong>del</strong>le cave e <strong>del</strong>le<br />
estrazioni di lapidei, attente scelte<br />
di tutela ambientale ed il ricorso a<br />
nuove e più moderne tecnologie<br />
sono ormai assolutamente necessarie.<br />
“Lo sviluppo, però, deve essere<br />
favorito dal basso, hanno concordato<br />
il presidente Giagu, l’Assessore<br />
Rau ed i componenti la Sesta<br />
Commissione. Occorre, quindi,<br />
una nuova programmazione<br />
strategica, studi e valutazioni di<br />
impatto ambientale, incentivi differenziati<br />
a seconda <strong>del</strong>le aree e<br />
dei comparti di intervento, servizi<br />
reali alle imprese e le necessarie<br />
certificazioni di qualità”.<br />
“La situazione è certamente difficile,<br />
la crisi di dimensioni più<br />
ampie di quella regionale”, ma<br />
sulle industrie, che valorizzino le<br />
materie prime locali, non si può<br />
non puntare, se si vuole ancora<br />
parlare <strong>del</strong> processo di crescita<br />
<strong>del</strong>la società sarda.<br />
LA CISL SARDA PER IL SETTORE INDUSTRIALE<br />
La crisi <strong>del</strong>l’industria sarda<br />
è arrivata ad un punto di tale<br />
drammaticità che si potrà<br />
superare solamente con adeguate<br />
contromisure. Uno dei<br />
primi atti che la Giunta regionale<br />
dovrà adottare è il ristabilimento<br />
<strong>del</strong> tavolo negoziale<br />
col Governo nazionale.<br />
“E’ necessario, ha detto il Segretario<br />
Giovanni Matta, che<br />
la Giunta regionale metta in<br />
atto ogni possibile iniziativa<br />
per pervenire ad un confronto<br />
col Governo teso ad ottenere<br />
garanzie e impegni concreti<br />
per affrontare le emergenze<br />
ormai croniche e nel contempo<br />
portare a compimento<br />
i percorsi già individuati per<br />
la chimica e per l’energia,<br />
per il tessile e per il settore<br />
minerario metallurgico.<br />
Occorre arrestare il declino<br />
verso cui l’industria sarda è<br />
avviata e gli impegni strappati<br />
al Governo sono funzionali<br />
a tale obiettivo. Gli accordi<br />
sottoscritti, anche per<br />
le risorse che dovrebbero<br />
impegnare, sono la risposta<br />
a questa preoccupazione e<br />
costituiscono uno strumento<br />
non secondario per rilanciare<br />
le attività produttive<br />
<strong>del</strong>la nostra Isola”.<br />
La crisi <strong>del</strong> tessile nel Centro<br />
Sardegna, le difficoltà<br />
<strong>del</strong> comparto metallurgico<br />
nel <strong>Sulcis</strong>, le emergenze di<br />
Cardnet, Scaini e Cartiera<br />
Arbatax, la caduta verticale<br />
<strong>del</strong> settore lapideo e la novità<br />
negativa <strong>del</strong>le prime richieste<br />
di cassa integrazione nel<br />
sughero, rappresentano la<br />
dimensione più critica <strong>del</strong> sistema<br />
produttivo industriale<br />
regionale, cui potrebbe aggiungersi,<br />
nel medio periodo,<br />
una contrazione irreversibile<br />
<strong>del</strong> comparto chimico sardo.<br />
Le richieste avanzate da EVC<br />
recentemente, finalizzate ad<br />
ottenere un deciso abbattimento<br />
<strong>del</strong> costo <strong>del</strong>l’energia<br />
potrebbero, se non ben gestite,<br />
pregiudicare lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>l’accordo Sindyal EVC sul<br />
cloro di Assemini, con conseguenze<br />
facilmente prevedibili<br />
per i due siti chimici interessati.<br />
“Per tutte queste ragioni e<br />
per tante altre che per semplicità<br />
non vengono citate,<br />
ha aggiunto Matta, diviene<br />
indispensabile attuare<br />
in tempi brevi il percorso<br />
stabilito con l’Accordo di<br />
Programma per la chimica<br />
siglato da ben 14 mesi<br />
e che a tutt’oggi risulta<br />
totalmente inevaso, così<br />
come risulta inevaso per<br />
buona parte l’accordo sulle<br />
politiche energetiche siglato<br />
con il Governo il 19<br />
dicembre 2003”.<br />
LA CISL SARDA MOSTRA PRUDENZA<br />
SULLA LIQUIDAZIONE “SIGMA INVEST”<br />
La prassi è sempre la stessa, consolidata:<br />
azienda in crisi, assemblea<br />
dei lavoratori, mandato al sindacato<br />
per incontrare l’Assessore<br />
<strong>del</strong>l’Industria. E’ accaduto così<br />
anche dopo l’annunciata liquidazione<br />
di “Sigma Invest spa”. I sindacati<br />
hanno incontrato i responsabili<br />
<strong>del</strong>la società, riunione con<br />
i lavoratori e mandato di questi<br />
ultimi ai rappresentanti sindacali<br />
perché chiedano ed ottengano<br />
al più presto un colloquio con<br />
l’Assessore regionale <strong>del</strong>l’Industria<br />
Concetta Rau.<br />
Pur condividendo, secondo la<br />
Cisl regionale, in linea di principio,<br />
la necessità di ottimizzare<br />
l’attività <strong>del</strong>le finanziarie a partecipazione<br />
regionale attualmente<br />
operanti in Sardegna, “La Cisl<br />
non ritiene, si legge nella lettera<br />
inviata dalla FIBA (sindacato<br />
bancari) all’Assessorato Industria,<br />
che la si possa ottenere a<br />
discapito dei posti di lavoro ed<br />
inoltre chiede la dovuta attenzione<br />
sull’alta professionalità dei<br />
lavoratori di Sigma Invest che<br />
rischia di andare dispersa”.<br />
Si tratta, infatti, di lavoratori che<br />
sono comunque privi di ammortizzatori<br />
sociali e che la Regione<br />
ha, secondo il sindacato Cisl, il<br />
dovere morale di ricollocare in<br />
aziende che operano nello stesso<br />
ambito garantendo la continuità<br />
occupazionale. “Di tutto<br />
ciò, il sindacato non ha trovato<br />
traccia nella <strong>del</strong>ibera che prevede<br />
la messa in liquidazione di<br />
Sigma Invest”.<br />
Di fronte alla decisione <strong>del</strong>la<br />
messa in liquidazione di Sigma<br />
Invest, due sembrano essere le<br />
considerazioni da fare: il ruolo,<br />
non secondario, assolto da<br />
questa finanziaria regionale nel<br />
comparto industriale; mentre<br />
il secondo riguarda la professionalità<br />
che potrebbe essere<br />
dispersa, solo perché la nuova<br />
gestione politica regionale<br />
Cagliari Regione<br />
intenderebbe “dare il segno” di<br />
rinnovamento, che però non può<br />
essere a discapito di qualcuno.<br />
Ai più attenti osservatori sembra,<br />
infatti, che con l’acqua sporca,<br />
se di acqua sporca trattasi, si<br />
voglia, <strong>del</strong>iberatamente, buttar<br />
via anche il bambino. Cioè: se<br />
Sigma Invest deve trovare una<br />
più aggiornata finalità e strategia<br />
istituzionale, non occorre<br />
smantellare tutto, basterebbe<br />
apportare le modifiche necessarie.<br />
Se invece le motivazioni sono<br />
altre, allora la chiarezza impone<br />
differenti atteggiamenti sia nei<br />
confronti dei lavoratori affidati<br />
a Sigma Invest e sia nei confronti<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione che, tutto<br />
sommato, finora è stata all’altezza<br />
<strong>del</strong>la situazione affidatale<br />
dall’organo politico regionale.
l a v o r o<br />
IGLESIAS<br />
MIGLIORATA LA PROSPETTIVA<br />
DEI PROFILATI D’ALLUMINIO EX ALI<br />
Esperienza ultraventennale nel<br />
campo dei profilati e fusione<br />
d’alluminio, tranquilla stabilità<br />
finanziaria, titolari di due stabilimenti<br />
con sede a Lamezia Terme e<br />
Bergamo, oltre 120 dipendenti. E’<br />
questa la carta d’identità dei nuovi<br />
titolari <strong>del</strong>lo stabilimento Ali di<br />
“Sa Stoia” di Iglesias (nato 25 anni<br />
fa col nome di Sardal). Le richiamate<br />
referenze costituiscono l’asse<br />
sulla quale si è appuntata la fiducia<br />
di istituzioni e lavoratori, per<br />
i quali esiste l’impegno <strong>del</strong>la loro<br />
complessiva riassunzione (56 unità).<br />
Nel frattempo tutti i lavoratori<br />
Ali sono stati collocati in mobilità<br />
a seguito di un verbale d’accordo<br />
siglato presso l’Ufficio Area Conflitti<br />
<strong>del</strong> Lavoro <strong>del</strong>la Direzione<br />
Provinciale <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong> Lavoro<br />
e Politiche Sociali.<br />
Scadranno il prossimo 25 ottobre<br />
i termini per la presentazione <strong>del</strong>la<br />
domanda di iscrizione alla terza edizione<br />
<strong>del</strong> Corso di specializzazione<br />
in ‘’Gestione <strong>del</strong>le Risorse Umane’’<br />
promosso dall’Associazione Industriali<br />
<strong>del</strong>la provincia di Cagliari<br />
in collaborazione con l’ Università<br />
Cattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore di Milano.<br />
Il corso si inserisce nel programma<br />
<strong>del</strong>la Scuola di alta formazione manageriale<br />
promossa dalla Confindustria<br />
cagliaritana e nasce sulla scorta<br />
<strong>del</strong> lusinghiero successo riscosso,<br />
sia in termini di partecipanti che di<br />
risultati qualitativi ed occupazionali,<br />
dalla precedente edizione.<br />
E’ destinato a laureati ancora nella<br />
fase di studio post-universitario o a<br />
persone già impegnate nelle Imprese,<br />
nelle Amministrazioni Pubbliche<br />
e nelle Organizzazioni economiche<br />
e sociali <strong>del</strong>la Sardegna interessate<br />
ad approfondire le problematiche di<br />
un settore sempre più strategico per<br />
All’incontro, tenutosi il 18.8.2004,<br />
hanno preso parte Arcangelo Pierri<br />
per la Ali, Alessandro Mari consulente,<br />
Marco Dattena per la Confindsutria;<br />
Francesco Bardi CGIL,<br />
Antonello Corda CISL, Roberto<br />
Straullu UIL, Sergio Cadoni CI-<br />
SAL in rappresentanza <strong>del</strong>le segreterie<br />
sindacali territoriali; Aldo<br />
Floris, Sandro Contini e Daniele<br />
Piras per la RSU. Alla vertenza ha<br />
preso parte anche Valerio Bordigoni<br />
<strong>del</strong>l’Area Conflitti <strong>del</strong> Lavoro.<br />
La nuova proprietà, che ha mostrato<br />
largo interesse per la fabbrica di<br />
Iglesias, fin dal primo momento,<br />
a seguito di attento sopralluogo,<br />
ha attivato tutta una serie di interventi<br />
atti a portare lo stabilimento<br />
a norma. I primi lavori hanno interessato<br />
la sostituzione dei serbatoi<br />
<strong>del</strong>l’acido solforico che avevano<br />
Gianni Podda<br />
manifestato qualche problema di<br />
tenuta durante l’estate.<br />
Altri interventi riorganizzativi interesseranno<br />
le linee di produzione e<br />
i servizi, così che una volta decisa<br />
la data <strong>del</strong> rientro in fabbrica <strong>del</strong>le<br />
maestranze, tutto possa andare<br />
avanti senza ulteriori perdite di<br />
tempo. La nuova proprietà, infatti,<br />
avrebbe manifestato il proprio<br />
intendimento di riavviare le produzioni<br />
quanto prima, dato anche il<br />
positivo momento <strong>del</strong> mercato.<br />
Stando alle stime, non è da escludere<br />
che lo stabilimento dei profilati<br />
d’alluminio di Iglesias possa<br />
non solo potenziare le produzioni,<br />
ma addirittura diversificarle per<br />
dare risposte più complete alla<br />
larga clientela, con la quale le due<br />
richiamate società <strong>del</strong> gruppo mantengono<br />
duraturi rapporti.<br />
IL CORSO DI GESTIONE RISORSE UMANE<br />
PROMOSSO DALLA CONFINDUSTRIA<br />
lo sviluppo e la competitività <strong>del</strong>le<br />
organizzazioni nei nuovi scenari<br />
<strong>del</strong>l’era <strong>del</strong>la globalizzazione.<br />
L’Associazione Industriali si propone<br />
di dare un nuovo contributo allo<br />
sviluppo <strong>del</strong>la Sardegna, offrendo ai<br />
giovani <strong>del</strong>l’isola l’opportunità di<br />
frequentare, in Sardegna, un corso di<br />
specializzazione di altissimo livello<br />
qualitativo, con una spesa contenuta<br />
e senza costringerli a sobbarcarsi i<br />
costi ed i disagi derivanti dalla frequenza<br />
di analoghi corsi organizzati<br />
nella penisola o in Europa.<br />
Il corso prenderà avvio il prossimo<br />
13 novembre 2004 e si concluderà<br />
nel dicembre 2005.<br />
Si svilupperà in otto fasi, articolate<br />
in 18 moduli di due giornate, per<br />
un totale di 40 giornate e 320 ore di<br />
formazione.<br />
Sono previste due forme di partecipazione:<br />
la prima prevede la partecipazione<br />
alla sola parte teorica,<br />
con l’obiettivo di ampliare le conoscenze<br />
teorico- applicative di riferimento<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la gestione<br />
innovativa <strong>del</strong>le risorse umane; la<br />
seconda prevede la partecipazione<br />
ad un percorso misto teorico-pratico<br />
da svilupparsi in aula e attraverso<br />
stage aziendali. E’ prevista inoltre<br />
una parte di formazione outdoor (tre<br />
giorni).<br />
Nell’ambito <strong>del</strong> percorso formativo<br />
sono in programma le seguenti<br />
fasi: I nuovi scenari organizzativi;<br />
La gestione <strong>del</strong>le risorse umane<br />
nella società complessa e riflessiva;<br />
La persona come risorsa; Leadership<br />
– dinamiche dei Gruppi;<br />
Cooperazione/conflitto; L’apprendimento<br />
organizzativo ed il knowledge<br />
management; Strumenti di<br />
gestione aziendale; La formazione<br />
come leva strategica per lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>l’organizzazione;<br />
Le relazioni industriali.<br />
La direzione scientifica <strong>del</strong> corso<br />
è affidata al prof. Giuseppe Scaratti,<br />
<strong>del</strong>l’ Università Cattolica di<br />
Milano.<br />
Le favorevoli condizioni <strong>del</strong> mercato,<br />
l’affinamento <strong>del</strong>le tecnologie e il consolidamento<br />
<strong>del</strong>le professionalità potrebbero<br />
essere gli elementi determinanti a convincere<br />
le multinazionali operanti nell’area<br />
industriale di Portovesme a sviluppare<br />
nuove iniziative o potenziare quelle già<br />
esistenti. Alla base di tutto, però, resta il<br />
discorso dei costi energetici.<br />
L’Eurallumina ha già presentato il suo<br />
Contratto di Programma che prevede,<br />
in due tranches, investimenti per oltre<br />
100 milioni di euro. L’obiettivo è quello<br />
di migliorare le condizioni ambientali,<br />
rimodernare gli impianti per portare le<br />
produzioni, nel giro di alcuni anni, a circa<br />
1.250.000 t/a.<br />
Analogo discorso potrebbe prevedere<br />
la Portovesme srl che, entro fine anno<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
dovrebbe spegnere (o tenere in riserva<br />
fredda) gli impianti Imperial Smelting,<br />
diventati in tutto il mondo (ormai chiusi)<br />
antieconomici e non più affidabili per il<br />
discorso di mercato. Nell’ipotesi di cessazione<br />
produttiva di Imperial Smelting, la<br />
società non potrebbe rinunciare alla fetta<br />
di mercato attuale, per cui sarebbe costretta<br />
a ricorrere al potenziamento produttivo<br />
<strong>del</strong>lo zinco elettrolitico, diventato nel frattempo<br />
un business per i produttori.<br />
Tale potenziamento di impianto, che<br />
Portovesme strapperebbe agli Australiani,<br />
comporterebbe investimenti per non<br />
meno di 300 milioni di euro, oltre che una<br />
riorganizzazione complessiva <strong>del</strong> lavoro,<br />
comprese nuove assunzioni. Per far questo,<br />
però, l’azienda ha necessità di presentare<br />
un proprio Piano di Programma ed<br />
5<br />
IL POLO INDUSTRIALE DI PORTOVESME<br />
VERSO IL POTENZIAMENTO PRODUTTIVO<br />
Portovesme<br />
Iglesias - Ali<br />
Sergio Rombi<br />
ottenere le prescritte autorizzazioni.<br />
I risultati sarebbero enormemente favorevoli<br />
sotto ogni punto di vista: potenziamento<br />
produttivo con contestuale<br />
abbassamento <strong>del</strong>le emissioni inquinanti<br />
(conseguenti alla cessazione <strong>del</strong>l’attività<br />
di Imperial Smelting), nuova forza lavoro<br />
compresa quella prevista nella fase di<br />
montaggio degli impianti, utilizzo degli<br />
spazi interni <strong>del</strong>lo stabilimento per i nuovi<br />
processi elettrolitici, garanzia di continuità<br />
operativa nei prossimi 15-20 anni.<br />
Appare fin troppo evidente che anche<br />
l’Alcoa, in un momento favorevole <strong>del</strong><br />
mercato per quanto attiene ai metalli<br />
non ferrosi, si terrebbe allineata alle<br />
altre realtà, tanto più che la società si<br />
sarebbe già mostrata disposta ad entrare<br />
a far parte <strong>del</strong> pool per la costruzione<br />
<strong>del</strong>la centrale elettrica, con consumo di<br />
carbone <strong>Sulcis</strong>, purchè il risultato finale<br />
sia quello di disporre in futuro di tariffe<br />
agevolate rispetto a quanto attualmente<br />
previsto dal mercato corrente.<br />
Tutto ciò lascia supporre che il polo industriale<br />
di Portovesme sia destinato<br />
ad arrivare ben oltre il 2010-15, come<br />
qualcuno si è già affrettato a pronosticare.<br />
Esso, invece, potrebbe avere la forza, ove<br />
le tariffe elettriche dovessero trovare un<br />
razionale equilibrio come quello esistente<br />
negli altri Paesi produttori di metalli non<br />
ferrosi, per mantenersi nelle dimensioni<br />
sempre più globalizzate e capaci di far<br />
fronte anche nei momenti più difficili.
