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gazzetta 301 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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Carbonia Anno XV n° <strong>301</strong><br />

<strong>del</strong> 10 Ottobre 2004 Euro 1,03<br />

e-mail: <strong>gazzetta</strong><strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />

Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />

Tel. 0781.64324 - 674922<br />

IGLESIAS<br />

Migliorate<br />

prospettive<br />

Ali<br />

CARBONIA<br />

Il comune adotta<br />

la carta intestata<br />

nuova provincia<br />

GONNESA<br />

Allarme per nuovo<br />

semaforo<br />

CARBONIA<br />

Il ricordo di<br />

Ottavio Locci<br />

S.ANTIOCO<br />

Arte<br />

contemporanea<br />

CORTOGHIANA<br />

Manutenzione<br />

alla chiesa<br />

PAG. 5 PAG. 14 PAG. 12 PAG. 19<br />

PAG. 18<br />

PAG. 17<br />

IL RISCATTO DI PORTOVESME<br />

Le favorevoli condizioni <strong>del</strong> mercato,<br />

l’affinamento <strong>del</strong>le tecnologie e il<br />

consolidamento <strong>del</strong>le professionalità<br />

potrebbero essere gli elementi determinanti<br />

a convincere le multinazionali<br />

operanti nell’area industriale<br />

di Portovesme a sviluppare nuove<br />

iniziative o potenziare quelle già esistenti.<br />

Alla base di tutto, però, resta il<br />

discorso dei costi energetici.<br />

L’Eurallumina ha già presentato il<br />

suo Contratto di Programma che<br />

prevede, in due tranches, investimenti<br />

per oltre 100 milioni di euro.<br />

Analogo discorso potrebbe prevedere<br />

la Portovesme srl. Nell’ipotesi<br />

di cessazione produttiva di Imperial<br />

Smelting, la società avrebbe già<br />

pronto il progetto, <strong>del</strong> costo di oltre<br />

300 milioni di euro, sviluppare le<br />

produzioni di zinco elettrolitico.<br />

Appare fin troppo evidente che anche<br />

l’Alcoa, in un momento favorevole<br />

<strong>del</strong> mercato per quanto attiene<br />

ai metalli non ferrosi, si terrebbe<br />

allineata alle altre realtà, compreso<br />

l’interesse per la costruzione di una<br />

centrale elettrica.<br />

rifiuti urbani<br />

URGE IL TERMODISTRUTTORE<br />

Eurallumina<br />

IL PRESIDENTE RENATO SORU<br />

IMPEGNATO PER CARBOSULCIS<br />

Interno Miniera Carbone<br />

PAG. 5-7<br />

PAG. 5-7<br />

Mario Porcu<br />

Risanamento Ambientale<br />

Area Monteponi<br />

CALASETTA<br />

Grande Sagra <strong>del</strong>l’Uva<br />

PAG. 11<br />

Se si dovesse tener conto<br />

<strong>del</strong>la superficie <strong>del</strong> territorio<br />

e <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le discariche<br />

presenti in esso, il <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong> verrebbe classificato<br />

il più dissestato <strong>del</strong>la<br />

Sardegna. La valutazione non<br />

è una novità. Centinaia di<br />

miniere e assaggi minerari,<br />

discariche di varia natura<br />

mineraria ed industriale,<br />

dissesti procurati da cave<br />

e incontrollate asportazioni<br />

di sabbie, danno l’esatta<br />

dimensione <strong>del</strong> fenomeno<br />

sul quale finora si sono<br />

sprecati programmi, progetti<br />

di risanamento e protocolli<br />

rimasti nei cassetti di enti<br />

territoriali, provinciali e<br />

regionali.<br />

PAG. 15<br />

CARBONIA<br />

Limiti alla Riqualificazione<br />

Calasetta - Sagra<br />

Carbonia centro<br />

PAG. 18 PAG. 10


2<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Regione - Provincia<br />

REGIONE<br />

COMMISSIONE SANITA’ SUI CENTRI<br />

PER I TRAPIANTI DI FEGATO<br />

I “casi” dei due centri di trapianto<br />

<strong>del</strong> fegato, che sarebbero<br />

dovuti essere istituiti in Sardegna,<br />

e l’importazione di maialetti<br />

“taroccati” dall’Olanda<br />

sono stati discussi dalla Commissione<br />

Santità <strong>del</strong> Consiglio<br />

regionale, presieduta da Pierangelo<br />

Masia.<br />

La Settima, infatti, ha esaminato<br />

le due mozioni presentate,<br />

su questi argomenti, dai Consiglieri<br />

Milia, Cappelli ed Oppi,<br />

per quanto riguarda i centri trapianto;<br />

e dal Consigliere Atzeri<br />

per la vicenda dei maialetti importati<br />

dall’Olanda.<br />

L’interpellanza Milia - Capelli –<br />

Oppi, sulla istituzione <strong>del</strong> Centro<br />

regionale trapianti presso<br />

l’Azienda Ospedaliera Brotzu<br />

di Cagliari e sulla stipula di una<br />

convenzione tra la stessa Azienda<br />

Brotzu e l’Azienda San Giovanni<br />

Battista di Torino, che avrebbe<br />

fornito una consulenza chirurgica<br />

e di indirizzo trapiantologico,<br />

sembra superata dalle ultime<br />

decisioni <strong>del</strong>la Giunta regionale,<br />

tanto che il presentatore, Roberto<br />

Capelli, si è detto “parzialmente<br />

soddisfatto” <strong>del</strong>la risposta <strong>del</strong>l’Assessore<br />

Dirindin. La vicenda<br />

dei maialini, invece, è ancora<br />

<strong>del</strong> tutto aperta, perché Giuseppe<br />

Atzeri, l’esponente sardista che la<br />

ha riproposta, si è dichiarato assolutamente<br />

insoddisfatto <strong>del</strong>le<br />

dichiarazioni <strong>del</strong>l’Assessore<br />

regionale.<br />

L’istituzione di due centri di<br />

trapianto <strong>del</strong> fegato, hanno<br />

ricordato i presentatori <strong>del</strong>la<br />

interpellanza, era stata decisa<br />

perché, a Cagliari, alcuni interventi<br />

erano già stati effettuati,<br />

con successo, per la notevole<br />

preparazione tecnico-scientifica<br />

<strong>del</strong>l’équipe che opera in questo<br />

Il Consiglio regionale ha eletto<br />

i componenti la prima e seconda<br />

sezione <strong>del</strong> Comitato regionale<br />

tecnico amministrativo<br />

dei lavori pubblici ed i componenti<br />

i comitati provinciali<br />

di Cagliari, Nuoro, Oristano<br />

e Sassari. Questi gli “esperti”<br />

scelti dall’assemblea regionale<br />

Comitato tecnico amministrativo<br />

regionale dei lavori pubblici.<br />

Prima sezione: Francesco<br />

Paolo Cannas, ing. Roberto<br />

Lassandro, ing. Carlo Ciotti,<br />

ing. Carlo Marras, arch.<br />

Alan Batzella, ing. Gianni<br />

Mura, ing. Monica Contini,<br />

ing. Giampaolo Falchi, ing.<br />

Edizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sas<br />

Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia<br />

ROC 3802<br />

Vincenzo Milillo.<br />

Seconda sezione: ing. Piergiacomo<br />

Canu, arch. Dino Dessi,<br />

ing. Alberto Piras, ing. Mario<br />

Giannasi, ing. Salvatore Multinu,<br />

ing. Salvatore Castangia,<br />

ing. Ugo Corda, avv. Gianfranco<br />

Cortis, ing. Antonio<br />

Manca.<br />

Comitati tecnico-amministrativi<br />

provinciali dei lavori<br />

pubblici.<br />

Comitato di Cagliari: Marco<br />

Muscas, Enrico Maria Potenza,<br />

Mario Cera, Marina Cannas,<br />

Fabio Farci, Luigi Costa,<br />

Walter Concas, Pierpaolo Corda,<br />

Francesco Pia.<br />

Comitato di Oristano: Paolo<br />

Euro 21 Euro 31 Euro 41<br />

CC n° 43296169<br />

Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 09010 CORTOGHIANA<br />

Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Bandiera, 1 - 09010 Cortoghiana<br />

particolare, e <strong>del</strong>icato, settore.<br />

A Sassari stavano per essere<br />

realizzate le condizioni che<br />

avrebbero permesso di istituire,<br />

anche nell’ospedale Santissima<br />

Annunziata, un centro simile.<br />

L’Azienda sanitaria n. 1 di Sassari,<br />

a questo proposito, aveva a<br />

suo tempo raggiunto un accordo<br />

con il Politecnico Umberto<br />

I di Roma per una futura collaborazione.<br />

La decisione di bloccare tutto e<br />

di stipulare le convenzioni con<br />

il centro di Torino, secondo gli<br />

interpellanti, aveva creato non<br />

poche perplessità, anche per<br />

gli elevati costi che le aziende<br />

ospedaliere sarde avrebbero dovuto<br />

sopportare.<br />

Dubbi fugati dall’Assessore Dirindin,<br />

che ha ricordato come<br />

sia stato istituito il solo centro<br />

trapianti <strong>del</strong>l’ospedale Brotzu,<br />

in attesa che l’azienda di Sassari<br />

raggiunga gli standard previsti<br />

per l’istituzione di una struttura<br />

simile. Quanto alle “convenzioni,<br />

non ne è stata firmata alcuna,<br />

perché tutto è ancora alla fase dei<br />

preliminari, <strong>del</strong>le “bozze”.<br />

In futuro, quindi, anche Sassari<br />

potrebbe essere dotata di una simile<br />

struttura d’avanguardia, ma<br />

non è da trascurare l’ipotesi che<br />

in Sardegna venga autorizzato<br />

un solo centro.<br />

Molto, in sostanza, dipenderà<br />

dal numero dei trapianti, dalla<br />

preparazione <strong>del</strong>le èquipes<br />

chirurgiche e dalla qualità <strong>del</strong>le<br />

strutture disponibili.<br />

“Insoddisfacente”, invece, la<br />

posizione <strong>del</strong>la Giunta per<br />

quanto riguarda la vicenda dei<br />

maialini “taroccati”. “Questi<br />

animali arrivano in Sardegna in<br />

condizioni precarie e viaggiano<br />

senza osservare le norme sanitarie<br />

nazionali e comunitarie.<br />

I servizi sanitari e quelli veterinari<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, inoltre,<br />

non sono in condizioni di ”controllare<br />

l’arrivo di animali, che<br />

possono essere malati o infetti”<br />

e che causano, come avvenuto<br />

in passato, gravissimi danni al<br />

patrimonio zootecnico isolano.<br />

L’importazione di questi suinetti,<br />

ha aggiunto Giuseppe<br />

Atzeri, crea un grave danno<br />

all’immagine dei prodotti <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, è la prova che la<br />

nostra Isola è assolutamente<br />

“indifesa”, che vengono violate<br />

tutte le leggi in materia sanitaria<br />

e non vengono garantiti i diritti<br />

dei consumatori e dei produttori<br />

sardi di “porceddus”.<br />

Una posizione, ha ricordato<br />

Giuseppe Atzeri, segnalata anche<br />

in passato, ma che non ha<br />

portato ad interventi decisi ed<br />

efficaci.<br />

Iniziative, ha risposto l’Assessore,<br />

che non potranno essere<br />

prese neanche ora, perché<br />

molte <strong>del</strong>le norme violate sono<br />

di competenza nazionale ed internazionale<br />

e la Regione non<br />

ha la potestà per intervenire in<br />

queste materie.<br />

Però, hanno “consigliato” lo<br />

stesso Atzeri e gli ex Assessori<br />

Oppi e Capelli, la Regione può<br />

intraprendere i necessari passi<br />

per chiedere maggiori controlli<br />

alle autorità governative ed europee,<br />

può avviare una campagna<br />

di sensibilizzazione perché<br />

i prodotti sardi siano tutelati e<br />

difesi, anche dalle organizzazioni<br />

dei produttori, può fare in<br />

modo che le strutture veterinarie<br />

regionali evitino il ripetersi di<br />

“arrivi incontrollati” di animali,<br />

di palesi “frodi” nei confronti<br />

degli ignari consumatori.<br />

RINNOVATI I COMITATI REGIONALI<br />

E PROVINCIALI DEI LAVORI PUBBLICI<br />

Vizilio, Lino Zedda, Gianfranco<br />

Carcangiu; Lucio Ortu,<br />

Angelo Attene, Marco Isola,<br />

Paolo Scarteddu, Mario Loche,<br />

Esperito Schintu.<br />

Comitato di Nuoro: Francesco<br />

G. Meloni, Aldo Brandas,<br />

Antonio Careddu, Antonio<br />

D’Agostino, Maria Grazia<br />

Falchi, Giuseppe Pischedda,<br />

ing. Antonio Delitala, Omar<br />

Cabras, Francesco Chessa.<br />

Comitato di Sassari: Carlo<br />

Cervo, Piero Gessa, Stefano<br />

Selio, Antonello Chighine,<br />

Luciano Bebere, Frank Pittui,<br />

arch. Andrea Pisanu, ing.<br />

Elio Ledda, geom. Nicolino<br />

Spano.<br />

INTERROGAZIONE URGENTE CHERCHI OSCAR,<br />

CON RISPOSTA SCRITTA, SUI “CORSI DI QUALIFICAZIONE<br />

PER OPERATORE SOCIO SANITARIO A FAVORE DI DISOCCUPATI”<br />

Il sottoscritto Consigliere<br />

Regionale, eletto nelle liste<br />

<strong>del</strong>l’U.D.S. e facente parte<br />

<strong>del</strong> Gruppo Misto <strong>del</strong> Consiglio<br />

Regionale<br />

L’agricoltura sarda è in difficoltà.<br />

Gli operatori <strong>del</strong> settore, alle prese<br />

con lingua blu, peste suina, pesantezza<br />

dei mercati mondiali, tensioni<br />

con gli industriali caseari per il nuovo<br />

prezzo <strong>del</strong> latte, chiedono, sollecitano,<br />

interventi al potere politico.<br />

Una situazione difficile, che occorre<br />

analizzare con grande cura, per poter<br />

proporre le iniziative politiche in<br />

grado di dare prospettive e futuro<br />

alle aziende sarde. Per tentare di<br />

capire le ragioni di questo malessere<br />

la commissione Agricoltura <strong>del</strong><br />

Consiglio regionale , presieduta da<br />

Alberto sanna, ha deciso di avviare<br />

una indagine conoscitiva sulla complessa<br />

situazione <strong>del</strong>l’agricoltura<br />

sarda<br />

I nodi più urgenti, quelli sui quali si<br />

è concretata l’attenzione <strong>del</strong>le organizzazioni<br />

di categorie, di quelle<br />

professionali ed imprenditoriali,<br />

è certamente legata al prezzo <strong>del</strong><br />

latte, anche perché la nuova campagna<br />

di conferimento si avvicina<br />

velocemente, alla possibile ricomparsa<br />

<strong>del</strong>la lingua blu, ai numerosi<br />

focolai, scoperti anche recentemente,<br />

che fanno temere una nuova epidemia<br />

di peste suina.<br />

Per approfondire, con gli operatori<br />

dei diversi settori, questi “tre argomenti<br />

caldi”, la Commissione ha<br />

deciso di avviare una serie di incontri,<br />

di audizioni, ma anche di sopralluoghi,<br />

con gli operatori agricoli.<br />

Nella sala <strong>del</strong>la Quinta, questo pomeriggio,<br />

sono arrivati i rappresentanti<br />

dei consorzi di tutela dei formaggi<br />

sardi (romano, fiore sardo,<br />

pecorino sardo) che hanno ottenuto<br />

la tutela <strong>del</strong>le norme comunitarie e,<br />

successivamente, gli industriali caseari<br />

aderenti alla Confindustria.<br />

La situazione è certamente grave,<br />

ha spiegato Ferruccio Podda, figura<br />

storica <strong>del</strong>l’agro-industria cagliaritana,<br />

illustrando assieme a Toto<br />

Meloni le difficoltà <strong>del</strong> comparto e<br />

sollecitando iniziative in grado di<br />

“promuovere”, su mercati ancora<br />

più ampi, i prodotti sardi.<br />

“La qualità dei nostri formaggi è<br />

eccellente, hanno detto i rappresentanti<br />

dei Consorzi di tutela, servono<br />

però azioni promozionali ed<br />

interventi mirati per rendere meno<br />

Premesso<br />

che in data 16 maggio 2004<br />

è stato pubblicato il “BAN-<br />

DO PUBBLICO PER IL FI-<br />

NANZIAMENTO DI COR-<br />

SI DI QUALIFICAZIONE<br />

PER OPERATORE SOCIO<br />

SANITARIO A FAVORE DI<br />

DISOCCUPATI” a firma <strong>del</strong><br />

Direttore <strong>del</strong> Servizio Ing.<br />

Cesare Cannas;<br />

che, ai sensi <strong>del</strong>la Deliberazione<br />

<strong>del</strong>la Giunta Regionale<br />

<strong>del</strong> 26.02.2004 n° 7/33<br />

la spesa complessiva per la<br />

realizzazione <strong>del</strong> programma<br />

di formazione è di Euro<br />

10.500.000 completamente<br />

a carico <strong>del</strong> Bilancio Regionale;<br />

che numerosi organismi<br />

formativi pubblici e privati<br />

accreditati dallo stesso Assessorato<br />

alla formazione<br />

hanno presentato domanda<br />

di partecipazione e proposte<br />

per la gestione dei percorsi<br />

formativi riguardanti 60 corsi<br />

a favore di disoccupati per<br />

un totale di 900 allievi ripartiti<br />

tra le 8 Provincie sarde;<br />

che il termine di presentazione<br />

<strong>del</strong>le domande da parte<br />

degli enti di formazione è<br />

scaduto in data 15 giugno<br />

2004 e che le stesse avrebbero<br />

dovuto essere valutate<br />

da un Nucleo di Valutazione<br />

secondo una griglia prevista<br />

nelle “Linee Guida” allo<br />

stesso Bando Pubblico;<br />

che il bando ha creato notevoli<br />

aspettative non soltanto tra<br />

gli enti di formazione ma in<br />

particolare tra i tanti giovani<br />

disoccupati che aspirano a frequentare<br />

il corso per il conseguimento<br />

<strong>del</strong>la nuova qualifica<br />

professionale di “Operatore<br />

Socio Sanitario” nella speranza<br />

di poter trovare occupazione<br />

presso le Aziende-USL, le<br />

case di cura private, le case<br />

di riposo per anziani, o presso<br />

cooperative sociali e RSA<br />

(Residenza Sanitaria Assistenziale)<br />

che operano solitamente<br />

in convenzione con le Aziende<br />

Sanitarie Locali o con gli Enti<br />

Locali;<br />

Considerato che l’ulteriore<br />

ritardo nell’attivazione dei<br />

corsi potrebbe mettere in<br />

difficoltà anche gli enti pubblici<br />

e privati che dovranno<br />

possedere nelle proprie dotazioni<br />

organiche la figura di<br />

“Operatore Socio Sanitario”<br />

in seguito al collocamento<br />

“ad esaurimento” <strong>del</strong>la figure<br />

di OTA (Operatore Tecnico<br />

addetto all’Assistenza) e<br />

ADEST (Assistenza Domiciliare<br />

E Servizi Tutelari)<br />

Preoccupato per i riflessi sociali<br />

ed assistenziali che la<br />

mancata o ritardata attuazione<br />

dei corsi posso determinare<br />

Chiede di INTERROGARE<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Regione e<br />

L’Assessore <strong>del</strong>l’igiene, sanità<br />

e <strong>del</strong>l’assistenza sociale,<br />

nonché l’Assessore al Lavoro,<br />

per conoscere<br />

I motivi che finora hanno<br />

impedito l’esame <strong>del</strong>le domande<br />

presentate dagli enti<br />

di formazione per la gestione<br />

dei corsi per la formazione di<br />

“Operatore Socio Sanitario”<br />

Se verrà portata a compimento<br />

la procedura prevista<br />

dal bando pubblico citato in<br />

premessa per l’attribuzione<br />

<strong>del</strong>la gestione degli 8 lotti di<br />

corsi per “Operatore Socio<br />

Sanitario” in argomento oppure<br />

se si intendano adottare<br />

soluzioni diverse.<br />

LA REGIONE HA AVVIATO UN’INDAGINE<br />

SULLA CONDIZIONE DELL’AGRICOLTURA<br />

Non sono previsti, in questa<br />

fase, ulteriori concorsi per colmare<br />

gli ampi vuoti di organico<br />

nell’Amministrazione regionale.<br />

La nuova dotazione, infatti,<br />

“dovrà discendere dalle scelte<br />

relative alla Riforma <strong>del</strong>la Regione<br />

e dei suoi enti e quindi<br />

non più da un semplice calcolo<br />

derivante dalle attuali funzioni<br />

e competenze esercitate”.<br />

Lo ha precisato l’Assessore<br />

degli Affari generali, Personale<br />

e Riforma <strong>del</strong>la Regione<br />

Massimo Dadea rispondendo<br />

all’interrogazione <strong>del</strong>la Consigliera<br />

<strong>del</strong>lo SDI-SU Maria<br />

Grazia Caligaris sullo stato<br />

dei concorsi <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

regionale.<br />

Sono state emanate direttive<br />

rigorose – ha sottolineato<br />

l’Assessore Dadea – per “vietare<br />

la vecchia prassi <strong>del</strong>l’affidamento<br />

diretto di incarichi<br />

per quelle attività che possono<br />

essere ben svolte dall’apparato<br />

e dalla struttura di cui la<br />

Regione e gli enti dispongono”.<br />

Rispondendo poi alla richiesta<br />

di chiarimenti <strong>del</strong>la Consigliera<br />

socialista sui ritardi<br />

nell’assunzione di funzionari<br />

amministrativi vincitori <strong>del</strong>l’ultimo<br />

concorso, l’Assessore<br />

ha reso<br />

noto di aver “sollecitato gli uffici<br />

al rapido completamento degli<br />

atti necessari per l’immediata<br />

assunzione dei vincitori”. Il<br />

concorso inizialmente bandito<br />

pesante la situazione <strong>del</strong>l’intero<br />

settore, che rappresenta pur sempre<br />

un pilastro <strong>del</strong> mondo economico<br />

sardo”.<br />

Iniziative concrete, anche per risolvere<br />

vecchi problemi strutturali,<br />

sono stati sollecitati dal presidente<br />

<strong>del</strong>la Confindustria sarda, Gianni<br />

Biggio, e da Battistino Pinna, incontrastato<br />

leader, e non solo sardo,<br />

degli industriali <strong>del</strong> settore.<br />

Le due <strong>del</strong>egazioni, al termine degli<br />

incontri, hanno consegnato studi e<br />

documenti di analisi <strong>del</strong> comparto,<br />

riservandosi di inviare altri dati e<br />

dicendosi disponibilissimi ad altri<br />

incontri.<br />

Nei prossimi giorni la commissione<br />

Agricoltura incontrerà i rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le organizzazioni sindacali<br />

agricole, degli allevatori, dei professionisti<br />

che operano nel modo dei<br />

campo. “La situazione è difficile,<br />

hanno commentato il presidente<br />

Alberto Sanna ed il vicepresidente<br />

Paolo Terzo Sanna, ma certamente<br />

esistono le possibilità per far uscire<br />

il mondo agricolo isolano da questa<br />

difficile situazione”.<br />

NESSUN NUOVO CONCORSO ALLA REGIONE<br />

Il Presidente <strong>del</strong>la Regione ha attivato<br />

oggi la procedura per chiedere al Ministro<br />

dei Trasporti la <strong>del</strong>ega a convocare nei<br />

prossimi giorni la Conferenza dei Servizi<br />

in materia di continuità territoriale. Lo ha<br />

fatto sapere Renato Soru nel corso <strong>del</strong>la<br />

riunione <strong>del</strong>la Giunta, informando anche<br />

<strong>del</strong>l’incontro di Roma con il Presidente<br />

<strong>del</strong>l’Enac.<br />

“La Regione rivendica i soldi <strong>del</strong>la continuità<br />

territoriale”, ha detto il Presidente.<br />

“Una legge nata anche bene, ha aggiunto<br />

Renato Soru, è stata gestita male con un<br />

contratto che ha permesso a una compagnia<br />

di rivendicare e ottenere 40milioni di<br />

euro, prosciugando le risorse destinate ad<br />

abbattere le tariffe <strong>del</strong> trasporto aereo per<br />

i Sardi. Una legge che non prevedeva sanzioni,<br />

e che permetteva che il servizio venisse<br />

dato con la qualità che i Sardi hanno<br />

per 36 unità è stato successivamente<br />

elevato a 82. Attualmente<br />

– conclude la risposta - è in<br />

corso di presentazione da parte<br />

dei vincitori la documentazione<br />

necessaria in vista <strong>del</strong>l’assunzione,<br />

ormai imminente.<br />

CONFERENZA DI SERVIZI<br />

PER VARARE LA NUOVA<br />

CONTINUITA’ TERRITORIALE<br />

sperimentato in questi tre anni, una qualità<br />

non elevata”.<br />

Spetta alla Conferenza dei Servizi di definire<br />

le linee che verranno inserite nel bando<br />

che deve essere trasmesso a Bruxelles.<br />

“Ci troviamo in un mercato <strong>del</strong> trasporto<br />

aereo totalmente cambiato, come tutti<br />

possono vedere, ha detto Soru, e da questo<br />

contesto non si può prescindere. Stiamo<br />

cercando di fare <strong>del</strong> nostro meglio, ha<br />

detto ancora il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />

nell’interesse dei sardi, senza pregiudizi,<br />

cercando di fare in modo che la continuità<br />

territoriale non si fermi a Roma e a Milano,<br />

e che i diritti degli utenti al massimo<br />

rispetto siano fatti salvi. Ma ribadisco, ha<br />

concluso, il contesto nel quale agiamo ci<br />

obbliga a rivendicare il rifinanziamento<br />

<strong>del</strong>la legge e a tenere conto che il mercato<br />

<strong>del</strong> trasporto aereo è diverso dal passato”