6<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Speciale<br />
Audizione <strong>del</strong> presidente Soru in<br />
Quarta Commissione (presidente<br />
l’on. Giuseppe Pirisi) sul decreto salvacoste,<br />
argomento che fa discutere.<br />
Una lunga relazione per spiegare<br />
l’urgenza <strong>del</strong> provvedimento, adottato<br />
in agosto, e per definire “una<br />
linea di demarcazione” fra turismo,<br />
che in Sardegna è, ancora, soprattutto<br />
mare, e vendita (più spesso: svendita)<br />
<strong>del</strong> territorio, risorsa irripetibile<br />
che rischia di impoverire, in modo<br />
irreversibile, il solo fattore competitivo<br />
di mercato: l’ambiente.<br />
C’è chi storce il naso e legge, in<br />
quel provvedimento, la negazione<br />
di un’economia trainante, quasi che<br />
– dice Soru – dalla mancata apertura<br />
di qualche cantiere possa dipendere<br />
il bilancio di una stagione turistica<br />
che, peraltro, segna il passo e suscita<br />
altri interrogativi sul futuro di un settore<br />
sempre più a prova di concorrenza.<br />
C’è, invece, chi riconosce che il<br />
decreto <strong>del</strong>la giunta (che un disegno<br />
di legge dovrà perfezionare) era un<br />
atto dovuto per evitare speculazioni<br />
immobiliari e, soprattutto, disparità<br />
di trattamento fra i sardi per l’assenza<br />
di regole comuni nell’isola. Se la<br />
bocciatura di 13 (su 14) piani territoriali<br />
paesistici (il solo in piedi, ma<br />
con una spada di Damocle sul capo,<br />
ha spiegato l’on. Pirisi, è quello <strong>del</strong><br />
Sinis) ha richiesto un intervento di<br />
tutela per evitare l’assalto alla diligenza,<br />
la mancanza di una circolare<br />
esplicativa (chiesta dall’on. Gavino<br />
Manca <strong>del</strong>la Margherita) sulle cose<br />
NON SVENDITA DEL TERRITORIO<br />
SORU DIFENDE IL “SALVACOSTE”<br />
che si possono e non si possono fare<br />
ha alimentato un’altra speculazione,<br />
questa volta politica.<br />
Ma Soru è fermo e chiaro sulla posizione<br />
assunta: non vogliamo – dice<br />
– che in Sardegna si perpetui uno<br />
sfruttamento iniziato con le miniere,<br />
continuato col pecorino romano<br />
e ora in atto col turismo; perché<br />
sempre di “estrazione” si tratta; allora<br />
(ricorda proprio Buggerru, il<br />
cui eccidio di minatori un secolo<br />
è stato commemorato nei giorni<br />
scorsi), con le miniere, imprese, direzioni<br />
lavori, capitale e knowhow<br />
erano stranieri; la Sardegna dava<br />
braccia di fatica, salari bassi; oggi il<br />
turismo è in mano a operatori non<br />
sardi che allestiscono villaggi turistici<br />
estranei al territorio; aperti solo<br />
per brevi periodi, nell’alta stagione,<br />
mentre la speculazione immobiliare<br />
costruisce seconde case. Il territorio<br />
– argomenta il presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
– viene venduto, all’ingrosso<br />
o al dettaglio; in ogni caso passa<br />
di mano. Cediamo il patrimonio di<br />
famiglia per una prospettiva di miseria.<br />
Il turismo è una ricchezza <strong>del</strong>la nostra<br />
economia; ma questo – aggiunge<br />
– non è turismo; perché – spiega<br />
– il turismo è servizi, non case, non<br />
utilizzo per zone di pregio <strong>del</strong> territorio.<br />
Del resto che turismo vogliamo<br />
Abbiamo un mo<strong>del</strong>lo collaudato o<br />
un progetto di sviluppo convincente<br />
Conosciamo le nostre risorse<br />
La qualità e la quantità <strong>del</strong>l’offerta<br />
L’evoluzione <strong>del</strong>la domanda “Noi<br />
– confessa Soru – non lo sappiamo.<br />
Perciò dobbiamo analizzare le risorse<br />
e valutare il turismo che abbiamo<br />
in mente, puntando su un mo<strong>del</strong>lo<br />
Gonnesa - Portopaglia<br />
Renato Soru<br />
che difenda il territorio e possa creare<br />
occupazione duratura.<br />
Inevitabile partire dalle coste, che le<br />
turismo sono una parte appetibile e<br />
pregiata. Annullati i Ptp c’era il pericolo<br />
che qualche Comune, nel miraggio<br />
di aprire cantieri e allentare<br />
la disoccupazione, utilizzasse strumenti<br />
urbanistici vecchi di decenni,<br />
raddoppiando le cubature. Il vuoto<br />
normativo è un pericolo costante. Di<br />
qui la decisione <strong>del</strong> decreto salvacoste,<br />
coerente “agli impegni presi durante<br />
la campagna elettorale”.<br />
Il proposito è quello di rendicontare,<br />
“a bocce ferme”, una situazione che<br />
non può prescindere dalla tutela dei<br />
“beni di famiglia”, quel territorio che<br />
da decenni finisce prevalentemente<br />
nelle mani di qualche imprenditore<br />
venuto da fuori e costituisce un vero e<br />
proprio trasferimento di ricchezza.<br />
Un anno di tempo, chiede Soru,<br />
“tempo breve, che impone alla<br />
giunta di correre velocemente; ma<br />
se ci sarà la collaborazione di tutti,<br />
Comuni compresi, ce la dovremmo<br />
fare”. Del resto “avvertiamo la responsabilità<br />
di non tardare”.<br />
Sono emersi problemi legati alla<br />
“severità” <strong>del</strong> decreto, apparso,<br />
forse, “più duro di quello che è”.<br />
Sovrintendenze e Comuni hanno<br />
frenato la corsa di alcune pratiche,<br />
quand’erano sul filo di lana. L’on.<br />
Buggerru<br />
Sanciu (Forza Italia) chiede che sia<br />
salvaguardata la programmazione<br />
negoziata (decine di piccoli imprenditori<br />
sardi sarebbero costretti<br />
a rinunciare a sovvenzioni di legge)<br />
e Soru risponde: purché si tratti<br />
di residenze alberghiere e non di<br />
seconde case mascherate; l’on. Capelli<br />
(Udc) polemizza sul fatto che<br />
si penalizza la libera iniziativa e la<br />
capacità imprenditoriale, la voglia<br />
di crescere di molti sardi; l’on. Uras<br />
(PRC) chiede che si combatta l’abusivismo<br />
e Soru replica: la legge <strong>del</strong><br />
condono non ci aiuta un gran che;<br />
l’on. La Spisa (Forza Italia) chiede<br />
i nomi “<strong>del</strong>le attività speculative che<br />
preoccupano il presidente”, l’on.<br />
Porcu (Progetto Sardegna) ritiene<br />
che un anno non basti a definire la<br />
norma; l’on. Murgioni (Forza Paris)<br />
riferisce <strong>del</strong>l’esperienza di Castiadas<br />
che ha scelto di integrare il turismo<br />
nelle attività agrarie indicando indici<br />
di cubatura modesti; l’on. Pisanu<br />
(Riformatori) ritiene che il decreto<br />
salvacoste sia stato ispirato “dall’ossessione<br />
atavica <strong>del</strong>la proprietà”;<br />
l’on. Oppi (Udc) ha condiviso<br />
lo sviluppo omogeneo ma ritiene<br />
che non si debbano penalizzare i<br />
Comuni che hanno adottato corretti<br />
strumenti urbanistici; l’on. Pinna<br />
(progetto Sardegna) non demonizza<br />
le regole, non sono “strumento ostativo”<br />
ma “vanno condivise e conosciute”;<br />
l’on. Mattana (Ds) chiede<br />
chiarezza <strong>del</strong>le note transitorie, nelle<br />
cui maglie, spesso, “si annidano i<br />
rischi”.<br />
Alla fine, il presidente Soru replica.<br />
Punto cruciale è realizzare un<br />
turismo fatto di servizi, non di speculazioni<br />
immobiliari e cemento<br />
sulle coste. La Sardegna ha prezzi<br />
alti, trasporti difficili, una cultura<br />
<strong>del</strong>l’accoglienza non altissima: ci<br />
salva l’ambiente, unico vantaggio<br />
competitivo. Perché sciuparlo<br />
NUOVA PROPOSTA DI LEGGE<br />
PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE<br />
Una proposta di legge per lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>la Sardegna nel pieno<br />
rispetto <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong> ruolo<br />
dei comuni sardi.<br />
La coalizione Sardegna Unita ha<br />
presentato la propria proposta urbanistica<br />
che mette in campo diversi<br />
obiettivi che rilanciano lo sviluppo<br />
sostenibile con la Regione<br />
chiamata ad un ruolo di indirizzo<br />
e programmazione e gli enti locali<br />
protagonisti <strong>del</strong>la pianificazione<br />
territoriale.<br />
Ad approvare lo strumento di pianificazione<br />
regionale dovrà essere<br />
il Consiglio Regionale chiamato<br />
ad assumere il ruolo cardine di soggetto<br />
di indirizzo nella legislazione<br />
urbanistica <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
I Comuni avranno invece il compito<br />
di programmare urbanisticamente lo<br />
sviluppo tenendo conto <strong>del</strong>le peculiarità<br />
<strong>del</strong> proprio territorio e <strong>del</strong>le valenze<br />
ambientali di cui sono titolari.<br />
La proposta tende ad evitare il conflitto<br />
tra Regione e Comuni che ha<br />
storicamente bloccato la concertazione<br />
sulle tematiche urbanistiche<br />
e <strong>del</strong>lo sviluppo.<br />
Con l’articolato <strong>del</strong>la proposta di<br />
legge si ribadisce la necessità che<br />
la Regione si limiti, nel rapporto<br />
con i Comuni, ad una verifica di<br />
coerenza degli strumenti pianificatori<br />
con il Piano Regionale, senza<br />
entrare nel merito <strong>del</strong>le scelte che<br />
ricadono totalmente nella potestà<br />
degli Enti Locali.<br />
Le norme transitorie <strong>del</strong>la Proposta<br />
di Legge prevedono una limitazione<br />
volumetrica per quanto riguarda<br />
la mancata pianificazione ma<br />
salvaguarda tutte le potenzialità di<br />
sviluppo con particolare riferimento<br />
al turismo.<br />
La coalizione presenterà nei prossimi<br />
giorni, a conclusione dei lavori<br />
consiliari, la proposta di legge nei<br />
suoi dettagli agli organi di informazione.<br />
Portoscuso
Lavoro<br />
LE POSITIVE CONDIZIONI DI MERCATO PER L’EURALLUMINA<br />
ATTIVANO INVESTIMENTI NEGLI IMPIANTI DI PORTOVESME<br />
L’Eurallumina guarda con prudente<br />
fiducia al suo futuro. Gli<br />
azionisti hanno <strong>del</strong>iberato cospicui<br />
nuovi investimenti che<br />
dovrebbero garantire la vita<br />
<strong>del</strong>lo stabilimento <strong>del</strong>l’ossido<br />
di alluminio per almeno altri<br />
vent’anni, se non di più. E’ una<br />
condizione favorevole, dettata<br />
soprattutto dal mercato che<br />
consente di produrre e vendere<br />
bene il prodotto estratto<br />
dalla bauxite e dal quale poi si<br />
ottiene il metallo di alluminio.<br />
Il punto sullo stato di salute<br />
di questo stabilimento, “<strong>Gazzetta</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” l’ha fatto con<br />
l’Amministratore Delegato<br />
ing. Vincenzo Rosino.<br />
D) Superata l’emergenza<br />
Eurallumina<br />
R) L’emergenza <strong>del</strong> bacino è<br />
superata. Quindi, nel breve<br />
termine siamo fuori <strong>del</strong>l’emergenza.<br />
Ciò nonostante ritengo<br />
che ci siano altre emergenze<br />
che in questo momento sono<br />
nascoste da una condizione di<br />
mercato favorevole, ma che<br />
potrebbero, di fatto, diventare<br />
gravi qualora il mercato non<br />
dovesse più “tirare” come avviene,<br />
di norma, ciclicamente.<br />
In questo momento noi abbiamo<br />
un mercato molto favorevole,<br />
sia in termine di prezzi<br />
d’alluminio che d’allumina,<br />
perché c’è una forte richiesta<br />
sia di metallo che d’allumina<br />
dalla realtà cinese. Questo, stà<br />
mantenendo alti i prezzi <strong>del</strong>l’allumina<br />
che compensano<br />
quelle che sono le inefficienze<br />
<strong>del</strong> sistema europeo. Nonostante<br />
ciò, un manager accorto<br />
deve tener conto di questo,<br />
preparando comunque l’azienda<br />
ai tempi meno favorevoli.<br />
Per far questo c’è necessità di<br />
un’attenzione da parte <strong>del</strong>le<br />
autorità, anche perchè i provvedimenti<br />
che ci riguardano<br />
sono tutti di corto respiro.<br />
Intendo dire: l’esenzione <strong>del</strong>l’accise<br />
sull’olio combustibile<br />
cesserà alla fine <strong>del</strong> 2006; la<br />
tariffa energetica agevolata è<br />
prevista fino a giugno 2007.<br />
Inoltre ci sono nuovi balzelli<br />
che sicuramente verranno ad<br />
interessarci e ad aggravare<br />
sui nostri costi, quali la tassa<br />
sull’emissione di CO2, il trattamento<br />
<strong>del</strong>le acque di falda,<br />
compresi i costi di un’azione<br />
di rimedio <strong>del</strong>l’acquifero che<br />
D) S’era parlato, tempo fa, d’utilizzare<br />
i fanghi residui di lavorazione <strong>del</strong>la<br />
bauxite per la bonifica dei metalli<br />
pesanti presenti nelle discariche<br />
minerarie. Poi più niente.<br />
R) Innanzi tutto è un discorso valido.<br />
Certamente il processo è ben noto, è<br />
stato provato in forma semindustriale<br />
in molte parti <strong>del</strong> mondo. I risultati<br />
sono stati di grand’efficacia. Quindi<br />
ci sono risultati positivi. Quello che<br />
non è successo ancora è stata l’ampia<br />
commercializzazione di questo processo,<br />
per cui non c’è quella richiesta<br />
che noi ci attendevamo da alcuni anni.<br />
La Virotec, società australiana, ha<br />
adesso costituito la Virotec Italia,<br />
amministrata dal dott. Vittorio Bellò.<br />
La società sta mettendo a punto la<br />
migliore presentazione al mercato<br />
sia in Italia che in Europa.<br />
Vincenzo Rosino<br />
sottende l’intera area industriale.<br />
Sono una serie di problematiche<br />
che in prospettiva<br />
ci toccherà non poco.<br />
D) Come lei sottolineava, un<br />
management accorto previene<br />
determinate condizioni,<br />
cercando di studiare i rimedi<br />
con i quali affrontare la<br />
nuova situazione.<br />
R) Non possiamo, al momento,<br />
prevedere alcunchè. Però nei<br />
limiti <strong>del</strong> possibile dobbiamo<br />
prepararci. Proprio in questa<br />
prospettiva, abbiamo alcuni<br />
obiettivi fondamentali ed irrinunciabili,<br />
quali, per primo,<br />
raggiungere l’eccellenza. Il<br />
che significa portare l’impianto<br />
al massimo <strong>del</strong>l’efficienza,<br />
stando sempre attenti alla sicurezza<br />
e alla riduzione dei costi<br />
di gestione. Il taglio dei costi<br />
è una pratica quotidiana, che<br />
però non può incidere sulla<br />
sicurezza e sull’ambiente. Abbiamo<br />
presentato un Contratto<br />
di Programma per un investimento<br />
di 75 milioni di euro ed<br />
abbiamo in animo di presentarne<br />
un secondo per ulteriori<br />
30 milioni di euro. Tutt’e due<br />
i Contratti di Programma sono<br />
a fronte di un piano d’investimento.<br />
Il primo, già in essere,<br />
comprende la spesa <strong>del</strong> bacino<br />
di 28 milioni di euro. Comprende,<br />
poi, invece, la parte<br />
relativa all’ammodernamento<br />
<strong>del</strong>l’impianto ed un ulteriore<br />
investimento per l’incremento<br />
parziale <strong>del</strong>la capacità <strong>del</strong>l’impianto<br />
fino a 1.100.000<br />
t/a, anch’esso ad oggi già approvato<br />
dagli azionisti. Questo<br />
Contratto di Programma<br />
è stato dichiarato ammissibile<br />
dal Ministero <strong>del</strong>l’Industria,<br />
D) Simili interventi, per voi sarebbero<br />
sinergici o business<br />
R) Sarebbe senza dubbio una sinergia.<br />
Noi non guardiamo a questo tipo<br />
di lavoro, perché siamo impegnati<br />
nella produzione d’allumina. Sarebbe<br />
certamente una sinergia anche forte<br />
perché l’Eurallumina ha il problema<br />
<strong>del</strong>lo smaltimento dei fanghi. Problema<br />
che per il momento è praticamente<br />
risolto fino al 2019. Certo è che se<br />
si avesse un riutilizzo cospicuo dei<br />
fanghi la vita <strong>del</strong>lo stabilimento si<br />
allungherebbe ben oltre.<br />
D) Si dice che la vita di quest’impianto<br />
potrebbe essere di ulteriori<br />
10-12 anni.<br />
R) Assolutamente. Ci sono impianti<br />
nel mondo che hanno cento anni<br />
di vita. Il processo Bayer non ha<br />
subito sostanziali modifiche. Quindi<br />
è stato approvato dalla precedente<br />
Giunta regionale, ed è<br />
stato anche cofinanziato dalla<br />
Regione per 5 milioni di euro.<br />
Esso, però, è in notevole ritardo.<br />
Cioè, non abbiamo ancora<br />
avuto l’approvazione <strong>del</strong><br />
CIPE. Il secondo piano d’investimento<br />
si rende più credibile<br />
se il primo piano avrà<br />
ottenuto tutte le prescritte autorizzazioni,<br />
altrimenti apparirebbe<br />
mancante dei presupposti.<br />
Il piano d’investimento<br />
di 35 milioni di euro porterebbe<br />
un ulteriore recupero <strong>del</strong>la<br />
capacità <strong>del</strong>l’impianto che<br />
dovrebbe attestarsi intorno a<br />
1.250.000 t/a di ossido di alluminio,<br />
più altri investimenti<br />
nelle strutture.<br />
C’è da dire una cosa, e questo<br />
è importante: in effetti<br />
c’è una finestra per questa<br />
iniziativa. Quando il mercato<br />
è forte è possibile proporre<br />
agli azionisti investimenti anche<br />
cospicui come quelli che<br />
stiamo proponendo, perché<br />
dall’altra parte c’è il mercato<br />
che assorbe. Perso il treno, investire<br />
sarà estremamente più<br />
difficile. Quindi, le cose che<br />
ognuno deve, dovranno essere<br />
fatte nei tempi minimi necessari.<br />
Con ciò intendo dire che<br />
il Contratto di Programma,<br />
per noi, è una priorità perché<br />
è necessario sopperire o nascondere<br />
i fattori strutturali<br />
e negativi che comunque affliggono<br />
chi opera in una terra<br />
come la Sardegna.<br />
D) Ing. Rosino, il che significa<br />
che c’è ancora fiducia<br />
R) Da parte degli azionisti sicuramente.<br />
Aver approvato gli<br />
investimenti di cui si diceva<br />
la tecnologia che abbiamo noi non<br />
è obsoleta. Sono i macchinari che<br />
necessitano di ammodernamenti e<br />
che, ovviamente, hanno richiesto<br />
nel tempo forti investimenti. Noi, per<br />
esempio, avevamo una strumentazione<br />
pneumatica che è stata interamente<br />
sostituita dal sistema computerizzato<br />
in ogni singolo processo. Quest’ammodernamento<br />
nel 1992-93 costò circa<br />
30 miliardi di vecchie lire.<br />
D) L’Eurallumina ha ormai superato<br />
il trent’anni di vita.<br />
R) Esattamente trentun’anni di vita<br />
produttiva e gli impianti sono in<br />
perfetta forma. La manutenzione è<br />
sempre stata presente. Il problema<br />
non è l’impianto, semmai vendere<br />
il prodotto ad una prezzo adeguato.<br />
Quindi stare sul mercato.<br />
D) I problemi ambientali<br />
R) Oltre il discorso <strong>del</strong> bacino fanghi,<br />
non abbiamo altri particolari problemi.<br />
Anche l’inquinamento <strong>del</strong>le acque<br />
sotterranee è qualcosa di cui siamo<br />
venuti a conoscenza, ma anche su di<br />
esso stiamo operando per bonificare<br />
le falde. Con la messa in marcia e<br />
il definitivo collaudo <strong>del</strong>l’impianto<br />
Sumitomo anche il problema fumi<br />
(calcinazione e caldaie per produzione<br />
vapore) è superato. E’ un impianto<br />
che garantisce oltre misura la qualità<br />
dei fumi che vengono rilasciati<br />
in aria.<br />
Massimo Carta<br />
poc’anzi, è un sintomo eloquente<br />
di fiducia. Coi nuovi<br />
investimenti andremo a consolidare<br />
la capacità produttiva<br />
e il nostro mercato.<br />
D) In che misura il mercato<br />
è capace di assorbire le vostre<br />
produzioni al ritmo attuale<br />
R) Noi prevediamo per i prossimi<br />
due anni. Quindi, c’è una<br />
condizione molto importante<br />
per l’Eurallumina fino al 2007.<br />
Per quella data, in cui prevediamo<br />
il ritorno <strong>del</strong> mercato alla<br />
normalità, noi dovremmo essere<br />
preparati ad avere dei costi<br />
che giustichino quest’impianto.<br />
Non dimentichiamo l’effetto<br />
euro-dollaro sui nostri costi.<br />
Questo effetto ha addizionato<br />
all’Eurallumina almeno 30<br />
dollari a tonnellata di prodotto.<br />
In parte l’effetto euro-dollaro<br />
è bilanciato dai prezzi dei prodotti,<br />
però non è detto che le<br />
due congiunture continuino di<br />
pari passo. Quello che abbiamo<br />
perso per effetto cambio monetario,<br />
l’abbiamo guadagnato, in<br />
qualche modo, dal mercato. Ma<br />
nel momento in cui l’operazione<br />
dovesse andare al contrario,<br />
sicuramente il mercato scenderà,<br />
trattandosi di cicli, e non è<br />
detto che il dollaro si rivaluti<br />
nei confronti <strong>del</strong>l’euro. Se dovesse<br />
rimanere un euro forte e<br />
il mercato <strong>del</strong>l’allumina debole<br />
noi ci troveremmo in difficoltà.<br />
D) Che ruolo assolve l’Eurallumina<br />
nel suo settore<br />
R) L’Europa produce<br />
6.200.000 tonnellate di allumina<br />
a fronte di 9.000.000<br />
che ne consuma. Di fatto l’allumina<br />
in Europea è corta.<br />
L’Eurallumina contribuisce al<br />
mercato europeo in ragione di<br />
circa il 15%.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
LAVORI DELLAGIUNTA COMUNALE DI CARBONIA<br />
tel. 0781.260047-59<br />
fax 0781.260058<br />
7<br />
- Approvazione <strong>del</strong>la modifica al progetto definitivo dei lavori di recupero <strong>del</strong>l’asta fluviale<br />
<strong>del</strong> rio Cannas, redatto dall’ing. Paolo Costa, al fine di integrarlo col progetto di sistemazione<br />
predisposto dal Consorzio Bonifica Basso <strong>Sulcis</strong> in adeguamento al Piano di Assetto<br />
Idrogeologico.<br />
- Approvazione dei progetti definitivi relativi ai lavori: adeguamento alla normativa vigente<br />
in materia di impianti elettrici e prevenzione incendi nella scuola elementare di via<br />
Liguria; ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza nella scuola materna ex<br />
Esmas va Liguria; completamento e adeguamento alle norme <strong>del</strong>le scuole materne di via<br />
S.Caterina-Serbariu e via Brigata Sassari.<br />
- Approvazione progetti preliminari-definitivi dei lavori di: manutenzione e modifica dei<br />
fabbricati di servizio Cimitero Carbonia.<br />
- Approvazione dei progetti preliminari dei lavori di manutenzione straordinaria <strong>del</strong>le<br />
strade e dei marciapiedi <strong>del</strong>la zona Su Rei e Is Maccionis; rifacimento <strong>del</strong>le pavimentazioni<br />
stradali; manutenzione straordinaria degli stabili comunali nelle Circoscrizioni di<br />
Cortoghiana, Barbusi e Serbariu.<br />
Approvazione <strong>del</strong> progetto preliminare-definitivo dei lavori di rifacimento <strong>del</strong>la rete idrica<br />
nelle frazioni di Cortoghiana, Barbusi, Bacu Abis e Flumentepido
IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />
... E ANCHE CITTA’<br />
Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />
prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />
Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />
non sarà più necessario<br />
recarsi a Cagliari per richiedere<br />
VISURE E<br />
CERTIFICATI CATASTALI<br />
Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />
il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />
ubicati in IGLESIAS via Roma 25<br />
IL CATASTO E’ MOLTO<br />
PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />
Tutti gli interessati possono recarsi<br />
presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />
lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />
Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />
GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />
Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU<br />
Il Presidente<br />
<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />
Marco Marras<br />
Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />
che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />
(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />
e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />
di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />
a: 0781. 22881.