Regione - Provincia<br />

REGIONE E L’EDILIZIA SCOLASTICA<br />

Ventisette milioni di euro da<br />

destinare a interventi di edilizia<br />

scolastica. La Giunta<br />

regionale ha approvato ieri<br />

la proposta <strong>del</strong>l’assessore<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione,<br />

Elisabetta Pilia, di autorizzare<br />

l’impegno <strong>del</strong>la spesa<br />

di 27.000.000 di euro per<br />

l’adeguamento degli edifici<br />

scolastiche <strong>del</strong>l’Isola<br />

alle norme sulla sicurezza,<br />

l’agibilità, l’igiene e l’abbattimento<br />

<strong>del</strong>le barriere architettoniche.<br />

Il provvedimento si muove<br />

nel solco <strong>del</strong> piano regionale<br />

straordinario di edilizia<br />

scolastica, finanziato con<br />

uno stanziamento globale<br />

di 206,583 milioni di euro,<br />

inizialmente ripartito nel<br />

triennio 2001-2003 e ridistribuito<br />

poi nell’arco di sei<br />

esercizi dal 2001 al 2006.<br />

“Le somme disponibili nel<br />

bilancio <strong>del</strong>l’esercizio corrente<br />

– ha detto l’assessore<br />

– risultano <strong>del</strong> tutto<br />

inadeguate a soddisfare il<br />

fabbisogno espresso dagli<br />

enti locali di circa 190 milioni<br />

di euro, indispensabile<br />

per completare la messa<br />

a norma di tutte le scuole.<br />

Questo finanziamento – ha<br />

continuato Elisabetta Pilia<br />

– è oggetto di pressanti<br />

richieste da parte <strong>del</strong>le<br />

amministrazioni locali, che<br />

lamentano di non disporre<br />

<strong>del</strong>le necessarie risorse<br />

nei propri bilanci ma che,<br />

tuttavia, hanno l’obbligo<br />

di adeguare gli edifici alla<br />

normativa vigente”.<br />

Secondo gli esiti di una rilevazione<br />

fatta dagli uffici<br />

<strong>del</strong>l’assessorato presso tutte<br />

le amministrazioni comunali<br />

e provinciali <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, gli interventi per<br />

nuove costruzioni, ampliamenti,<br />

riadattamenti, palestre,<br />

impianti sportivi e altro,<br />

rappresentano un fabbisogno<br />

ulteriore di circa 160<br />

milioni di euro.<br />

Fino all’esercizio 2003<br />

sono stati assegnati ed<br />

erogati ai Comuni e alle<br />

Province poco meno di 26<br />

milioni di euro nel 2001,<br />

77,469 milioni nel 2002 e<br />

poco meno di 25 milioni di<br />

euro nel 2003. Lo stanziamento<br />

per il 2004 ammonta<br />

a 30,823 milioni di euro.<br />

Una parte di questa somma<br />

è già stata utilizzata per far<br />

fronte a interventi di carattere<br />

d’urgenza, i restanti 27<br />

milioni di euro sono quelli<br />

sui quali ha deciso la Giunta<br />

ieri, e con i quali è possibile<br />

finanziare un piano<br />

spesa che copre appena il<br />

14% circa <strong>del</strong>le esigenze<br />

di adeguamento alle norme<br />

degli edifici scolastici.<br />

Il finanziamento regionale<br />

copre il 90% <strong>del</strong>le spese ritenute<br />

ammissibili, mentre<br />

il restante 10% è a carico<br />

<strong>del</strong>le amministrazioni beneficiarie.<br />

Ha detto l’assessore regionale:<br />

“Data l’esiguità <strong>del</strong>le<br />

stanziamento disponibile<br />

rispetto al fabbisogno abbiamo<br />

ritenuto di dovere<br />

operare <strong>del</strong>le scelte che<br />

tengono conto anche di<br />

quanto è stato finanziato<br />

con i piani precedenti”.<br />

I tre quarti <strong>del</strong>lo stanziamento<br />

disponibile, pari a 20,250<br />

milioni di euro sono da ripartire<br />

fra i vari Comuni tenendo<br />

conto sia <strong>del</strong>la popolazione<br />

scolastica, sia <strong>del</strong>le<br />

esigenze rappresentate dagli<br />

enti locali. Lo stanziamento è<br />

da destinare esclusivamente<br />

alla realizzazione di opere di<br />

messa a norma in edifici scolastici<br />

ricadenti nei Comuni<br />

con popolazione inferiore a<br />

20 mila abitanti. Sono stati<br />

esclusi i Comuni con più di<br />

20 mila abitanti già finanziati<br />

con l’intero stanziamento<br />

statale <strong>del</strong> piano annuale di<br />

interventi per il 2003.<br />

Il restante quarto <strong>del</strong>lo stanziamento<br />

disponibile, 6,750<br />

milioni è assegnato alle<br />

amministrazioni provinciali<br />

per la realizzazione di<br />

interventi prioritariamente<br />

Il Governo nazionale deve definire al<br />

più presto tempi e modalità per l’erogazione<br />

dei fondi per i corsi regionali<br />

<strong>del</strong>l’obbligo formativo. «Oltre<br />

diecimila giovani sardi e cinquemila<br />

addetti alla formazione attendono<br />

un’immediata risposta per il loro<br />

futuro, legato all’indispensabile copertura<br />

finanziaria di una riforma <strong>del</strong><br />

sistema formativo fortemente voluta<br />

dal Governo e avviata senza le necessarie<br />

risorse».<br />

Lo scrive l’assessore regionale <strong>del</strong><br />

Lavoro e Formazione professionale,<br />

Maddalena Salerno, in una lettera inviata<br />

oggi al presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

Berlusconi, al ministro <strong>del</strong>l’Interno<br />

Pisanu, al ministro <strong>del</strong> Lavoro Maroni<br />

e a quello <strong>del</strong>l’Istruzione Moratti.<br />

«La carenza di risorse finanziarie ha,<br />

a tutt’oggi, impedito l’avvio <strong>del</strong>la<br />

seconda annualità dei percorsi sperimentali<br />

triennali, iniziati nell’anno<br />

formativo2003/2004, nonché la necessaria<br />

programmazione per l’avvio<br />

di un nuovo ciclo», dice l’assessore<br />

Salerno che segnala come «l’attuale<br />

situazione di incertezza che investe<br />

i giovani, le famiglie e gli operatori<br />

<strong>del</strong> settore, stia provocando uno stato<br />

di tensione sociale che potrebbe assumere<br />

dimensioni tali da produrre<br />

mobilitazioni e contestazioni non<br />

prevedibili».<br />

In Sardegna le iscrizioni ai percorsi<br />

di sperimentazione si sono ormai<br />

attestate su un numero annuo superiore<br />

alle 5.000 unità. Si tratta di azioni<br />

rivolte, prevalentemente, a giovani che<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la società vivono le condizioni<br />

di maggiore disagio, per i quali<br />

i corsi costituiscono una <strong>del</strong>le poche<br />

possibilità di reinserimento e meritano<br />

pertanto il massimo <strong>del</strong>l’attenzione da<br />

parte <strong>del</strong>le Istituzione.<br />

«Un programma formativo di tale entità<br />

– scrive l’assessore – anche con<br />

l’impegno <strong>del</strong>l’Assessorato e <strong>del</strong>la<br />

Giunta per un migliore utilizzo <strong>del</strong>le<br />

risorse, non può essere finanziato con<br />

i soli 5,5 milioni di euro che il ministero<br />

<strong>del</strong> Lavoro destina in media per<br />

ogni anno formativo alla Regione<br />

Sardegna». La mancanza di risorse<br />

- evidenziata nella tabella allegata – è<br />

stata arginata inizialmente dalla Regione<br />

mediante l’utilizzo di ingenti<br />

fondi POR e di risorse anticipate sul<br />

bilancio regionale: «Ma la situazione<br />

si presenta ormai di impossibile<br />

soluzione senza la doverosa assunzione<br />

di responsabilità da parte <strong>del</strong><br />

Governo».<br />

Infatti, denuncia Maddalena Salerno,<br />

il Governo si è dimostrato inadempiente,<br />

non solo per l’obbligo formativo<br />

ma anche per l’attuazione <strong>del</strong>la<br />

Centro Obbligo Formativo<br />

destinati all’adeguamento<br />

alle norme degli edifici<br />

<strong>del</strong>le scuole secondarie superiori.<br />

I finanziamenti saranno<br />

attribuiti sulla base<br />

<strong>del</strong>le priorità che le amministrazioni<br />

provinciali individueranno.<br />

Alle province<br />

– ha fatto notare l’assessore<br />

– era stato attribuito l’intero<br />

stanziamento assegnato<br />

dallo Stato per il piano annuale<br />

<strong>del</strong> 2004. Elisabetta<br />

Pilia ha chiarito che non si<br />

interviene con questo piano<br />

regionale straordinario<br />

a favore <strong>del</strong>le scuole considerate<br />

a rischio di chiusura<br />

(per l’esiguo numero<br />

di alunni) dalla direzione<br />

generale scolastica, ma che<br />

saranno adottate apposite<br />

misure nell’ambito dei futuri<br />

piani di riparto <strong>del</strong>le<br />

risorse regionali, una volta<br />

che sarà definita la riorganizzazione<br />

complessiva<br />

<strong>del</strong>la rete scolastica.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

APERTO TUTTO L’ANNO<br />

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POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI<br />

3<br />

COPERTURA FINANZIARIA PER I CORSI FORMATIVI<br />

FINANZIAMENTO PROGRAMMI OBBLIGO FORMATIVO E PERCORSI SPERIMENTALI<br />

RIPARTIZIONE RISORSE TRA FONDI NAZIONALI POR ED ANTICIPAZIONI REGIONALI<br />

Programma Risorse totale Anticipazioni<br />

Regionali<br />

2000/2001<br />

1°annualità<br />

Obbligo<br />

Formativo<br />

2000/2001<br />

2°annualità<br />

Obbligo<br />

Formativo<br />

2001/2002<br />

1°annualità<br />

Obbligo<br />

Formativo<br />

2001/2002<br />

2°annualità<br />

Obbligo<br />

Formativo<br />

2002/2003<br />

1°annualità<br />

Obbligo<br />

Formativo<br />

2002/2003<br />

2°annualità<br />

Obbligo<br />

Formativo<br />

2003/2004<br />

1°annualità<br />

Percorsi<br />

sperimentali<br />

triennali<br />

riforma <strong>del</strong> sistema di istruzione e formazione<br />

previsto dalla legge 53/2003.<br />

In questo modo è stato disatteso l’impegno<br />

assunto con l’Accordo Quadro<br />

<strong>del</strong> 19 giugno 2003 tra i vari Ministeri,<br />

le Regioni, le Province autonome, i Comuni<br />

e le comunità montane, “ di porre<br />

in essere le iniziative più utili, anche<br />

con apposite previsioni normative nel<br />

Bilancio e nella Legge finanziaria 2004<br />

per garantire l’attuazione <strong>del</strong>la prima<br />

sperimentazione di tale riforma.<br />

«La particolare situazione <strong>del</strong>l’Isola<br />

– conclude l’assessore -, l’alto tasso<br />

di disoccupazione e dispersione<br />

scolastica (terz’ultima tra le Regioni<br />

d’Italia) e l’elevato tasso di emigrazionr,<br />

richiedono da parte <strong>del</strong><br />

Governo una maggiore attenzione<br />

e interventi urgenti ed efficaci che<br />

non possono essere limitati a semplici<br />

dichiarazioni d’intenti quali si<br />

vorrebbe ridurre l’Accordo Quadro<br />

sottoscritto da due Ministri <strong>del</strong>la<br />

Repubblica Italiana”.<br />

Risorse<br />

nazionali<br />

Risorse POR<br />

2000/2006<br />

10.461.778,42 6.080.609,98 4.381.168,43<br />

8.988.822,00 7.969.336,08 1.019.485,92<br />

34.226.079,06 12.077.628,33 5.178.812,00 16.969.683,73<br />

33.070.387,82 23.005.675,81 4.806.767,63 5.257.944,38<br />

47.842.187,10 47.073.017,51 769.169,59<br />

44.005.416,00 44.005.416,00<br />

42.167.853,60 36.633.745,60<br />

TOTALE 220.762.524,00 170.764.819,33 5.534.108,00 27.628.237,46<br />

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4<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

l a v o r o<br />

L’industria sarda è in crisi, la situazione<br />

<strong>del</strong>l’intero comparto e<br />

particolarmente pesante, i dati<br />

sono sotto gli occhi di tutti. Le<br />

industrie riducono il personale,<br />

chiedono lo stato di crisi, chiudono<br />

definitivamente. “E’ necessario<br />

un progetto di sviluppo<br />

profondamente modificato, si<br />

devono studiare nuove strategie<br />

e trovare nuovi soggetti, capaci<br />

di reggere la sfida dei mercati, di<br />

proporre prodotti innovativi, che<br />

reggano anche la concorrenza dei<br />

paesi nei quali, il costo <strong>del</strong> lavoro<br />

è cinque o dieci volte inferiore a<br />

quello sardo”.<br />

La Commissione Industria e<br />

Lavoro <strong>del</strong> Consiglio regionale,<br />

presieduta da Giovanni Giagu, ha<br />

fatto un rapido esame <strong>del</strong> comparto<br />

industriale isolano, incontrando<br />

in “audizione” l’Assessore<br />

Concetta Rau, e le conclusioni di<br />

questo primo esame sono state<br />

non proprio confortanti.<br />

I grandi gruppi, hanno ricordato<br />

parecchi consiglieri, vogliono<br />

liquidare gli impianti isolani,<br />

vogliono ridurre il personale,<br />

cercano di contenere le perdite tagliando<br />

i costi ed i posti di lavoro.<br />

“Ma senza fabbriche, non si può<br />

parlare di nuova occupazione,<br />

non si può dare un filo di speranza<br />

ai giovani, e meno giovani, sardi<br />

in cerca di una qualche fonte di<br />

reddito”.<br />

E’ in crisi il comparto chimico,<br />

per il quale l’assessore Rau<br />

chiederà un intervento urgente ai<br />

Ministri “competenti”. L’energia,<br />

altro fattore di sviluppo, ma anche<br />

di crisi, costa troppo e non si<br />

conoscono i programmi <strong>del</strong>l’Enel<br />

e degli altri grandi produttori, per<br />

fornire energia a prezzi contenuti<br />

prodotta utilizzando anche le<br />

risorse (carbone <strong>Sulcis</strong>) locali.<br />

Sulle fonti energetiche alternative,<br />

vento e sole, esistono dubbi<br />

e perplessità. Sono in difficoltà il<br />

polo tessile, il comparto <strong>del</strong> granito<br />

e <strong>del</strong> marmo, accusa pesantezza<br />

quello <strong>del</strong> sughero, chiudono<br />

le industrie, come la Sardinia<br />

Crystal di Alghero che hanno<br />

raggiunto un elevato livello qualitativo,<br />

ma non sono in grado<br />

di competere con le imprese <strong>del</strong>l’Est<br />

che producono a prezzi decisamente<br />

inferiori. D’altro canto<br />

il costo <strong>del</strong> lavoro e degli altri<br />

fattori produttivi, in troppi paesi<br />

europei, anche comunitari, “consiglia<br />

alcuni imprenditori, anche<br />

locali”, ad impiantare fabbriche<br />

in quelle favorevoli realtà, tanto è<br />

vero che anche alcuni industriali<br />

caseari hanno trasferito impianti e<br />

tecnologie nei paesi <strong>del</strong>l’ex impero<br />

comunista.<br />

“Occorre una rapida inversione<br />

di tendenza. Dobbiamo mettere<br />

a punto un nuovo mo<strong>del</strong>lo di sviluppo,<br />

una differente politica degli<br />

incentivi, ha detto Concetta Rau.<br />

Questa Giunta sta attentamente<br />

studiando la situazione complessiva<br />

ed ha intenzione di proporre<br />

una nuova strategia, tenendo conto<br />

<strong>del</strong>le indicazioni europee, che<br />

sono profondamente modificate<br />

anche rispetto al recente passato”.<br />

Le leggi di incentivazione in vigore<br />

sono buone, in sostanza, ma<br />

non hanno dato i risultati sperati.<br />

Occorrerà, ora, governare l’esistente,<br />

avviare un sistematico<br />

monitoraggio di ciò che funziona,<br />

fissare degli obiettivi ed analizzare<br />

come e quando li si raggiunge.<br />

Senza trascurare i costi e la redditività<br />

degli interventi finanziari.<br />

“Questo Esecutivo proporrà un<br />

nuovo mo<strong>del</strong>lo di sviluppo, che<br />

punterà su nuovi rapporti innovativi,<br />

ad esempio con le Università<br />

e i centri di ricerca, e punterà a<br />

fornire reali servizi alle imprese,<br />

favorendo la realizzazione di un<br />

numero adeguato di sportelli unici,<br />

coinvolgendo nelle scelte gli<br />

Enti Locali”.<br />

Gli accordi di programma, quelli<br />

di settore, di filiera sono strumenti<br />

ancora validi, sui quali si può puntare.<br />

Ma occorrerà esaminare con<br />

PRECISAZIONE LEGALE<br />

Nell’interesse <strong>del</strong>la società, e<br />

per evitare che ingiustificati<br />

allarmismi si diffondano tra<br />

la popolazione interessata,<br />

è da escludere, in termini di<br />

certezza, che la società Portovesme<br />

srl abbia compiuto<br />

operazioni di smaltimento che<br />

abbiano determinato la diffusione<br />

di sostanze radioattive.<br />

NUOVE INIZIATIVE PER IL RILANCIO SETTORE INDUSTRIALE<br />

IMPEGNO DELL’ASSESSORE REGIONALE CONCETTA RAU<br />

I controlli sistematicamente<br />

effettuati, e di cui la società è<br />

in grado di offrire esaurienti<br />

spiegazioni, sono adeguati e<br />

nel tempo sono stati addirittura<br />

rafforzati, pur non essendo<br />

necessario, con l’installazione<br />

di un portale radiometrico.<br />

Avv. Luigi Concas<br />

grande attenzione i programmi<br />

ed i progetti di sviluppo perché è<br />

inutile puntare su produzioni che<br />

non hanno “buone prospettive di<br />

mercato”.<br />

“E’ necessario, quindi, disegnare<br />

una strategia di sviluppo compiuta,<br />

ha aggiunto l’Assessore, che<br />

deve attrarre nuovi investimenti<br />

e convincere nuovi imprenditori,<br />

anche nazionali o internazionali, a<br />

venire ad operare nell’Isola”.<br />

La sfida deve essere a “tutto<br />

campo, ma servono imprenditori<br />

avveduti e seri”. Il risanamento<br />

ambientale è un programma su<br />

cui puntare, ed in questo campo<br />

l’Eni può avere un grande ruolo;<br />

il fatto che Assemini e Porto Torres<br />

siano stati dichiarate aree di<br />

interesse nazionale può favorire<br />

la permanenza di quel “grande<br />

gruppo” nelle nostre aree industriali.<br />

Il disimpegno <strong>del</strong>l’Enel<br />

non deve portare alla chiusura di<br />

reparti e presidi, decisamente essenziali<br />

per la stessa sicurezza <strong>del</strong><br />

sistema economico e sociale isolano;<br />

in alcuni settori, come quello<br />

sughericolo, la Sardegna deve<br />

essere la principale protagonista<br />

<strong>del</strong> piano nazionale di comparto:<br />

Così come in altri “settori sensibili”,<br />

quali quello <strong>del</strong>le cave e <strong>del</strong>le<br />

estrazioni di lapidei, attente scelte<br />

di tutela ambientale ed il ricorso a<br />

nuove e più moderne tecnologie<br />

sono ormai assolutamente necessarie.<br />

“Lo sviluppo, però, deve essere<br />

favorito dal basso, hanno concordato<br />

il presidente Giagu, l’Assessore<br />

Rau ed i componenti la Sesta<br />

Commissione. Occorre, quindi,<br />

una nuova programmazione<br />

strategica, studi e valutazioni di<br />

impatto ambientale, incentivi differenziati<br />

a seconda <strong>del</strong>le aree e<br />

dei comparti di intervento, servizi<br />

reali alle imprese e le necessarie<br />

certificazioni di qualità”.<br />

“La situazione è certamente difficile,<br />

la crisi di dimensioni più<br />

ampie di quella regionale”, ma<br />

sulle industrie, che valorizzino le<br />

materie prime locali, non si può<br />

non puntare, se si vuole ancora<br />

parlare <strong>del</strong> processo di crescita<br />

<strong>del</strong>la società sarda.<br />

LA CISL SARDA PER IL SETTORE INDUSTRIALE<br />

La crisi <strong>del</strong>l’industria sarda<br />

è arrivata ad un punto di tale<br />

drammaticità che si potrà<br />

superare solamente con adeguate<br />

contromisure. Uno dei<br />

primi atti che la Giunta regionale<br />

dovrà adottare è il ristabilimento<br />

<strong>del</strong> tavolo negoziale<br />

col Governo nazionale.<br />

“E’ necessario, ha detto il Segretario<br />

Giovanni Matta, che<br />

la Giunta regionale metta in<br />

atto ogni possibile iniziativa<br />

per pervenire ad un confronto<br />

col Governo teso ad ottenere<br />

garanzie e impegni concreti<br />

per affrontare le emergenze<br />

ormai croniche e nel contempo<br />

portare a compimento<br />

i percorsi già individuati per<br />

la chimica e per l’energia,<br />

per il tessile e per il settore<br />

minerario metallurgico.<br />

Occorre arrestare il declino<br />

verso cui l’industria sarda è<br />

avviata e gli impegni strappati<br />

al Governo sono funzionali<br />

a tale obiettivo. Gli accordi<br />

sottoscritti, anche per<br />

le risorse che dovrebbero<br />

impegnare, sono la risposta<br />

a questa preoccupazione e<br />

costituiscono uno strumento<br />

non secondario per rilanciare<br />

le attività produttive<br />

<strong>del</strong>la nostra Isola”.<br />

La crisi <strong>del</strong> tessile nel Centro<br />

Sardegna, le difficoltà<br />

<strong>del</strong> comparto metallurgico<br />

nel <strong>Sulcis</strong>, le emergenze di<br />

Cardnet, Scaini e Cartiera<br />

Arbatax, la caduta verticale<br />

<strong>del</strong> settore lapideo e la novità<br />

negativa <strong>del</strong>le prime richieste<br />

di cassa integrazione nel<br />

sughero, rappresentano la<br />

dimensione più critica <strong>del</strong> sistema<br />

produttivo industriale<br />

regionale, cui potrebbe aggiungersi,<br />

nel medio periodo,<br />

una contrazione irreversibile<br />

<strong>del</strong> comparto chimico sardo.<br />

Le richieste avanzate da EVC<br />

recentemente, finalizzate ad<br />

ottenere un deciso abbattimento<br />

<strong>del</strong> costo <strong>del</strong>l’energia<br />

potrebbero, se non ben gestite,<br />

pregiudicare lo sviluppo<br />

<strong>del</strong>l’accordo Sindyal EVC sul<br />

cloro di Assemini, con conseguenze<br />

facilmente prevedibili<br />

per i due siti chimici interessati.<br />

“Per tutte queste ragioni e<br />

per tante altre che per semplicità<br />

non vengono citate,<br />

ha aggiunto Matta, diviene<br />

indispensabile attuare<br />

in tempi brevi il percorso<br />

stabilito con l’Accordo di<br />

Programma per la chimica<br />

siglato da ben 14 mesi<br />

e che a tutt’oggi risulta<br />

totalmente inevaso, così<br />

come risulta inevaso per<br />

buona parte l’accordo sulle<br />

politiche energetiche siglato<br />

con il Governo il 19<br />

dicembre 2003”.<br />

LA CISL SARDA MOSTRA PRUDENZA<br />

SULLA LIQUIDAZIONE “SIGMA INVEST”<br />

La prassi è sempre la stessa, consolidata:<br />

azienda in crisi, assemblea<br />

dei lavoratori, mandato al sindacato<br />

per incontrare l’Assessore<br />

<strong>del</strong>l’Industria. E’ accaduto così<br />

anche dopo l’annunciata liquidazione<br />

di “Sigma Invest spa”. I sindacati<br />

hanno incontrato i responsabili<br />

<strong>del</strong>la società, riunione con<br />

i lavoratori e mandato di questi<br />

ultimi ai rappresentanti sindacali<br />

perché chiedano ed ottengano<br />

al più presto un colloquio con<br />

l’Assessore regionale <strong>del</strong>l’Industria<br />

Concetta Rau.<br />

Pur condividendo, secondo la<br />

Cisl regionale, in linea di principio,<br />

la necessità di ottimizzare<br />

l’attività <strong>del</strong>le finanziarie a partecipazione<br />

regionale attualmente<br />

operanti in Sardegna, “La Cisl<br />

non ritiene, si legge nella lettera<br />

inviata dalla FIBA (sindacato<br />

bancari) all’Assessorato Industria,<br />

che la si possa ottenere a<br />

discapito dei posti di lavoro ed<br />

inoltre chiede la dovuta attenzione<br />

sull’alta professionalità dei<br />

lavoratori di Sigma Invest che<br />

rischia di andare dispersa”.<br />

Si tratta, infatti, di lavoratori che<br />

sono comunque privi di ammortizzatori<br />

sociali e che la Regione<br />

ha, secondo il sindacato Cisl, il<br />

dovere morale di ricollocare in<br />

aziende che operano nello stesso<br />

ambito garantendo la continuità<br />

occupazionale. “Di tutto<br />

ciò, il sindacato non ha trovato<br />

traccia nella <strong>del</strong>ibera che prevede<br />

la messa in liquidazione di<br />

Sigma Invest”.<br />

Di fronte alla decisione <strong>del</strong>la<br />

messa in liquidazione di Sigma<br />

Invest, due sembrano essere le<br />

considerazioni da fare: il ruolo,<br />

non secondario, assolto da<br />

questa finanziaria regionale nel<br />

comparto industriale; mentre<br />

il secondo riguarda la professionalità<br />

che potrebbe essere<br />

dispersa, solo perché la nuova<br />

gestione politica regionale<br />

Cagliari Regione<br />

intenderebbe “dare il segno” di<br />

rinnovamento, che però non può<br />

essere a discapito di qualcuno.<br />

Ai più attenti osservatori sembra,<br />

infatti, che con l’acqua sporca,<br />

se di acqua sporca trattasi, si<br />

voglia, <strong>del</strong>iberatamente, buttar<br />

via anche il bambino. Cioè: se<br />

Sigma Invest deve trovare una<br />

più aggiornata finalità e strategia<br />

istituzionale, non occorre<br />

smantellare tutto, basterebbe<br />

apportare le modifiche necessarie.<br />

Se invece le motivazioni sono<br />

altre, allora la chiarezza impone<br />

differenti atteggiamenti sia nei<br />

confronti dei lavoratori affidati<br />

a Sigma Invest e sia nei confronti<br />

<strong>del</strong>l’organizzazione che, tutto<br />

sommato, finora è stata all’altezza<br />

<strong>del</strong>la situazione affidatale<br />

dall’organo politico regionale.


l a v o r o<br />

IGLESIAS<br />

MIGLIORATA LA PROSPETTIVA<br />

DEI PROFILATI D’ALLUMINIO EX ALI<br />

Esperienza ultraventennale nel<br />

campo dei profilati e fusione<br />

d’alluminio, tranquilla stabilità<br />

finanziaria, titolari di due stabilimenti<br />

con sede a Lamezia Terme e<br />

Bergamo, oltre 120 dipendenti. E’<br />

questa la carta d’identità dei nuovi<br />

titolari <strong>del</strong>lo stabilimento Ali di<br />

“Sa Stoia” di Iglesias (nato 25 anni<br />

fa col nome di Sardal). Le richiamate<br />

referenze costituiscono l’asse<br />

sulla quale si è appuntata la fiducia<br />

di istituzioni e lavoratori, per<br />

i quali esiste l’impegno <strong>del</strong>la loro<br />

complessiva riassunzione (56 unità).<br />

Nel frattempo tutti i lavoratori<br />

Ali sono stati collocati in mobilità<br />

a seguito di un verbale d’accordo<br />

siglato presso l’Ufficio Area Conflitti<br />

<strong>del</strong> Lavoro <strong>del</strong>la Direzione<br />

Provinciale <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong> Lavoro<br />

e Politiche Sociali.<br />

Scadranno il prossimo 25 ottobre<br />

i termini per la presentazione <strong>del</strong>la<br />

domanda di iscrizione alla terza edizione<br />

<strong>del</strong> Corso di specializzazione<br />

in ‘’Gestione <strong>del</strong>le Risorse Umane’’<br />

promosso dall’Associazione Industriali<br />

<strong>del</strong>la provincia di Cagliari<br />

in collaborazione con l’ Università<br />

Cattolica <strong>del</strong> Sacro Cuore di Milano.<br />

Il corso si inserisce nel programma<br />

<strong>del</strong>la Scuola di alta formazione manageriale<br />

promossa dalla Confindustria<br />

cagliaritana e nasce sulla scorta<br />

<strong>del</strong> lusinghiero successo riscosso,<br />

sia in termini di partecipanti che di<br />

risultati qualitativi ed occupazionali,<br />

dalla precedente edizione.<br />

E’ destinato a laureati ancora nella<br />

fase di studio post-universitario o a<br />

persone già impegnate nelle Imprese,<br />

nelle Amministrazioni Pubbliche<br />

e nelle Organizzazioni economiche<br />

e sociali <strong>del</strong>la Sardegna interessate<br />

ad approfondire le problematiche di<br />

un settore sempre più strategico per<br />

All’incontro, tenutosi il 18.8.2004,<br />

hanno preso parte Arcangelo Pierri<br />

per la Ali, Alessandro Mari consulente,<br />

Marco Dattena per la Confindsutria;<br />

Francesco Bardi CGIL,<br />

Antonello Corda CISL, Roberto<br />

Straullu UIL, Sergio Cadoni CI-<br />

SAL in rappresentanza <strong>del</strong>le segreterie<br />

sindacali territoriali; Aldo<br />

Floris, Sandro Contini e Daniele<br />

Piras per la RSU. Alla vertenza ha<br />

preso parte anche Valerio Bordigoni<br />

<strong>del</strong>l’Area Conflitti <strong>del</strong> Lavoro.<br />

La nuova proprietà, che ha mostrato<br />

largo interesse per la fabbrica di<br />

Iglesias, fin dal primo momento,<br />

a seguito di attento sopralluogo,<br />

ha attivato tutta una serie di interventi<br />

atti a portare lo stabilimento<br />

a norma. I primi lavori hanno interessato<br />

la sostituzione dei serbatoi<br />

<strong>del</strong>l’acido solforico che avevano<br />

Gianni Podda<br />

manifestato qualche problema di<br />

tenuta durante l’estate.<br />

Altri interventi riorganizzativi interesseranno<br />

le linee di produzione e<br />

i servizi, così che una volta decisa<br />

la data <strong>del</strong> rientro in fabbrica <strong>del</strong>le<br />

maestranze, tutto possa andare<br />

avanti senza ulteriori perdite di<br />

tempo. La nuova proprietà, infatti,<br />

avrebbe manifestato il proprio<br />

intendimento di riavviare le produzioni<br />

quanto prima, dato anche il<br />

positivo momento <strong>del</strong> mercato.<br />

Stando alle stime, non è da escludere<br />

che lo stabilimento dei profilati<br />

d’alluminio di Iglesias possa<br />

non solo potenziare le produzioni,<br />

ma addirittura diversificarle per<br />

dare risposte più complete alla<br />

larga clientela, con la quale le due<br />

richiamate società <strong>del</strong> gruppo mantengono<br />

duraturi rapporti.<br />

IL CORSO DI GESTIONE RISORSE UMANE<br />

PROMOSSO DALLA CONFINDUSTRIA<br />

lo sviluppo e la competitività <strong>del</strong>le<br />

organizzazioni nei nuovi scenari<br />

<strong>del</strong>l’era <strong>del</strong>la globalizzazione.<br />

L’Associazione Industriali si propone<br />

di dare un nuovo contributo allo<br />

sviluppo <strong>del</strong>la Sardegna, offrendo ai<br />

giovani <strong>del</strong>l’isola l’opportunità di<br />

frequentare, in Sardegna, un corso di<br />

specializzazione di altissimo livello<br />

qualitativo, con una spesa contenuta<br />

e senza costringerli a sobbarcarsi i<br />

costi ed i disagi derivanti dalla frequenza<br />

di analoghi corsi organizzati<br />

nella penisola o in Europa.<br />

Il corso prenderà avvio il prossimo<br />

13 novembre 2004 e si concluderà<br />

nel dicembre 2005.<br />

Si svilupperà in otto fasi, articolate<br />

in 18 moduli di due giornate, per<br />

un totale di 40 giornate e 320 ore di<br />

formazione.<br />

Sono previste due forme di partecipazione:<br />

la prima prevede la partecipazione<br />

alla sola parte teorica,<br />

con l’obiettivo di ampliare le conoscenze<br />

teorico- applicative di riferimento<br />

nell’ambito <strong>del</strong>la gestione<br />

innovativa <strong>del</strong>le risorse umane; la<br />

seconda prevede la partecipazione<br />

ad un percorso misto teorico-pratico<br />

da svilupparsi in aula e attraverso<br />

stage aziendali. E’ prevista inoltre<br />

una parte di formazione outdoor (tre<br />

giorni).<br />

Nell’ambito <strong>del</strong> percorso formativo<br />

sono in programma le seguenti<br />

fasi: I nuovi scenari organizzativi;<br />

La gestione <strong>del</strong>le risorse umane<br />

nella società complessa e riflessiva;<br />

La persona come risorsa; Leadership<br />

– dinamiche dei Gruppi;<br />

Cooperazione/conflitto; L’apprendimento<br />

organizzativo ed il knowledge<br />

management; Strumenti di<br />

gestione aziendale; La formazione<br />

come leva strategica per lo sviluppo<br />

<strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>l’organizzazione;<br />

Le relazioni industriali.<br />

La direzione scientifica <strong>del</strong> corso<br />

è affidata al prof. Giuseppe Scaratti,<br />

<strong>del</strong>l’ Università Cattolica di<br />

Milano.<br />

Le favorevoli condizioni <strong>del</strong> mercato,<br />

l’affinamento <strong>del</strong>le tecnologie e il consolidamento<br />

<strong>del</strong>le professionalità potrebbero<br />

essere gli elementi determinanti a convincere<br />

le multinazionali operanti nell’area<br />

industriale di Portovesme a sviluppare<br />

nuove iniziative o potenziare quelle già<br />

esistenti. Alla base di tutto, però, resta il<br />

discorso dei costi energetici.<br />

L’Eurallumina ha già presentato il suo<br />

Contratto di Programma che prevede,<br />

in due tranches, investimenti per oltre<br />

100 milioni di euro. L’obiettivo è quello<br />

di migliorare le condizioni ambientali,<br />

rimodernare gli impianti per portare le<br />

produzioni, nel giro di alcuni anni, a circa<br />

1.250.000 t/a.<br />

Analogo discorso potrebbe prevedere<br />

la Portovesme srl che, entro fine anno<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

dovrebbe spegnere (o tenere in riserva<br />

fredda) gli impianti Imperial Smelting,<br />

diventati in tutto il mondo (ormai chiusi)<br />

antieconomici e non più affidabili per il<br />

discorso di mercato. Nell’ipotesi di cessazione<br />

produttiva di Imperial Smelting, la<br />

società non potrebbe rinunciare alla fetta<br />

di mercato attuale, per cui sarebbe costretta<br />

a ricorrere al potenziamento produttivo<br />

<strong>del</strong>lo zinco elettrolitico, diventato nel frattempo<br />

un business per i produttori.<br />

Tale potenziamento di impianto, che<br />

Portovesme strapperebbe agli Australiani,<br />

comporterebbe investimenti per non<br />

meno di 300 milioni di euro, oltre che una<br />

riorganizzazione complessiva <strong>del</strong> lavoro,<br />

comprese nuove assunzioni. Per far questo,<br />

però, l’azienda ha necessità di presentare<br />

un proprio Piano di Programma ed<br />

5<br />

IL POLO INDUSTRIALE DI PORTOVESME<br />

VERSO IL POTENZIAMENTO PRODUTTIVO<br />

Portovesme<br />

Iglesias - Ali<br />

Sergio Rombi<br />

ottenere le prescritte autorizzazioni.<br />

I risultati sarebbero enormemente favorevoli<br />

sotto ogni punto di vista: potenziamento<br />

produttivo con contestuale<br />

abbassamento <strong>del</strong>le emissioni inquinanti<br />

(conseguenti alla cessazione <strong>del</strong>l’attività<br />

di Imperial Smelting), nuova forza lavoro<br />

compresa quella prevista nella fase di<br />

montaggio degli impianti, utilizzo degli<br />

spazi interni <strong>del</strong>lo stabilimento per i nuovi<br />

processi elettrolitici, garanzia di continuità<br />

operativa nei prossimi 15-20 anni.<br />

Appare fin troppo evidente che anche<br />

l’Alcoa, in un momento favorevole <strong>del</strong><br />

mercato per quanto attiene ai metalli<br />

non ferrosi, si terrebbe allineata alle<br />

altre realtà, tanto più che la società si<br />

sarebbe già mostrata disposta ad entrare<br />

a far parte <strong>del</strong> pool per la costruzione<br />

<strong>del</strong>la centrale elettrica, con consumo di<br />

carbone <strong>Sulcis</strong>, purchè il risultato finale<br />

sia quello di disporre in futuro di tariffe<br />

agevolate rispetto a quanto attualmente<br />

previsto dal mercato corrente.<br />

Tutto ciò lascia supporre che il polo industriale<br />

di Portovesme sia destinato<br />

ad arrivare ben oltre il 2010-15, come<br />

qualcuno si è già affrettato a pronosticare.<br />

Esso, invece, potrebbe avere la forza, ove<br />

le tariffe elettriche dovessero trovare un<br />

razionale equilibrio come quello esistente<br />

negli altri Paesi produttori di metalli non<br />

ferrosi, per mantenersi nelle dimensioni<br />

sempre più globalizzate e capaci di far<br />

fronte anche nei momenti più difficili.


6<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Speciale<br />

Audizione <strong>del</strong> presidente Soru in<br />

Quarta Commissione (presidente<br />

l’on. Giuseppe Pirisi) sul decreto salvacoste,<br />

argomento che fa discutere.<br />

Una lunga relazione per spiegare<br />

l’urgenza <strong>del</strong> provvedimento, adottato<br />

in agosto, e per definire “una<br />

linea di demarcazione” fra turismo,<br />

che in Sardegna è, ancora, soprattutto<br />

mare, e vendita (più spesso: svendita)<br />

<strong>del</strong> territorio, risorsa irripetibile<br />

che rischia di impoverire, in modo<br />

irreversibile, il solo fattore competitivo<br />

di mercato: l’ambiente.<br />

C’è chi storce il naso e legge, in<br />

quel provvedimento, la negazione<br />

di un’economia trainante, quasi che<br />

– dice Soru – dalla mancata apertura<br />

di qualche cantiere possa dipendere<br />

il bilancio di una stagione turistica<br />

che, peraltro, segna il passo e suscita<br />

altri interrogativi sul futuro di un settore<br />

sempre più a prova di concorrenza.<br />

C’è, invece, chi riconosce che il<br />

decreto <strong>del</strong>la giunta (che un disegno<br />

di legge dovrà perfezionare) era un<br />

atto dovuto per evitare speculazioni<br />

immobiliari e, soprattutto, disparità<br />

di trattamento fra i sardi per l’assenza<br />

di regole comuni nell’isola. Se la<br />

bocciatura di 13 (su 14) piani territoriali<br />

paesistici (il solo in piedi, ma<br />

con una spada di Damocle sul capo,<br />

ha spiegato l’on. Pirisi, è quello <strong>del</strong><br />

Sinis) ha richiesto un intervento di<br />

tutela per evitare l’assalto alla diligenza,<br />

la mancanza di una circolare<br />

esplicativa (chiesta dall’on. Gavino<br />

Manca <strong>del</strong>la Margherita) sulle cose<br />

NON SVENDITA DEL TERRITORIO<br />

SORU DIFENDE IL “SALVACOSTE”<br />

che si possono e non si possono fare<br />

ha alimentato un’altra speculazione,<br />

questa volta politica.<br />

Ma Soru è fermo e chiaro sulla posizione<br />

assunta: non vogliamo – dice<br />

– che in Sardegna si perpetui uno<br />

sfruttamento iniziato con le miniere,<br />

continuato col pecorino romano<br />

e ora in atto col turismo; perché<br />

sempre di “estrazione” si tratta; allora<br />

(ricorda proprio Buggerru, il<br />

cui eccidio di minatori un secolo<br />

è stato commemorato nei giorni<br />

scorsi), con le miniere, imprese, direzioni<br />

lavori, capitale e knowhow<br />

erano stranieri; la Sardegna dava<br />

braccia di fatica, salari bassi; oggi il<br />

turismo è in mano a operatori non<br />

sardi che allestiscono villaggi turistici<br />

estranei al territorio; aperti solo<br />

per brevi periodi, nell’alta stagione,<br />

mentre la speculazione immobiliare<br />

costruisce seconde case. Il territorio<br />

– argomenta il presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

– viene venduto, all’ingrosso<br />

o al dettaglio; in ogni caso passa<br />

di mano. Cediamo il patrimonio di<br />

famiglia per una prospettiva di miseria.<br />

Il turismo è una ricchezza <strong>del</strong>la nostra<br />

economia; ma questo – aggiunge<br />

– non è turismo; perché – spiega<br />

– il turismo è servizi, non case, non<br />

utilizzo per zone di pregio <strong>del</strong> territorio.<br />

Del resto che turismo vogliamo<br />

Abbiamo un mo<strong>del</strong>lo collaudato o<br />

un progetto di sviluppo convincente<br />

Conosciamo le nostre risorse<br />

La qualità e la quantità <strong>del</strong>l’offerta<br />

L’evoluzione <strong>del</strong>la domanda “Noi<br />

– confessa Soru – non lo sappiamo.<br />

Perciò dobbiamo analizzare le risorse<br />

e valutare il turismo che abbiamo<br />

in mente, puntando su un mo<strong>del</strong>lo<br />

Gonnesa - Portopaglia<br />

Renato Soru<br />

che difenda il territorio e possa creare<br />

occupazione duratura.<br />

Inevitabile partire dalle coste, che le<br />

turismo sono una parte appetibile e<br />

pregiata. Annullati i Ptp c’era il pericolo<br />

che qualche Comune, nel miraggio<br />

di aprire cantieri e allentare<br />

la disoccupazione, utilizzasse strumenti<br />

urbanistici vecchi di decenni,<br />

raddoppiando le cubature. Il vuoto<br />

normativo è un pericolo costante. Di<br />

qui la decisione <strong>del</strong> decreto salvacoste,<br />

coerente “agli impegni presi durante<br />

la campagna elettorale”.<br />

Il proposito è quello di rendicontare,<br />

“a bocce ferme”, una situazione che<br />

non può prescindere dalla tutela dei<br />

“beni di famiglia”, quel territorio che<br />

da decenni finisce prevalentemente<br />

nelle mani di qualche imprenditore<br />

venuto da fuori e costituisce un vero e<br />

proprio trasferimento di ricchezza.<br />

Un anno di tempo, chiede Soru,<br />

“tempo breve, che impone alla<br />

giunta di correre velocemente; ma<br />

se ci sarà la collaborazione di tutti,<br />

Comuni compresi, ce la dovremmo<br />

fare”. Del resto “avvertiamo la responsabilità<br />

di non tardare”.<br />

Sono emersi problemi legati alla<br />

“severità” <strong>del</strong> decreto, apparso,<br />

forse, “più duro di quello che è”.<br />

Sovrintendenze e Comuni hanno<br />

frenato la corsa di alcune pratiche,<br />

quand’erano sul filo di lana. L’on.<br />

Buggerru<br />

Sanciu (Forza Italia) chiede che sia<br />

salvaguardata la programmazione<br />

negoziata (decine di piccoli imprenditori<br />

sardi sarebbero costretti<br />

a rinunciare a sovvenzioni di legge)<br />

e Soru risponde: purché si tratti<br />

di residenze alberghiere e non di<br />

seconde case mascherate; l’on. Capelli<br />

(Udc) polemizza sul fatto che<br />

si penalizza la libera iniziativa e la<br />

capacità imprenditoriale, la voglia<br />

di crescere di molti sardi; l’on. Uras<br />

(PRC) chiede che si combatta l’abusivismo<br />

e Soru replica: la legge <strong>del</strong><br />

condono non ci aiuta un gran che;<br />

l’on. La Spisa (Forza Italia) chiede<br />

i nomi “<strong>del</strong>le attività speculative che<br />

preoccupano il presidente”, l’on.<br />

Porcu (Progetto Sardegna) ritiene<br />

che un anno non basti a definire la<br />

norma; l’on. Murgioni (Forza Paris)<br />

riferisce <strong>del</strong>l’esperienza di Castiadas<br />

che ha scelto di integrare il turismo<br />

nelle attività agrarie indicando indici<br />

di cubatura modesti; l’on. Pisanu<br />

(Riformatori) ritiene che il decreto<br />

salvacoste sia stato ispirato “dall’ossessione<br />

atavica <strong>del</strong>la proprietà”;<br />

l’on. Oppi (Udc) ha condiviso<br />

lo sviluppo omogeneo ma ritiene<br />

che non si debbano penalizzare i<br />

Comuni che hanno adottato corretti<br />

strumenti urbanistici; l’on. Pinna<br />

(progetto Sardegna) non demonizza<br />

le regole, non sono “strumento ostativo”<br />

ma “vanno condivise e conosciute”;<br />

l’on. Mattana (Ds) chiede<br />

chiarezza <strong>del</strong>le note transitorie, nelle<br />

cui maglie, spesso, “si annidano i<br />

rischi”.<br />

Alla fine, il presidente Soru replica.<br />

Punto cruciale è realizzare un<br />

turismo fatto di servizi, non di speculazioni<br />

immobiliari e cemento<br />

sulle coste. La Sardegna ha prezzi<br />

alti, trasporti difficili, una cultura<br />

<strong>del</strong>l’accoglienza non altissima: ci<br />

salva l’ambiente, unico vantaggio<br />

competitivo. Perché sciuparlo<br />

NUOVA PROPOSTA DI LEGGE<br />

PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE<br />

Una proposta di legge per lo sviluppo<br />

<strong>del</strong>la Sardegna nel pieno<br />

rispetto <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong> ruolo<br />

dei comuni sardi.<br />

La coalizione Sardegna Unita ha<br />

presentato la propria proposta urbanistica<br />

che mette in campo diversi<br />

obiettivi che rilanciano lo sviluppo<br />

sostenibile con la Regione<br />

chiamata ad un ruolo di indirizzo<br />

e programmazione e gli enti locali<br />

protagonisti <strong>del</strong>la pianificazione<br />

territoriale.<br />

Ad approvare lo strumento di pianificazione<br />

regionale dovrà essere<br />

il Consiglio Regionale chiamato<br />

ad assumere il ruolo cardine di soggetto<br />

di indirizzo nella legislazione<br />

urbanistica <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

I Comuni avranno invece il compito<br />

di programmare urbanisticamente lo<br />

sviluppo tenendo conto <strong>del</strong>le peculiarità<br />

<strong>del</strong> proprio territorio e <strong>del</strong>le valenze<br />

ambientali di cui sono titolari.<br />

La proposta tende ad evitare il conflitto<br />

tra Regione e Comuni che ha<br />

storicamente bloccato la concertazione<br />

sulle tematiche urbanistiche<br />

e <strong>del</strong>lo sviluppo.<br />

Con l’articolato <strong>del</strong>la proposta di<br />

legge si ribadisce la necessità che<br />

la Regione si limiti, nel rapporto<br />

con i Comuni, ad una verifica di<br />

coerenza degli strumenti pianificatori<br />

con il Piano Regionale, senza<br />

entrare nel merito <strong>del</strong>le scelte che<br />

ricadono totalmente nella potestà<br />

degli Enti Locali.<br />

Le norme transitorie <strong>del</strong>la Proposta<br />

di Legge prevedono una limitazione<br />

volumetrica per quanto riguarda<br />

la mancata pianificazione ma<br />

salvaguarda tutte le potenzialità di<br />

sviluppo con particolare riferimento<br />

al turismo.<br />

La coalizione presenterà nei prossimi<br />

giorni, a conclusione dei lavori<br />

consiliari, la proposta di legge nei<br />

suoi dettagli agli organi di informazione.<br />

Portoscuso


Lavoro<br />

LE POSITIVE CONDIZIONI DI MERCATO PER L’EURALLUMINA<br />

ATTIVANO INVESTIMENTI NEGLI IMPIANTI DI PORTOVESME<br />

L’Eurallumina guarda con prudente<br />

fiducia al suo futuro. Gli<br />

azionisti hanno <strong>del</strong>iberato cospicui<br />

nuovi investimenti che<br />

dovrebbero garantire la vita<br />

<strong>del</strong>lo stabilimento <strong>del</strong>l’ossido<br />

di alluminio per almeno altri<br />

vent’anni, se non di più. E’ una<br />

condizione favorevole, dettata<br />

soprattutto dal mercato che<br />

consente di produrre e vendere<br />

bene il prodotto estratto<br />

dalla bauxite e dal quale poi si<br />

ottiene il metallo di alluminio.<br />

Il punto sullo stato di salute<br />

di questo stabilimento, “<strong>Gazzetta</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” l’ha fatto con<br />