salute<br />
IL SINDACATO SARDO SUL SISTEMA<br />
SOCIO-SANITARIO-ASSISTENZIALE<br />
Undici proposte da portare al tavolo<br />
<strong>del</strong> confronto con la Giunta regionale<br />
prima che l’assestamento di Bilancio<br />
2004 e ancor più la Finanziaria 2005<br />
siano completati. Dietro ogni argomento<br />
c’è il malessere socio-sanitario-assistenziale<br />
che caratterizza la<br />
Sardegna.<br />
CGIL-CISL e UIL, per quanto fortemente<br />
preoccupati <strong>del</strong>lo stato in cui<br />
versa la sanità sarda, sono più che mai<br />
convinti che sia necessaria ed urgente<br />
la programmazione regionale <strong>del</strong>le<br />
politiche sanitarie e sociali in Sardegna<br />
con la determinazione di obiettivi<br />
di salute credibili e l’integrazione dei<br />
servizi sanitari e socio assistenziali.<br />
Le proposte di sintesi sui punti più<br />
rilevanti <strong>del</strong>la piattaforma CGIL-<br />
CISL-UIL:<br />
1) Il rilancio <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la<br />
prevenzione, promovendo corretti<br />
stili di vita e un’adeguata educazione<br />
sanitaria, attraverso una campagna di<br />
sensibilizzazione e informazione tesa<br />
a produrre un risparmio economico<br />
sui costi sanitari e sociali;<br />
2) La rimodulazione <strong>del</strong> sistema<br />
socio-sanitario, nel contesto<br />
<strong>del</strong>la ridefinizione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>la Regione<br />
e <strong>del</strong>le Autonomie locali, dando<br />
concretezza ad un mo<strong>del</strong>lo universalistico<br />
e solidale.<br />
3) L’approvazione <strong>del</strong> Piano<br />
sanitario regionale l’adeguamento <strong>del</strong><br />
Piano socio assistenziale regionale<br />
quali strumenti strategici per il sistema<br />
sanitario, concertati con le parti sociali,<br />
capaci di attivare strumenti di ricerca<br />
e di monitoraggio che contengano<br />
gli obiettivi di salute e stabiliscano gli<br />
standard per garantire l’erogabilità dei<br />
LEA e la qualità <strong>del</strong>le prestazioni;<br />
4) La realizzazione <strong>del</strong>la dimensione<br />
territoriale <strong>del</strong> sistema sanitario<br />
attraverso l’articolazione dipartimentale<br />
e distrettuale, che divenga il<br />
luogo <strong>del</strong>l’integrazione socio-sanitaria;<br />
5) La definizione <strong>del</strong> sistema<br />
sociale attraverso gli ambiti territoriali<br />
favorendo l’associazionismo dei<br />
Comuni quali titolari <strong>del</strong>la programmazione<br />
<strong>del</strong> sistema integrato degli<br />
interventi e dei servizi;<br />
6) L’attuazione <strong>del</strong> Piano di<br />
zona, adottato di norma attraverso<br />
l’accordo di programma, definito con<br />
tutti i soggetti pubblici accreditati e sociali;<br />
7) La definizione <strong>del</strong>la struttura<br />
ospedaliera nella concezione di<br />
rete integrata dei presidi ospedalieri,<br />
basata sull’intensità <strong>del</strong>la cura, sulla<br />
specializzazione clinica e sulla qualità<br />
<strong>del</strong>l’assistenza. L’elemento strategico<br />
Iglesias - CTO<br />
consiste nella con testualità tra riorganizzazione<br />
ospedaliera e la determinazione<br />
<strong>del</strong> servizi alternativi;<br />
8) L’eliminazione <strong>del</strong>le liste<br />
d’attesa che rappresentano una barriera<br />
al diritto di accesso ai servizi,<br />
per cui si rende necessaria la selezione<br />
<strong>del</strong>la domanda, differenziando<br />
l’accesso in ragione <strong>del</strong>l’entità e<br />
<strong>del</strong>l’urgenza <strong>del</strong> bisogno, attivando<br />
le necessarie ristrutturazioni organizzative<br />
che possono ottimizzare<br />
l’offerta;<br />
9) L’istituzione <strong>del</strong>l’assistenza<br />
domiciliare integrata e<br />
<strong>del</strong>l’ospedalizzazione a domicilio<br />
quali risposte efficaci per assicurare<br />
la continuità terapeutica;<br />
10) Il rifinanziamento <strong>del</strong><br />
fondo per la non autosufficienza;<br />
11) La riqualificazione <strong>del</strong>l’insieme<br />
dei saperi, <strong>del</strong>le competenze<br />
e <strong>del</strong>le professionalità che<br />
operano nel sanitario e nel sociale.<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
9<br />
LA REGIONE HA APPROVATO<br />
IL PROGRAMMA BORSE DI STUDIO<br />
PER I MEDICI SPECIALIZZANDI<br />
La commissione Sanità <strong>del</strong> Consiglio regionale,<br />
presieduta da Pierangelo Masia,<br />
ha approvato “con qualche raccomandazione”<br />
il programma n. 3 <strong>del</strong>la Giunta<br />
regionale, che prevede la concessione di<br />
contributi alle Università sarde “per l’istituzione<br />
di borse di studio per la frequenza<br />
<strong>del</strong>le scuole di specializzazione <strong>del</strong>le facoltà<br />
di medicina e chirurgia”.<br />
Il provvedimento è particolarmente atteso<br />
dai giovani medici che seguono i corsi di<br />
specializzazione istituiti dalle università<br />
<strong>del</strong>la Sardegna. “Si tratta di un programma,<br />
hanno fatto notare il presidente Masia<br />
e tutti i componenti la Settima Commissione<br />
Sanità, che è stato trasmesso con eccessivo<br />
ritardo e che ha “fatto preoccupare” i giovani<br />
medici sardi che frequentano le scuole<br />
di specializzazione e che, tra l’altro, sopperiscono<br />
con il loro impegno alle carenze degli<br />
organici”.<br />
La Commissione, quindi, ha auspicato che,<br />
in futuro, il programma di intervento che da<br />
pratica attuazione alla legge regionale n. 5<br />
<strong>del</strong> 1992 venga trasmesso tempestivamente,<br />
possibilmente nei primi mesi di ogni anno, e<br />
che le eventuali variazioni siano comunicate<br />
alla stessa Commissione che, su di esse, si<br />
deve esprimere.<br />
Le borse finanziate per l’anno 2004 sono<br />
126, complessivamente, 72 <strong>del</strong>le quali destinate<br />
alla facoltà di medicina <strong>del</strong>l’Università<br />
di Cagliari e 54 a quella di Sassari. L’importo<br />
<strong>del</strong>le singole borse, come precisato<br />
dal Ministero per l’Università e la Ricerca<br />
scientifica, è di 11.603.50 euro, per una spesa<br />
complessiva di 1.462.041,00 euro.<br />
PIU’ ATTENZIONE AL SOCIO-ASSISTENZIALE<br />
NELL’ASSESTAMENTO DEL BILANCIO REGIONALE<br />
I tagli alla sanità sono “politicamente<br />
condivisibili” perché contribuiscono<br />
a colmare un disavanzo di 149 milioni<br />
maturato nel 2003 che, per legge,<br />
deve essere ripianato entro il 2004.<br />
Perciò l’assestamento di bilancio<br />
è un atto dovuto. Tuttavia “si deve<br />
fare attenzione a non toccare il settore<br />
socio assistenziale, in forte ritardo<br />
rispetto alle necessità di ampie fasce<br />
di popolazione” che stenta a decollare<br />
e per il quale è necessario pensare<br />
a politiche più consistenti. Lo<br />
ha affermato l’on. Silvio Lai (Ds)<br />
dopo l’incontro che la Commissione<br />
sanità ha avuto, ieri, con l’assessore<br />
Dirindin.<br />
L’on. Lai ha chiesto che “siano attivati<br />
rapidamente interventi su base<br />
regionale di contrasto alla povertà a<br />
partire dalla sperimentazione di un<br />
nuovo provvedimento sul reddito<br />
minimo di inserimento.<br />
Poiché il fenomeno <strong>del</strong>le povertà,<br />
vecchie e nuove, tende ad aumentare<br />
è indispensabile, ha concluso l’on.<br />
Lai, un piano fra gli Assessorati <strong>del</strong><br />
Lavoro, <strong>del</strong>la Sanità e <strong>del</strong>la Pubblica<br />
istruzione per concertare gli strumenti<br />
Nel momento in cui la pubblica opinione<br />
sarda sembra particolarmente attenta<br />
e sensibile alla donazione degli organi,<br />
l’Associazione Sarda Trapianti ha proposto,<br />
per il terzo anno consecutivo, il<br />
Convegno regionale per la Rinascita <strong>del</strong>la<br />
vita dal tema “Immunosoppressione-Assistenza<br />
psico pedagogica.<br />
E’ stato un aspetto <strong>del</strong> momento <strong>del</strong>la<br />
donazione d’organi, che ha visto insieme<br />
luminari e scienziati a dibattere a Cagliari<br />
l’argomento, troppe volte sfiorato e mai<br />
affrontato con la dovuta decisione per la<br />
sua importanza.<br />
Il Terzo Convegno Regionale è stato presieduto<br />
dal luminare Licinio Contu e ad<br />
esso hanno preso parte anche esperti <strong>del</strong>la<br />
materia arrivati da Parigi, Milano, Roma,<br />
necessari ad aggredire il fenomeno.<br />
Non sarà una partita facile, considerato<br />
che il disavanzo <strong>del</strong>la sanità<br />
sembra destinato a crescere.<br />
LA SARDEGNA AL PRIMO POSTO<br />
NELLA DONAZIONE D’ORGANI<br />
Licinio Contu<br />
Bologna, Torino, L’Aquila, Perugia, Formia,<br />
Sassari e naturalmente da Cagliari.<br />
Proprio nei giorni precedenti il Convegno,<br />
Licio Contu aveva avuto parole di vivo<br />
apprezzamento per i Sardi che nell’ultimo<br />
anno si sono distinti a livello non solo nazionale<br />
per l’alta percentuale in aumento<br />
<strong>del</strong>la donazione d’organi.