l’Amministratore Delegato<br />

ing. Vincenzo Rosino.<br />

D) Superata l’emergenza<br />

Eurallumina<br />

R) L’emergenza <strong>del</strong> bacino è<br />

superata. Quindi, nel breve<br />

termine siamo fuori <strong>del</strong>l’emergenza.<br />

Ciò nonostante ritengo<br />

che ci siano altre emergenze<br />

che in questo momento sono<br />

nascoste da una condizione di<br />

mercato favorevole, ma che<br />

potrebbero, di fatto, diventare<br />

gravi qualora il mercato non<br />

dovesse più “tirare” come avviene,<br />

di norma, ciclicamente.<br />

In questo momento noi abbiamo<br />

un mercato molto favorevole,<br />

sia in termine di prezzi<br />

d’alluminio che d’allumina,<br />

perché c’è una forte richiesta<br />

sia di metallo che d’allumina<br />

dalla realtà cinese. Questo, stà<br />

mantenendo alti i prezzi <strong>del</strong>l’allumina<br />

che compensano<br />

quelle che sono le inefficienze<br />

<strong>del</strong> sistema europeo. Nonostante<br />

ciò, un manager accorto<br />

deve tener conto di questo,<br />

preparando comunque l’azienda<br />

ai tempi meno favorevoli.<br />

Per far questo c’è necessità di<br />

un’attenzione da parte <strong>del</strong>le<br />

autorità, anche perchè i provvedimenti<br />

che ci riguardano<br />

sono tutti di corto respiro.<br />

Intendo dire: l’esenzione <strong>del</strong>l’accise<br />

sull’olio combustibile<br />

cesserà alla fine <strong>del</strong> 2006; la<br />

tariffa energetica agevolata è<br />

prevista fino a giugno 2007.<br />

Inoltre ci sono nuovi balzelli<br />

che sicuramente verranno ad<br />

interessarci e ad aggravare<br />

sui nostri costi, quali la tassa<br />

sull’emissione di CO2, il trattamento<br />

<strong>del</strong>le acque di falda,<br />

compresi i costi di un’azione<br />

di rimedio <strong>del</strong>l’acquifero che<br />

D) S’era parlato, tempo fa, d’utilizzare<br />

i fanghi residui di lavorazione <strong>del</strong>la<br />

bauxite per la bonifica dei metalli<br />

pesanti presenti nelle discariche<br />

minerarie. Poi più niente.<br />

R) Innanzi tutto è un discorso valido.<br />

Certamente il processo è ben noto, è<br />

stato provato in forma semindustriale<br />

in molte parti <strong>del</strong> mondo. I risultati<br />

sono stati di grand’efficacia. Quindi<br />

ci sono risultati positivi. Quello che<br />

non è successo ancora è stata l’ampia<br />

commercializzazione di questo processo,<br />

per cui non c’è quella richiesta<br />

che noi ci attendevamo da alcuni anni.<br />

La Virotec, società australiana, ha<br />

adesso costituito la Virotec Italia,<br />

amministrata dal dott. Vittorio Bellò.<br />

La società sta mettendo a punto la<br />

migliore presentazione al mercato<br />

sia in Italia che in Europa.<br />

Vincenzo Rosino<br />

sottende l’intera area industriale.<br />

Sono una serie di problematiche<br />

che in prospettiva<br />

ci toccherà non poco.<br />

D) Come lei sottolineava, un<br />

management accorto previene<br />

determinate condizioni,<br />

cercando di studiare i rimedi<br />

con i quali affrontare la<br />

nuova situazione.<br />

R) Non possiamo, al momento,<br />

prevedere alcunchè. Però nei<br />

limiti <strong>del</strong> possibile dobbiamo<br />

prepararci. Proprio in questa<br />

prospettiva, abbiamo alcuni<br />

obiettivi fondamentali ed irrinunciabili,<br />

quali, per primo,<br />

raggiungere l’eccellenza. Il<br />

che significa portare l’impianto<br />

al massimo <strong>del</strong>l’efficienza,<br />

stando sempre attenti alla sicurezza<br />

e alla riduzione dei costi<br />

di gestione. Il taglio dei costi<br />

è una pratica quotidiana, che<br />

però non può incidere sulla<br />

sicurezza e sull’ambiente. Abbiamo<br />

presentato un Contratto<br />

di Programma per un investimento<br />

di 75 milioni di euro ed<br />

abbiamo in animo di presentarne<br />

un secondo per ulteriori<br />

30 milioni di euro. Tutt’e due<br />

i Contratti di Programma sono<br />

a fronte di un piano d’investimento.<br />

Il primo, già in essere,<br />

comprende la spesa <strong>del</strong> bacino<br />

di 28 milioni di euro. Comprende,<br />

poi, invece, la parte<br />

relativa all’ammodernamento<br />

<strong>del</strong>l’impianto ed un ulteriore<br />

investimento per l’incremento<br />

parziale <strong>del</strong>la capacità <strong>del</strong>l’impianto<br />

fino a 1.100.000<br />

t/a, anch’esso ad oggi già approvato<br />

dagli azionisti. Questo<br />

Contratto di Programma<br />

è stato dichiarato ammissibile<br />

dal Ministero <strong>del</strong>l’Industria,<br />

D) Simili interventi, per voi sarebbero<br />

sinergici o business<br />

R) Sarebbe senza dubbio una sinergia.<br />

Noi non guardiamo a questo tipo<br />

di lavoro, perché siamo impegnati<br />

nella produzione d’allumina. Sarebbe<br />

certamente una sinergia anche forte<br />

perché l’Eurallumina ha il problema<br />

<strong>del</strong>lo smaltimento dei fanghi. Problema<br />

che per il momento è praticamente<br />

risolto fino al 2019. Certo è che se<br />

si avesse un riutilizzo cospicuo dei<br />

fanghi la vita <strong>del</strong>lo stabilimento si<br />

allungherebbe ben oltre.<br />

D) Si dice che la vita di quest’impianto<br />

potrebbe essere di ulteriori<br />

10-12 anni.<br />

R) Assolutamente. Ci sono impianti<br />

nel mondo che hanno cento anni<br />

di vita. Il processo Bayer non ha<br />

subito sostanziali modifiche. Quindi<br />

è stato approvato dalla precedente<br />

Giunta regionale, ed è<br />

stato anche cofinanziato dalla<br />

Regione per 5 milioni di euro.<br />

Esso, però, è in notevole ritardo.<br />

Cioè, non abbiamo ancora<br />

avuto l’approvazione <strong>del</strong><br />

CIPE. Il secondo piano d’investimento<br />

si rende più credibile<br />

se il primo piano avrà<br />

ottenuto tutte le prescritte autorizzazioni,<br />

altrimenti apparirebbe<br />

mancante dei presupposti.<br />

Il piano d’investimento<br />

di 35 milioni di euro porterebbe<br />

un ulteriore recupero <strong>del</strong>la<br />

capacità <strong>del</strong>l’impianto che<br />

dovrebbe attestarsi intorno a<br />

1.250.000 t/a di ossido di alluminio,<br />

più altri investimenti<br />

nelle strutture.<br />

C’è da dire una cosa, e questo<br />

è importante: in effetti<br />

c’è una finestra per questa<br />

iniziativa. Quando il mercato<br />

è forte è possibile proporre<br />

agli azionisti investimenti anche<br />

cospicui come quelli che<br />

stiamo proponendo, perché<br />

dall’altra parte c’è il mercato<br />

che assorbe. Perso il treno, investire<br />

sarà estremamente più<br />

difficile. Quindi, le cose che<br />

ognuno deve, dovranno essere<br />

fatte nei tempi minimi necessari.<br />

Con ciò intendo dire che<br />

il Contratto di Programma,<br />

per noi, è una priorità perché<br />

è necessario sopperire o nascondere<br />

i fattori strutturali<br />

e negativi che comunque affliggono<br />

chi opera in una terra<br />

come la Sardegna.<br />

D) Ing. Rosino, il che significa<br />

che c’è ancora fiducia<br />

R) Da parte degli azionisti sicuramente.<br />

Aver approvato gli<br />

investimenti di cui si diceva<br />

la tecnologia che abbiamo noi non<br />

è obsoleta. Sono i macchinari che<br />

necessitano di ammodernamenti e<br />

che, ovviamente, hanno richiesto<br />

nel tempo forti investimenti. Noi, per<br />

esempio, avevamo una strumentazione<br />

pneumatica che è stata interamente<br />

sostituita dal sistema computerizzato<br />

in ogni singolo processo. Quest’ammodernamento<br />

nel 1992-93 costò circa<br />

30 miliardi di vecchie lire.<br />

D) L’Eurallumina ha ormai superato<br />

il trent’anni di vita.<br />

R) Esattamente trentun’anni di vita<br />

produttiva e gli impianti sono in<br />

perfetta forma. La manutenzione è<br />

sempre stata presente. Il problema<br />

non è l’impianto, semmai vendere<br />

il prodotto ad una prezzo adeguato.<br />

Quindi stare sul mercato.<br />

D) I problemi ambientali<br />

R) Oltre il discorso <strong>del</strong> bacino fanghi,<br />

non abbiamo altri particolari problemi.<br />

Anche l’inquinamento <strong>del</strong>le acque<br />

sotterranee è qualcosa di cui siamo<br />

venuti a conoscenza, ma anche su di<br />

esso stiamo operando per bonificare<br />

le falde. Con la messa in marcia e<br />

il definitivo collaudo <strong>del</strong>l’impianto<br />

Sumitomo anche il problema fumi<br />

(calcinazione e caldaie per produzione<br />

vapore) è superato. E’ un impianto<br />

che garantisce oltre misura la qualità<br />

dei fumi che vengono rilasciati<br />

in aria.<br />

Massimo Carta<br />

poc’anzi, è un sintomo eloquente<br />

di fiducia. Coi nuovi<br />

investimenti andremo a consolidare<br />

la capacità produttiva<br />

e il nostro mercato.<br />

D) In che misura il mercato<br />

è capace di assorbire le vostre<br />

produzioni al ritmo attuale<br />

R) Noi prevediamo per i prossimi<br />

due anni. Quindi, c’è una<br />

condizione molto importante<br />

per l’Eurallumina fino al 2007.<br />

Per quella data, in cui prevediamo<br />

il ritorno <strong>del</strong> mercato alla<br />

normalità, noi dovremmo essere<br />

preparati ad avere dei costi<br />

che giustichino quest’impianto.<br />

Non dimentichiamo l’effetto<br />

euro-dollaro sui nostri costi.<br />

Questo effetto ha addizionato<br />

all’Eurallumina almeno 30<br />

dollari a tonnellata di prodotto.<br />

In parte l’effetto euro-dollaro<br />

è bilanciato dai prezzi dei prodotti,<br />

però non è detto che le<br />

due congiunture continuino di<br />

pari passo. Quello che abbiamo<br />

perso per effetto cambio monetario,<br />

l’abbiamo guadagnato, in<br />

qualche modo, dal mercato. Ma<br />

nel momento in cui l’operazione<br />

dovesse andare al contrario,<br />

sicuramente il mercato scenderà,<br />

trattandosi di cicli, e non è<br />

detto che il dollaro si rivaluti<br />

nei confronti <strong>del</strong>l’euro. Se dovesse<br />

rimanere un euro forte e<br />

il mercato <strong>del</strong>l’allumina debole<br />

noi ci troveremmo in difficoltà.<br />

D) Che ruolo assolve l’Eurallumina<br />

nel suo settore<br />

R) L’Europa produce<br />

6.200.000 tonnellate di allumina<br />

a fronte di 9.000.000<br />

che ne consuma. Di fatto l’allumina<br />

in Europea è corta.<br />

L’Eurallumina contribuisce al<br />

mercato europeo in ragione di<br />

circa il 15%.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

LAVORI DELLAGIUNTA COMUNALE DI CARBONIA<br />

tel. 0781.260047-59<br />

fax 0781.260058<br />

7<br />

- Approvazione <strong>del</strong>la modifica al progetto definitivo dei lavori di recupero <strong>del</strong>l’asta fluviale<br />

<strong>del</strong> rio Cannas, redatto dall’ing. Paolo Costa, al fine di integrarlo col progetto di sistemazione<br />

predisposto dal Consorzio Bonifica Basso <strong>Sulcis</strong> in adeguamento al Piano di Assetto<br />

Idrogeologico.<br />

- Approvazione dei progetti definitivi relativi ai lavori: adeguamento alla normativa vigente<br />

in materia di impianti elettrici e prevenzione incendi nella scuola elementare di via<br />

Liguria; ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza nella scuola materna ex<br />

Esmas va Liguria; completamento e adeguamento alle norme <strong>del</strong>le scuole materne di via<br />

S.Caterina-Serbariu e via Brigata Sassari.<br />

- Approvazione progetti preliminari-definitivi dei lavori di: manutenzione e modifica dei<br />

fabbricati di servizio Cimitero Carbonia.<br />

- Approvazione dei progetti preliminari dei lavori di manutenzione straordinaria <strong>del</strong>le<br />

strade e dei marciapiedi <strong>del</strong>la zona Su Rei e Is Maccionis; rifacimento <strong>del</strong>le pavimentazioni<br />

stradali; manutenzione straordinaria degli stabili comunali nelle Circoscrizioni di<br />

Cortoghiana, Barbusi e Serbariu.<br />

Approvazione <strong>del</strong> progetto preliminare-definitivo dei lavori di rifacimento <strong>del</strong>la rete idrica<br />

nelle frazioni di Cortoghiana, Barbusi, Bacu Abis e Flumentepido


IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />

... E ANCHE CITTA’<br />

Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />

prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />

Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />

non sarà più necessario<br />

recarsi a Cagliari per richiedere<br />

VISURE E<br />

CERTIFICATI CATASTALI<br />

Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />

il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />

ubicati in IGLESIAS via Roma 25<br />

IL CATASTO E’ MOLTO<br />

PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />

Tutti gli interessati possono recarsi<br />

presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />

dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />

lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />

Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />

GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />

Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU<br />

Il Presidente<br />

<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />

Marco Marras<br />

Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />

che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />

(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />

e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />

di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />

a: 0781. 22881.


salute<br />

IL SINDACATO SARDO SUL SISTEMA<br />

SOCIO-SANITARIO-ASSISTENZIALE<br />

Undici proposte da portare al tavolo<br />

<strong>del</strong> confronto con la Giunta regionale<br />

prima che l’assestamento di Bilancio<br />

2004 e ancor più la Finanziaria 2005<br />

siano completati. Dietro ogni argomento<br />

c’è il malessere socio-sanitario-assistenziale<br />

che caratterizza la<br />

Sardegna.<br />

CGIL-CISL e UIL, per quanto fortemente<br />

preoccupati <strong>del</strong>lo stato in cui<br />

versa la sanità sarda, sono più che mai<br />

convinti che sia necessaria ed urgente<br />

la programmazione regionale <strong>del</strong>le<br />

politiche sanitarie e sociali in Sardegna<br />

con la determinazione di obiettivi<br />

di salute credibili e l’integrazione dei<br />

servizi sanitari e socio assistenziali.<br />

Le proposte di sintesi sui punti più<br />

rilevanti <strong>del</strong>la piattaforma CGIL-<br />

CISL-UIL:<br />

1) Il rilancio <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>la<br />

prevenzione, promovendo corretti<br />

stili di vita e un’adeguata educazione<br />

sanitaria, attraverso una campagna di<br />

sensibilizzazione e informazione tesa<br />

a produrre un risparmio economico<br />

sui costi sanitari e sociali;<br />

2) La rimodulazione <strong>del</strong> sistema<br />

socio-sanitario, nel contesto<br />

<strong>del</strong>la ridefinizione <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>la Regione<br />

e <strong>del</strong>le Autonomie locali, dando<br />

concretezza ad un mo<strong>del</strong>lo universalistico<br />

e solidale.<br />

3) L’approvazione <strong>del</strong> Piano<br />

sanitario regionale l’adeguamento <strong>del</strong><br />

Piano socio assistenziale regionale<br />

quali strumenti strategici per il sistema<br />

sanitario, concertati con le parti sociali,<br />

capaci di attivare strumenti di ricerca<br />

e di monitoraggio che contengano<br />

gli obiettivi di salute e stabiliscano gli<br />

standard per garantire l’erogabilità dei<br />

LEA e la qualità <strong>del</strong>le prestazioni;<br />

4) La realizzazione <strong>del</strong>la dimensione<br />

territoriale <strong>del</strong> sistema sanitario<br />

attraverso l’articolazione dipartimentale<br />

e distrettuale, che divenga il<br />

luogo <strong>del</strong>l’integrazione socio-sanitaria;<br />

5) La definizione <strong>del</strong> sistema<br />

sociale attraverso gli ambiti territoriali<br />

favorendo l’associazionismo dei<br />

Comuni quali titolari <strong>del</strong>la programmazione<br />

<strong>del</strong> sistema integrato degli<br />

interventi e dei servizi;<br />

6) L’attuazione <strong>del</strong> Piano di<br />

zona, adottato di norma attraverso<br />

l’accordo di programma, definito con<br />

tutti i soggetti pubblici accreditati e sociali;<br />

7) La definizione <strong>del</strong>la struttura<br />

ospedaliera nella concezione di<br />

rete integrata dei presidi ospedalieri,<br />

basata sull’intensità <strong>del</strong>la cura, sulla<br />

specializzazione clinica e sulla qualità<br />

<strong>del</strong>l’assistenza. L’elemento strategico<br />

Iglesias - CTO<br />

consiste nella con testualità tra riorganizzazione<br />

ospedaliera e la determinazione<br />

<strong>del</strong> servizi alternativi;<br />

8) L’eliminazione <strong>del</strong>le liste<br />

d’attesa che rappresentano una barriera<br />

al diritto di accesso ai servizi,<br />

per cui si rende necessaria la selezione<br />

<strong>del</strong>la domanda, differenziando<br />

l’accesso in ragione <strong>del</strong>l’entità e<br />

<strong>del</strong>l’urgenza <strong>del</strong> bisogno, attivando<br />

le necessarie ristrutturazioni organizzative<br />

che possono ottimizzare<br />

l’offerta;<br />

9) L’istituzione <strong>del</strong>l’assistenza<br />

domiciliare integrata e<br />

<strong>del</strong>l’ospedalizzazione a domicilio<br />

quali risposte efficaci per assicurare<br />

la continuità terapeutica;<br />

10) Il rifinanziamento <strong>del</strong><br />

fondo per la non autosufficienza;<br />

11) La riqualificazione <strong>del</strong>l’insieme<br />

dei saperi, <strong>del</strong>le competenze<br />

e <strong>del</strong>le professionalità che<br />

operano nel sanitario e nel sociale.<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

9<br />

LA REGIONE HA APPROVATO<br />

IL PROGRAMMA BORSE DI STUDIO<br />

PER I MEDICI SPECIALIZZANDI<br />

La commissione Sanità <strong>del</strong> Consiglio regionale,<br />

presieduta da Pierangelo Masia,<br />

ha approvato “con qualche raccomandazione”<br />

il programma n. 3 <strong>del</strong>la Giunta<br />

regionale, che prevede la concessione di<br />

contributi alle Università sarde “per l’istituzione<br />

di borse di studio per la frequenza<br />

<strong>del</strong>le scuole di specializzazione <strong>del</strong>le facoltà<br />

di medicina e chirurgia”.<br />

Il provvedimento è particolarmente atteso<br />

dai giovani medici che seguono i corsi di<br />

specializzazione istituiti dalle università<br />

<strong>del</strong>la Sardegna. “Si tratta di un programma,<br />

hanno fatto notare il presidente Masia<br />

e tutti i componenti la Settima Commissione<br />

Sanità, che è stato trasmesso con eccessivo<br />

ritardo e che ha “fatto preoccupare” i giovani<br />

medici sardi che frequentano le scuole<br />

di specializzazione e che, tra l’altro, sopperiscono<br />

con il loro impegno alle carenze degli<br />

organici”.<br />

La Commissione, quindi, ha auspicato che,<br />

in futuro, il programma di intervento che da<br />

pratica attuazione alla legge regionale n. 5<br />

<strong>del</strong> 1992 venga trasmesso tempestivamente,<br />

possibilmente nei primi mesi di ogni anno, e<br />

che le eventuali variazioni siano comunicate<br />

alla stessa Commissione che, su di esse, si<br />

deve esprimere.<br />

Le borse finanziate per l’anno 2004 sono<br />

126, complessivamente, 72 <strong>del</strong>le quali destinate<br />

alla facoltà di medicina <strong>del</strong>l’Università<br />

di Cagliari e 54 a quella di Sassari. L’importo<br />

<strong>del</strong>le singole borse, come precisato<br />

dal Ministero per l’Università e la Ricerca<br />

scientifica, è di 11.603.50 euro, per una spesa<br />

complessiva di 1.462.041,00 euro.<br />

PIU’ ATTENZIONE AL SOCIO-ASSISTENZIALE<br />

NELL’ASSESTAMENTO DEL BILANCIO REGIONALE<br />

I tagli alla sanità sono “politicamente<br />

condivisibili” perché contribuiscono<br />

a colmare un disavanzo di 149 milioni<br />

maturato nel 2003 che, per legge,<br />

deve essere ripianato entro il 2004.<br />

Perciò l’assestamento di bilancio<br />

è un atto dovuto. Tuttavia “si deve<br />

fare attenzione a non toccare il settore<br />

socio assistenziale, in forte ritardo<br />

rispetto alle necessità di ampie fasce<br />

di popolazione” che stenta a decollare<br />

e per il quale è necessario pensare<br />

a politiche più consistenti. Lo<br />

ha affermato l’on. Silvio Lai (Ds)<br />

dopo l’incontro che la Commissione<br />

sanità ha avuto, ieri, con l’assessore<br />

Dirindin.<br />

L’on. Lai ha chiesto che “siano attivati<br />

rapidamente interventi su base<br />

regionale di contrasto alla povertà a<br />

partire dalla sperimentazione di un<br />

nuovo provvedimento sul reddito<br />

minimo di inserimento.<br />

Poiché il fenomeno <strong>del</strong>le povertà,<br />

vecchie e nuove, tende ad aumentare<br />

è indispensabile, ha concluso l’on.<br />

Lai, un piano fra gli Assessorati <strong>del</strong><br />

Lavoro, <strong>del</strong>la Sanità e <strong>del</strong>la Pubblica<br />

istruzione per concertare gli strumenti<br />

Nel momento in cui la pubblica opinione<br />

sarda sembra particolarmente attenta<br />

e sensibile alla donazione degli organi,<br />

l’Associazione Sarda Trapianti ha proposto,<br />

per il terzo anno consecutivo, il<br />

Convegno regionale per la Rinascita <strong>del</strong>la<br />

vita dal tema “Immunosoppressione-Assistenza<br />

psico pedagogica.<br />

E’ stato un aspetto <strong>del</strong> momento <strong>del</strong>la<br />

donazione d’organi, che ha visto insieme<br />

luminari e scienziati a dibattere a Cagliari<br />

l’argomento, troppe volte sfiorato e mai<br />

affrontato con la dovuta decisione per la<br />

sua importanza.<br />

Il Terzo Convegno Regionale è stato presieduto<br />

dal luminare Licinio Contu e ad<br />

esso hanno preso parte anche esperti <strong>del</strong>la<br />

materia arrivati da Parigi, Milano, Roma,<br />

necessari ad aggredire il fenomeno.<br />

Non sarà una partita facile, considerato<br />

che il disavanzo <strong>del</strong>la sanità<br />

sembra destinato a crescere.<br />

LA SARDEGNA AL PRIMO POSTO<br />

NELLA DONAZIONE D’ORGANI<br />

Licinio Contu<br />

Bologna, Torino, L’Aquila, Perugia, Formia,<br />

Sassari e naturalmente da Cagliari.<br />

Proprio nei giorni precedenti il Convegno,<br />

Licio Contu aveva avuto parole di vivo<br />

apprezzamento per i Sardi che nell’ultimo<br />

anno si sono distinti a livello non solo nazionale<br />

per l’alta percentuale in aumento<br />

<strong>del</strong>la donazione d’organi.


10<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

Politica<br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

INSPIEGABILI RITARDI SUL FRONTE<br />

DEL RISANAMENTO DEL TERRITORIO<br />

Se si dovesse tener conto <strong>del</strong>la<br />

superficie <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong><br />

numero <strong>del</strong>le discariche presenti<br />

in esso, il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

verrebbe classificato il più<br />

dissestato <strong>del</strong>la Sardegna. La<br />

valutazione non è una novità.<br />

Centinaia di miniere e assaggi<br />

minerari, discariche di varia<br />

natura mineraria ed industriale,<br />

dissesti procurati da cave e incontrollate<br />

asportazioni di sabbie,<br />

danno l’esatta dimensione<br />

<strong>del</strong> fenomeno sul quale finora<br />

si sono sprecati programmi,<br />

progetti di risanamento e protocolli<br />

rimasti nei cassetti di<br />

enti territoriali, provinciali e<br />

regionali.<br />

DISCARICHE<br />

MINERARIE<br />

Sul fronte <strong>del</strong>la bonifica <strong>del</strong>le<br />

discariche minerarie due<br />

erano parse le novità di rilievo:<br />

l’utilizzo dei fanghi rossi<br />

Eurallumina capaci di neutralizzare<br />

gli effetti pericolosi dei<br />

metalli presenti negli scarti di<br />

miniera o cave dismesse; e<br />

l’operatività data ai circa 480<br />

ex LSU, oggi stabilizzati in<br />

Consorzio Geoparco, che assieme<br />

alle residue maestranze<br />

Gianni Podda<br />

Igea avrebbero dovuto, secondo<br />

i programmi, dar avvio<br />

alla fase di messa in sicurezza<br />

e risanamento di tutti quei siti<br />

compromessi dalla secolare<br />

attività mineraria.<br />

Al momento resta inspiegabile<br />

perché non siano state<br />

attivate le procedure d’utilizzo<br />

dei residui di lavorazione<br />

Eurallumina che, secondo studi<br />

e risultati ottenuti altrove<br />

(sistema brevettato), avrebbe<br />

potuto dare una risposta positiva<br />

sia con la bonifica <strong>del</strong>le<br />

discariche minerarie e sia riducendo<br />

le quantità di fanghi<br />

rossi abbancati nel bacino di<br />

“Su Stangioni” di Portoscuso.<br />

L’unico piano antinquinamento<br />

applicato, sia pure non<br />

completamente, è stato quello<br />

riconosciuto con provvedimento<br />

governativo, per il<br />

quale erano stati stanziati<br />

circa 110 miliardi di vecchie<br />

lire e che solo in parte sono<br />

stati utilizzati dagli stabilimenti<br />

di Portovesme per<br />

migliorare le condizioni ambientali<br />

dentro il perimetro<br />

aziendale, i cui effetti comunque<br />

si allargano anche<br />

nel territorio circostante.<br />

Anche di queste provvidenze<br />

restano ancora da spendere<br />

diverse decine di miliardi<br />

(sempre di vecchie lire), per<br />

quanto resti difficile capire<br />

chi debba intervenire a riguardo.<br />

Per il resto è buio.<br />

Gonnesa - Acqua sa canna<br />

Provincia di Cagliari<br />

ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI E<br />

PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />

Eppure il capitolo <strong>del</strong>la messa<br />

in sicurezza e di risanamento<br />

dei siti minerari è compreso<br />

nell’azione propedeutica, da<br />

svolgere da parte <strong>del</strong>le maestranze<br />

sia Igea che Consorzio<br />

Geoparco (ex LSU), al<br />

varo <strong>del</strong> Parco Geominerario<br />

Storico Ambientale <strong>del</strong>la<br />

Sardegna.. Senza, infatti,<br />

quest’azione non potrà essere<br />

data pratica attuazione al progetto<br />

<strong>del</strong> Parco Geominerario,<br />

la cui unica caratteristica,<br />

finora, è stata quella di carrozzone<br />

incapace persino di<br />

spendere le dotazioni finanziarie<br />

ad esso attribuite con<br />

legge <strong>del</strong> Governo.<br />

Altro fronte che potrebbe essere<br />

bonificato è quello dei residui<br />

industriali (comunemente<br />

indicati come fanghi rossi)<br />

accumulati alla periferia di<br />

Iglesias (ma non i soli) i cui<br />

tenori di metallo potrebbero<br />

indurre l’impianto integrato<br />

piombo-zinco di Portovesme<br />

a trattarli per ricavarne metallo.<br />

In questo caso il risultato<br />

sarebbe duplice: da una parte<br />

si otterrebbe la bonifica <strong>del</strong><br />

territorio che da Monteponi<br />

arriva fino a S.Giovanni Miniera;<br />

e dall’altra si avrebbe<br />

un discorso industriale di non<br />

secondaria importanza per gli<br />

impianti <strong>del</strong> polo integrato.<br />

Finora, anche questo discorso<br />

sembra essere stato fatto tra<br />

sordi, senza che la politica e<br />

gli organismi regionali abbiano<br />

saputo dare valide indicazioni,<br />

mediante l’adozione<br />

degli atti necessari.<br />

Intanto quei cumuli dilavati<br />

continuano ad essere trascinati<br />

dall’acqua piovana e dal<br />

vento nella palude “Sa Masa”<br />

di Gonnesa dove, secondo stime,<br />

ci sarebbe la più alta concentrazione<br />

di piombo e di<br />

zinco che la storia iglesiente<br />

abbia mai conosciuto.<br />

DISCARICHE<br />

CONTROLLATE<br />

In un discorso così complesso,<br />

e scarsamente preso in<br />

considerazione dalle istituzioni<br />

preposte, potrà sembrare<br />

strano l’affermare che le<br />

uniche soluzioni valide, finora<br />

adottate, sono state le discariche<br />

controllate costruite<br />

dalle aziende e fortemente avversate<br />

dalle popolazioni e da<br />

cellule di pseudo ambientalismo.<br />

Il bacino di contenimento<br />

dei fanghi rossi Eurallumina,<br />

le discariche controllate<br />

Iglesias - area Monteponi<br />

di Genna Luas e Acqua Sa<br />

Canna <strong>del</strong>la Portovesme srl,<br />

le due discariche rifiuti urbani<br />

di Candiazzus (Iglesias) e<br />

Tuerredda (Carbonia) sono<br />

allo stato attuale, incredibile<br />

ma vero, le uniche soluzioni<br />

razionali e tranquillizzanti<br />

sotto il profilo ambientale<br />

nel <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. Esse,<br />

infatti, sono state realizzate<br />

su siti geologicamente testati<br />

preventivamente, coperti con<br />

strati impermeabilizzanti per<br />

evitare possibili infiltrazioni<br />

in sottosuolo <strong>del</strong>le acque di<br />

percolato, ed inoltre, risultano<br />

sotto costante controllo da<br />

parte di squadre di tecnici.<br />

La complessiva condizione<br />

<strong>del</strong> territorio in esame dovrebbe<br />

indurre le istituzioni<br />

preposte a valutare attentamente<br />

quanto è stato fatto,<br />

ma soprattutto quanto non<br />

è stato fatto per bonificare<br />

questa parte <strong>del</strong>l’Isola che attende<br />

prima di tutto di essere<br />

bonificata dalla burocrazia e<br />

quindi dai cumuli <strong>del</strong>le discariche<br />

che oltre a penalizzare<br />

e danneggiare il territorio,<br />

sono il più grosso ostacolo<br />

al nuovo sviluppo, che non<br />

sia più quello di carattere<br />

minerario.<br />

Iglesias - Genna Luas<br />

Centralino 0704092897 – 4092899<br />

Fax 070521034<br />

Assessore Pinello Cossu 0704092700<br />

Dirigente Dott.ssa Enrica Ambrosini 0704092773<br />

Segretaria Assessore 0704092736<br />

Biblioteca 0704092702<br />

Servizio Minorati Sensoriali 0704092703<br />

Servizio Minori 0704092820<br />

Servizio Minori 0704092804<br />

Servizio Minori 0704092715<br />

Servizio Minori 0704092704<br />

Servizio Minori 0704092788<br />

Ufficio Nidi 07040922792<br />

Servizio Numero Blu 0704092 - 800575050<br />

Servizio Informa Donna 0704092728-2706<br />

Servizi Amministrativi 0704092750-2701-2734- 2710-2735<br />

Servizio Protocollo 0704092733<br />

ASSESSORATO SERVIZI SOCIALI<br />

E PROBLEMATICHE DELLA FAMIGLIA<br />

CAGLIARI VIA CADELLO 9<br />

MASTER IN RELAZIONI INDUSTRIALI<br />

Sono aperte le iscrizioni al<br />

XIII Master in “Relazioni<br />

Industriali” organizzato dal<br />

Centro Studi di Relazioni<br />

Industriali e dalla Facoltà di<br />

Scienze Politiche <strong>del</strong>l’Università<br />

di Cagliari. Il Master<br />

si propone di sviluppare le<br />

conoscenze e le competenze<br />

sui temi <strong>del</strong>le relazioni industriali,<br />

<strong>del</strong> diritto <strong>del</strong> lavoro e<br />

<strong>del</strong>l’organizzazione <strong>del</strong> lavoro,<br />

<strong>del</strong>la struttura e <strong>del</strong> funzionamento<br />

<strong>del</strong> mercato <strong>del</strong><br />

lavoro, dei mo<strong>del</strong>li e degli<br />

strumenti organizzativi e gestionali<br />

<strong>del</strong>le aziende e <strong>del</strong>le<br />

pubbliche amministrazioni.<br />

Il Master è rivolto a neo-laureati<br />

<strong>del</strong>le Facoltà economico-giuridiche<br />

e vuole fornir<br />

loro conoscenze di metodo,<br />

culturali e professionali necessarie<br />

alla formazione di<br />

esperti in relazioni industriali<br />

e gestori <strong>del</strong>le risorse umane<br />

nelle imprese private e pubbliche,<br />

nelle associazioni di<br />

categoria dei datori di lavoro<br />

e dei lavoratori, esperti nel<br />

campo <strong>del</strong>le politiche <strong>del</strong> lavoro<br />

nella Pubblica Amministrazione.<br />

Il programma prevede un<br />

approccio multidisciplinare<br />

finalizzato a fornire un’esatta<br />

comprensione <strong>del</strong>le interrelazioni<br />

tra le problematiche<br />

<strong>del</strong>le relazioni industriali e<br />

<strong>del</strong> contesto socio-economico.<br />

I docenti <strong>del</strong> Master provengono<br />

da Università italiane<br />

ed estere (Spagna, Inghilterra,<br />

Brasile, Argentina).<br />

Il positivo esito dei corsi potrà<br />

offrire sbocchi professionali<br />

presso uffici <strong>del</strong> personale<br />

di enti pubblici o aziende<br />

private, nonchè presso associazioni<br />

sindacali di categoria<br />

o datoriali.


Politica<br />

DIVENTA SEMPRE PIU’ URGENTE ADOTTARE<br />

LA TERMODISTRUZIONE DEI RIFIUTI URBANI<br />

Ritorna d’attualità il problema<br />

<strong>del</strong>lo smaltimento dei rifiuti urbani<br />

nella Provincia <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Le due esistenti discariche<br />

controllate, la prima in località<br />

Candiazzus di Iglesias (gestita<br />

dallo ZIR) e l’altra a Tuerredda di<br />

Carbonia (19^ Comunità Montana),<br />

sono ormai sature e non possono<br />

più accogliere i rifiuti dei<br />

24 Comuni <strong>del</strong> territorio. L’unica<br />

soluzione provvisoria prospettata<br />

è quella <strong>del</strong>la “rimo<strong>del</strong>lazione”<br />

dei rifiuti abbancati, così da recuperare<br />

spazi per ulteriori dueanni.<br />

Nel frattempo, però occorrerà<br />

trovare soluzioni alternative<br />

che non siano quelle di trasferire<br />

l’immondizia al termodistruttore<br />

<strong>del</strong> Casic di Cagliari; oppure,<br />

peggio ancora, spedirla in Continente<br />

per essere smaltita in un<br />

termodistruttore <strong>del</strong> Nord Italia.<br />

Ad onor <strong>del</strong> vero, però, di impianto<br />

di “termovalorizzazione”<br />

o “termodistruzione” si era parlato<br />

da tempo anche nel <strong>Sulcis</strong>. La<br />

proposta era stata avanzata dal<br />

Consorzio Industriale di Portovesme.<br />

A tale riguardo “<strong>Gazzetta</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>” ha voluto sentire il<br />

Presidente <strong>del</strong> Consorzio in argomento<br />

Mario Porcu.<br />

D) A che punto si trova il progetto<br />

<strong>del</strong> termovalorizzatore<br />

per i rifiuti dei Comuni <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong><br />

R) Direi che, di fronte alla situazione<br />

<strong>del</strong> problema, siamo in<br />

forte ritardo. Forte ritardo perché,<br />

malgrado il Consorzio Industriale<br />

abbia predisposto il progetto preliminare,<br />

fatto una gara per l’aggiudicazione<br />

<strong>del</strong>la progettazione<br />

preliminare, ci sono grosse difficoltà<br />

per ottenere le autorizzazioni<br />

relative al sito dove l’inceneritore<br />

dovrebbe essere ubicato.<br />

D) Qual è il sito<br />

R) Noi abbiamo proposto due siti:<br />

uno a Barega e l’altro vicino alla<br />

miniera di Nuraxi Figus. Tuttavia<br />

abbiamo detto alle Amministrazioni<br />

comunali che qualsiasi altro<br />

sito sarebbe andato bene, purché<br />

tecnicamente idoneo alla finalità<br />

proposta. Il Comune di Carbonia,<br />

dopo una prima dichiarazione di<br />

ENTRO SEI MESI SI CONOSCERA’<br />

IL FUTURO DELLA CARBOSULCIS<br />

Miniera - carbone<br />

«Sei mesi di tempo per cercare<br />

un’impresa diversa da<br />

quelle che hanno usufruito<br />

dei soldi pubblici lasciando<br />

dietro di sé la situazione che<br />

conosciamo oggi». Lo ha detto<br />

Renato Soru introducendo<br />

la riunione con i sindacati di<br />

categoria e il Consiglio di<br />

fabbrica <strong>del</strong>la Carbosulcis,<br />

nel corso <strong>del</strong>l’incontro che si<br />

è tenuto in viale Trento in una<br />

sala <strong>del</strong>l’Assessorato <strong>del</strong>l’Industria.<br />

Il Presidente ha incontrato<br />

le <strong>del</strong>egazioni di Cgil, Cisl<br />

e Uil subito dopo avere fatto<br />

con l’Assessore all’Industria,<br />

Concetta Rau, una ricognizione<br />

sullo stato <strong>del</strong>la Carbosulcis<br />

con il Consiglio di Amministrazione<br />

e il Direttore <strong>del</strong>la<br />

miniera. Ha detto Soru: «Noi<br />

non siamo in grado di scartare<br />

nulla, ma dobbiamo passare le<br />

persone al microscopio. Cerchiamo<br />

imprenditori e sappiamo<br />

che dobbiamo correre,<br />

perché questa situazione costa<br />

5 milioni di euro ogni mese<br />

alle casse <strong>del</strong>la Regione».<br />

Il Presidente e l’Assessore<br />

Rau hanno detto ai sindacati<br />

che oggi la Giunta ha un’idea<br />

più chiara rispetto a quella di<br />

due mesi fa: «Oggi parliamo<br />

di carbone in relazione all’energia<br />

elettrica. La miniera<br />

produce kilowatt», ha detto<br />

Soru. E Concetta Rau ha aggiunto:<br />

«Ci stiamo muovendo<br />

per sentire tutti coloro che<br />

possono trovare interesse a<br />

produrre energia utilizzando<br />

il carbone <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>. Abbiamo<br />

sentito l’Enel, Endesa e<br />

recentemente anche l’Alcoa».<br />

E’ questa, di un’impresa interessata<br />

al rilancio <strong>del</strong>la miniera<br />

in chiave di produzione<br />

energetica, una <strong>del</strong>le due condizioni<br />

che la Giunta ritiene<br />

imprescindibili per dare una<br />

prospettiva alla Carbosulcis.<br />

L’altra è la conferma <strong>del</strong> decreto<br />

<strong>del</strong> 1994 sulle tariffe<br />

energetiche più basse previste<br />

per chi brucia il carbone <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong>, la conferma <strong>del</strong>le risorse<br />

stanziate dallo Stato per<br />

consentire di mantenere quell’impegno.<br />

Ha detto il Presidente: «Se in<br />

sei mesi non saremo in grado<br />

di trovare soggetti che abbiano<br />

un interesse vero per lo<br />

sfruttamento <strong>del</strong> carbone <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong>, vuol dire che bisogna<br />

pensare ad altre prospettive.<br />

Ma ho elementi, ha aggiunto<br />

Renato Soru, per credere che<br />

una prospettiva si potrà aprire».<br />

Secondo Soru e l’Assessore<br />

Rau toccherà a questo soggetto<br />

valutare i progetti in campo<br />

a proposito <strong>del</strong>la trasformazione<br />

<strong>del</strong> carbone, fra quelli<br />

proposti da Sardinia Energy<br />

e dalla Sotacarbo, con le quali<br />

la Giunta ha avuto diversi incontri<br />

nelle ultime settimane.<br />

«La Regione non vuole fare<br />

l’azienda mineraria. E non<br />

può permettersi di sbagliare<br />

più. Nella Finanziaria di quest’anno<br />

ci sono i soldi per la<br />

Carbosulcis, in quella <strong>del</strong>l’anno<br />

prossimo no», ha detto il<br />

Presidente. Il quale si è detto<br />

«rattristato» per la situazione<br />

<strong>del</strong>la miniera. Quattro soli<br />

ingegneri, tre dei quali minerari,<br />

sono quel che resta di<br />

una storia secolare fatta, oltre<br />

che di sacrifici, anche di professionalità<br />

che in alcune fasi<br />

hanno fatto andare in giro per<br />

il mondo tecnologie e macchinari<br />

sperimentati nelle miniere<br />

sarde.<br />

Sulle ipotesi di sfruttamento<br />

<strong>del</strong>la miniera (in stand-by dal<br />

2001, con 588 dipendenti, 20<br />

milioni di euro l’anno in salari<br />

e stipendi, 35 milioni di spese<br />

correnti, nessun investimento<br />

dal 2001, le ultime macchine<br />

comprate nel 1989), per renderla<br />

economica, la Giunta<br />

Soru prende atto di quello che<br />

tutti i soggetti hanno detto,<br />

compreso il Consiglio di Amministrazione<br />

di Carbosulcis:<br />

è necessario produrre un milione<br />

di tonnellate di carbone<br />

ogni anno, trasformarlo con<br />

impianti che siano compatibili<br />

con l’ambiente, utilizzarlo per<br />

la produzione di energia elettrica,<br />

mentre le miniere possono<br />

servire per operazioni di<br />

smaltimento giudicate interessanti<br />

anche dai sindacati.<br />

Sergio Rombi<br />

disponibilità informale, ha fatto<br />

forti obiezioni, soprattutto sul sito<br />

di Barena. Secondo noi tale decisione<br />

è scaturita da un’accentuata<br />

disinformazione nei confronti dei<br />

cittadini. Vi è da dire, però, che<br />

la contrarietà è stata manifestata<br />

da parte di alcuni amministratori<br />

e non dal Comune di Carbonia.<br />

Quindi ci sono <strong>del</strong>le grosse difficoltà<br />

su quel sito. Successivamente<br />

il Comune di S.Giovanni<br />

Suergiu ha proposto un proprio<br />

sito, noi abbiamo avviato l’iter<br />

per ottenerne l’idoneità. Per cui<br />

una volta che otterremo l’idoneità,<br />

avvieremo il restante iter.<br />

La Regione anche recentemente<br />

ci ha autorizzato ad utilizzare<br />

parte <strong>del</strong>le somme ottenute da<br />

risparmio di gare di alcune opere.<br />

Quindi, la volontà regionale<br />

c’è, occorre solo stabilire in<br />

quale sito ubicare l’impianto.<br />

D) L’impianto ipotizzato non<br />

avrebbe l’esclusiva finalità di<br />

bruciare i rifiuti.<br />

R) L’impianto, assai moderno,<br />

prevede la termodistruzione dei<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Mario Porcu<br />

rifiuti con recupero di energia<br />

elettrica. Oltre termodistruggere<br />

i rifiuti, quindi, produrrebbe<br />

energia elettrica, circa 10 MW.<br />

Ai rifiuti, per ottenere questa potenza,<br />

verrebbe aggiunto carbone.<br />

Questo si fa per ridurre i<br />

costi di smaltimento a carico<br />

dei cittadini. I costi di smaltimento<br />

a carico dei cittadini<br />

sono pressappoco <strong>del</strong>la stessa<br />

entità di quelli previsti attualmente<br />

per il solo conferimento<br />

in discarica (circa 5-6<br />

centesimi di euro). Solo che<br />

col termodistruttore risolveremmo<br />

il problema <strong>del</strong>l’accumulo<br />

dei rifiuti in discarica,<br />

il cui impatto ambientale<br />

è decisamente superiore a quello<br />

prodotto dall’inceneritore, e<br />

produrremmo energia elettrica.<br />

D) Perché non insediare il termodistruttore<br />

nel sito <strong>del</strong>l’attuale<br />

discarica<br />

R) Se il Comune di Carbonia lo<br />

proponesse, da parte nostra non<br />

ci sarebbe alcun pregiudizio. Noi<br />

non abbiamo alcuna preferenza<br />

purchè il sito abbia l’idoneità<br />

tecnico-logistiche che sono necessarie.<br />

D) Garanzie ambientali<br />

R) Assolute. Abbiamo fatto un<br />

11<br />

viaggio con Amministratori di<br />

Carbonia, Iglesias, S.Giovanni<br />

Suergiu, Perdaxius, oltre il Consorzio<br />

ed abbiamo visitato impianti<br />

in Austria e Germania che<br />

si trovano al centro <strong>del</strong>le città. A<br />

Vienna l’inceneritore è al centro<br />

<strong>del</strong>la città; ad Amburgo l’inceneritore<br />

è nel centro urbano così<br />

pure in altre grandi città. Ma il<br />

bello è che attorno a questi impianti<br />

ci sono parchi giochi per<br />

bambini, campi da tennis. Perciò<br />

la gente vive intorno a questi<br />

impianti senza che vengano<br />

criminalizzati. La differenza,<br />

che dovrebbe essere adottata<br />

anche da noi, è la trasparenza<br />

<strong>del</strong>la gestione. Ognuno entra<br />

in impianto e all’ingresso può<br />

vedere, attraverso una serie di<br />

monitor, le segnalazioni e le registrazioni<br />

di tutte le emissioni<br />

in atmosfera. Gli stessi monitor<br />

sono presenti nella Casa comunale,<br />

per cui tutti, Amministratori<br />

e cittadini, possono seguire cosa<br />

viene fuori di quell’impianto.<br />

Questo tipo di gestione<br />

dovrebbe essere adottato, a<br />

garanzia <strong>del</strong>le popolazioni,<br />

anche da noi. Però non si può<br />

continuare ad ignorare il problema<br />

<strong>del</strong> completo smaltimento<br />

dei rifiuti.