10<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
Politica<br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
INSPIEGABILI RITARDI SUL FRONTE<br />
DEL RISANAMENTO DEL TERRITORIO<br />
Se si dovesse tener conto <strong>del</strong>la<br />
superficie <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong><br />
numero <strong>del</strong>le discariche presenti<br />
in esso, il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />
verrebbe classificato il più<br />
dissestato <strong>del</strong>la Sardegna. La<br />
valutazione non è una novità.<br />
Centinaia di miniere e assaggi<br />
minerari, discariche di varia<br />
natura mineraria ed industriale,<br />
dissesti procurati da cave e incontrollate<br />
asportazioni di sabbie,<br />
danno l’esatta dimensione<br />
<strong>del</strong> fenomeno sul quale finora<br />
si sono sprecati programmi,<br />
progetti di risanamento e protocolli<br />
rimasti nei cassetti di<br />
enti territoriali, provinciali e<br />
regionali.<br />
DISCARICHE<br />
MINERARIE<br />
Sul fronte <strong>del</strong>la bonifica <strong>del</strong>le<br />
discariche minerarie due<br />
erano parse le novità di rilievo:<br />
l’utilizzo dei fanghi rossi<br />
Eurallumina capaci di neutralizzare<br />
gli effetti pericolosi dei<br />
metalli presenti negli scarti di<br />
miniera o cave dismesse; e<br />
l’operatività data ai circa 480<br />
ex LSU, oggi stabilizzati in<br />
Consorzio Geoparco, che assieme<br />
alle residue maestranze<br />
Gianni Podda<br />
Igea avrebbero dovuto, secondo<br />
i programmi, dar avvio<br />
alla fase di messa in sicurezza<br />
e risanamento di tutti quei siti<br />
compromessi dalla secolare<br />
attività mineraria.<br />
Al momento resta inspiegabile<br />
perché non siano state<br />
attivate le procedure d’utilizzo<br />
dei residui di lavorazione<br />
Eurallumina che, secondo studi<br />
e risultati ottenuti altrove<br />
(sistema brevettato), avrebbe<br />
potuto dare una risposta positiva<br />
sia con la bonifica <strong>del</strong>le<br />
discariche minerarie e sia riducendo<br />
le quantità di fanghi<br />
rossi abbancati nel bacino di<br />
“Su Stangioni” di Portoscuso.<br />
L’unico piano antinquinamento<br />
applicato, sia pure non<br />
completamente, è stato quello<br />
riconosciuto con provvedimento<br />
governativo, per il<br />
quale erano stati stanziati<br />
circa 110 miliardi di vecchie<br />
lire e che solo in parte sono<br />
stati utilizzati dagli stabilimenti<br />
di Portovesme per<br />
migliorare le condizioni ambientali<br />
dentro il perimetro<br />
aziendale, i cui effetti comunque<br />
si allargano anche<br />
nel territorio circostante.<br />
Anche di queste provvidenze<br />
restano ancora da spendere<br />
diverse decine di miliardi<br />
(sempre di vecchie lire), per<br />
quanto resti difficile capire<br />
chi debba intervenire a riguardo.<br />
Per il resto è buio.<br />
Gonnesa - Acqua sa canna<br />
Provincia di Cagliari<br />
ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI E<br />
PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />
Eppure il capitolo <strong>del</strong>la messa<br />
in sicurezza e di risanamento<br />
dei siti minerari è compreso<br />
nell’azione propedeutica, da<br />
svolgere da parte <strong>del</strong>le maestranze<br />
sia Igea che Consorzio<br />
Geoparco (ex LSU), al<br />
varo <strong>del</strong> Parco Geominerario<br />
Storico Ambientale <strong>del</strong>la<br />
Sardegna.. Senza, infatti,<br />
quest’azione non potrà essere<br />
data pratica attuazione al progetto<br />
<strong>del</strong> Parco Geominerario,<br />
la cui unica caratteristica,<br />
finora, è stata quella di carrozzone<br />
incapace persino di<br />
spendere le dotazioni finanziarie<br />
ad esso attribuite con<br />
legge <strong>del</strong> Governo.<br />
Altro fronte che potrebbe essere<br />
bonificato è quello dei residui<br />
industriali (comunemente<br />
indicati come fanghi rossi)<br />
accumulati alla periferia di<br />
Iglesias (ma non i soli) i cui<br />
tenori di metallo potrebbero<br />
indurre l’impianto integrato<br />
piombo-zinco di Portovesme<br />
a trattarli per ricavarne metallo.<br />
In questo caso il risultato<br />
sarebbe duplice: da una parte<br />
si otterrebbe la bonifica <strong>del</strong><br />
territorio che da Monteponi<br />
arriva fino a S.Giovanni Miniera;<br />
e dall’altra si avrebbe<br />
un discorso industriale di non<br />
secondaria importanza per gli<br />
impianti <strong>del</strong> polo integrato.<br />
Finora, anche questo discorso<br />
sembra essere stato fatto tra<br />
sordi, senza che la politica e<br />
gli organismi regionali abbiano<br />
saputo dare valide indicazioni,<br />
mediante l’adozione<br />
degli atti necessari.<br />
Intanto quei cumuli dilavati<br />
continuano ad essere trascinati<br />
dall’acqua piovana e dal<br />
vento nella palude “Sa Masa”<br />
di Gonnesa dove, secondo stime,<br />
ci sarebbe la più alta concentrazione<br />
di piombo e di<br />
zinco che la storia iglesiente<br />
abbia mai conosciuto.<br />
DISCARICHE<br />
CONTROLLATE<br />
In un discorso così complesso,<br />
e scarsamente preso in<br />
considerazione dalle istituzioni<br />
preposte, potrà sembrare<br />
strano l’affermare che le<br />
uniche soluzioni valide, finora<br />
adottate, sono state le discariche<br />
controllate costruite<br />
dalle aziende e fortemente avversate<br />
dalle popolazioni e da<br />
cellule di pseudo ambientalismo.<br />
Il bacino di contenimento<br />
dei fanghi rossi Eurallumina,<br />
le discariche controllate<br />
Iglesias - area Monteponi<br />
di Genna Luas e Acqua Sa<br />
Canna <strong>del</strong>la Portovesme srl,<br />
le due discariche rifiuti urbani<br />
di Candiazzus (Iglesias) e<br />
Tuerredda (Carbonia) sono<br />
allo stato attuale, incredibile<br />
ma vero, le uniche soluzioni<br />
razionali e tranquillizzanti<br />
sotto il profilo ambientale<br />
nel <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. Esse,<br />
infatti, sono state realizzate<br />
su siti geologicamente testati<br />
preventivamente, coperti con<br />
strati impermeabilizzanti per<br />
evitare possibili infiltrazioni<br />
in sottosuolo <strong>del</strong>le acque di<br />
percolato, ed inoltre, risultano<br />
sotto costante controllo da<br />
parte di squadre di tecnici.<br />
La complessiva condizione<br />
<strong>del</strong> territorio in esame dovrebbe<br />
indurre le istituzioni<br />
preposte a valutare attentamente<br />
quanto è stato fatto,<br />
ma soprattutto quanto non<br />
è stato fatto per bonificare<br />
questa parte <strong>del</strong>l’Isola che attende<br />
prima di tutto di essere<br />
bonificata dalla burocrazia e<br />
quindi dai cumuli <strong>del</strong>le discariche<br />
che oltre a penalizzare<br />
e danneggiare il territorio,<br />
sono il più grosso ostacolo<br />
al nuovo sviluppo, che non<br />
sia più quello di carattere<br />
minerario.<br />
Iglesias - Genna Luas<br />
Centralino 0704092897 – 4092899<br />
Fax 070521034<br />
Assessore Pinello Cossu 0704092700<br />
Dirigente Dott.ssa Enrica Ambrosini 0704092773<br />
Segretaria Assessore 0704092736<br />
Biblioteca 0704092702<br />
Servizio Minorati Sensoriali 0704092703<br />
Servizio Minori 0704092820<br />
Servizio Minori 0704092804<br />
Servizio Minori 0704092715<br />
Servizio Minori 0704092704<br />
Servizio Minori 0704092788<br />
Ufficio Nidi 07040922792<br />
Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050<br />
Servizio Informa Donna 0704092728-2706<br />
Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735<br />
Servizio Protocollo 0704092733<br />
ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI<br />
E PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />
CAGLIARI VIA CADELLO 9<br />
MASTER IN RELAZIONI INDUSTRIALI<br />
Sono aperte le iscrizioni al<br />
XIII Master in “Relazioni<br />
Industriali” organizzato dal<br />
Centro Studi di Relazioni<br />
Industriali e dalla Facoltà di<br />
Scienze Politiche <strong>del</strong>l’Università<br />
di Cagliari. Il Master<br />
si propone di sviluppare le<br />
conoscenze e le competenze<br />
sui temi <strong>del</strong>le relazioni industriali,<br />
<strong>del</strong> diritto <strong>del</strong> lavoro e<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong> lavoro,<br />
<strong>del</strong>la struttura e <strong>del</strong> funzionamento<br />
<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong><br />
lavoro, dei mo<strong>del</strong>li e degli<br />
strumenti organizzativi e gestionali<br />
<strong>del</strong>le aziende e <strong>del</strong>le<br />
pubbliche amministrazioni.<br />
Il Master è rivolto a neo-laureati<br />
<strong>del</strong>le Facoltà economico-giuridiche<br />
e vuole fornir<br />
loro conoscenze di metodo,<br />
culturali e professionali necessarie<br />
alla formazione di<br />
esperti in relazioni industriali<br />
e gestori <strong>del</strong>le risorse umane<br />
nelle imprese private e pubbliche,<br />
nelle associazioni di<br />
categoria dei datori di lavoro<br />
e dei lavoratori, esperti nel<br />
campo <strong>del</strong>le politiche <strong>del</strong> lavoro<br />
nella Pubblica Amministrazione.<br />
Il programma prevede un<br />
approccio multidisciplinare<br />
finalizzato a fornire un’esatta<br />
comprensione <strong>del</strong>le interrelazioni<br />
tra le problematiche<br />
<strong>del</strong>le relazioni industriali e<br />
<strong>del</strong> contesto socio-economico.<br />
I docenti <strong>del</strong> Master provengono<br />
da Università italiane<br />
ed estere (Spagna, Inghilterra,<br />
Brasile, Argentina).<br />
Il positivo esito dei corsi potrà<br />
offrire sbocchi professionali<br />
presso uffici <strong>del</strong> personale<br />
di enti pubblici o aziende<br />
private, nonchè presso associazioni<br />
sindacali di categoria<br />
o datoriali.
Politica<br />
DIVENTA SEMPRE PIU’ URGENTE ADOTTARE<br />
LA TERMODISTRUZIONE DEI RIFIUTI URBANI<br />
Ritorna d’attualità il problema<br />
<strong>del</strong>lo smaltimento dei rifiuti urbani<br />
nella Provincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
Le due esistenti discariche<br />
controllate, la prima in località<br />
Candiazzus di Iglesias (gestita<br />
dallo ZIR) e l’altra a Tuerredda di<br />
Carbonia (19^ Comunità Montana),<br />
sono ormai sature e non possono<br />
più accogliere i rifiuti dei<br />
24 Comuni <strong>del</strong> territorio. L’unica<br />
soluzione provvisoria prospettata<br />
è quella <strong>del</strong>la “rimo<strong>del</strong>lazione”<br />
dei rifiuti abbancati, così da recuperare<br />
spazi per ulteriori dueanni.<br />
Nel frattempo, però occorrerà<br />
trovare soluzioni alternative<br />
che non siano quelle di trasferire<br />
l’immondizia al termodistruttore<br />
<strong>del</strong> Casic di Cagliari; oppure,<br />
peggio ancora, spedirla in Continente<br />
per essere smaltita in un<br />
termodistruttore <strong>del</strong> Nord Italia.<br />
Ad onor <strong>del</strong> vero, però, di impianto<br />
di “termovalorizzazione”<br />
o “termodistruzione” si era parlato<br />
da tempo anche nel <strong>Sulcis</strong>. La<br />
proposta era stata avanzata dal<br />
Consorzio Industriale di Portovesme.<br />
A tale riguardo “<strong>Gazzetta</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” ha voluto sentire il<br />
Presidente <strong>del</strong> Consorzio in argomento<br />
Mario Porcu.<br />
D) A che punto si trova il progetto<br />
<strong>del</strong> termovalorizzatore<br />
per i rifiuti dei Comuni <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong><br />
R) Direi che, di fronte alla situazione<br />
<strong>del</strong> problema, siamo in<br />
forte ritardo. Forte ritardo perché,<br />
malgrado il Consorzio Industriale<br />
abbia predisposto il progetto preliminare,<br />
fatto una gara per l’aggiudicazione<br />
<strong>del</strong>la progettazione<br />
preliminare, ci sono grosse difficoltà<br />
per ottenere le autorizzazioni<br />
relative al sito dove l’inceneritore<br />
dovrebbe essere ubicato.<br />
D) Qual è il sito<br />
R) Noi abbiamo proposto due siti:<br />
uno a Barega e l’altro vicino alla<br />
miniera di Nuraxi Figus. Tuttavia<br />
abbiamo detto alle Amministrazioni<br />
comunali che qualsiasi altro<br />
sito sarebbe andato bene, purché<br />
tecnicamente idoneo alla finalità<br />
proposta. Il Comune di Carbonia,<br />
dopo una prima dichiarazione di<br />
ENTRO SEI MESI SI CONOSCERA’<br />
IL FUTURO DELLA CARBOSULCIS<br />
Miniera - carbone<br />
«Sei mesi di tempo per cercare<br />
un’impresa diversa da<br />
quelle che hanno usufruito<br />
dei soldi pubblici lasciando<br />
dietro di sé la situazione che<br />
conosciamo oggi». Lo ha detto<br />
Renato Soru introducendo<br />
la riunione con i sindacati di<br />
categoria e il Consiglio di<br />
fabbrica <strong>del</strong>la Carbosulcis,<br />
nel corso <strong>del</strong>l’incontro che si<br />
è tenuto in viale Trento in una<br />
sala <strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Industria.<br />
Il Presidente ha incontrato<br />
le <strong>del</strong>egazioni di Cgil, Cisl<br />
e Uil subito dopo avere fatto<br />
con l’Assessore all’Industria,<br />
Concetta Rau, una ricognizione<br />
sullo stato <strong>del</strong>la Carbosulcis<br />
con il Consiglio di Amministrazione<br />
e il Direttore <strong>del</strong>la<br />
miniera. Ha detto Soru: «Noi<br />
non siamo in grado di scartare<br />
nulla, ma dobbiamo passare le<br />
persone al microscopio. Cerchiamo<br />
imprenditori e sappiamo<br />
che dobbiamo correre,<br />
perché questa situazione costa<br />
5 milioni di euro ogni mese<br />
alle casse <strong>del</strong>la Regione».<br />
Il Presidente e l’Assessore<br />
Rau hanno detto ai sindacati<br />
che oggi la Giunta ha un’idea<br />
più chiara rispetto a quella di<br />
due mesi fa: «Oggi parliamo<br />
di carbone in relazione all’energia<br />
elettrica. La miniera<br />
produce kilowatt», ha detto<br />
Soru. E Concetta Rau ha aggiunto:<br />
«Ci stiamo muovendo<br />
per sentire tutti coloro che<br />
possono trovare interesse a<br />
produrre energia utilizzando<br />
il carbone <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>. Abbiamo<br />
sentito l’Enel, Endesa e<br />
recentemente anche l’Alcoa».<br />
E’ questa, di un’impresa interessata<br />
al rilancio <strong>del</strong>la miniera<br />
in chiave di produzione<br />
energetica, una <strong>del</strong>le due condizioni<br />
che la Giunta ritiene<br />
imprescindibili per dare una<br />
prospettiva alla Carbosulcis.<br />
L’altra è la conferma <strong>del</strong> decreto<br />
<strong>del</strong> 1994 sulle tariffe<br />
energetiche più basse previste<br />
per chi brucia il carbone <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong>, la conferma <strong>del</strong>le risorse<br />
stanziate dallo Stato per<br />
consentire di mantenere quell’impegno.<br />
Ha detto il Presidente: «Se in<br />
sei mesi non saremo in grado<br />
di trovare soggetti che abbiano<br />
un interesse vero per lo<br />
sfruttamento <strong>del</strong> carbone <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong>, vuol dire che bisogna<br />
pensare ad altre prospettive.<br />
Ma ho elementi, ha aggiunto<br />
Renato Soru, per credere che<br />
una prospettiva si potrà aprire».<br />
Secondo Soru e l’Assessore<br />
Rau toccherà a questo soggetto<br />
valutare i progetti in campo<br />
a proposito <strong>del</strong>la trasformazione<br />
<strong>del</strong> carbone, fra quelli<br />
proposti da Sardinia Energy<br />
e dalla Sotacarbo, con le quali<br />
la Giunta ha avuto diversi incontri<br />
nelle ultime settimane.<br />
«La Regione non vuole fare<br />
l’azienda mineraria. E non<br />
può permettersi di sbagliare<br />
più. Nella Finanziaria di quest’anno<br />
ci sono i soldi per la<br />
Carbosulcis, in quella <strong>del</strong>l’anno<br />
prossimo no», ha detto il<br />
Presidente. Il quale si è detto<br />
«rattristato» per la situazione<br />
<strong>del</strong>la miniera. Quattro soli<br />
ingegneri, tre dei quali minerari,<br />
sono quel che resta di<br />
una storia secolare fatta, oltre<br />
che di sacrifici, anche di professionalità<br />
che in alcune fasi<br />
hanno fatto andare in giro per<br />
il mondo tecnologie e macchinari<br />
sperimentati nelle miniere<br />
sarde.<br />
Sulle ipotesi di sfruttamento<br />
<strong>del</strong>la miniera (in stand-by dal<br />
2001, con 588 dipendenti, 20<br />
milioni di euro l’anno in salari<br />
e stipendi, 35 milioni di spese<br />
correnti, nessun investimento<br />
dal 2001, le ultime macchine<br />
comprate nel 1989), per renderla<br />
economica, la Giunta<br />
Soru prende atto di quello che<br />
tutti i soggetti hanno detto,<br />
compreso il Consiglio di Amministrazione<br />
di Carbosulcis:<br />
è necessario produrre un milione<br />
di tonnellate di carbone<br />
ogni anno, trasformarlo con<br />
impianti che siano compatibili<br />
con l’ambiente, utilizzarlo per<br />
la produzione di energia elettrica,<br />
mentre le miniere possono<br />
servire per operazioni di<br />
smaltimento giudicate interessanti<br />
anche dai sindacati.<br />
Sergio Rombi<br />
disponibilità informale, ha fatto<br />
forti obiezioni, soprattutto sul sito<br />
di Barena. Secondo noi tale decisione<br />
è scaturita da un’accentuata<br />
disinformazione nei confronti dei<br />
cittadini. Vi è da dire, però, che<br />
la contrarietà è stata manifestata<br />
da parte di alcuni amministratori<br />
e non dal Comune di Carbonia.<br />
Quindi ci sono <strong>del</strong>le grosse difficoltà<br />
su quel sito. Successivamente<br />
il Comune di S.Giovanni<br />
Suergiu ha proposto un proprio<br />
sito, noi abbiamo avviato l’iter<br />
per ottenerne l’idoneità. Per cui<br />
una volta che otterremo l’idoneità,<br />
avvieremo il restante iter.<br />
La Regione anche recentemente<br />
ci ha autorizzato ad utilizzare<br />
parte <strong>del</strong>le somme ottenute da<br />
risparmio di gare di alcune opere.<br />
Quindi, la volontà regionale<br />
c’è, occorre solo stabilire in<br />
quale sito ubicare l’impianto.<br />
D) L’impianto ipotizzato non<br />
avrebbe l’esclusiva finalità di<br />
bruciare i rifiuti.<br />
R) L’impianto, assai moderno,<br />
prevede la termodistruzione dei<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Mario Porcu<br />
rifiuti con recupero di energia<br />
elettrica. Oltre termodistruggere<br />
i rifiuti, quindi, produrrebbe<br />
energia elettrica, circa 10 MW.<br />
Ai rifiuti, per ottenere questa potenza,<br />
verrebbe aggiunto carbone.<br />
Questo si fa per ridurre i<br />
costi di smaltimento a carico<br />
dei cittadini. I costi di smaltimento<br />
a carico dei cittadini<br />
sono pressappoco <strong>del</strong>la stessa<br />
entità di quelli previsti attualmente<br />
per il solo conferimento<br />
in discarica (circa 5-6<br />
centesimi di euro). Solo che<br />
col termodistruttore risolveremmo<br />
il problema <strong>del</strong>l’accumulo<br />
dei rifiuti in discarica,<br />
il cui impatto ambientale<br />
è decisamente superiore a quello<br />
prodotto dall’inceneritore, e<br />
produrremmo energia elettrica.<br />
D) Perché non insediare il termodistruttore<br />
nel sito <strong>del</strong>l’attuale<br />
discarica<br />
R) Se il Comune di Carbonia lo<br />
proponesse, da parte nostra non<br />
ci sarebbe alcun pregiudizio. Noi<br />
non abbiamo alcuna preferenza<br />
purchè il sito abbia l’idoneità<br />
tecnico-logistiche che sono necessarie.<br />
D) Garanzie ambientali<br />
R) Assolute. Abbiamo fatto un<br />
11<br />
viaggio con Amministratori di<br />
Carbonia, Iglesias, S.Giovanni<br />
Suergiu, Perdaxius, oltre il Consorzio<br />
ed abbiamo visitato impianti<br />
in Austria e Germania che<br />
si trovano al centro <strong>del</strong>le città. A<br />
Vienna l’inceneritore è al centro<br />
<strong>del</strong>la città; ad Amburgo l’inceneritore<br />
è nel centro urbano così<br />
pure in altre grandi città. Ma il<br />
bello è che attorno a questi impianti<br />
ci sono parchi giochi per<br />
bambini, campi da tennis. Perciò<br />
la gente vive intorno a questi<br />
impianti senza che vengano<br />
criminalizzati. La differenza,<br />
che dovrebbe essere adottata<br />
anche da noi, è la trasparenza<br />
<strong>del</strong>la gestione. Ognuno entra<br />
in impianto e all’ingresso può<br />
vedere, attraverso una serie di<br />
monitor, le segnalazioni e le registrazioni<br />
di tutte le emissioni<br />
in atmosfera. Gli stessi monitor<br />
sono presenti nella Casa comunale,<br />
per cui tutti, Amministratori<br />
e cittadini, possono seguire cosa<br />
viene fuori di quell’impianto.<br />
Questo tipo di gestione<br />
dovrebbe essere adottato, a<br />
garanzia <strong>del</strong>le popolazioni,<br />
anche da noi. Però non si può<br />
continuare ad ignorare il problema<br />
<strong>del</strong> completo smaltimento<br />
dei rifiuti.