12<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Politica<br />

ALLARME PER IL SEMAFORO SULLA SS 126<br />

NEL BIVIO PER SPIAGGIA DI MEZZO<br />

Viva preoccupazione sta destando la<br />

notizia secondo la quale lungo la strada<br />

statale 126 potrebbe essere sistemato<br />

un nuovo impianto semaforico<br />

all’altezza <strong>del</strong>lo svincolo <strong>del</strong>la strada<br />

per Spiaggia di Mezzo. La decisione è<br />

da tempo all’attenzione <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

comunale di Gonnesa, il cui<br />

Sindaco Sergio Puddu si è mostrato<br />

possibilista “giusto per regolamentare<br />

il traffico in entrata e in uscita dalla<br />

strada proveniente dal mare”.<br />

Il problema <strong>del</strong>l’installazione di un<br />

altro impianto semaforico appare,<br />

quanto meno, discutibile per via <strong>del</strong><br />

fatto che detta strada è frequentata prevalentemente<br />

in estate e solo in determinate<br />

ore <strong>del</strong>la giornata. Tutti gli altri<br />

“Si assicura il massimo impegno<br />

per completare l’iter <strong>del</strong> concorso<br />

nei tempi più brevi possibili e per<br />

accelerare l’assunzione <strong>del</strong>le figure<br />

professionali previste”. Lo sostiene<br />

l’Assessore degli Affari Generali,<br />

Personale e Riforma <strong>del</strong>la Regione<br />

Massimo Dadea nella<br />

dettagliata risposta all’interrogazione<br />

<strong>del</strong>la Consigliera regionale Maria<br />

Grazia Caligaris (SDI-SU)<br />

sui ritardi nell’espletamento <strong>del</strong><br />

concorso per l’assunzione di Assistenti<br />

e Guardie nel Corpo forestale<br />

regionale.<br />

Sono pervenute – precisa l’Assessore<br />

– circa 26.000 domande; l’eccezionalità<br />

<strong>del</strong> numero ha necessariamente<br />

richiesto adeguati termini<br />

temporali per il caricamento dei<br />

dati su apposito programma informatico.<br />

Attualmente e’ in corso una<br />

doverosa verifica sulla rispondenza<br />

dei dati caricati con quelli contenuti<br />

nelle singole domande, per cui non<br />

e’ stato disposto alcun provvedimento<br />

di ammissione, ovvero di esclusione<br />

dalla selezione. E’ in fase di<br />

svolgimento<br />

la gara per l’affidamento dei servizi<br />

di organizzazione e gestione <strong>del</strong>la<br />

prova selettiva ad un istituto specializzato.<br />

Si concluderà entro la prima<br />

decade di ottobre.<br />

Il percorso successivo all’affidamento<br />

<strong>del</strong> servizio prevede - rende<br />

noto l’Assessore<br />

nella risposta alla Consigliera socialista<br />

– la predisposizione di 1.000<br />

quesiti sulle materie di esame e la<br />

loro pubblicazione sul Bollettino Ufficiale<br />

<strong>del</strong>la Regione 60 giorni prima<br />

<strong>del</strong>la prova, che si svolgerà per<br />

scaglioni di candidati, in 9 giorni<br />

consecutivi, cui seguirà immediatamente<br />

la graduatoria degli ammessi<br />

alla prova orale e pratica. I candidati<br />

ammessi saranno convocati<br />

semafori esistenti lungo la statale 126<br />

(Cortoghiana, Carbonia, Is Gannaus)<br />

corrispondono all’ingresso di centri<br />

abitati e non per stagionali esigenze di<br />

bagnanti.<br />

Alla luce di queste considerazioni, e<br />

per evitare che il traffico lungo la statale<br />

in argomento abbia a subire ulteriori<br />

rallentamenti, la decisione di installare<br />

un nuovo impianto semaforico in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l’innesto per Spiaggia<br />

di Mezzo appare <strong>del</strong> tutto fuori luogo<br />

e per niente giustificata. Uniche soluzioni<br />

che potrebbero essere adottate<br />

sarebbero il cavalcavia o la rotonda.<br />

Mentre il cavalcavia darebbe una soluzione<br />

certamente più adeguata, quella<br />

<strong>del</strong>la rotonda, pur di non facile solu-<br />

Sergio Rombi<br />

zione per i limitati spazi esistenti, non<br />

sarebbe <strong>del</strong> tutto improponibile.<br />

Peraltro detto incrocio non è mai stato<br />

tragicamente pericoloso, per cui l’Amministrazione<br />

comunale di Gonnesa<br />

dovrebbe ricercare altra soluzione che<br />

non limiti ulteriormente la percorribilità<br />

di detta arteria, la principale strada<br />

di comunicazione tra l’<strong>Iglesiente</strong> e il<br />

<strong>Sulcis</strong>.<br />

Tutti gli altri semafori, presenti lungo<br />

l’arteria, sono stati installati per consentire,<br />

non stagionalmente, di comunicare<br />

con i limitrofi centri abitati i cui<br />

abitanti per spostarsi devono servirsi<br />

<strong>del</strong>la statale in argomento tutto l’anno<br />

e non per qualche ora <strong>del</strong>la stagione<br />

dei bagni al mare.<br />

SONO STATE 26 MILA DOMANDE<br />

AL CONCORSO PER 104 “RANGERS”<br />

almeno 20 giorni prima di quello in<br />

cui dovranno sostenere la prova.<br />

Per quanto concerne l’ampliamento<br />

<strong>del</strong> numero dei posti messi a concorso,<br />

richiesto<br />

dalla Caligaris, l’Assessore fa<br />

presente che a favore <strong>del</strong> Corpo<br />

forestale “e’ stata riservata la quota<br />

massima disponibile di posti di<br />

organico e di risorse finanziarie,<br />

all’interno <strong>del</strong> programma generale<br />

di reclutamento definito dalla Legge<br />

regionale. L’attuale copertura degli<br />

agenti forestali – conclude la risposta<br />

– e’ pari all’83% a fronte <strong>del</strong><br />

75% <strong>del</strong>le figure professionali degli<br />

altri comparti <strong>del</strong>l’amministrazione.<br />

Con l’assunzione <strong>del</strong>le 104 guardie<br />

forestali la copertura raggiungerà<br />

il 95% <strong>del</strong>la dotazione organica<br />

<strong>del</strong> Corpo. La graduatoria, infine,<br />

rimarrà efficace per 18 mesi durante<br />

i quali potrà essere utilizzata<br />

per il turn over.<br />

KLAUS WEHLING NUOVO BORGOMASTRO<br />

DELLA CITTA’ TEDESCA DI OBERHAUSEN<br />

Con un consenso <strong>del</strong> 53,9% dei voti Klaus<br />

Wehling è stato eletto alla carica di Borgomastro<br />

<strong>del</strong>la città tedesca di Oberhausen, gemellata con Carbonia<br />

e Iglesias. La sua elezione è avvenuta qualche<br />

settimana fa, mentre l’insediamento <strong>del</strong> nuovo<br />

Consiglio comunale è previsto per il 15 di ottobre.<br />

Klaus Wehling (SPD) era già stato designato da<br />

tempo a succedere nella carica di Borgomastro a<br />

Burkhar Drescher, rimasto alla guida <strong>del</strong>la città<br />

per dodici anni ed artefice dei gemellaggi con Carbonia<br />

e Iglesias.<br />

Vi è dire che anche Klaus Wehling è un convinto<br />

assertore dei gemellaggi ed è stato lui che ha<br />

rappresentato la Municipalità di Oberhausen nella<br />

cerimonia svoltasi prima ad Iglesias e poi a Carbonia<br />

per l’atto protocollare <strong>del</strong>la visita ufficiale,<br />

avvenuta il 27 giugno 2003.<br />

Klaus Wehling<br />

Marco Marras<br />

Le Comunità Montane sono<br />

un patrimonio da difendere<br />

e non possono essere confuse,<br />

per finalità e compiti,<br />

con altre istituzioni sovracomunali.<br />

E’ questo il<br />

convincimento comune in<br />

risposta a quanti, soprattutto<br />

in ambienti politici,<br />

vorrebbero sopprimere le<br />

Comunità Montane in concomitanza<br />

con il varo <strong>del</strong>le<br />

nuove Province sarde.<br />

“Nessuno mette in discussione<br />

il fatto che un riordino<br />

degli enti sovracomunali<br />

debba essere fatta. Però<br />

di lì a sopprimere istituzioni<br />

che nel tempo hanno<br />

maturato professionalità,<br />

programmazione e organizzazione<br />

di servizi intercomunali,<br />

ne passa”.<br />

Alcuni esempi, a riguardo,<br />

possono essere esemplificativi.<br />

“La Comunità Montana<br />

19^ di Iglesias, ha spiegato<br />

l’Assessore Claudio<br />

Rosina, si è resa promotrice<br />

<strong>del</strong>l’istituzione <strong>del</strong>lo sportello<br />

catastale per i Comuni<br />

<strong>del</strong>l’istituenda Provincia.<br />

E’ un servizio che ha dato<br />

immediato riscontro positivo,<br />

testimoniato dal numero<br />

di pratiche finora sbrigate.<br />

Ma questo è solo uno<br />

dei servizi. Altri potrebbero<br />

essere, sempre in regime<br />

intercomunale, quelli <strong>del</strong>la<br />

gestione dei servizi a mare<br />

SALVARE IL PATRIMONIO<br />

DELLE COMUNITA’ MONTANE<br />

Alfio Gessa<br />

(non sembri un controsenso<br />

che la Comunità Montana<br />

si interessi dei problemi<br />

a mare); oppure <strong>del</strong>la promozione<br />

<strong>del</strong> territorio o dei<br />

prodotti locali. Si tratta,<br />

evidentemente, dti finalità<br />

e compiti semmai da riscrivere<br />

ed integrare, ma non<br />

di sopprimere un valido<br />

patrimonio”.<br />

Anche di recente la 19^ Comunità<br />

Montana di Iglesias<br />

ha organizzato la sesta edizione<br />

<strong>del</strong>la Fiera agroalimentare<br />

e <strong>del</strong>l’artigianato<br />

artistico <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

Alla rassegna non<br />

hanno potuto esporre, solo<br />

per problemi di spazio, produttori<br />

di altri territori che<br />

ne avevano fatto richiesta.<br />

Tuttavia il successo è stato<br />

pari alle attese degli organizzatori<br />

che stanno già<br />

lavorando per la fiera <strong>del</strong><br />

prossimo anno.<br />

“ Siamo tutti convinti che<br />

occorra evitare doppioni e<br />

sovrapposizione di competenze,<br />

ha aggiunto Marco<br />

Marras Presidente <strong>del</strong>la<br />

19^ Comunità Montana di<br />

Iglesias. La nuova Provincia,<br />

voluta da tutti, potrà<br />

servirsi <strong>del</strong>le due Comunità<br />

Montane <strong>del</strong> territorio<br />

(Iglesias per l’<strong>Iglesiente</strong> e<br />

Medio <strong>Sulcis</strong>, Teulada per<br />

il Basso <strong>Sulcis</strong>) per gestire<br />

non solo lo sportello catastale,<br />

ma anche altri servizi<br />

intercomunali, compreso<br />

gli scuolabus per la scuola<br />

<strong>del</strong>l’obbligo, oppure la<br />

titolarità <strong>del</strong>le discariche<br />

controllate o il reticolo<br />

di strade di penetrazione<br />

agraria. Si tratta di individuarne<br />

e riscriverne le<br />

competenze”.


Ferrovie Meridionali Sarde<br />

vettore pubblico<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

via Crocifisso, 92 - Iglesias (Ca)<br />

www.ferroviemeridionalisarde.it - fmsarde@tin.it<br />

direzione esercizio: 0781.39800 - fax 0781.259146<br />

uffici Carbonia: 0781.674374 - Uffici Santadi 0781.9555014


14<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Politica<br />

POSSIBILI CORREZIONI NEI COLLEGI ELETTORALI<br />

IN VISTA DELLE ELEZIONI PER LE NUOVE PROVINCE<br />

La definizione dei collegi elettorali<br />

per le elezioni provinciali (in<br />

programma l’anno venturo) è stata<br />

laboriosa. Il passaggio da quattro a<br />

otto Province ha richiesto un notevole<br />

impegno su un territorio costituito<br />

da tanti piccoli (e piccolissimi)<br />

Comuni. Il criterio predominante<br />

<strong>del</strong>la continuità territoriale è andato,<br />

qualche volta, a discapito <strong>del</strong>l’omogeneità<br />

sociale, storica ed economica.<br />

Qualche caso stona. Le soluzioni<br />

indicate dalla Commissione tecnica,<br />

a suo tempo nominata dalla Giunta,<br />

sono state oggetto di esame <strong>del</strong>la<br />

Prima Commissione (Presidente<br />

l’on. Maninchedda) che, prima di<br />

esprimere il parere, ha avviato una<br />

serie di audizioni (iniziatesi nel<br />

maggio scorso incontrando i Sindaci).<br />

Nelle scorse settimane è stato il<br />

turno <strong>del</strong>la dottoressa Pinella Orrù,<br />

direttrice <strong>del</strong>l’Istat regionale e <strong>del</strong><br />

funzionario <strong>del</strong>l’Assessorato degli<br />

Enti locali, dottor Giovanni Battista<br />

Masia, in qualità di esperto che<br />

hanno illustrato i criteri seguiti nella<br />

<strong>del</strong>imitazione dei collegi.<br />

Il rapporto fra popolazione dei Comuni<br />

rispetto a quella <strong>del</strong>la Provincia<br />

di riferimento, tenuto conto dei<br />

numeri dei seggi attribuiti, hanno<br />

dato un “quoziente”, al cui valore<br />

ottimale si è arrivati per arrotondamenti<br />

per eccesso o difetto. Tanto<br />

per fare un esempio: un valore di<br />

1,49 equivale a un collegio; mentre<br />

con un valore di 1,51 i collegi<br />

diventano due. Un’oscillazione<br />

piuttosto ampia che crea situazioni<br />

paradossali: “premia” San Sperate-<br />

Monastir (collegio numero 24, che<br />

conta 11.317 abitanti) e “punisce”<br />

Sestu-Settimo San Pietro (collegio<br />

numero 17, che conta 21.182 abitanti).<br />

Entrambi, per<br />

l’oscillazione anzidetta,<br />

ottengono un<br />

collegio.<br />

In qualche caso si<br />

rompe un antico<br />

equilibrio: è il caso<br />

di Lodine, “costola”<br />

di Gavoi, aggregato<br />

a Fonni; o di Orroli<br />

e Nurri, “sottratti”<br />

al Sarcidano; Nuraminis,<br />

storicamente<br />

legato a San Sperate<br />

e Monastir, finisce<br />

nella Trexenta;<br />

Ghilarza, Abbasanta<br />

e Norbello, che<br />

rappresentano un<br />

“unicum” urbanistico,<br />

finiscono in tre<br />

collegi diversi.<br />

La Commissione<br />

ha sollevato una serie di problemi<br />

(quelli citati e altri) dei quali i due<br />

componenti la Commissione tecnica<br />

hanno preso nota per possibili<br />

correzioni, che, tuttavia, eccetto<br />

pochi casi, appaiono complicate per<br />

l’effetto domino che si ripercuoterebbe<br />

sugli altri collegi.<br />

In generale, ha riferito la dott.ssa<br />

Orrù, è sembrata subito impercorribile<br />

la strada di confermare le<br />

caratteristiche socio economiche,<br />

anche per la mancanza di dati uniformi;<br />

l’unico dato obbiettivo era<br />

la formuletta matematica, criterio<br />

puramente numerico che genera<br />

distorsioni (troppo ampia, per alcuni<br />

Consiglieri, l’oscillazione da<br />

0,6 a 1,5; discutibile la rinunzia al<br />

consolidato storico che lega alcune<br />

comunità), ma, alla fine, consente di<br />

far quadrare il cerchio.<br />

La Commissione discuterà nei prossimi<br />

giorni il materiale raccolto in<br />

audizione per pervenire a un parere<br />

da affidare alla Giunta per la definizione<br />

<strong>del</strong>le circoscrizioni elettorali.<br />

LE BASI DELLA NUOVA PROVINCIA<br />

PER NON FAR SLITTARE LE ELEZIONI<br />

Tore Cherchi<br />

Gettare le basi sulle quali cominciare<br />

a costruire la nuova Provincia.<br />

E’ un imperativo, se si vorrà<br />

evitare che contrapposizioni <strong>del</strong>l’ultim’ora<br />

possano giustificare<br />

il rinvio <strong>del</strong>l’elezione <strong>del</strong> primo<br />

Consiglio provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong>, prevista per la primavera<br />

2005.<br />

Di questo orientamento si sono<br />

mostrati convinti i due Sindaci di<br />

Carbonia e Iglesias, rispettivamente<br />

Tore Cherchi e Paolo Collu, a<br />

capo <strong>del</strong>le due amministrazioni<br />

che guidano i Capoluoghi <strong>del</strong>l’istituenda<br />

Provincia.<br />

“Occorre fare il punto, col Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione e con l’Assessore<br />

degli Enti Locali, ha detto<br />

Tore Cherchi, per stabilire preventivamente<br />

la ripartizione <strong>del</strong>le<br />

strutture, il patrimonio, le risorse<br />

e il personale di cui il nuovo ente<br />

potrà dotarsi. Però questo discorso<br />

occorrerà farlo quanto prima, per<br />

evitare pericoli di slittamento <strong>del</strong>le<br />

elezioni, la cui ipotesi viene cavalcata<br />

da diversi personaggi <strong>del</strong>la<br />

politica isolana”.<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda si è<br />

trovato il Sindaco di Iglesias Paolo<br />

Collu il quale ha auspicato che “entro<br />

la fine <strong>del</strong>l’anno si vadano a definire<br />

i punti relativi alle risorse, al patrimonio<br />

e al personale. Circa le strutture<br />

si dovrà trovare un’equilibrata soluzione<br />

politica, tale da evitare nuove<br />

lacerazioni nel territorio. Dobbiamo<br />

costruire la nuova Provincia e su<br />

questo obiettivo dobbiamo trovarci<br />

d’accordo”.<br />

Sulla necessità <strong>del</strong>l’incontro con<br />

la Regione non ci possono essere<br />

tentennamenti, anche perché su di<br />

esso si sono già dimostrati disponibili<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Renato Soru e l’Assessore Gianvalerio<br />

Sanna. “Non possiamo<br />

perderci in chiacchiere, ha ribadito<br />

il Sindaco di Carbonia Cherchi,<br />

perché l’elezione <strong>del</strong> primo<br />

Consiglio provinciale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

<strong>Iglesiente</strong>, al di là di chi avrà la<br />

Paolo Collu<br />

maggioranza, rappresenterà un<br />

test progettuale dal quale potrebbe<br />

dipendere un’accelerazione <strong>del</strong>la<br />

ripresa economica <strong>del</strong> territorio.<br />

Dobbiamo capire che andremo a<br />

fondare la nuova Provincia”.<br />

“Forse non tutti hanno sufficientemente<br />

valutato, ha ripreso il<br />

Sindaco di Iglesias, che dal nuovo<br />

organismo amministrativo dipenderà<br />

una diversa programmazione<br />

e pianificazione <strong>del</strong>l’intero territorio.<br />

Sarà un ente più vicino alle<br />

realtà locali e più aperto al dialogo<br />

con i Comuni. Da qui l’esigenza<br />

di presentare un piano chiaro sul<br />

potenziale <strong>del</strong>le risorse e <strong>del</strong> patrimonio,<br />

così da non farci cogliere<br />

impreparati di fronte al nuovo importante<br />

appuntamento”.<br />

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La Giunta Municipale di Carbonia<br />

ha approvato l’atto politico col<br />

quale ha deciso di sostituire l’intestazione<br />

di tutti gli atti “Città di<br />

Carbonia-Provincia di Cagliari”<br />

con “Città di Carbonia-Provincia<br />

di Carbonia-Iglesias”.<br />

Si tratta <strong>del</strong> primo concreto atto che<br />

introduce il concetto <strong>del</strong>la nuova<br />

Provincia negli incartamenti<br />

burocratici <strong>del</strong> maggiore Ente<br />

locale <strong>del</strong>la nascente Provincia<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>. “E’ un atto<br />

politico di rilevante importanza, è<br />

stato il commento. Tale decisione<br />

testimonia quanto sia atteso il<br />

momento <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> nuovo<br />

ente intermedio e che per la prima<br />

volta qualificherà la parte Sud<br />

Occidentale <strong>del</strong>la Sardegna”.<br />

Sono un pò tutti convinti che alla<br />

decisione di Carbonia vorranno<br />

adeguarsi anche altri Comuni<br />

<strong>del</strong> territorio, così che entro la<br />

fine <strong>del</strong> corrente anno, ancor<br />

prima quindi <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong><br />

nuovo Consiglio provinciale,<br />

tutti gli Enti Locali <strong>del</strong> Sud Ovest<br />

sardo si ritroveranno uniformati<br />

nella intestazione “Provincia di<br />

Carbonia-Iglesias”.<br />

Commentando la decisione, il<br />

Sindaco di Carbonia Tore Cerchi<br />

Radio Iglesias<br />

ha detto che “la Provincia di<br />

Carbonia-Iglesias rappresenta già<br />

un patrimonio acquisito, perché<br />

supportato dalla legge. Occorre<br />

adesso cominciare a dialogare<br />

per evitare che il nuovo ente<br />

nasca con polemiche e con fughe<br />

in avanti”.<br />

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Realtà Locale<br />

IL COMUNE DI CARBONIA CON L’UNIVERSITA’<br />

ADOTTANO UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE<br />

SALVANDO I SEGNI DI CITTA’ DI FONDAZIONE<br />

Pino Piras<br />

Il Comune di Carbonia ha da tempo<br />

avviato un programma di recupero<br />

e di valorizzazione <strong>del</strong>la città<br />

razionalista e <strong>del</strong>le sue architetture<br />

e spazi pubblici, nel quale rientrano<br />

i lavori di sistemazione <strong>del</strong>la<br />

piazza Roma, finanziati in parte<br />

con la legge regionale per la tutela<br />

dei centri storici.<br />

“Nell’ambito di detto programma,<br />

si legge in un atto<br />

<strong>del</strong>iberativo adottato dalla<br />

Giunta presieduta dal Sindaco<br />

Tore Cherchi, il Comune ha<br />

stipulato con l’Università di<br />

Cagliari-Dipartimento di Architettura,<br />

una convenzione finalizzata<br />

alla sponsorizzazione<br />

<strong>del</strong> Convegno internazionale<br />

recentemente tenutosi in città<br />

ed avente come oggetto le Città<br />

di Fondazione. Con detta convenzione<br />

l’Università di Cagliari<br />

si è impegnata a donare<br />

al Comune di Carbonia tutto il<br />

materiale scientifico realizzato<br />

per lo svolgimento <strong>del</strong> convegno,<br />

che ha lo scopo di avviare<br />

la costituzione di una rete <strong>del</strong>le<br />

Città di Fondazione di matrice<br />

moderna e razionalista e<br />

<strong>del</strong>ineare i criteri e metodi per<br />

la tutela ed il riuso dei centro<br />

storici <strong>del</strong> “moderno”, quali le<br />

Città di Fondazione <strong>del</strong> ‘900”.<br />

“Rilevato, ha spiegato il Sindaco<br />

di Carbonia Tore Cerchi,<br />

che in particolare, tra i temi<br />

individuati in prima analisi,<br />

la piazza Roma, quale centro<br />

<strong>del</strong>la città pubblica, è il luogo<br />

che permette di raccontare in<br />

maniera estesa e complessiva<br />

la vicenda fondativa e la costruzione<br />

pubblica <strong>del</strong>la città,<br />

essa è pertanto da considerarsi<br />

Carbonia - centro storico<br />

la prima e più importante <strong>del</strong>le<br />

“stazioni” <strong>del</strong> museo, da realizzarsi<br />

con un progetto integrato<br />

alla piazza Roma restaurata. Si<br />

tratta, quindi di un allestimento<br />

di museo a cielo aperto, mediante<br />

elementi riconducibili a<br />

tre categorie tipologiche: Stazioni<br />

o nodi (pensiline. chioschi…),<br />

Traguardi (pannelli<br />

semplici da esporre in particolari<br />

punti <strong>del</strong>la città), Targhe o<br />

totem (indicanti i dati <strong>del</strong> singolo<br />

edificio, progettista, anno<br />

di realizzazione…)”.<br />

Appare più che evidente che<br />

l’adozione di una simile nuova<br />

cultura <strong>del</strong>la parte storica <strong>del</strong>la<br />

città, rappresenti quanto di<br />

più utile a difesa <strong>del</strong> carattere<br />

di Città di Fondazione, su cui<br />

deve prevalere la riqualificazione,<br />

e non la dequalificazione,<br />

che in definitiva, a parte<br />

l’aspetto conservativo, si manifesta<br />

con l’integrazione degli<br />

elementi soprarrichiamati.<br />

Leggere e capire i dati di piazza<br />

Roma, o di un dopolavoro<br />

minatori, oppure <strong>del</strong>la torre civica,<br />

rappresenta un’impreziosimento<br />

che và al di là <strong>del</strong> voler<br />

stravolgere i segni caratteristici<br />

<strong>del</strong>la Città di Fondazione. E in<br />

questo l’iniziativa <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

comunale, purché<br />

le iniziative non vadano oltre,<br />

appare lodevole e meritoria.<br />

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<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