12<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Politica<br />
ALLARME PER IL SEMAFORO SULLA SS 126<br />
NEL BIVIO PER SPIAGGIA DI MEZZO<br />
Viva preoccupazione sta destando la<br />
notizia secondo la quale lungo la strada<br />
statale 126 potrebbe essere sistemato<br />
un nuovo impianto semaforico<br />
all’altezza <strong>del</strong>lo svincolo <strong>del</strong>la strada<br />
per Spiaggia di Mezzo. La decisione è<br />
da tempo all’attenzione <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
comunale di Gonnesa, il cui<br />
Sindaco Sergio Puddu si è mostrato<br />
possibilista “giusto per regolamentare<br />
il traffico in entrata e in uscita dalla<br />
strada proveniente dal mare”.<br />
Il problema <strong>del</strong>l’installazione di un<br />
altro impianto semaforico appare,<br />
quanto meno, discutibile per via <strong>del</strong><br />
fatto che detta strada è frequentata prevalentemente<br />
in estate e solo in determinate<br />
ore <strong>del</strong>la giornata. Tutti gli altri<br />
“Si assicura il massimo impegno<br />
per completare l’iter <strong>del</strong> concorso<br />
nei tempi più brevi possibili e per<br />
accelerare l’assunzione <strong>del</strong>le figure<br />
professionali previste”. Lo sostiene<br />
l’Assessore degli Affari Generali,<br />
Personale e Riforma <strong>del</strong>la Regione<br />
Massimo Dadea nella<br />
dettagliata risposta all’interrogazione<br />
<strong>del</strong>la Consigliera regionale Maria<br />
Grazia Caligaris (SDI-SU)<br />
sui ritardi nell’espletamento <strong>del</strong><br />
concorso per l’assunzione di Assistenti<br />
e Guardie nel Corpo forestale<br />
regionale.<br />
Sono pervenute – precisa l’Assessore<br />
– circa 26.000 domande; l’eccezionalità<br />
<strong>del</strong> numero ha necessariamente<br />
richiesto adeguati termini<br />
temporali per il caricamento dei<br />
dati su apposito programma informatico.<br />
Attualmente e’ in corso una<br />
doverosa verifica sulla rispondenza<br />
dei dati caricati con quelli contenuti<br />
nelle singole domande, per cui non<br />
e’ stato disposto alcun provvedimento<br />
di ammissione, ovvero di esclusione<br />
dalla selezione. E’ in fase di<br />
svolgimento<br />
la gara per l’affidamento dei servizi<br />
di organizzazione e gestione <strong>del</strong>la<br />
prova selettiva ad un istituto specializzato.<br />
Si concluderà entro la prima<br />
decade di ottobre.<br />
Il percorso successivo all’affidamento<br />
<strong>del</strong> servizio prevede - rende<br />
noto l’Assessore<br />
nella risposta alla Consigliera socialista<br />
– la predisposizione di 1.000<br />
quesiti sulle materie di esame e la<br />
loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale<br />
<strong>del</strong>la Regione 60 giorni prima<br />
<strong>del</strong>la prova, che si svolgerà per<br />
scaglioni di candidati, in 9 giorni<br />
consecutivi, cui seguirà immediatamente<br />
la graduatoria degli ammessi<br />
alla prova orale e pratica. I candidati<br />
ammessi saranno convocati<br />
semafori esistenti lungo la statale 126<br />
(Cortoghiana, Carbonia, Is Gannaus)<br />
corrispondono all’ingresso di centri<br />
abitati e non per stagionali esigenze di<br />
bagnanti.<br />
Alla luce di queste considerazioni, e<br />
per evitare che il traffico lungo la statale<br />
in argomento abbia a subire ulteriori<br />
rallentamenti, la decisione di installare<br />
un nuovo impianto semaforico in corrispondenza<br />
<strong>del</strong>l’innesto per Spiaggia<br />
di Mezzo appare <strong>del</strong> tutto fuori luogo<br />
e per niente giustificata. Uniche soluzioni<br />
che potrebbero essere adottate<br />
sarebbero il cavalcavia o la rotonda.<br />
Mentre il cavalcavia darebbe una soluzione<br />
certamente più adeguata, quella<br />
<strong>del</strong>la rotonda, pur di non facile solu-<br />
Sergio Rombi<br />
zione per i limitati spazi esistenti, non<br />
sarebbe <strong>del</strong> tutto improponibile.<br />
Peraltro detto incrocio non è mai stato<br />
tragicamente pericoloso, per cui l’Amministrazione<br />
comunale di Gonnesa<br />
dovrebbe ricercare altra soluzione che<br />
non limiti ulteriormente la percorribilità<br />
di detta arteria, la principale strada<br />
di comunicazione tra l’<strong>Iglesiente</strong> e il<br />
<strong>Sulcis</strong>.<br />
Tutti gli altri semafori, presenti lungo<br />
l’arteria, sono stati installati per consentire,<br />
non stagionalmente, di comunicare<br />
con i limitrofi centri abitati i cui<br />
abitanti per spostarsi devono servirsi<br />
<strong>del</strong>la statale in argomento tutto l’anno<br />
e non per qualche ora <strong>del</strong>la stagione<br />
dei bagni al mare.<br />
SONO STATE 26 MILA DOMANDE<br />
AL CONCORSO PER 104 “RANGERS”<br />
almeno 20 giorni prima di quello in<br />
cui dovranno sostenere la prova.<br />
Per quanto concerne l’ampliamento<br />
<strong>del</strong> numero dei posti messi a concorso,<br />
richiesto<br />
dalla Caligaris, l’Assessore fa<br />
presente che a favore <strong>del</strong> Corpo<br />
forestale “e’ stata riservata la quota<br />
massima disponibile di posti di<br />
organico e di risorse finanziarie,<br />
all’interno <strong>del</strong> programma generale<br />
di reclutamento definito dalla Legge<br />
regionale. L’attuale copertura degli<br />
agenti forestali – conclude la risposta<br />
– e’ pari all’83% a fronte <strong>del</strong><br />
75% <strong>del</strong>le figure professionali degli<br />
altri comparti <strong>del</strong>l’amministrazione.<br />
Con l’assunzione <strong>del</strong>le 104 guardie<br />
forestali la copertura raggiungerà<br />
il 95% <strong>del</strong>la dotazione organica<br />
<strong>del</strong> Corpo. La graduatoria, infine,<br />
rimarrà efficace per 18 mesi durante<br />
i quali potrà essere utilizzata<br />
per il turn over.<br />
KLAUS WEHLING NUOVO BORGOMASTRO<br />
DELLA CITTA’ TEDESCA DI OBERHAUSEN<br />
Con un consenso <strong>del</strong> 53,9% dei voti Klaus<br />
Wehling è stato eletto alla carica di Borgomastro<br />
<strong>del</strong>la città tedesca di Oberhausen, gemellata con Carbonia<br />
e Iglesias. La sua elezione è avvenuta qualche<br />
settimana fa, mentre l’insediamento <strong>del</strong> nuovo<br />
Consiglio comunale è previsto per il 15 di ottobre.<br />
Klaus Wehling (SPD) era già stato designato da<br />
tempo a succedere nella carica di Borgomastro a<br />
Burkhar Drescher, rimasto alla guida <strong>del</strong>la città<br />
per dodici anni ed artefice dei gemellaggi con Carbonia<br />
e Iglesias.<br />
Vi è dire che anche Klaus Wehling è un convinto<br />
assertore dei gemellaggi ed è stato lui che ha<br />
rappresentato la Municipalità di Oberhausen nella<br />
cerimonia svoltasi prima ad Iglesias e poi a Carbonia<br />
per l’atto protocollare <strong>del</strong>la visita ufficiale,<br />
avvenuta il 27 giugno 2003.<br />
Klaus Wehling<br />
Marco Marras<br />
Le Comunità Montane sono<br />
un patrimonio da difendere<br />
e non possono essere confuse,<br />
per finalità e compiti,<br />
con altre istituzioni sovracomunali.<br />
E’ questo il<br />
convincimento comune in<br />
risposta a quanti, soprattutto<br />
in ambienti politici,<br />
vorrebbero sopprimere le<br />
Comunità Montane in concomitanza<br />
con il varo <strong>del</strong>le<br />
nuove Province sarde.<br />
“Nessuno mette in discussione<br />
il fatto che un riordino<br />
degli enti sovracomunali<br />
debba essere fatta. Però<br />
di lì a sopprimere istituzioni<br />
che nel tempo hanno<br />
maturato professionalità,<br />
programmazione e organizzazione<br />
di servizi intercomunali,<br />
ne passa”.<br />
Alcuni esempi, a riguardo,<br />
possono essere esemplificativi.<br />
“La Comunità Montana<br />
19^ di Iglesias, ha spiegato<br />
l’Assessore Claudio<br />
Rosina, si è resa promotrice<br />
<strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong>lo sportello<br />
catastale per i Comuni<br />
<strong>del</strong>l’istituenda Provincia.<br />
E’ un servizio che ha dato<br />
immediato riscontro positivo,<br />
testimoniato dal numero<br />
di pratiche finora sbrigate.<br />
Ma questo è solo uno<br />
dei servizi. Altri potrebbero<br />
essere, sempre in regime<br />
intercomunale, quelli <strong>del</strong>la<br />
gestione dei servizi a mare<br />
SALVARE IL PATRIMONIO<br />
DELLE COMUNITA’ MONTANE<br />
Alfio Gessa<br />
(non sembri un controsenso<br />
che la Comunità Montana<br />
si interessi dei problemi<br />
a mare); oppure <strong>del</strong>la promozione<br />
<strong>del</strong> territorio o dei<br />
prodotti locali. Si tratta,<br />
evidentemente, dti finalità<br />
e compiti semmai da riscrivere<br />
ed integrare, ma non<br />
di sopprimere un valido<br />
patrimonio”.<br />
Anche di recente la 19^ Comunità<br />
Montana di Iglesias<br />
ha organizzato la sesta edizione<br />
<strong>del</strong>la Fiera agroalimentare<br />
e <strong>del</strong>l’artigianato<br />
artistico <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
Alla rassegna non<br />
hanno potuto esporre, solo<br />
per problemi di spazio, produttori<br />
di altri territori che<br />
ne avevano fatto richiesta.<br />
Tuttavia il successo è stato<br />
pari alle attese degli organizzatori<br />
che stanno già<br />
lavorando per la fiera <strong>del</strong><br />
prossimo anno.<br />
“ Siamo tutti convinti che<br />
occorra evitare doppioni e<br />
sovrapposizione di competenze,<br />
ha aggiunto Marco<br />
Marras Presidente <strong>del</strong>la<br />
19^ Comunità Montana di<br />
Iglesias. La nuova Provincia,<br />
voluta da tutti, potrà<br />
servirsi <strong>del</strong>le due Comunità<br />
Montane <strong>del</strong> territorio<br />
(Iglesias per l’<strong>Iglesiente</strong> e<br />
Medio <strong>Sulcis</strong>, Teulada per<br />
il Basso <strong>Sulcis</strong>) per gestire<br />
non solo lo sportello catastale,<br />
ma anche altri servizi<br />
intercomunali, compreso<br />
gli scuolabus per la scuola<br />
<strong>del</strong>l’obbligo, oppure la<br />
titolarità <strong>del</strong>le discariche<br />
controllate o il reticolo<br />
di strade di penetrazione<br />
agraria. Si tratta di individuarne<br />
e riscriverne le<br />
competenze”.
Ferrovie Meridionali Sarde<br />
vettore pubblico<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />
via Crocifisso, 92 - Iglesias (Ca)<br />
www.ferroviemeridionalisarde.it - fmsarde@tin.it<br />
direzione esercizio: 0781.39800 - fax 0781.259146<br />
uffici Carbonia: 0781.674374 - Uffici Santadi 0781.9555014
14<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Politica<br />
POSSIBILI CORREZIONI NEI COLLEGI ELETTORALI<br />
IN VISTA DELLE ELEZIONI PER LE NUOVE PROVINCE<br />
La definizione dei collegi elettorali<br />
per le elezioni provinciali (in<br />
programma l’anno venturo) è stata<br />
laboriosa. Il passaggio da quattro a<br />
otto Province ha richiesto un notevole<br />
impegno su un territorio costituito<br />
da tanti piccoli (e piccolissimi)<br />
Comuni. Il criterio predominante<br />
<strong>del</strong>la continuità territoriale è andato,<br />
qualche volta, a discapito <strong>del</strong>l’omogeneità<br />
sociale, storica ed economica.<br />
Qualche caso stona. Le soluzioni<br />
indicate dalla Commissione tecnica,<br />
a suo tempo nominata dalla Giunta,<br />
sono state oggetto di esame <strong>del</strong>la<br />
Prima Commissione (Presidente<br />
l’on. Maninchedda) che, prima di<br />
esprimere il parere, ha avviato una<br />
serie di audizioni (iniziatesi nel<br />
maggio scorso incontrando i Sindaci).<br />
Nelle scorse settimane è stato il<br />
turno <strong>del</strong>la dottoressa Pinella Orrù,<br />
direttrice <strong>del</strong>l’Istat regionale e <strong>del</strong><br />
funzionario <strong>del</strong>l’Assessorato degli<br />
Enti locali, dottor Giovanni Battista<br />
Masia, in qualità di esperto che<br />
hanno illustrato i criteri seguiti nella<br />
<strong>del</strong>imitazione dei collegi.<br />
Il rapporto fra popolazione dei Comuni<br />
rispetto a quella <strong>del</strong>la Provincia<br />
di riferimento, tenuto conto dei<br />
numeri dei seggi attribuiti, hanno<br />
dato un “quoziente”, al cui valore<br />
ottimale si è arrivati per arrotondamenti<br />
per eccesso o difetto. Tanto<br />
per fare un esempio: un valore di<br />
1,49 equivale a un collegio; mentre<br />
con un valore di 1,51 i collegi<br />
diventano due. Un’oscillazione<br />
piuttosto ampia che crea situazioni<br />
paradossali: “premia” San Sperate-<br />
Monastir (collegio numero 24, che<br />
conta 11.317 abitanti) e “punisce”<br />
Sestu-Settimo San Pietro (collegio<br />
numero 17, che conta 21.182 abitanti).<br />
Entrambi, per<br />
l’oscillazione anzidetta,<br />
ottengono un<br />
collegio.<br />
In qualche caso si<br />
rompe un antico<br />
equilibrio: è il caso<br />
di Lodine, “costola”<br />
di Gavoi, aggregato<br />
a Fonni; o di Orroli<br />
e Nurri, “sottratti”<br />
al Sarcidano; Nuraminis,<br />
storicamente<br />
legato a San Sperate<br />
e Monastir, finisce<br />
nella Trexenta;<br />
Ghilarza, Abbasanta<br />
e Norbello, che<br />
rappresentano un<br />
“unicum” urbanistico,<br />
finiscono in tre<br />
collegi diversi.<br />
La Commissione<br />
ha sollevato una serie di problemi<br />
(quelli citati e altri) dei quali i due<br />
componenti la Commissione tecnica<br />
hanno preso nota per possibili<br />
correzioni, che, tuttavia, eccetto<br />
pochi casi, appaiono complicate per<br />
l’effetto domino che si ripercuoterebbe<br />
sugli altri collegi.<br />
In generale, ha riferito la dott.ssa<br />
Orrù, è sembrata subito impercorribile<br />
la strada di confermare le<br />
caratteristiche socio economiche,<br />
anche per la mancanza di dati uniformi;<br />
l’unico dato obbiettivo era<br />
la formuletta matematica, criterio<br />
puramente numerico che genera<br />
distorsioni (troppo ampia, per alcuni<br />
Consiglieri, l’oscillazione da<br />
0,6 a 1,5; discutibile la rinunzia al<br />
consolidato storico che lega alcune<br />
comunità), ma, alla fine, consente di<br />
far quadrare il cerchio.<br />
La Commissione discuterà nei prossimi<br />
giorni il materiale raccolto in<br />
audizione per pervenire a un parere<br />
da affidare alla Giunta per la definizione<br />
<strong>del</strong>le circoscrizioni elettorali.<br />
LE BASI DELLA NUOVA PROVINCIA<br />
PER NON FAR SLITTARE LE ELEZIONI<br />
Tore Cherchi<br />
Gettare le basi sulle quali cominciare<br />
a costruire la nuova Provincia.<br />
E’ un imperativo, se si vorrà<br />
evitare che contrapposizioni <strong>del</strong>l’ultim’ora<br />
possano giustificare<br />
il rinvio <strong>del</strong>l’elezione <strong>del</strong> primo<br />
Consiglio provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong>, prevista per la primavera<br />
2005.<br />
Di questo orientamento si sono<br />
mostrati convinti i due Sindaci di<br />
Carbonia e Iglesias, rispettivamente<br />
Tore Cherchi e Paolo Collu, a<br />
capo <strong>del</strong>le due amministrazioni<br />
che guidano i Capoluoghi <strong>del</strong>l’istituenda<br />
Provincia.<br />
“Occorre fare il punto, col Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione e con l’Assessore<br />
degli Enti Locali, ha detto<br />
Tore Cherchi, per stabilire preventivamente<br />
la ripartizione <strong>del</strong>le<br />
strutture, il patrimonio, le risorse<br />
e il personale di cui il nuovo ente<br />
potrà dotarsi. Però questo discorso<br />
occorrerà farlo quanto prima, per<br />
evitare pericoli di slittamento <strong>del</strong>le<br />
elezioni, la cui ipotesi viene cavalcata<br />
da diversi personaggi <strong>del</strong>la<br />
politica isolana”.<br />
Sulla stessa lunghezza d’onda si è<br />
trovato il Sindaco di Iglesias Paolo<br />
Collu il quale ha auspicato che “entro<br />
la fine <strong>del</strong>l’anno si vadano a definire<br />
i punti relativi alle risorse, al patrimonio<br />
e al personale. Circa le strutture<br />
si dovrà trovare un’equilibrata soluzione<br />
politica, tale da evitare nuove<br />
lacerazioni nel territorio. Dobbiamo<br />
costruire la nuova Provincia e su<br />
questo obiettivo dobbiamo trovarci<br />
d’accordo”.<br />
Sulla necessità <strong>del</strong>l’incontro con<br />
la Regione non ci possono essere<br />
tentennamenti, anche perché su di<br />
esso si sono già dimostrati disponibili<br />
il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
Renato Soru e l’Assessore Gianvalerio<br />
Sanna. “Non possiamo<br />
perderci in chiacchiere, ha ribadito<br />
il Sindaco di Carbonia Cherchi,<br />
perché l’elezione <strong>del</strong> primo<br />
Consiglio provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
<strong>Iglesiente</strong>, al di là di chi avrà la<br />
Paolo Collu<br />
maggioranza, rappresenterà un<br />
test progettuale dal quale potrebbe<br />
dipendere un’accelerazione <strong>del</strong>la<br />
ripresa economica <strong>del</strong> territorio.<br />
Dobbiamo capire che andremo a<br />
fondare la nuova Provincia”.<br />
“Forse non tutti hanno sufficientemente<br />
valutato, ha ripreso il<br />
Sindaco di Iglesias, che dal nuovo<br />
organismo amministrativo dipenderà<br />
una diversa programmazione<br />
e pianificazione <strong>del</strong>l’intero territorio.<br />
Sarà un ente più vicino alle<br />
realtà locali e più aperto al dialogo<br />
con i Comuni. Da qui l’esigenza<br />
di presentare un piano chiaro sul<br />
potenziale <strong>del</strong>le risorse e <strong>del</strong> patrimonio,<br />
così da non farci cogliere<br />
impreparati di fronte al nuovo importante<br />
appuntamento”.<br />
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La Giunta Municipale di Carbonia<br />
ha approvato l’atto politico col<br />
quale ha deciso di sostituire l’intestazione<br />
di tutti gli atti “Città di<br />
Carbonia-Provincia di Cagliari”<br />
con “Città di Carbonia-Provincia<br />
di Carbonia-Iglesias”.<br />
Si tratta <strong>del</strong> primo concreto atto che<br />
introduce il concetto <strong>del</strong>la nuova<br />
Provincia negli incartamenti<br />
burocratici <strong>del</strong> maggiore Ente<br />
locale <strong>del</strong>la nascente Provincia<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. “E’ un atto<br />
politico di rilevante importanza, è<br />
stato il commento. Tale decisione<br />
testimonia quanto sia atteso il<br />
momento <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> nuovo<br />
ente intermedio e che per la prima<br />
volta qualificherà la parte Sud<br />
Occidentale <strong>del</strong>la Sardegna”.<br />
Sono un pò tutti convinti che alla<br />
decisione di Carbonia vorranno<br />
adeguarsi anche altri Comuni<br />
<strong>del</strong> territorio, così che entro la<br />
fine <strong>del</strong> corrente anno, ancor<br />
prima quindi <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong><br />
nuovo Consiglio provinciale,<br />
tutti gli Enti Locali <strong>del</strong> Sud Ovest<br />
sardo si ritroveranno uniformati<br />
nella intestazione “Provincia di<br />
Carbonia-Iglesias”.<br />
Commentando la decisione, il<br />
Sindaco di Carbonia Tore Cerchi<br />
Radio Iglesias<br />
ha detto che “la Provincia di<br />
Carbonia-Iglesias rappresenta già<br />
un patrimonio acquisito, perché<br />
supportato dalla legge. Occorre<br />
adesso cominciare a dialogare<br />
per evitare che il nuovo ente<br />
nasca con polemiche e con fughe<br />
in avanti”.<br />
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Realtà Locale<br />
IL COMUNE DI CARBONIA CON L’UNIVERSITA’<br />
ADOTTANO UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE<br />
SALVANDO I SEGNI DI CITTA’ DI FONDAZIONE<br />
Pino Piras<br />
Il Comune di Carbonia ha da tempo<br />
avviato un programma di recupero<br />
e di valorizzazione <strong>del</strong>la città<br />
razionalista e <strong>del</strong>le sue architetture<br />
e spazi pubblici, nel quale rientrano<br />
i lavori di sistemazione <strong>del</strong>la<br />
piazza Roma, finanziati in parte<br />
con la legge regionale per la tutela<br />
dei centri storici.<br />
“Nell’ambito di detto programma,<br />
si legge in un atto<br />
<strong>del</strong>iberativo adottato dalla<br />
Giunta presieduta dal Sindaco<br />
Tore Cherchi, il Comune ha<br />
stipulato con l’Università di<br />
Cagliari-Dipartimento di Architettura,<br />
una convenzione finalizzata<br />
alla sponsorizzazione<br />
<strong>del</strong> Convegno internazionale<br />
recentemente tenutosi in città<br />
ed avente come oggetto le Città<br />
di Fondazione. Con detta convenzione<br />
l’Università di Cagliari<br />
si è impegnata a donare<br />
al Comune di Carbonia tutto il<br />
materiale scientifico realizzato<br />
per lo svolgimento <strong>del</strong> convegno,<br />
che ha lo scopo di avviare<br />
la costituzione di una rete <strong>del</strong>le<br />
Città di Fondazione di matrice<br />
moderna e razionalista e<br />
<strong>del</strong>ineare i criteri e metodi per<br />
la tutela ed il riuso dei centro<br />
storici <strong>del</strong> “moderno”, quali le<br />
Città di Fondazione <strong>del</strong> ‘900”.<br />
“Rilevato, ha spiegato il Sindaco<br />
di Carbonia Tore Cerchi,<br />
che in particolare, tra i temi<br />
individuati in prima analisi,<br />
la piazza Roma, quale centro<br />
<strong>del</strong>la città pubblica, è il luogo<br />
che permette di raccontare in<br />
maniera estesa e complessiva<br />
la vicenda fondativa e la costruzione<br />
pubblica <strong>del</strong>la città,<br />
essa è pertanto da considerarsi<br />
Carbonia - centro storico<br />
la prima e più importante <strong>del</strong>le<br />
“stazioni” <strong>del</strong> museo, da realizzarsi<br />
con un progetto integrato<br />
alla piazza Roma restaurata. Si<br />
tratta, quindi di un allestimento<br />
di museo a cielo aperto, mediante<br />
elementi riconducibili a<br />
tre categorie tipologiche: Stazioni<br />
o nodi (pensiline. chioschi…),<br />
Traguardi (pannelli<br />
semplici da esporre in particolari<br />
punti <strong>del</strong>la città), Targhe o<br />
totem (indicanti i dati <strong>del</strong> singolo<br />
edificio, progettista, anno<br />
di realizzazione…)”.<br />
Appare più che evidente che<br />
l’adozione di una simile nuova<br />
cultura <strong>del</strong>la parte storica <strong>del</strong>la<br />
città, rappresenti quanto di<br />
più utile a difesa <strong>del</strong> carattere<br />
di Città di Fondazione, su cui<br />
deve prevalere la riqualificazione,<br />
e non la dequalificazione,<br />
che in definitiva, a parte<br />
l’aspetto conservativo, si manifesta<br />
con l’integrazione degli<br />
elementi soprarrichiamati.<br />
Leggere e capire i dati di piazza<br />
Roma, o di un dopolavoro<br />
minatori, oppure <strong>del</strong>la torre civica,<br />
rappresenta un’impreziosimento<br />
che và al di là <strong>del</strong> voler<br />
stravolgere i segni caratteristici<br />
<strong>del</strong>la Città di Fondazione. E in<br />
questo l’iniziativa <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
comunale, purché<br />
le iniziative non vadano oltre,<br />
appare lodevole e meritoria.<br />
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n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
LE INCOMPIUTE BLOCCANO<br />
LA RIQUALIFICAZIONE<br />
Carbonia - le incompiute<br />
15<br />
Non ci potrà essere una seria<br />
riqualificazione <strong>del</strong> centro<br />
storico di Carbonia, dove<br />
sono concentrati gli edifici<br />
pubblici costruiti nel 1938<br />
col primo nucleo <strong>del</strong>la città<br />
(chiesa, campanile, teatro,<br />
dopolavoro, torre, municipio,<br />
albergo), se prima non<br />
verrà eliminata la presenza,<br />
piuttosto ingombrante, di una<br />
struttura fatiscente e mai sottoposta<br />
a manutenzione; e di<br />
un’altra, costruita in epoca<br />
più recente, rimasta a metà<br />
per controversie giudiziarie<br />
che vanno avanti da almeno<br />
quindici anni.<br />
La prima corrisponde all’ex<br />
Albergo Centrale, ancora di<br />
proprietà <strong>del</strong>l’IACP di Cagliari<br />
che, per quanti bandi<br />
abbia pubblicato, non è mai<br />
riuscito ad alienarlo perché il<br />
prezzo stabilito è stato giudicato<br />
esorbitante.<br />
“Resta il fatto, ha commentato<br />
il Consigliere comunale<br />
Bruno Rigato de La Margherita<br />
facente parte <strong>del</strong>l’attuale<br />
maggioranza in Comune, che<br />
la città, almeno nel suo centro<br />
storico è per alcuni versi<br />
bloccata, senza poter proporre<br />
alcun progetto di completa<br />
riqualificazione”.<br />
Il limite alla completa riqualificazione<br />
<strong>del</strong> centro storico<br />
di Carbonia non è imposto<br />
solo dall’Albergo Centrale,<br />
ma anche da un palazzo di<br />
dieci piani, rimasto allo stato<br />
rustico e che da circa quindici<br />
anni è in attesa <strong>del</strong>la conclusione<br />
di una intricata vicenda<br />
giudiziaria.<br />
“Di recente si parlò di abbattere<br />
al suolo detto palazzo<br />
“Francesca”. Però ragioni di<br />
sicurezza per le vicine abitazioni<br />
hanno sconsigliato<br />
l’operazione. Al momento<br />
non si conoscono le decisioni<br />
che vorrà mettere in essere<br />
il nuovo proprietario. Tutto<br />
ciò, è evidente, ha aggiunto il<br />
Consigliere comunale Bruno<br />
Rigato, frena qualsiasi discorso<br />
di completa riqualificazione<br />
che finora si è potuta<br />
realizzare nell’attigua piazza<br />
Marmilla (anfiteatro a gradoni<br />
capace di circa mille posti<br />
a sedere) e nella centralissima<br />
piazza Roma i cui lavori<br />
sono ancora in atto”.<br />
L’argomento non è sfuggito<br />
neppure ai partecipanti al<br />
convegno internazionale che<br />
si è svolto in città (Le città <strong>del</strong><br />
Novecento) e durante il quale<br />
si è parlato di “strumenti per<br />
la tutela, la riqualificazione,<br />
il riuso e la gestione <strong>del</strong>l’architettura<br />
moderna”, nel cui<br />
ambito è compresa, come<br />
significativo esempio, anche<br />
Carbonia.<br />
CALASETTA<br />
IL MONUMENTO AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE<br />
E’ UN SEGNO DISTINTIVO DI TUTTI I CALASETTANI<br />
Pino Piras<br />
Chi lo ricorda, non potrà non<br />
valutarla come un’aspirazione<br />
poco sensibile e già manifestata<br />
in passato. Il fatto si<br />
lega al monumento ai caduti<br />
di tutte le guerre cui Calasetta<br />
ha dedicato il monumento<br />
che si trova davanti al Municipio.<br />
Taluni, per trovarsi la<br />
piazza sgombra e largheggiare<br />
durante gli spettacoli<br />
musicali, hanno ripreso il<br />
ritornello di spostare il monumento<br />
in piazza Pegli o<br />
altrove, purchè non rimanga<br />
nella piazza centrale <strong>del</strong> paese.<br />
“Così, hanno sostenuto<br />
gli assertori di tanta lungimirante<br />
richiesta, si eviterebbe<br />
la profanazione che i bambini<br />
e gli animali fanno nel<br />
giardinetto che circonda il<br />
monumento al fante”.<br />
A parte il fatto che detto monumento<br />
costituisca ormai<br />
corredo pubblico di Calasetta<br />
e che nessuno lo profana<br />
finchè resterà dove si trova,<br />
certo è che invece la proposta<br />
di spostarlo, il più importante<br />
e sentito <strong>del</strong> paese, rappresenta<br />
la voglia di volerlo<br />
accantonare in un angolo e<br />
semmai la miglior forma di<br />
profanazione <strong>del</strong>la memoria<br />
dei morti, cui il monumento<br />
è stato dedicato. Quel pezzo<br />
bronzeo non disturba alcuno,<br />
se non chi ha perduto anche<br />
l’ultimo dei sentimenti e dei<br />
valori legati alla memoria<br />
sacra di coloro che per Cala-<br />
Calasetta - monumento ai caduti<br />
setta e in nome di essa hanno<br />
sacrificato la vita.<br />
Per quanto riguarda gli spettacoli<br />
di piazza, sembra ormai<br />
vada consolidandosi (finalmente)<br />
l’idea di decentrarli<br />
anche nei diversi rioni ed altre<br />
piazze. Ciò si è già rivelata<br />
la migliore soluzione per<br />
tutti durante la recente estate.<br />
Ma soprattutto per quel fante<br />
che, anche in inverno e senza<br />
musiche rompitimpani, continuerà<br />
a trasmettere il suo<br />
messaggio, che semmai andrà<br />
allargato.
16<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Realtà locale<br />
- Alla cortese attenzione <strong>del</strong> Sindaco Paolo Collu<br />
- All’Assessore al Turismo <strong>del</strong>la Regione Sardegna<br />
- Al Consiglio Comunale di Iglesias<br />
Egregi Signori<br />
Mi chiamo Elisabetta De Fraia,<br />
sono nata ad Iglesias nel 1958 e<br />
da circa 20 anni vivo nel Veneto,<br />
Regione dalla quale vi scrivo. Ho<br />
tre figli che ho volutamente fatto<br />
nascere in Sardegna, ad Iglesias,<br />
perché profondamente fiera <strong>del</strong>le<br />
mie origini e <strong>del</strong>la mia Isola. Ogni<br />
anno, se possibile, più volte torno<br />
a casa, ad Iglesias. Chiaramente in<br />
questo ventennio di lontananza ho<br />
legittimamente fatto una spudorata<br />
propaganda alla mia terra, convincendo<br />
decine e decine di persone a<br />
soggiornarvi almeno per una vacanza.<br />
Iglesias era ai miei occhi una cittadina<br />
vivace, ben servita e pulita.<br />
Era. La realtà che mi si è presentata<br />
quest’anno, in tutta la sua cruda verità,<br />
è ben altra cosa: Iglesias è ormai<br />
una cittadina in decadenza, priva<br />
di un piano logistico che ne garantisca<br />
la conservazione <strong>del</strong>la sua<br />
architettura e dei suoi monumenti,<br />
afflitta da un Centro storico privo di<br />
vitalità e sopraffatto dall’apertura di<br />
botteghe cinesi e da una periferia intasata<br />
da centri commerciali via via<br />
sempre più imponenti…<br />
Con mio immenso dolore e rammarico,<br />
quest’estate, proprio mentre<br />
ero ad Iglesias, ho avuto il dispiacere<br />
di perdere mio padre. La<br />
sua morte mi ha quindi costretta ad<br />
entrare in contatto con un mondo<br />
che comunque ho sfortunatamente<br />
sempre conosciuto: il cimitero.<br />
Abbiamo quel che si dice un cimitero<br />
monumentale. Con tanto di<br />
statue <strong>del</strong> Sartorio, marmi e bronzi<br />
di pregiatissima fattura. Lo stato<br />
di abbandono di alcune di queste<br />
importanti tombe è evidente, così<br />
come quello di alcuni loculi che<br />
hanno visto estinguersi le ultime<br />
generazioni di parenti e che pertanto<br />
sono assolutamente abbandonati<br />
all’incuria. Nella parte vecchia <strong>del</strong><br />
cimitero, quella che costeggia via<br />
Valverde, sono state asportate fotografie<br />
di defunti <strong>del</strong>l’Ottocento,<br />
le loro cornici e perfino i lumini<br />
portaceli che un tempo abbellivano<br />
i loculi. Alcuni sepolcri sono<br />
sprofondati, altri risultano aperti.<br />
In quello che è il monumento ai<br />
Caduti di Iglesias, voluto dalla stessa<br />
città, la vegetazione è cresciuta<br />
superbamente in maniera anarchica<br />
priva di potatura e la tomba in<br />
sé (approssimata con dei mattoni<br />
a mò di aiuola) è davvero priva di<br />
dignità!<br />
L’orario <strong>del</strong> cimitero è ridicolo,<br />
improponibile. E’ mai possibile<br />
che un luogo di culto di così grande<br />
estensione e portata rimanga chiuso<br />
per tre mattine, aprendo solo<br />
due ore pomeridiane Il sagrato<br />
antistante il cimitero è fatiscente,<br />
la pavimentazione divelta, ancora<br />
erbacce e rifiuti ovunque… Che dire<br />
allora <strong>del</strong>la salita che porta alla Chiesa<br />
di Buoncammino<br />
Le mura pisane che ne fiancheggiano<br />
l’accesso oltre a non essere valorizzate<br />
in alcun modo, sono soggette<br />
ad atti di vandalismo che hanno imbrattato<br />
la superficie, e fanno in parte<br />
da recinto ad un allevamento molto<br />
folkloristico di caprette e animali<br />
vari.<br />
Salendo in quelle che dovrebbero<br />
essere le tappe <strong>del</strong>la Via Crucis<br />
tutto appare incolto, trasandato e<br />
insudiciato dalle solite cartine e<br />
cartacce o rifiuti vari. Nessuna panchina<br />
ombreggiata o area di sosta<br />
per i devoti, nessuna possibilità di<br />
raccoglimento, neanche un belvedere,<br />
e soprattutto un luogo di pellegrinaggio<br />
senza alcun passaggio<br />
per i pellegrini, giacché non esiste<br />
il benché minimo marciapiedi, ma<br />
si è di fatto costretti a sostare e camminare<br />
in un mezzo ad una strada.<br />
Il centro storico: lungi dal voler<br />
polemizzare, invito semplicemente<br />
chi legge a fare una passeggiata<br />
nei dintorni di via Nuova, <strong>del</strong>la<br />
Cattedrale o <strong>del</strong>l’ex Cinema Elettra<br />
(perennemente in ristrutturazione)<br />
volgendo uno sguardo verso<br />
l’alto, unico modo per rendersi<br />
effettivamente conto di quale stato<br />
di degrado architettonico soffra il<br />
nostro centro storico. I commenti<br />
sono superflui. Vorrei concludere<br />
evidenziando la sfilata medioevale<br />
<strong>del</strong> 13 agosto.<br />
Dovremmo metterci una mano<br />
sulla coscienza e capire che stiamo<br />
correndo il rischio di diventare ridicoli<br />
e approssimativi.<br />
I vestiti di alcuni figuranti non hanno<br />
alcun riscontro storico, prova ne<br />
siano i tessuti, la forgia ed i colori<br />
usati, assolutamente improponibili<br />
in epoca medioevale. Eppure<br />
ricordo l’esistenza di un comitato<br />
di vigilanza in materia che a suo<br />
tempo verificava la proponibilità<br />
degli abiti e si assicurava <strong>del</strong>la loro<br />
fattura!! Ora viene rappresentato un<br />
popolo di dame e ancora dame, in<br />
pompa magna, quando in tale epoca<br />
ad Iglesias esse erano ben poche,<br />
subissate dalla presenza di massaie,<br />
contadine, lavoratrici di telaio o impagliatrici,<br />
da agricoltori, maniscalchi,<br />
artigiani di strada, mendicanti<br />
e soprattutto clero. Qualcuno si è<br />
forse dimenticato <strong>del</strong>l’etimologia<br />
<strong>del</strong> nome Iglesias. Erano il clero e<br />
la chiesa la presenza più forte <strong>del</strong>la<br />