LE INCOMPIUTE BLOCCANO<br />

LA RIQUALIFICAZIONE<br />

Carbonia - le incompiute<br />

15<br />

Non ci potrà essere una seria<br />

riqualificazione <strong>del</strong> centro<br />

storico di Carbonia, dove<br />

sono concentrati gli edifici<br />

pubblici costruiti nel 1938<br />

col primo nucleo <strong>del</strong>la città<br />

(chiesa, campanile, teatro,<br />

dopolavoro, torre, municipio,<br />

albergo), se prima non<br />

verrà eliminata la presenza,<br />

piuttosto ingombrante, di una<br />

struttura fatiscente e mai sottoposta<br />

a manutenzione; e di<br />

un’altra, costruita in epoca<br />

più recente, rimasta a metà<br />

per controversie giudiziarie<br />

che vanno avanti da almeno<br />

quindici anni.<br />

La prima corrisponde all’ex<br />

Albergo Centrale, ancora di<br />

proprietà <strong>del</strong>l’IACP di Cagliari<br />

che, per quanti bandi<br />

abbia pubblicato, non è mai<br />

riuscito ad alienarlo perché il<br />

prezzo stabilito è stato giudicato<br />

esorbitante.<br />

“Resta il fatto, ha commentato<br />

il Consigliere comunale<br />

Bruno Rigato de La Margherita<br />

facente parte <strong>del</strong>l’attuale<br />

maggioranza in Comune, che<br />

la città, almeno nel suo centro<br />

storico è per alcuni versi<br />

bloccata, senza poter proporre<br />

alcun progetto di completa<br />

riqualificazione”.<br />

Il limite alla completa riqualificazione<br />

<strong>del</strong> centro storico<br />

di Carbonia non è imposto<br />

solo dall’Albergo Centrale,<br />

ma anche da un palazzo di<br />

dieci piani, rimasto allo stato<br />

rustico e che da circa quindici<br />

anni è in attesa <strong>del</strong>la conclusione<br />

di una intricata vicenda<br />

giudiziaria.<br />

“Di recente si parlò di abbattere<br />

al suolo detto palazzo<br />

“Francesca”. Però ragioni di<br />

sicurezza per le vicine abitazioni<br />

hanno sconsigliato<br />

l’operazione. Al momento<br />

non si conoscono le decisioni<br />

che vorrà mettere in essere<br />

il nuovo proprietario. Tutto<br />

ciò, è evidente, ha aggiunto il<br />

Consigliere comunale Bruno<br />

Rigato, frena qualsiasi discorso<br />

di completa riqualificazione<br />

che finora si è potuta<br />

realizzare nell’attigua piazza<br />

Marmilla (anfiteatro a gradoni<br />

capace di circa mille posti<br />

a sedere) e nella centralissima<br />

piazza Roma i cui lavori<br />

sono ancora in atto”.<br />

L’argomento non è sfuggito<br />

neppure ai partecipanti al<br />

convegno internazionale che<br />

si è svolto in città (Le città <strong>del</strong><br />

Novecento) e durante il quale<br />

si è parlato di “strumenti per<br />

la tutela, la riqualificazione,<br />

il riuso e la gestione <strong>del</strong>l’architettura<br />

moderna”, nel cui<br />

ambito è compresa, come<br />

significativo esempio, anche<br />

Carbonia.<br />

CALASETTA<br />

IL MONUMENTO AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE<br />

E’ UN SEGNO DISTINTIVO DI TUTTI I CALASETTANI<br />

Pino Piras<br />

Chi lo ricorda, non potrà non<br />

valutarla come un’aspirazione<br />

poco sensibile e già manifestata<br />

in passato. Il fatto si<br />

lega al monumento ai caduti<br />

di tutte le guerre cui Calasetta<br />

ha dedicato il monumento<br />

che si trova davanti al Municipio.<br />

Taluni, per trovarsi la<br />

piazza sgombra e largheggiare<br />

durante gli spettacoli<br />

musicali, hanno ripreso il<br />

ritornello di spostare il monumento<br />

in piazza Pegli o<br />

altrove, purchè non rimanga<br />

nella piazza centrale <strong>del</strong> paese.<br />

“Così, hanno sostenuto<br />

gli assertori di tanta lungimirante<br />

richiesta, si eviterebbe<br />

la profanazione che i bambini<br />

e gli animali fanno nel<br />

giardinetto che circonda il<br />

monumento al fante”.<br />

A parte il fatto che detto monumento<br />

costituisca ormai<br />

corredo pubblico di Calasetta<br />

e che nessuno lo profana<br />

finchè resterà dove si trova,<br />

certo è che invece la proposta<br />

di spostarlo, il più importante<br />

e sentito <strong>del</strong> paese, rappresenta<br />

la voglia di volerlo<br />

accantonare in un angolo e<br />

semmai la miglior forma di<br />

profanazione <strong>del</strong>la memoria<br />

dei morti, cui il monumento<br />

è stato dedicato. Quel pezzo<br />

bronzeo non disturba alcuno,<br />

se non chi ha perduto anche<br />

l’ultimo dei sentimenti e dei<br />

valori legati alla memoria<br />

sacra di coloro che per Cala-<br />

Calasetta - monumento ai caduti<br />

setta e in nome di essa hanno<br />

sacrificato la vita.<br />

Per quanto riguarda gli spettacoli<br />

di piazza, sembra ormai<br />

vada consolidandosi (finalmente)<br />

l’idea di decentrarli<br />

anche nei diversi rioni ed altre<br />

piazze. Ciò si è già rivelata<br />

la migliore soluzione per<br />

tutti durante la recente estate.<br />

Ma soprattutto per quel fante<br />

che, anche in inverno e senza<br />

musiche rompitimpani, continuerà<br />

a trasmettere il suo<br />

messaggio, che semmai andrà<br />

allargato.


16<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Realtà locale<br />

- Alla cortese attenzione <strong>del</strong> Sindaco Paolo Collu<br />

- All’Assessore al Turismo <strong>del</strong>la Regione Sardegna<br />

- Al Consiglio Comunale di Iglesias<br />

Egregi Signori<br />

Mi chiamo Elisabetta De Fraia,<br />

sono nata ad Iglesias nel 1958 e<br />

da circa 20 anni vivo nel Veneto,<br />

Regione dalla quale vi scrivo. Ho<br />

tre figli che ho volutamente fatto<br />

nascere in Sardegna, ad Iglesias,<br />

perché profondamente fiera <strong>del</strong>le<br />

mie origini e <strong>del</strong>la mia Isola. Ogni<br />

anno, se possibile, più volte torno<br />

a casa, ad Iglesias. Chiaramente in<br />

questo ventennio di lontananza ho<br />

legittimamente fatto una spudorata<br />

propaganda alla mia terra, convincendo<br />

decine e decine di persone a<br />

soggiornarvi almeno per una vacanza.<br />

Iglesias era ai miei occhi una cittadina<br />

vivace, ben servita e pulita.<br />

Era. La realtà che mi si è presentata<br />

quest’anno, in tutta la sua cruda verità,<br />

è ben altra cosa: Iglesias è ormai<br />

una cittadina in decadenza, priva<br />

di un piano logistico che ne garantisca<br />

la conservazione <strong>del</strong>la sua<br />

architettura e dei suoi monumenti,<br />

afflitta da un Centro storico privo di<br />

vitalità e sopraffatto dall’apertura di<br />

botteghe cinesi e da una periferia intasata<br />

da centri commerciali via via<br />

sempre più imponenti…<br />

Con mio immenso dolore e rammarico,<br />

quest’estate, proprio mentre<br />

ero ad Iglesias, ho avuto il dispiacere<br />

di perdere mio padre. La<br />

sua morte mi ha quindi costretta ad<br />

entrare in contatto con un mondo<br />

che comunque ho sfortunatamente<br />

sempre conosciuto: il cimitero.<br />

Abbiamo quel che si dice un cimitero<br />

monumentale. Con tanto di<br />

statue <strong>del</strong> Sartorio, marmi e bronzi<br />

di pregiatissima fattura. Lo stato<br />

di abbandono di alcune di queste<br />

importanti tombe è evidente, così<br />

come quello di alcuni loculi che<br />

hanno visto estinguersi le ultime<br />

generazioni di parenti e che pertanto<br />

sono assolutamente abbandonati<br />

all’incuria. Nella parte vecchia <strong>del</strong><br />

cimitero, quella che costeggia via<br />

Valverde, sono state asportate fotografie<br />

di defunti <strong>del</strong>l’Ottocento,<br />

le loro cornici e perfino i lumini<br />

portaceli che un tempo abbellivano<br />

i loculi. Alcuni sepolcri sono<br />

sprofondati, altri risultano aperti.<br />

In quello che è il monumento ai<br />

Caduti di Iglesias, voluto dalla stessa<br />

città, la vegetazione è cresciuta<br />

superbamente in maniera anarchica<br />

priva di potatura e la tomba in<br />

sé (approssimata con dei mattoni<br />

a mò di aiuola) è davvero priva di<br />

dignità!<br />

L’orario <strong>del</strong> cimitero è ridicolo,<br />

improponibile. E’ mai possibile<br />

che un luogo di culto di così grande<br />

estensione e portata rimanga chiuso<br />

per tre mattine, aprendo solo<br />

due ore pomeridiane Il sagrato<br />

antistante il cimitero è fatiscente,<br />

la pavimentazione divelta, ancora<br />

erbacce e rifiuti ovunque… Che dire<br />

allora <strong>del</strong>la salita che porta alla Chiesa<br />

di Buoncammino<br />

Le mura pisane che ne fiancheggiano<br />

l’accesso oltre a non essere valorizzate<br />

in alcun modo, sono soggette<br />

ad atti di vandalismo che hanno imbrattato<br />

la superficie, e fanno in parte<br />

da recinto ad un allevamento molto<br />

folkloristico di caprette e animali<br />

vari.<br />

Salendo in quelle che dovrebbero<br />

essere le tappe <strong>del</strong>la Via Crucis<br />

tutto appare incolto, trasandato e<br />

insudiciato dalle solite cartine e<br />

cartacce o rifiuti vari. Nessuna panchina<br />

ombreggiata o area di sosta<br />

per i devoti, nessuna possibilità di<br />

raccoglimento, neanche un belvedere,<br />

e soprattutto un luogo di pellegrinaggio<br />

senza alcun passaggio<br />

per i pellegrini, giacché non esiste<br />

il benché minimo marciapiedi, ma<br />

si è di fatto costretti a sostare e camminare<br />

in un mezzo ad una strada.<br />

Il centro storico: lungi dal voler<br />

polemizzare, invito semplicemente<br />

chi legge a fare una passeggiata<br />

nei dintorni di via Nuova, <strong>del</strong>la<br />

Cattedrale o <strong>del</strong>l’ex Cinema Elettra<br />

(perennemente in ristrutturazione)<br />

volgendo uno sguardo verso<br />

l’alto, unico modo per rendersi<br />

effettivamente conto di quale stato<br />

di degrado architettonico soffra il<br />

nostro centro storico. I commenti<br />

sono superflui. Vorrei concludere<br />

evidenziando la sfilata medioevale<br />

<strong>del</strong> 13 agosto.<br />

Dovremmo metterci una mano<br />

sulla coscienza e capire che stiamo<br />

correndo il rischio di diventare ridicoli<br />

e approssimativi.<br />

I vestiti di alcuni figuranti non hanno<br />

alcun riscontro storico, prova ne<br />

siano i tessuti, la forgia ed i colori<br />

usati, assolutamente improponibili<br />

in epoca medioevale. Eppure<br />

ricordo l’esistenza di un comitato<br />

di vigilanza in materia che a suo<br />

tempo verificava la proponibilità<br />

degli abiti e si assicurava <strong>del</strong>la loro<br />

fattura!! Ora viene rappresentato un<br />

popolo di dame e ancora dame, in<br />

pompa magna, quando in tale epoca<br />

ad Iglesias esse erano ben poche,<br />

subissate dalla presenza di massaie,<br />

contadine, lavoratrici di telaio o impagliatrici,<br />

da agricoltori, maniscalchi,<br />

artigiani di strada, mendicanti<br />

e soprattutto clero. Qualcuno si è<br />

forse dimenticato <strong>del</strong>l’etimologia<br />

<strong>del</strong> nome Iglesias. Erano il clero e<br />

la chiesa la presenza più forte <strong>del</strong>la<br />

nostra cittadina medioevale, eppure<br />

nessun monaco o suora o frate o<br />

figurante in abiti sacri a rappresentare<br />

il nostro passato!!<br />

Il corteo si svolge senza alcun contatto<br />

o coinvolgimento con il pubblico,<br />

nessun canto come gli anni<br />

passati, nessun mangiafuoco, giocoliere,<br />

cavalieri a cavallo o mendico<br />

o cartomante…ma una parata<br />

fredda e distante che in alcuni tratti<br />

<strong>del</strong> percorso non ha nemmeno pubblico<br />

a seguirla! Non credo che<br />

questo possa essere un richiamo<br />

turistico di interesse e credibilità..<br />

Egregi signori Vi dicevo in apertura<br />

che solo chi è stato costretto a<br />

lasciare il proprio paese per lavoro,<br />

sa cosa voglia dire la lontananza da<br />

questo, la nostalgia, quel sottile e<br />

continuo malessere che ti fa sentire<br />

sempre precario nel luogo dove risiedi.<br />

Per me e per noi tutti emigrati<br />

di sempre Iglesias è la nostra casa.<br />

E’ con questo spirito che chiedo<br />

la Vostra massima collaborazione<br />

e disponibilità per far si che il nostro<br />

rientro a casa sia sempre un<br />

momento di gioia e di orgoglio. Lo<br />

stesso orgoglio che vivono i nostri<br />

paesani rimasti in Sardegna, fieri di<br />

abitare in un’Isola come la nostra,<br />

in una paese come Iglesias. RingraziandoVi<br />

per l’attenzione.<br />

Elisabetta De Fraia- Sandrigo (VI)<br />

Gentilissima Concittadina<br />

Ho apprezzato la Sua lettera, perché,<br />

pur disseminata di larghe critiche,<br />

essa è frutto di sentimenti ancora vivi<br />

che La legano ad Iglesias. Il Suo è<br />

stato un elenco di appunti, facilmente<br />

riscontrabili sia ad Iglesias che a<br />

Sandrigo (senza punta di polemica)<br />

o altre località, persino quelle più<br />

celebrate e storiche. Tuttavia non<br />

posso non rilevare il limite <strong>del</strong>la<br />

valutazione, perché Lei ha elencato<br />

solo quelle che, per Lei, sono evidenti<br />

lacune, trascuratezze e incompiute.<br />

Fortunatamente Iglesias non è un<br />

muro <strong>del</strong> pianto, né ha pensato di<br />

mettere a fianco di quelle che per<br />

Lei sono lacune, le cose fatte e che<br />

hanno prodotto miglioramento per i<br />

cittadini e per i turisti che ogni anno<br />

visitano questa realtà!<br />

Con ciò non intendiamo nasconderci<br />

dietro un dito per le cosa ancora da<br />

fare. Tutt’altro !<br />

Tuttavia preme mettere in evidenza<br />

che per completare il cinema Elettra<br />

occorreva cantierizzarlo e portarlo<br />

a compimento (entro fine anno). Il<br />

cimitero, fortunatamente, non è nello<br />

stato da Lei descritto, per quanto i<br />

lavori in atto possano averLe dato<br />

l’impressione di scarsa attenzione.<br />

Il centro storico! E’ un centro storico<br />

che stiamo cercando di “rivitalizzare”,<br />

col concorso dei privati proprietari<br />

degli immobili, per consentire<br />

alla città di mantenere quel carattere<br />

medioevale che tutti vorremmo vedere<br />

valorizzato. Siamo partiti dalle<br />

mura pisane, dal castello, dai percorsi<br />

previsti dal progetto <strong>del</strong>le “Città<br />

Iglesias - Panorama<br />

regie” e per il quale esistono i relativi<br />

finanziamenti.<br />

Il recupero <strong>del</strong>l’intero storico villaggio<br />

Monteponi, la disponibilità<br />

<strong>del</strong>l’acqua nelle abitazioni per l’intera<br />

giornata, il completamento <strong>del</strong><br />

Teatro Elettra e <strong>del</strong>l’Ostello <strong>del</strong>la<br />

Gioventù, l’intervento in tutte le chiese<br />

storiche e monumentali sono solo<br />

alcuni degli esempi che non possono<br />

essere citati a vanto <strong>del</strong>l’attuale amministrazione,<br />

ma semplici adempimenti<br />

<strong>del</strong> programma.<br />

Circa la celerità degli interventi e<br />

la qualità <strong>del</strong> corteo storico medioevale,<br />

non posso entrare nel<br />

merito, come potrà confermare<br />

qualche Suo congiunto e parente<br />

impegnato in ambito amministrativo<br />

e politico. Sono elementi non<br />

sempre rispondenti alla volontà di<br />

quanti sono investiti di responsabilità<br />

pubblica. Per concludere La invito a<br />

mantenere sempre quell’occhio critico<br />

verso la Sua e nostra città. Il<br />

decadimento <strong>del</strong>la città, non è nelle<br />

piazze o nei monumenti o nell’alterazione<br />

interpretativa <strong>del</strong>la sua<br />

storia, ma su certi concittadini che<br />

la stanno coprendo di veleni.<br />

Con viva cordialità.<br />

Paolo Collu- Sindaco Iglesias<br />

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Via Musio, 18 - IGLESIAS<br />

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Nuova apertura a IGLESIAS<br />

locale ampliato e ristrutturato<br />

in Via <strong>del</strong>la Regione<br />

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Sociale<br />

INSEDIATO A CAGLIARI L’OSSERVATORIO<br />

SULLA POVERTA’ E SULLE RISORSE<br />

Alla presenza <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione Renato Soru,<br />

è stato insediato in Regione<br />

l’Osservatorio regionale per la<br />

povertà e le risorse. L’organismo,<br />

istituito nel giugno scorso<br />

sotto la Presidenza di Italo<br />

Masala, era stato voluto dalle<br />

varie associazioni e organismi<br />

regionali <strong>del</strong> volontariato, cui<br />

si erano associati Acli, Caritas,<br />

Cisl e Uil. Di esso fanno<br />

parte l’Ufficio regionale per la<br />

Pastorale <strong>del</strong> Lavoro, Sardegna<br />

Solidale, Centro Servizi<br />

per il Volontariato. L’iniziativa<br />

aveva preso origine dalla<br />

constatazione, purtroppo in<br />

crescente numero, che in Sardegna<br />

sarebbero non meno di<br />

150.000 gli individui che vivono<br />

sotto la soglia di povertà<br />

(qualche dato parla persino di<br />

261.000).<br />

Per il Presidente Renato Soru<br />

l’iniziativa rappresenta la bussola<br />

di orientamento <strong>del</strong> suo<br />

mandato politico, al punto<br />

Cagliari - Insediamento osservatorio povertà<br />

che nel corso <strong>del</strong>le dichiarazioni<br />

programmatiche aveva<br />

testualmente detto: “Partiamo<br />

dagli ultimi”.<br />

L’Osservatorio regionale per<br />

la povertà e le risorse cercherà<br />

non solo di tener sotto monitoraggio<br />

quest’aspetto sociale<br />

<strong>del</strong>la realtà sarda, ma anche di<br />

dare utili indicazioni perché<br />

il palazzo <strong>del</strong>la politica possa<br />

intervenire in maniera adeguata,<br />

volta a rimuovere almeno i<br />

casi più drammatici.<br />

“AMICI DELLA VITA” PER L’AUTO-AIUTO<br />

La Giunta Municipale di<br />

Carbonia, presieduta dal<br />

Sindaco Tore Cherchi, ha<br />

È ripresa ufficialmente l’attività <strong>del</strong>l’associazione<br />

“Amici <strong>del</strong>la Vita”<br />

di Iglesias. “Amici <strong>del</strong>la Vita” è un<br />

gruppo di auto-aiuto sorto nell’estate<br />

<strong>del</strong> 2002 su iniziativa di un alcuni<br />

pazienti <strong>del</strong> medico Giorgio Madeddu<br />

affetti da tumore. Lo stesso<br />

Madeddu si è fatto co-promotore <strong>del</strong><br />

progetto sostenendo il gruppo e promuovendone<br />

l’attività oltre la città di<br />

Iglesias ed il <strong>Sulcis</strong> attraverso l’interessamento<br />

di altri colleghi (<strong>del</strong><br />

gruppo – attualmente - fanno parte<br />

anche pazienti che provengono<br />

dall’area <strong>del</strong> Cagliaritano).<br />

Analogamente a quanto accade<br />

per gruppi simili, formati di persone,<br />

cioè, che condividono una<br />

sofferenza comune “Amici <strong>del</strong>la<br />

Vita” è, in primo luogo un gruppo<br />

di persone che si trovano di<br />

fronte al dolore e alla sofferenza<br />

<strong>del</strong> tumore a diversi stadi. Alcuni<br />

membri sono all’inizio <strong>del</strong> loro<br />

percorso, altri sono in fase di terapia,<br />

altri si avviano alla guarigione<br />

oppure hanno già vinto la loro<br />

battaglia contro la malattia. Ciò<br />

che rende efficace la terapia <strong>del</strong><br />

gruppo è proprio lo scambio <strong>del</strong>le<br />

esperienze dolorose, fatto, quest’ultimo,<br />

che permette ai pazienti<br />

di affrontare, con la necessaria<br />

serenità il proprio stato fisico ed<br />

emotivo, superando la sofferenza,<br />

la depressione e la paura <strong>del</strong>la<br />

morte. L’obiettivo che informa<br />

tutto il lavoro di scambio <strong>del</strong>le<br />

esperienze è quello di cambiare<br />

il proprio stile di vita, abbandonando<br />

quelle inclinazioni che inducono<br />

a ricadere nell’angoscia<br />

e a scoprire se stessi entro una<br />

dimensione diversa che, in questo<br />

caso, è quella <strong>del</strong>la malattia.<br />

Oltre quest’obiettivo primario<br />

l’associazione fornisce consulenza<br />

legale ai malati tumorali e alle<br />

famiglie e svolge attività di prevenzione<br />

in campo oncologico.<br />

Il nuovo anno di attività si è aperto<br />

con l’esame di una serie di progetti<br />

fra i quali spicca l’organizzazione di<br />

un convegno sulle tematiche legate<br />

al dolore e alla sofferenza, articolato<br />

in tre momenti: l’analisi medica e<br />

fisiologica <strong>del</strong> fenomeno, l’approfondimento<br />

di natura psicologica e,<br />

infine, lo studio condotto dal punto<br />

di vista filosofico. Quest’ultima ini-<br />

Gabriele Iezzoni<br />

ziativa si colloca nel progetto di più<br />

ampio respiro di svolgere due convegni<br />

all’anno su particolari argomenti<br />

sui quali si porta l’attenzione<br />

di rado, oppure su tematiche che<br />

sianp state scarsamente dibattute<br />

nel territorio. Nell’ambito di questo<br />

progetto generale, a maggio di<br />

quest’anno, “Amici <strong>del</strong>la Vita” ha<br />

organizzato La prima giornata <strong>del</strong><br />

malato tumorale.<br />

Il gruppo, conta sull’adesione di<br />

decine di membri di tutte le fasce<br />

adottato la <strong>del</strong>iberazione<br />

con la quale è stato dato<br />

incarico all’ing. Giannetto<br />

Vacca di redigere<br />

il progetto di ristrutturazione<br />

e risanamento<br />

<strong>del</strong>la copertura <strong>del</strong>la<br />

chiesa parrocchiale di<br />

Cortoghiana. Era questo<br />

un intervento atteso<br />

da tempo dai cittadini<br />

<strong>del</strong>la frazione, perché<br />

da anni il luogo di culto<br />

presenta ampie infiltrazioni<br />

d’acqua che provengono<br />

da lesioni nella<br />

copertura.<br />

Durante la stagione invernale,<br />

quando piove,<br />

la chiesa dedicata al<br />

Per il terzo anno consecutivo la chiesa<br />

votiva che conserva a Pula le spoglie<br />

mortali di Fra Nazareno, il fraticello<br />

morto in odore di sanità, è stata meta<br />

di pellegrinaggio degli ospiti dei centri<br />

Aias <strong>del</strong>la Sardegna. Si è trattato di<br />

una giornata mirata a sensibilizzare la<br />

collettività sul problema dei disabili,<br />

motori e psichici, e sul cui fronte<br />

l’Aias Sardegna si è finora prodigata<br />

nell’assistenza e nella riabilitazione.<br />

“Al pellegrinaggio da Fra Nazareno,<br />

ha sottolineato il Presidente Aias on.<br />

Bruno Randazzo, hanno preso parte<br />

oltre 1500 persone, tra assistiti, famigliari,<br />

operatori e amici dei centri. E’<br />

stata la dimostrazione di come la sensibilità<br />

verso i disabili vada sempre<br />

più diffondendosi. Il messaggio colto<br />

dalla larga partecipazione è stato<br />

quello di non trovarci soli nel difficile<br />

cammino <strong>del</strong>l’assistenza verso coloro<br />

che, nella vita, sono stati segnati<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

da problemi fisici. Fortunatamente la<br />

solidarietà sta diventando patrimonio<br />

sempre più largo”.<br />

Il programma <strong>del</strong> pellegrinaggio alla<br />

chiesa di Fra Nazareno a Pula ha visto<br />

di mattina (peraltro ostacolato da<br />

17<br />

PULA<br />

TERZO RADUNO REGIONALE<br />

DEI DISABILI A “FRA NAZARENO”<br />

d’età e, oltre a costituire un punto<br />

di riferimento per i malati tumorali<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> e <strong>del</strong>l’<strong>Iglesiente</strong>, si avvia a<br />