nostra cittadina medioevale, eppure<br />
nessun monaco o suora o frate o<br />
figurante in abiti sacri a rappresentare<br />
il nostro passato!!<br />
Il corteo si svolge senza alcun contatto<br />
o coinvolgimento con il pubblico,<br />
nessun canto come gli anni<br />
passati, nessun mangiafuoco, giocoliere,<br />
cavalieri a cavallo o mendico<br />
o cartomante…ma una parata<br />
fredda e distante che in alcuni tratti<br />
<strong>del</strong> percorso non ha nemmeno pubblico<br />
a seguirla! Non credo che<br />
questo possa essere un richiamo<br />
turistico di interesse e credibilità..<br />
Egregi signori Vi dicevo in apertura<br />
che solo chi è stato costretto a<br />
lasciare il proprio paese per lavoro,<br />
sa cosa voglia dire la lontananza da<br />
questo, la nostalgia, quel sottile e<br />
continuo malessere che ti fa sentire<br />
sempre precario nel luogo dove risiedi.<br />
Per me e per noi tutti emigrati<br />
di sempre Iglesias è la nostra casa.<br />
E’ con questo spirito che chiedo<br />
la Vostra massima collaborazione<br />
e disponibilità per far si che il nostro<br />
rientro a casa sia sempre un<br />
momento di gioia e di orgoglio. Lo<br />
stesso orgoglio che vivono i nostri<br />
paesani rimasti in Sardegna, fieri di<br />
abitare in un’Isola come la nostra,<br />
in una paese come Iglesias. RingraziandoVi<br />
per l’attenzione.<br />
Elisabetta De Fraia- Sandrigo (VI)<br />
Gentilissima Concittadina<br />
Ho apprezzato la Sua lettera, perché,<br />
pur disseminata di larghe critiche,<br />
essa è frutto di sentimenti ancora vivi<br />
che La legano ad Iglesias. Il Suo è<br />
stato un elenco di appunti, facilmente<br />
riscontrabili sia ad Iglesias che a<br />
Sandrigo (senza punta di polemica)<br />
o altre località, persino quelle più<br />
celebrate e storiche. Tuttavia non<br />
posso non rilevare il limite <strong>del</strong>la<br />
valutazione, perché Lei ha elencato<br />
solo quelle che, per Lei, sono evidenti<br />
lacune, trascuratezze e incompiute.<br />
Fortunatamente Iglesias non è un<br />
muro <strong>del</strong> pianto, né ha pensato di<br />
mettere a fianco di quelle che per<br />
Lei sono lacune, le cose fatte e che<br />
hanno prodotto miglioramento per i<br />
cittadini e per i turisti che ogni anno<br />
visitano questa realtà!<br />
Con ciò non intendiamo nasconderci<br />
dietro un dito per le cosa ancora da<br />
fare. Tutt’altro !<br />
Tuttavia preme mettere in evidenza<br />
che per completare il cinema Elettra<br />
occorreva cantierizzarlo e portarlo<br />
a compimento (entro fine anno). Il<br />
cimitero, fortunatamente, non è nello<br />
stato da Lei descritto, per quanto i<br />
lavori in atto possano averLe dato<br />
l’impressione di scarsa attenzione.<br />
Il centro storico! E’ un centro storico<br />
che stiamo cercando di “rivitalizzare”,<br />
col concorso dei privati proprietari<br />
degli immobili, per consentire<br />
alla città di mantenere quel carattere<br />
medioevale che tutti vorremmo vedere<br />
valorizzato. Siamo partiti dalle<br />
mura pisane, dal castello, dai percorsi<br />
previsti dal progetto <strong>del</strong>le “Città<br />
Iglesias - Panorama<br />
regie” e per il quale esistono i relativi<br />
finanziamenti.<br />
Il recupero <strong>del</strong>l’intero storico villaggio<br />
Monteponi, la disponibilità<br />
<strong>del</strong>l’acqua nelle abitazioni per l’intera<br />
giornata, il completamento <strong>del</strong><br />
Teatro Elettra e <strong>del</strong>l’Ostello <strong>del</strong>la<br />
Gioventù, l’intervento in tutte le chiese<br />
storiche e monumentali sono solo<br />
alcuni degli esempi che non possono<br />
essere citati a vanto <strong>del</strong>l’attuale amministrazione,<br />
ma semplici adempimenti<br />
<strong>del</strong> programma.<br />
Circa la celerità degli interventi e<br />
la qualità <strong>del</strong> corteo storico medioevale,<br />
non posso entrare nel<br />
merito, come potrà confermare<br />
qualche Suo congiunto e parente<br />
impegnato in ambito amministrativo<br />
e politico. Sono elementi non<br />
sempre rispondenti alla volontà di<br />
quanti sono investiti di responsabilità<br />
pubblica. Per concludere La invito a<br />
mantenere sempre quell’occhio critico<br />
verso la Sua e nostra città. Il<br />
decadimento <strong>del</strong>la città, non è nelle<br />
piazze o nei monumenti o nell’alterazione<br />
interpretativa <strong>del</strong>la sua<br />
storia, ma su certi concittadini che<br />
la stanno coprendo di veleni.<br />
Con viva cordialità.<br />
Paolo Collu- Sindaco Iglesias<br />
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Via Veneto, 65 - Via Isonzo, 15<br />
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locale ampliato e ristrutturato<br />
in Via <strong>del</strong>la Regione<br />
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CARNI - ALIMENTARI - DROGHERIA - FRUTTA E VERDURA
Sociale<br />
INSEDIATO A CAGLIARI L’OSSERVATORIO<br />
SULLA POVERTA’ E SULLE RISORSE<br />
Alla presenza <strong>del</strong> Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione Renato Soru,<br />
è stato insediato in Regione<br />
l’Osservatorio regionale per la<br />
povertà e le risorse. L’organismo,<br />
istituito nel giugno scorso<br />
sotto la Presidenza di Italo<br />
Masala, era stato voluto dalle<br />
varie associazioni e organismi<br />
regionali <strong>del</strong> volontariato, cui<br />
si erano associati Acli, Caritas,<br />
Cisl e Uil. Di esso fanno<br />
parte l’Ufficio regionale per la<br />
Pastorale <strong>del</strong> Lavoro, Sardegna<br />
Solidale, Centro Servizi<br />
per il Volontariato. L’iniziativa<br />
aveva preso origine dalla<br />
constatazione, purtroppo in<br />
crescente numero, che in Sardegna<br />
sarebbero non meno di<br />
150.000 gli individui che vivono<br />
sotto la soglia di povertà<br />
(qualche dato parla persino di<br />
261.000).<br />
Per il Presidente Renato Soru<br />
l’iniziativa rappresenta la bussola<br />
di orientamento <strong>del</strong> suo<br />
mandato politico, al punto<br />
Cagliari - Insediamento osservatorio povertà<br />
che nel corso <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />
programmatiche aveva<br />
testualmente detto: “Partiamo<br />
dagli ultimi”.<br />
L’Osservatorio regionale per<br />
la povertà e le risorse cercherà<br />
non solo di tener sotto monitoraggio<br />
quest’aspetto sociale<br />
<strong>del</strong>la realtà sarda, ma anche di<br />
dare utili indicazioni perché<br />
il palazzo <strong>del</strong>la politica possa<br />
intervenire in maniera adeguata,<br />
volta a rimuovere almeno i<br />
casi più drammatici.<br />
“AMICI DELLA VITA” PER L’AUTO-AIUTO<br />
La Giunta Municipale di<br />
Carbonia, presieduta dal<br />
Sindaco Tore Cherchi, ha<br />
È ripresa ufficialmente l’attività <strong>del</strong>l’associazione<br />
“Amici <strong>del</strong>la Vita”<br />
di Iglesias. “Amici <strong>del</strong>la Vita” è un<br />
gruppo di auto-aiuto sorto nell’estate<br />
<strong>del</strong> 2002 su iniziativa di un alcuni<br />
pazienti <strong>del</strong> medico Giorgio Madeddu<br />
affetti da tumore. Lo stesso<br />
Madeddu si è fatto co-promotore <strong>del</strong><br />
progetto sostenendo il gruppo e promuovendone<br />
l’attività oltre la città di<br />
Iglesias ed il <strong>Sulcis</strong> attraverso l’interessamento<br />
di altri colleghi (<strong>del</strong><br />
gruppo – attualmente - fanno parte<br />
anche pazienti che provengono<br />
dall’area <strong>del</strong> Cagliaritano).<br />
Analogamente a quanto accade<br />
per gruppi simili, formati di persone,<br />
cioè, che condividono una<br />
sofferenza comune “Amici <strong>del</strong>la<br />
Vita” è, in primo luogo un gruppo<br />
di persone che si trovano di<br />
fronte al dolore e alla sofferenza<br />
<strong>del</strong> tumore a diversi stadi. Alcuni<br />
membri sono all’inizio <strong>del</strong> loro<br />
percorso, altri sono in fase di terapia,<br />
altri si avviano alla guarigione<br />
oppure hanno già vinto la loro<br />
battaglia contro la malattia. Ciò<br />
che rende efficace la terapia <strong>del</strong><br />
gruppo è proprio lo scambio <strong>del</strong>le<br />
esperienze dolorose, fatto, quest’ultimo,<br />
che permette ai pazienti<br />
di affrontare, con la necessaria<br />
serenità il proprio stato fisico ed<br />
emotivo, superando la sofferenza,<br />
la depressione e la paura <strong>del</strong>la<br />
morte. L’obiettivo che informa<br />
tutto il lavoro di scambio <strong>del</strong>le<br />
esperienze è quello di cambiare<br />
il proprio stile di vita, abbandonando<br />
quelle inclinazioni che inducono<br />
a ricadere nell’angoscia<br />
e a scoprire se stessi entro una<br />
dimensione diversa che, in questo<br />
caso, è quella <strong>del</strong>la malattia.<br />
Oltre quest’obiettivo primario<br />
l’associazione fornisce consulenza<br />
legale ai malati tumorali e alle<br />
famiglie e svolge attività di prevenzione<br />
in campo oncologico.<br />
Il nuovo anno di attività si è aperto<br />
con l’esame di una serie di progetti<br />
fra i quali spicca l’organizzazione di<br />
un convegno sulle tematiche legate<br />
al dolore e alla sofferenza, articolato<br />
in tre momenti: l’analisi medica e<br />
fisiologica <strong>del</strong> fenomeno, l’approfondimento<br />
di natura psicologica e,<br />
infine, lo studio condotto dal punto<br />
di vista filosofico. Quest’ultima ini-<br />
Gabriele Iezzoni<br />
ziativa si colloca nel progetto di più<br />
ampio respiro di svolgere due convegni<br />
all’anno su particolari argomenti<br />
sui quali si porta l’attenzione<br />
di rado, oppure su tematiche che<br />
sianp state scarsamente dibattute<br />
nel territorio. Nell’ambito di questo<br />
progetto generale, a maggio di<br />
quest’anno, “Amici <strong>del</strong>la Vita” ha<br />
organizzato La prima giornata <strong>del</strong><br />
malato tumorale.<br />
Il gruppo, conta sull’adesione di<br />
decine di membri di tutte le fasce<br />
adottato la <strong>del</strong>iberazione<br />
con la quale è stato dato<br />
incarico all’ing. Giannetto<br />
Vacca di redigere<br />
il progetto di ristrutturazione<br />
e risanamento<br />
<strong>del</strong>la copertura <strong>del</strong>la<br />
chiesa parrocchiale di<br />
Cortoghiana. Era questo<br />
un intervento atteso<br />
da tempo dai cittadini<br />
<strong>del</strong>la frazione, perché<br />
da anni il luogo di culto<br />
presenta ampie infiltrazioni<br />
d’acqua che provengono<br />
da lesioni nella<br />
copertura.<br />
Durante la stagione invernale,<br />
quando piove,<br />
la chiesa dedicata al<br />
Per il terzo anno consecutivo la chiesa<br />
votiva che conserva a Pula le spoglie<br />
mortali di Fra Nazareno, il fraticello<br />
morto in odore di sanità, è stata meta<br />
di pellegrinaggio degli ospiti dei centri<br />
Aias <strong>del</strong>la Sardegna. Si è trattato di<br />
una giornata mirata a sensibilizzare la<br />
collettività sul problema dei disabili,<br />
motori e psichici, e sul cui fronte<br />
l’Aias Sardegna si è finora prodigata<br />
nell’assistenza e nella riabilitazione.<br />
“Al pellegrinaggio da Fra Nazareno,<br />
ha sottolineato il Presidente Aias on.<br />
Bruno Randazzo, hanno preso parte<br />
oltre 1500 persone, tra assistiti, famigliari,<br />
operatori e amici dei centri. E’<br />
stata la dimostrazione di come la sensibilità<br />
verso i disabili vada sempre<br />
più diffondendosi. Il messaggio colto<br />
dalla larga partecipazione è stato<br />
quello di non trovarci soli nel difficile<br />
cammino <strong>del</strong>l’assistenza verso coloro<br />
che, nella vita, sono stati segnati<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
da problemi fisici. Fortunatamente la<br />
solidarietà sta diventando patrimonio<br />
sempre più largo”.<br />
Il programma <strong>del</strong> pellegrinaggio alla<br />
chiesa di Fra Nazareno a Pula ha visto<br />
di mattina (peraltro ostacolato da<br />
17<br />
PULA<br />
TERZO RADUNO REGIONALE<br />
DEI DISABILI A “FRA NAZARENO”<br />
d’età e, oltre a costituire un punto<br />
di riferimento per i malati tumorali<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> e <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong>, si avvia a<br />
diventare, grazie al suo successo, un<br />
progetto pilota, unico in Sardegna,<br />
per iniziative simili indirizzate verso<br />
altre patologie, ma legate comunque<br />
allo spirito di solidarietà dei gruppi<br />
di auto-aiuto.<br />
L’associazione si riunisce ogni venerdi<br />
dalle 18.00 alle 20.00 presso la<br />
sede <strong>del</strong>l’Associazione dei Combattenti<br />
di Iglesias in Via Gramsci 13.<br />
CORTOGHIANA<br />
INTERVENTI MANUTENTIVI NELLA CHIESA<br />
Cortoghiana - Chiesa Parrocchiale<br />
Sacro Cuore, oltre a presentare<br />
infiltrazioni dalla<br />
copertura scarsamente<br />
impermeabilizzata, mette<br />
in evidenza larghe tracce<br />
d’umidità e infiltrazioni<br />
anche dalla base, per via<br />
<strong>del</strong> decadente stato un cui<br />
si trova la periferica superficie<br />
esterna scaccia<br />
acqua. Ciò che, tuttavia,<br />
ha finora preoccupato di<br />
più è lo stato <strong>del</strong>la copertura,<br />
che durante la pioggia<br />
lascia filtrare sgocciolamenti,<br />
i quali attraversano<br />
i muri interni,<br />
rendendo precaria anche<br />
la condizione di sicurezza<br />
nell’impianto elettrico.<br />
Pula - Pellegrinaggio Disabili<br />
una battente pioggia) la messa officiata<br />
dal Provinciale dei Frati Cappuccini<br />
Padre Marco Locche, e nel pomeriggio<br />
la Via Crucis. La messa è stata animata<br />
dal coro di Siurgus Donigala diretto da<br />
Felice Cassinelli.<br />
Pula - momento pellegrinaggio<br />
Alfa GTV 2.0TS LIMITED EDITION KM. 0 2001<br />
Alfa 166 2.4 JTD DISTINCTIVE GRIGIA F.O. 1999<br />
Alfa 156 1.8 TS F.O.1998<br />
Alfa SPORTWAGON 1.8 TS KM. 0 F.O. 2002<br />
Alfa SPORTWAGON 1.9 JTD DISTINCTIVE 2001<br />
Alfa 146 1.4 TS L F.O. 1998<br />
Alfa 146 1.9 JTD F.O. 1999<br />
FIAT MAREA WEEKEND JTD 110 CV F.O. 2001<br />
FIAT PUNTO 1.2 ELX 5P AZIENDALE F.O. 2002<br />
OPEL TIGRA 1.4 16V CLIMA, CERCHI LEGA 1997<br />
OPEL CORSA 1.7 DI F.O. 2001<br />
Alfa 147 1.6 TS DISTINCTIVE F.O. 2001
18<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
Cultura<br />
S.ANTIOCO<br />
RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA<br />
CON GRANDI ARTISTI INTERNAZIONALI<br />
L’hanno chiamata l”Isola senza confini”.<br />
Un’isola, quella di S.Antioco,<br />
che ha voluto confrontarsi con l’arte,<br />
chiamando un nutrito gruppo di chiara<br />
fama internazionale, quasi a dimostrare<br />
che, ove si abbia intenzione di<br />
promuovere turismo ed economia,<br />
le barriere possono essere superate<br />
se non proprio abbattute. A promuovere<br />
la “Prima rassegna internazionale<br />
d’arte contemporanea” è<br />
stato il “Consorzio Turistico Isola<br />
di S.Antioco” che, pur di recente<br />
costituzione, ha dimostrato di voler<br />
incidere sul fronte <strong>del</strong>la promozione<br />
turistica ed economica.<br />
“Sulla base di una linea orientata verso<br />
il dialogo immediato d’interazione<br />
S.Antioco - Rassegna internazionale<br />
e scambio, hanno scritto Roberta Vanali<br />
e Fabrizio Steri nella presentazione<br />
<strong>del</strong>l’iniziativa, la rassegna si è<br />
proposta non solo il superamento dei<br />
confini geografici, ma anche di quelli<br />
socio-culturali e soprattutto intellettuali.<br />
Aprire nuovi scenari artistici<br />
d’incontro e dialogo, grazie ad un processo<br />
di compartecipazione di artisti<br />
di diversa provenienza geografica,<br />
volti ad uno scambio interculturale<br />
che scandisca i diversi linguaggi<br />
estetici, <strong>del</strong>ineando uno spaccato<br />
sulle ultime tendenze <strong>del</strong>la ricerca<br />
artistica contemporanea, questo il<br />
filo conduttore che ha distinto la rassegna.<br />
Pittura, scultura, fotografia,<br />
incisione, installazione e videoarte<br />
Alessandro Carta<br />
sono stati confacenti ad intessere<br />
una rete di collaborazione, scambio<br />
e confronto da condividere in loco nel<br />
tentativo di abbattere anche quella<br />
barriera che si è sempre interposta tra<br />
pubblico ed artista”.<br />
Và riconosciuto che il “Consorzio Turistico<br />
Isola di S.Antioco” presieduto<br />
da Fabrizio Steri, con questa rassegna<br />
d’arte, ha saputo cogliere nel segno,<br />
tanto è stato il riscontro d’interesse e<br />
di partecipazione <strong>del</strong> pubblico.<br />
Alla rassegna, curata da Roberta Vanali<br />
con la direzione artistica di Gemma<br />
Tardini, hanno partecipato gli artisti:<br />
Nora Blaj Demetrescu (Romania),<br />
George Brandner (Austria), Giulia<br />
Casula (Italia), Damiana Degaudenzi<br />
(Italia), Simone Dulcis (Italia),<br />
Elisabetta Falqui (Italia), Sandra<br />
Fernandez Sarasola (Spagna), Jesus<br />
Herrero (Spagna), Makoto (Giappone),<br />
Aghim Muka (Albania),<br />
Eva Maria Neuper (Austria), Primo<br />
Pantoli (Italia), Slavenca Petre (Romania),<br />
Marilena Pitturru (Italia),<br />
Gulla Ronnow Larsen (Danimarca),<br />
Gianni Salidu (Italia), Angelo<br />
Secci (Italia), Kazuto Takegami<br />
(Giappone), Gemma Tardini (Italia),<br />
Monika Wolf (Germania).<br />
TRECENTO “RAGAZZI SPECIALI”<br />
RICEVUTI DAL PRESIDENTE SPISSU<br />
Giovani speciali in piscina<br />
TURISTI DI OBERHAUSEN<br />
A CARBONIA E IGLESIAS<br />
Primi contatti turistici di Oberhausen<br />
con le gemellate Carbonia e Iglesias.<br />
Venticinque turisti tedeschi, provenienti<br />
appunto da Oberhausen, hanno<br />
scelto per le loro vacanze il <strong>Sulcis</strong> e<br />
l’<strong>Iglesiente</strong>, stimolati dai rapporti instaurati<br />
dalle rispettive municipalità,<br />
le quali hanno dato segno, in diverse<br />
occasioni ufficiali, di voler allargare i<br />
contatti e gli scambi turistici, culturali<br />
e di tradizioni.<br />
Turisti Oberhausen a Iglesias<br />
Per una settimana i turisti di Oberhausen<br />
hanno avuto modo di visitare<br />
diverse realtà balneari, produttive,<br />
storiche ed artistiche <strong>del</strong> territorio<br />
Sud Occidentale, mostrando vivo interesse,<br />
soprattutto per il clima, l’ambiente<br />
e l’aspetto enogastronomico<br />
di questo il territorio che possiede<br />
ampie specificità.<br />
Durante il loro soggiorno, i turisti di<br />
Oberhasen guidati da Barbara Kroger,<br />
oltre l’incontro con gli Amministratori<br />
e le città di Carbonia e Iglesias,<br />
hanno visitato Carloforte, Monte<br />
Sirai, Santadi, Grotte S.Barbara e<br />
Porto Flavia.<br />
CALASETTA<br />
ALLA GRANDE LA FESTA DELL’UVA<br />
Alessandro Carta<br />
Calasetta ha riscoperto la festa <strong>del</strong>l’uva<br />
(‘a fesc-ta de l’uga). Lo ha fatto alla<br />
grande come avveniva tanti anni fa,<br />
quando l’uva costituiva per Calasetta<br />
la maggior fonte di reddito di ogni famiglia.<br />
Erano, prevalentemente, uve Carignano<br />
dalle quali la Cantina sociale e i<br />
privati viticoltori ricavavano ottimi vini<br />
da tavola.<br />
Da diversi anni, però, la viticoltura è<br />
andata al “ribasso” e le quantità vitate<br />
sono diventate sempre meno. Tuttavia,<br />
alcune aziende hanno iniziato parziali<br />
riconversioni tra uve da vino e uva da<br />
tavola, hanno introdotto nuovi sistemi di<br />
gestione e nel frattempo si è andata via<br />
via riformando una coscienza vitivinicola<br />
per la quale anche i giovani calasettani<br />
mostrano qualche interesse.<br />
Di qui è nata la “festa <strong>del</strong>l’uva 2004” (la<br />
ripresa <strong>del</strong>l’anno scorso era ancora in<br />
tono minore) allietata da carri allegorici,<br />
Calasetta - Sagra uva 2004<br />
da adulti e bambini vestiti in costume tradizionale<br />
<strong>del</strong>la vendemmia e, non ultimo,<br />
diversi sono stati i chioschi che hanno<br />
messo a disposizione <strong>del</strong>le migliaia di<br />
forestieri e turisti uva e vino locale.<br />
La lodevole iniziativa è stata organizzata<br />
dall’Associazione Culturale “Ancilla<br />
Domini” cui ha dato il patrocinio il Comune..Ci<br />
sono stati anche i premi per il<br />
miglior carro e il miglio chiosco. Reginetta<br />
<strong>del</strong>l’uva è risultata la giovanissima<br />
Martina Steri che l’ha spuntata tra 27<br />
concorrenti di età compresa tra i 3 e i<br />
10 anni.<br />
La “Festa <strong>del</strong>l’uva” di Calasetta risale<br />
ai primi anni Cinquanta. Essa era nata<br />
per celebrare l’abbondanza dei raccolti<br />
d’allora, quando la viticoltura rappresentava<br />
il settore trainante <strong>del</strong>la ridente<br />
cittadina balneare.<br />
L’importanza <strong>del</strong>lo sport come momento<br />
aggregante, in grado di favorire<br />
il superamento <strong>del</strong>le divisioni e<br />
<strong>del</strong>le barriere, è stata ricordata dal<br />
Presidente <strong>del</strong> Consiglio regionale,<br />
Giacomo Spissu, nel corso <strong>del</strong>l’incontro<br />
tra i massimi rappresentanti<br />
<strong>del</strong>l’Assemblea sarda e gli oltre trecento<br />
“ragazzi speciali”, impegnati<br />
nelle gare e nelle competizioni in<br />
corso di svolgimento in molti impianti<br />
sportivi isolani.<br />
I “ragazzi speciali”, giovani e meno<br />
giovani con problemi psichici, ma<br />
spesso anche fisici, ha ricordato il<br />
presidente Spissu, hanno trovato in<br />
molte discipline sportive, come anche<br />
nella scuola e nel lavoro, la possibilità<br />
di superare i loro handicap e<br />
di “competere”, nei limiti <strong>del</strong>le loro<br />
possibilità, con i “ragazzi normali”.<br />
Da tempo, anche in Sardegna, il<br />
recupero psichico e fisico di tanti<br />
giovani e meno giovani avviene seguendo<br />
le più moderne terapie, che<br />
prevedono un reinserimento graduale<br />
dei ”diversamente abili” nel mondo<br />
<strong>del</strong>lo sport, in quello <strong>del</strong>la scuola<br />
e <strong>del</strong> lavoro, “adattando” le diverse<br />
attività alle capacità dei singoli.<br />
I risultati , in moltissimi casi, sono<br />
stati brillanti ed i “recuperi” quasi<br />
totali.<br />
“E’ stato fatto molto, ha detto Giacomo<br />
Spissu, ma molto resta ancora da<br />
fare. Una società moderna, evoluta,<br />
d’altro canto, non può abbandonare<br />
chi non segue il passo degli altri, ma<br />
deve aspettare e sostenere quelli che<br />
non sono in grado di reggere i ritmi<br />
dei “più fortunati”.<br />
Gli Ichnusa Games, cinque le discipline<br />
praticate dai “ragazzi speciali”<br />
provenienti da otto regioni italiane e<br />
da tre “estere”, sono un grande avvenimento<br />
che mostra come anche<br />
la società sarda sia particolarmente<br />
sensibile a questi problemi. Certamente,<br />
in futuro, questa attenzione<br />
è destinata a crescere; come aumenteranno<br />
le occasioni per favorire<br />
l’inserimento di questi giovani<br />
nei diversi momenti <strong>del</strong>la vita sociale<br />
<strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Augurando a tutti i migliori successi,<br />
e garantendo la costante attenzione<br />
da parte <strong>del</strong> Consiglio per i<br />
problemi di tanti giovani, e meno<br />
giovani, il presidente Spissu ha<br />
voluto consegnare una medaglia<br />
ricordo a tutti gli atleti impegnati<br />
in questa mini olimpiade, in terra<br />
sarda, dei “ragazzi speciali”.<br />
COMUNE DI CARBONIA<br />
L’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione<br />
<strong>del</strong> Comune di Carbonia, in applicazione<br />
<strong>del</strong> DPCM n° 106/2001, finalizzato all’assegnazione<br />
di un rimborso a sostegno <strong>del</strong>la<br />
spesa sostenuta dalle famiglie per l’istruzione<br />
nell’anno scolastico 2003-4, rende noto<br />
i termini per la presentazione <strong>del</strong>le relative<br />
domande.<br />
Gli interessati potranno ritirare l’apposito<br />
modulo di domanda presso le Segretarie<br />
scolastiche, l’Ufficio Pubblica Istruzione e<br />
le sedi circoscrizionali <strong>del</strong> Comune di Carbonia.<br />
La domanda con allegata la certificazione<br />
ISEE rilasciata dai CAAF o dall’INPS, andrà<br />
presentata all’Ufficio Pubblica Istruzione improrogabilmente<br />
entro il 31 ottobre 2004.<br />
L’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione <strong>del</strong><br />
Comune di Carbonia, in applicazione <strong>del</strong>l’art.<br />
27 <strong>del</strong>la Legge 448/1998, finalizzato<br />
all’assegnazione di contributi per la fornitura<br />
gratuita e semigratuita di libri di testo<br />
per l’anno scolastico 2003-4, rende noto i<br />
termini per la presentazione <strong>del</strong>le relative<br />
domande.<br />
Gli interessati potranno ritirare l’apposito<br />
modulo di domanda presso le Segretarie<br />
scolastico o presso l’Ufficio Pubblica Istruzione<br />
o Circoscrizioni <strong>del</strong> Comune di Carbonia.<br />
La domanda con allegata la certificazione<br />
ISEE rilasciata dai CAAF o dall’INPS, andrà<br />
presentata all’Ufficio Pubblica Istruzione<br />
entro il 31 di ottobre 2004.
Cultura<br />
IL RICORDO DELL’ARTISTA OTTAVIO LOCCI<br />
Massimo Carta<br />
La sua ultima opera è stata<br />
quella inaugurata, poco prima<br />
che lo raggiungesse la morte,<br />
nell’atrio <strong>del</strong>la nuova Sala <strong>del</strong><br />
Consiglio comunale di Carbonia.<br />
Un’opera realizzata<br />
con gli elementi in trachite<br />
rossa che stavano prima come<br />
<strong>del</strong>imitazione balaustrale<br />
<strong>del</strong>l’ingresso <strong>del</strong>l’originario<br />
Ottavio Locci era nato a Saint Etienne<br />
(Francia) l’8 febbraio 1937 da una<br />
famiglia di emigrati sardi. All’età di tre<br />
anni rientrò in Patria e vi rimase sino al<br />
compimento <strong>del</strong> diciannovesimo anno<br />
d’età, allorché decise di raggiungere<br />
il fratello maggiore in America. Dopo<br />
qualche anno, per poter ottenere il “visto<br />
di soggiorno”, fu costretto a prestare<br />
servizio militare presso le forze armate<br />
degli USA.<br />
Congedatosi, entrò in un College a Los<br />
Angeles dove inizialmente studiò filosofia<br />
e sociologia; in seguito si diplomò onorevolmente<br />
in elettronica. Qualche tempo<br />
Teatro Centrale di Carbonia.<br />
Ottavio Locci è riuscito, utilizzando<br />
questi sette pesanti<br />
dopo si iscrisse alla Facoltà d’Arte dove<br />
studiò con profitto Storia <strong>del</strong>l’Arte, Tecnica<br />
<strong>del</strong> Colore e Disegno, laureandosi<br />
quindi nel 1971 nelle liste d’onore.<br />
Lavorò per un breve periodo di tempo<br />
nella pubblicità e, a quasi quarant’anni<br />
d’età, approdò finalmente alla sua grande<br />
passione: la scultura.<br />
Rientrato in Sardegna nel 1985, stabilendosi<br />
a Carbonia, ha partecipato a diverse<br />
mostre collettive. Sue personali sono state<br />
tenute a Carbonia e in Svizzera. Suoi<br />
lavori si trovano in collezioni pubbliche e<br />
private degli Stati Uniti, Germania, Svizzera,<br />
Venezuela, Francia e Italia.<br />
elementi tutti uguali in trachite,<br />
a realizzare una figura<br />
astratta di sicuro effetto. “Una<br />
figura che rappresenta l’anelito<br />
di Carbonia a proiettarsi in<br />
una qualsiasi direzione, purché<br />
capace di farle vivere una<br />
dimensione sociale di sicuro<br />
avvenire”.<br />
Questo è stato l’ultimo messaggio<br />
lasciato dall’artista<br />
Ottavio Locci che recentemente<br />
è stato sopraffatto dal<br />
cagionevole stato di salute<br />
che n’aveva condizionato, e<br />
non poco, la parte più recente<br />
<strong>del</strong>la sua esistenza.<br />
Di quest’artista si è scritto<br />
sempre poco, malgrado la sua<br />
dimensione fosse universale,<br />
come universale è stata ogni<br />
sua traccia e concetto con<br />
l’arte. E Ottavio Locci è stato<br />
un vero artista, capace di<br />
sacrificare la sua esistenza e<br />
ogni velleità di successo, che<br />
peraltro sarebbe stato ampiamente<br />
meritato.<br />
Uomo schivo, poco amante<br />
<strong>del</strong> vorticoso mondo, egli ha<br />
preferito dedicarsi al dialogo<br />
con la pietra, col granito<br />
e la trachite in particolare,<br />
perché “sono sicuro che non<br />
mi tradiranno, anche quando<br />
lo scalpello dovesse incidere<br />
con maggiore forza la massa<br />
informe”.<br />
Alla scultura, certamente la<br />
forma espressiva a lui più<br />
congeniale, Ottavio Locci<br />
era approdato da una ventina<br />
d’anni. Pur di differente<br />
formazione artistica, a trascinarlo<br />
verso la scultura avevano<br />
contribuito due grandi:<br />
Henry Moore padre <strong>del</strong>le figure<br />
stilizzate, ma soprattutto<br />
Costantino (Antine) Nivola<br />
morto a New York nel 1988,<br />
cui Ottavio Locci era legato<br />
da rapporti d’amicizia ed<br />
artistici perché ebbero modo<br />
di conoscersi e frequentarsi<br />
durante la lunga permanenza<br />
negli Stati Uniti.<br />
L’essenzialità <strong>del</strong>le forme, capaci<br />
di suscitare vibranti emozioni<br />
per il messaggio che da<br />
esse traspaiono, rappresentano<br />
il segno distintivo <strong>del</strong>le<br />
sculture lasciate da quest’artista,<br />
cui la vita ha riservato<br />
poche gratificazioni. Le sue<br />
sono tutte opere di notevole<br />
dimensione, non solo fisica.<br />
Quando Ottavio Locci si trovava<br />
davanti al blocco da<br />
scolpire ricercava per prima<br />
cosa il dialogo con esso. Per<br />
iniziarne il lavoro doveva<br />
essere il blocco di granito o<br />
trachite (anche marmo, purché<br />
non bianco) a suggerirgli<br />
forme, dimensione ed espressione.<br />
Di quando in quando<br />
tentava di misurarsi con la<br />
lezione appresa dal maestro<br />
Costantino Nivola. Ad esso<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />
aveva persino dedicato un<br />
lavoro (“Nivoliana”- marmo<br />
<strong>del</strong> 1987). Era un messaggio<br />
d’amicizia e di riconoscenza<br />
per quanti preziosi suggerimenti<br />
ricevuti.<br />
Ora che Ottavio Locci non è<br />
19<br />
Ottavio Locci<br />
più, gli amici, ma soprattutto<br />
le istituzioni (pubbliche e private),<br />
dovrebbero cercare<br />
di raccogliere in un’antologia<br />
i lavori di quest’artista<br />
che ha dato molto, pur ricevendo<br />
poco dalla vita.<br />
CONCORSI PUBBLICI<br />
a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />
Concorsi nei Comuni <strong>del</strong>la Sardegna<br />
Comune o Ente Riferim. Posti Figure Richieste<br />
Tramatza<br />
Thiesi<br />
Alghero<br />
Budoni<br />
Budoni<br />
ICRAM (Istituto<br />
per la ricerca<br />
scientifica e<br />
tecnologica<br />
applicata al<br />
mare)<br />
Presidenza <strong>del</strong><br />
Consiglio dei<br />
MInistri<br />
Ministero <strong>del</strong>la<br />
Giustizia<br />
Ministero<br />
Difesa<br />
Ministero<br />
Difesa<br />
Ministero<br />
Difesa<br />
Ministero<br />
Difesa<br />
Ministero<br />
Difesa<br />
Albo<br />
Ente<br />
GU <strong>del</strong><br />
24/09/04<br />
GU <strong>del</strong><br />
24/09/04<br />
GU <strong>del</strong><br />
28/09/04<br />
GU <strong>del</strong><br />
28/09/04<br />
GU <strong>del</strong><br />
03/09/04<br />
1<br />
1<br />
Assistente<br />
Sociale Part-<br />
Time<br />
Ingeniere o<br />
Architetto<br />
2 Vigile Urbano<br />
3<br />
1<br />
48<br />
Istruttore<br />
Tecnico<br />
Istruttore du<br />
Vigilanza<br />
Concorsi altri Enti<br />
Volontari da<br />
impiegare in<br />
GU <strong>del</strong><br />
24/09/04 14.246 progetti <strong>del</strong><br />
Servizio Civile<br />
in Italia e<br />
all’estero<br />
Titolo e<br />
Requisiti<br />
Laurea + Iscr.<br />
Albo<br />
Telefono o<br />
Link<br />
Scadenza<br />
0783/50801 25/10/04<br />
Laurea + Abil. 1789/886012 25/10/04<br />
Diploma S.M.S: +<br />
Pat. A e B<br />
Diploma<br />
Geometra<br />
Vari concorsi per<br />
la copertura di<br />
complessivi 48 Laurea o Diploma<br />
posti personale Vedi Bandi<br />
diplomato e<br />
laureato<br />
www.<br />
comune.<br />
alghero.ss.it<br />
25/10/04<br />
0784/844007 28/10/04<br />
Diploma S.M.S. 0784/844007 28/10/04<br />
Cittadine<br />
Italiane dai 18 ai<br />
26 anni, cittadini<br />
italiani riformati<br />
dal servizio<br />
militare<br />
070/539.1 04/10/04<br />
www.<br />
serviziocivile.<br />
it<br />
24/10/04<br />
GU <strong>del</strong><br />
200 Notaio Vedi Bando 070/539.1 22/10/04<br />
07/09/04<br />
Concorsi per la Carriera Militare<br />
www.<br />
Volontari Ferma<br />
Uomini di età dai esercito. Ultima<br />
20154 Annuale E.I.<br />
17 ai 28 anni. difesa.it 15/10/04<br />
2004<br />
070/3837171<br />
Arruolamento<br />
Volontari Ferma<br />
GU DEL<br />
28/09/04 23500 prefissata di un<br />
anno<br />
Esercito Italiano<br />
Arruolamento<br />
Volontari Ferma<br />
GU DEL<br />
28/09/04 4930 prefissata di un<br />
GU DEL<br />
28/09/04<br />
680<br />
anno<br />
Marina Militare<br />
Arruolamento<br />
Volontari Ferma<br />
prefissata di un<br />
anno<br />
Aeronautica<br />
Militare<br />
Volontari Ferma<br />
GU <strong>del</strong><br />
28/05/04 7850 Breve Armi varie<br />
2005<br />
Uomini e donne<br />
di età dai 18<br />
ai 25 anni. +<br />
diploma s.m.s.<br />
+vedi bando<br />
Uomini e donne<br />
di età dai 18<br />
ai 25 anni. +<br />
diploma s.m.s.<br />
+vedi bando<br />
Uomini e donne<br />
di età dai 18<br />
ai 25 anni. +<br />
diploma s.m.s.<br />
+vedi bando<br />
Età dai 17 ai<br />
25 anni + vedi<br />
www.<br />
esercito.<br />
difesa.it<br />
www.<br />
esercito.<br />
difesa.it<br />
www.<br />
esercito.<br />
difesa.it<br />
www.<br />
esercito.<br />
30/10/04<br />
30/10/04<br />
30/10/04<br />
Ultima<br />
31/12/04<br />
bando difesa.it<br />
Rubrica curata dall’Informagiovani <strong>del</strong> Comune di Iglesias - C.so Colombo (Nuovo Centro<br />
Sociale)<br />
Tel. 0781/274510 Fax 0781/22198 e-mail informagiovani@comune.iglesias.ca.it - internet : www.<br />
comune.iglesias.ca.it/inforgio
Via Su Pranu, 12<br />
09010 Santadi (CA)<br />
tel. 0781.950127<br />
fax 0781.950012<br />
www.cantinasantadi.it