diventare, grazie al suo successo, un<br />

progetto pilota, unico in Sardegna,<br />

per iniziative simili indirizzate verso<br />

altre patologie, ma legate comunque<br />

allo spirito di solidarietà dei gruppi<br />

di auto-aiuto.<br />

L’associazione si riunisce ogni venerdi<br />

dalle 18.00 alle 20.00 presso la<br />

sede <strong>del</strong>l’Associazione dei Combattenti<br />

di Iglesias in Via Gramsci 13.<br />

CORTOGHIANA<br />

INTERVENTI MANUTENTIVI NELLA CHIESA<br />

Cortoghiana - Chiesa Parrocchiale<br />

Sacro Cuore, oltre a presentare<br />

infiltrazioni dalla<br />

copertura scarsamente<br />

impermeabilizzata, mette<br />

in evidenza larghe tracce<br />

d’umidità e infiltrazioni<br />

anche dalla base, per via<br />

<strong>del</strong> decadente stato un cui<br />

si trova la periferica superficie<br />

esterna scaccia<br />

acqua. Ciò che, tuttavia,<br />

ha finora preoccupato di<br />

più è lo stato <strong>del</strong>la copertura,<br />

che durante la pioggia<br />

lascia filtrare sgocciolamenti,<br />

i quali attraversano<br />

i muri interni,<br />

rendendo precaria anche<br />

la condizione di sicurezza<br />

nell’impianto elettrico.<br />

Pula - Pellegrinaggio Disabili<br />

una battente pioggia) la messa officiata<br />

dal Provinciale dei Frati Cappuccini<br />

Padre Marco Locche, e nel pomeriggio<br />

la Via Crucis. La messa è stata animata<br />

dal coro di Siurgus Donigala diretto da<br />

Felice Cassinelli.<br />

Pula - momento pellegrinaggio<br />

Alfa GTV 2.0TS LIMITED EDITION KM. 0 2001<br />

Alfa 166 2.4 JTD DISTINCTIVE GRIGIA F.O. 1999<br />

Alfa 156 1.8 TS F.O.1998<br />

Alfa SPORTWAGON 1.8 TS KM. 0 F.O. 2002<br />

Alfa SPORTWAGON 1.9 JTD DISTINCTIVE 2001<br />

Alfa 146 1.4 TS L F.O. 1998<br />

Alfa 146 1.9 JTD F.O. 1999<br />

FIAT MAREA WEEKEND JTD 110 CV F.O. 2001<br />

FIAT PUNTO 1.2 ELX 5P AZIENDALE F.O. 2002<br />

OPEL TIGRA 1.4 16V CLIMA, CERCHI LEGA 1997<br />

OPEL CORSA 1.7 DI F.O. 2001<br />

Alfa 147 1.6 TS DISTINCTIVE F.O. 2001


18<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

Cultura<br />

S.ANTIOCO<br />

RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA<br />

CON GRANDI ARTISTI INTERNAZIONALI<br />

L’hanno chiamata l”Isola senza confini”.<br />

Un’isola, quella di S.Antioco,<br />

che ha voluto confrontarsi con l’arte,<br />

chiamando un nutrito gruppo di chiara<br />

fama internazionale, quasi a dimostrare<br />

che, ove si abbia intenzione di<br />

promuovere turismo ed economia,<br />

le barriere possono essere superate<br />

se non proprio abbattute. A promuovere<br />

la “Prima rassegna internazionale<br />

d’arte contemporanea” è<br />

stato il “Consorzio Turistico Isola<br />

di S.Antioco” che, pur di recente<br />

costituzione, ha dimostrato di voler<br />

incidere sul fronte <strong>del</strong>la promozione<br />

turistica ed economica.<br />

“Sulla base di una linea orientata verso<br />

il dialogo immediato d’interazione<br />

S.Antioco - Rassegna internazionale<br />

e scambio, hanno scritto Roberta Vanali<br />

e Fabrizio Steri nella presentazione<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa, la rassegna si è<br />

proposta non solo il superamento dei<br />

confini geografici, ma anche di quelli<br />

socio-culturali e soprattutto intellettuali.<br />

Aprire nuovi scenari artistici<br />

d’incontro e dialogo, grazie ad un processo<br />

di compartecipazione di artisti<br />

di diversa provenienza geografica,<br />

volti ad uno scambio interculturale<br />

che scandisca i diversi linguaggi<br />

estetici, <strong>del</strong>ineando uno spaccato<br />

sulle ultime tendenze <strong>del</strong>la ricerca<br />

artistica contemporanea, questo il<br />

filo conduttore che ha distinto la rassegna.<br />

Pittura, scultura, fotografia,<br />

incisione, installazione e videoarte<br />

Alessandro Carta<br />

sono stati confacenti ad intessere<br />

una rete di collaborazione, scambio<br />

e confronto da condividere in loco nel<br />

tentativo di abbattere anche quella<br />

barriera che si è sempre interposta tra<br />

pubblico ed artista”.<br />

Và riconosciuto che il “Consorzio Turistico<br />

Isola di S.Antioco” presieduto<br />

da Fabrizio Steri, con questa rassegna<br />

d’arte, ha saputo cogliere nel segno,<br />

tanto è stato il riscontro d’interesse e<br />

di partecipazione <strong>del</strong> pubblico.<br />

Alla rassegna, curata da Roberta Vanali<br />

con la direzione artistica di Gemma<br />

Tardini, hanno partecipato gli artisti:<br />

Nora Blaj Demetrescu (Romania),<br />

George Brandner (Austria), Giulia<br />

Casula (Italia), Damiana Degaudenzi<br />

(Italia), Simone Dulcis (Italia),<br />

Elisabetta Falqui (Italia), Sandra<br />

Fernandez Sarasola (Spagna), Jesus<br />

Herrero (Spagna), Makoto (Giappone),<br />

Aghim Muka (Albania),<br />

Eva Maria Neuper (Austria), Primo<br />

Pantoli (Italia), Slavenca Petre (Romania),<br />

Marilena Pitturru (Italia),<br />

Gulla Ronnow Larsen (Danimarca),<br />

Gianni Salidu (Italia), Angelo<br />

Secci (Italia), Kazuto Takegami<br />

(Giappone), Gemma Tardini (Italia),<br />

Monika Wolf (Germania).<br />

TRECENTO “RAGAZZI SPECIALI”<br />

RICEVUTI DAL PRESIDENTE SPISSU<br />

Giovani speciali in piscina<br />

TURISTI DI OBERHAUSEN<br />

A CARBONIA E IGLESIAS<br />

Primi contatti turistici di Oberhausen<br />

con le gemellate Carbonia e Iglesias.<br />

Venticinque turisti tedeschi, provenienti<br />

appunto da Oberhausen, hanno<br />

scelto per le loro vacanze il <strong>Sulcis</strong> e<br />

l’<strong>Iglesiente</strong>, stimolati dai rapporti instaurati<br />

dalle rispettive municipalità,<br />

le quali hanno dato segno, in diverse<br />

occasioni ufficiali, di voler allargare i<br />

contatti e gli scambi turistici, culturali<br />

e di tradizioni.<br />

Turisti Oberhausen a Iglesias<br />

Per una settimana i turisti di Oberhausen<br />

hanno avuto modo di visitare<br />

diverse realtà balneari, produttive,<br />

storiche ed artistiche <strong>del</strong> territorio<br />

Sud Occidentale, mostrando vivo interesse,<br />

soprattutto per il clima, l’ambiente<br />

e l’aspetto enogastronomico<br />

di questo il territorio che possiede<br />

ampie specificità.<br />

Durante il loro soggiorno, i turisti di<br />

Oberhasen guidati da Barbara Kroger,<br />

oltre l’incontro con gli Amministratori<br />

e le città di Carbonia e Iglesias,<br />

hanno visitato Carloforte, Monte<br />

Sirai, Santadi, Grotte S.Barbara e<br />

Porto Flavia.<br />

CALASETTA<br />

ALLA GRANDE LA FESTA DELL’UVA<br />

Alessandro Carta<br />

Calasetta ha riscoperto la festa <strong>del</strong>l’uva<br />

(‘a fesc-ta de l’uga). Lo ha fatto alla<br />

grande come avveniva tanti anni fa,<br />

quando l’uva costituiva per Calasetta<br />

la maggior fonte di reddito di ogni famiglia.<br />

Erano, prevalentemente, uve Carignano<br />

dalle quali la Cantina sociale e i<br />

privati viticoltori ricavavano ottimi vini<br />

da tavola.<br />

Da diversi anni, però, la viticoltura è<br />

andata al “ribasso” e le quantità vitate<br />

sono diventate sempre meno. Tuttavia,<br />

alcune aziende hanno iniziato parziali<br />

riconversioni tra uve da vino e uva da<br />

tavola, hanno introdotto nuovi sistemi di<br />

gestione e nel frattempo si è andata via<br />

via riformando una coscienza vitivinicola<br />

per la quale anche i giovani calasettani<br />

mostrano qualche interesse.<br />

Di qui è nata la “festa <strong>del</strong>l’uva 2004” (la<br />

ripresa <strong>del</strong>l’anno scorso era ancora in<br />

tono minore) allietata da carri allegorici,<br />

Calasetta - Sagra uva 2004<br />

da adulti e bambini vestiti in costume tradizionale<br />

<strong>del</strong>la vendemmia e, non ultimo,<br />

diversi sono stati i chioschi che hanno<br />

messo a disposizione <strong>del</strong>le migliaia di<br />

forestieri e turisti uva e vino locale.<br />

La lodevole iniziativa è stata organizzata<br />

dall’Associazione Culturale “Ancilla<br />

Domini” cui ha dato il patrocinio il Comune..Ci<br />

sono stati anche i premi per il<br />

miglior carro e il miglio chiosco. Reginetta<br />

<strong>del</strong>l’uva è risultata la giovanissima<br />

Martina Steri che l’ha spuntata tra 27<br />

concorrenti di età compresa tra i 3 e i<br />

10 anni.<br />

La “Festa <strong>del</strong>l’uva” di Calasetta risale<br />

ai primi anni Cinquanta. Essa era nata<br />

per celebrare l’abbondanza dei raccolti<br />

d’allora, quando la viticoltura rappresentava<br />

il settore trainante <strong>del</strong>la ridente<br />

cittadina balneare.<br />

L’importanza <strong>del</strong>lo sport come momento<br />

aggregante, in grado di favorire<br />

il superamento <strong>del</strong>le divisioni e<br />

<strong>del</strong>le barriere, è stata ricordata dal<br />

Presidente <strong>del</strong> Consiglio regionale,<br />

Giacomo Spissu, nel corso <strong>del</strong>l’incontro<br />

tra i massimi rappresentanti<br />

<strong>del</strong>l’Assemblea sarda e gli oltre trecento<br />

“ragazzi speciali”, impegnati<br />

nelle gare e nelle competizioni in<br />

corso di svolgimento in molti impianti<br />

sportivi isolani.<br />

I “ragazzi speciali”, giovani e meno<br />

giovani con problemi psichici, ma<br />

spesso anche fisici, ha ricordato il<br />

presidente Spissu, hanno trovato in<br />

molte discipline sportive, come anche<br />

nella scuola e nel lavoro, la possibilità<br />

di superare i loro handicap e<br />

di “competere”, nei limiti <strong>del</strong>le loro<br />

possibilità, con i “ragazzi normali”.<br />

Da tempo, anche in Sardegna, il<br />

recupero psichico e fisico di tanti<br />

giovani e meno giovani avviene seguendo<br />

le più moderne terapie, che<br />

prevedono un reinserimento graduale<br />

dei ”diversamente abili” nel mondo<br />

<strong>del</strong>lo sport, in quello <strong>del</strong>la scuola<br />

e <strong>del</strong> lavoro, “adattando” le diverse<br />

attività alle capacità dei singoli.<br />

I risultati , in moltissimi casi, sono<br />

stati brillanti ed i “recuperi” quasi<br />

totali.<br />

“E’ stato fatto molto, ha detto Giacomo<br />

Spissu, ma molto resta ancora da<br />

fare. Una società moderna, evoluta,<br />

d’altro canto, non può abbandonare<br />

chi non segue il passo degli altri, ma<br />

deve aspettare e sostenere quelli che<br />

non sono in grado di reggere i ritmi<br />

dei “più fortunati”.<br />

Gli Ichnusa Games, cinque le discipline<br />

praticate dai “ragazzi speciali”<br />

provenienti da otto regioni italiane e<br />

da tre “estere”, sono un grande avvenimento<br />

che mostra come anche<br />

la società sarda sia particolarmente<br />

sensibile a questi problemi. Certamente,<br />

in futuro, questa attenzione<br />

è destinata a crescere; come aumenteranno<br />

le occasioni per favorire<br />

l’inserimento di questi giovani<br />

nei diversi momenti <strong>del</strong>la vita sociale<br />

<strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Augurando a tutti i migliori successi,<br />

e garantendo la costante attenzione<br />

da parte <strong>del</strong> Consiglio per i<br />

problemi di tanti giovani, e meno<br />

giovani, il presidente Spissu ha<br />

voluto consegnare una medaglia<br />

ricordo a tutti gli atleti impegnati<br />

in questa mini olimpiade, in terra<br />

sarda, dei “ragazzi speciali”.<br />

COMUNE DI CARBONIA<br />

L’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione<br />

<strong>del</strong> Comune di Carbonia, in applicazione<br />

<strong>del</strong> DPCM n° 106/2001, finalizzato all’assegnazione<br />

di un rimborso a sostegno <strong>del</strong>la<br />

spesa sostenuta dalle famiglie per l’istruzione<br />

nell’anno scolastico 2003-4, rende noto<br />

i termini per la presentazione <strong>del</strong>le relative<br />

domande.<br />

Gli interessati potranno ritirare l’apposito<br />

modulo di domanda presso le Segretarie<br />

scolastiche, l’Ufficio Pubblica Istruzione e<br />

le sedi circoscrizionali <strong>del</strong> Comune di Carbonia.<br />

La domanda con allegata la certificazione<br />

ISEE rilasciata dai CAAF o dall’INPS, andrà<br />

presentata all’Ufficio Pubblica Istruzione improrogabilmente<br />

entro il 31 ottobre 2004.<br />

L’Assessorato <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione <strong>del</strong><br />

Comune di Carbonia, in applicazione <strong>del</strong>l’art.<br />

27 <strong>del</strong>la Legge 448/1998, finalizzato<br />

all’assegnazione di contributi per la fornitura<br />

gratuita e semigratuita di libri di testo<br />

per l’anno scolastico 2003-4, rende noto i<br />

termini per la presentazione <strong>del</strong>le relative<br />

domande.<br />

Gli interessati potranno ritirare l’apposito<br />

modulo di domanda presso le Segretarie<br />

scolastico o presso l’Ufficio Pubblica Istruzione<br />

o Circoscrizioni <strong>del</strong> Comune di Carbonia.<br />

La domanda con allegata la certificazione<br />

ISEE rilasciata dai CAAF o dall’INPS, andrà<br />

presentata all’Ufficio Pubblica Istruzione<br />

entro il 31 di ottobre 2004.


Cultura<br />

IL RICORDO DELL’ARTISTA OTTAVIO LOCCI<br />

Massimo Carta<br />

La sua ultima opera è stata<br />

quella inaugurata, poco prima<br />

che lo raggiungesse la morte,<br />

nell’atrio <strong>del</strong>la nuova Sala <strong>del</strong><br />

Consiglio comunale di Carbonia.<br />

Un’opera realizzata<br />

con gli elementi in trachite<br />

rossa che stavano prima come<br />

<strong>del</strong>imitazione balaustrale<br />

<strong>del</strong>l’ingresso <strong>del</strong>l’originario<br />

Ottavio Locci era nato a Saint Etienne<br />

(Francia) l’8 febbraio 1937 da una<br />

famiglia di emigrati sardi. All’età di tre<br />

anni rientrò in Patria e vi rimase sino al<br />

compimento <strong>del</strong> diciannovesimo anno<br />

d’età, allorché decise di raggiungere<br />

il fratello maggiore in America. Dopo<br />

qualche anno, per poter ottenere il “visto<br />

di soggiorno”, fu costretto a prestare<br />

servizio militare presso le forze armate<br />

degli USA.<br />

Congedatosi, entrò in un College a Los<br />

Angeles dove inizialmente studiò filosofia<br />

e sociologia; in seguito si diplomò onorevolmente<br />

in elettronica. Qualche tempo<br />

Teatro Centrale di Carbonia.<br />

Ottavio Locci è riuscito, utilizzando<br />

questi sette pesanti<br />

dopo si iscrisse alla Facoltà d’Arte dove<br />

studiò con profitto Storia <strong>del</strong>l’Arte, Tecnica<br />

<strong>del</strong> Colore e Disegno, laureandosi<br />

quindi nel 1971 nelle liste d’onore.<br />

Lavorò per un breve periodo di tempo<br />

nella pubblicità e, a quasi quarant’anni<br />

d’età, approdò finalmente alla sua grande<br />

passione: la scultura.<br />

Rientrato in Sardegna nel 1985, stabilendosi<br />

a Carbonia, ha partecipato a diverse<br />

mostre collettive. Sue personali sono state<br />

tenute a Carbonia e in Svizzera. Suoi<br />

lavori si trovano in collezioni pubbliche e<br />

private degli Stati Uniti, Germania, Svizzera,<br />

Venezuela, Francia e Italia.<br />

elementi tutti uguali in trachite,<br />

a realizzare una figura<br />

astratta di sicuro effetto. “Una<br />

figura che rappresenta l’anelito<br />

di Carbonia a proiettarsi in<br />

una qualsiasi direzione, purché<br />

capace di farle vivere una<br />

dimensione sociale di sicuro<br />

avvenire”.<br />

Questo è stato l’ultimo messaggio<br />

lasciato dall’artista<br />

Ottavio Locci che recentemente<br />

è stato sopraffatto dal<br />

cagionevole stato di salute<br />

che n’aveva condizionato, e<br />

non poco, la parte più recente<br />

<strong>del</strong>la sua esistenza.<br />

Di quest’artista si è scritto<br />

sempre poco, malgrado la sua<br />

dimensione fosse universale,<br />

come universale è stata ogni<br />

sua traccia e concetto con<br />

l’arte. E Ottavio Locci è stato<br />

un vero artista, capace di<br />

sacrificare la sua esistenza e<br />

ogni velleità di successo, che<br />

peraltro sarebbe stato ampiamente<br />

meritato.<br />

Uomo schivo, poco amante<br />

<strong>del</strong> vorticoso mondo, egli ha<br />

preferito dedicarsi al dialogo<br />

con la pietra, col granito<br />

e la trachite in particolare,<br />

perché “sono sicuro che non<br />

mi tradiranno, anche quando<br />

lo scalpello dovesse incidere<br />

con maggiore forza la massa<br />

informe”.<br />

Alla scultura, certamente la<br />

forma espressiva a lui più<br />

congeniale, Ottavio Locci<br />

era approdato da una ventina<br />

d’anni. Pur di differente<br />

formazione artistica, a trascinarlo<br />

verso la scultura avevano<br />

contribuito due grandi:<br />

Henry Moore padre <strong>del</strong>le figure<br />

stilizzate, ma soprattutto<br />

Costantino (Antine) Nivola<br />

morto a New York nel 1988,<br />

cui Ottavio Locci era legato<br />

da rapporti d’amicizia ed<br />

artistici perché ebbero modo<br />

di conoscersi e frequentarsi<br />

durante la lunga permanenza<br />

negli Stati Uniti.<br />

L’essenzialità <strong>del</strong>le forme, capaci<br />

di suscitare vibranti emozioni<br />

per il messaggio che da<br />

esse traspaiono, rappresentano<br />

il segno distintivo <strong>del</strong>le<br />

sculture lasciate da quest’artista,<br />

cui la vita ha riservato<br />

poche gratificazioni. Le sue<br />

sono tutte opere di notevole<br />

dimensione, non solo fisica.<br />

Quando Ottavio Locci si trovava<br />

davanti al blocco da<br />

scolpire ricercava per prima<br />

cosa il dialogo con esso. Per<br />

iniziarne il lavoro doveva<br />

essere il blocco di granito o<br />

trachite (anche marmo, purché<br />

non bianco) a suggerirgli<br />

forme, dimensione ed espressione.<br />

Di quando in quando<br />

tentava di misurarsi con la<br />

lezione appresa dal maestro<br />

Costantino Nivola. Ad esso<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°<strong>301</strong> <strong>del</strong> 10 Ottobre 2004<br />

aveva persino dedicato un<br />

lavoro (“Nivoliana”- marmo<br />

<strong>del</strong> 1987). Era un messaggio<br />

d’amicizia e di riconoscenza<br />

per quanti preziosi suggerimenti<br />

ricevuti.<br />

Ora che Ottavio Locci non è<br />

19<br />

Ottavio Locci<br />

più, gli amici, ma soprattutto<br />

le istituzioni (pubbliche e private),<br />

dovrebbero cercare<br />

di raccogliere in un’antologia<br />

i lavori di quest’artista<br />

che ha dato molto, pur ricevendo<br />

poco dalla vita.<br />

CONCORSI PUBBLICI<br />

a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />

Concorsi nei Comuni <strong>del</strong>la Sardegna<br />

Comune o Ente Riferim. Posti Figure Richieste<br />

Tramatza<br />

Thiesi<br />

Alghero<br />

Budoni<br />

Budoni<br />

ICRAM (Istituto<br />

per la ricerca<br />

scientifica e<br />

tecnologica<br />

applicata al<br />

mare)<br />

Presidenza <strong>del</strong><br />

Consiglio dei<br />

MInistri<br />

Ministero <strong>del</strong>la<br />

Giustizia<br />

Ministero<br />

Difesa<br />

Ministero<br />

Difesa<br />

Ministero<br />

Difesa<br />

Ministero<br />

Difesa<br />

Ministero<br />

Difesa<br />

Albo<br />

Ente<br />

GU <strong>del</strong><br />

24/09/04<br />

GU <strong>del</strong><br />

24/09/04<br />

GU <strong>del</strong><br />

28/09/04<br />

GU <strong>del</strong><br />

28/09/04<br />

GU <strong>del</strong><br />

03/09/04<br />

1<br />

1<br />

Assistente<br />

Sociale Part-<br />

Time<br />

Ingeniere o<br />

Architetto<br />

2 Vigile Urbano<br />

3<br />

1<br />

48<br />

Istruttore<br />

Tecnico<br />

Istruttore du<br />

Vigilanza<br />

Concorsi altri Enti<br />

Volontari da<br />

impiegare in<br />

GU <strong>del</strong><br />

24/09/04 14.246 progetti <strong>del</strong><br />

Servizio Civile<br />

in Italia e<br />

all’estero<br />

Titolo e<br />

Requisiti<br />

Laurea + Iscr.<br />

Albo<br />

Telefono o<br />

Link<br />

Scadenza<br />

0783/50801 25/10/04<br />

Laurea + Abil. 1789/886012 25/10/04<br />

Diploma S.M.S: +<br />

Pat. A e B<br />

Diploma<br />

Geometra<br />

Vari concorsi per<br />

la copertura di<br />

complessivi 48 Laurea o Diploma<br />

posti personale Vedi Bandi<br />

diplomato e<br />

laureato<br />

www.<br />

comune.<br />

alghero.ss.it<br />

25/10/04<br />

0784/844007 28/10/04<br />

Diploma S.M.S. 0784/844007 28/10/04<br />

Cittadine<br />

Italiane dai 18 ai<br />

26 anni, cittadini<br />

italiani riformati<br />

dal servizio<br />

militare<br />

070/539.1 04/10/04<br />

www.<br />

serviziocivile.<br />

it<br />

24/10/04<br />

GU <strong>del</strong><br />

200 Notaio Vedi Bando 070/539.1 22/10/04<br />

07/09/04<br />

Concorsi per la Carriera Militare<br />

www.<br />

Volontari Ferma<br />

Uomini di età dai esercito. Ultima<br />

20154 Annuale E.I.<br />

17 ai 28 anni. difesa.it 15/10/04<br />

2004<br />

070/3837171<br />

Arruolamento<br />

Volontari Ferma<br />

GU DEL<br />

28/09/04 23500 prefissata di un<br />

anno<br />

Esercito Italiano<br />

Arruolamento<br />

Volontari Ferma<br />

GU DEL<br />

28/09/04 4930 prefissata di un<br />

GU DEL<br />

28/09/04<br />

680<br />

anno<br />

Marina Militare<br />

Arruolamento<br />

Volontari Ferma<br />

prefissata di un<br />

anno<br />

Aeronautica<br />

Militare<br />

Volontari Ferma<br />

GU <strong>del</strong><br />

28/05/04 7850 Breve Armi varie<br />

2005<br />

Uomini e donne<br />

di età dai 18<br />

ai 25 anni. +<br />

diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Uomini e donne<br />

di età dai 18<br />

ai 25 anni. +<br />

diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Uomini e donne<br />

di età dai 18<br />

ai 25 anni. +<br />

diploma s.m.s.<br />

+vedi bando<br />

Età dai 17 ai<br />

25 anni + vedi<br />

www.<br />

esercito.<br />

difesa.it<br />

www.<br />

esercito.<br />

difesa.it<br />

www.<br />

esercito.<br />

difesa.it<br />

www.<br />

esercito.<br />

30/10/04<br />

30/10/04<br />

30/10/04<br />

Ultima<br />

31/12/04<br />

bando difesa.it<br />

Rubrica curata dall’Informagiovani <strong>del</strong> Comune di Iglesias - C.so Colombo (Nuovo Centro<br />

Sociale)<br />

Tel. 0781/274510 Fax 0781/22198 e-mail informagiovani@comune.iglesias.ca.it - internet : www.<br />

comune.iglesias.ca.it/inforgio


Via Su Pranu, 12<br />

09010 Santadi (CA)<br />

tel. 0781.950127<br />

fax 0781.950012<br />

www.cantinasantadi.it

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