·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat
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Capitolo VI. - Stato civU.<br />
*75<br />
al 1881, si è verificato un aumento lieve (da II,6 %<br />
a II,7 %) e dal 1921 al 1931 uno leggermente più<br />
accentuato (da 10,3 % a 10,7 %).<br />
È da notare che tale quota è stata sempre più<br />
elev.ata per le femmine che per i maschi: in misura<br />
lieve nel Censimento del 1871 e in misura sempre più<br />
forte col passar degli anni, per raggiungeI'8 lo scarto<br />
massimo nel 1931 (8,4 e 10,7% rispettivamente).<br />
A creare siffatto peggioramento ha indubbiamente<br />
infiuito la diminuita possibilità per le donne<br />
di contrarre matrimonio in seguito alle perdite di<br />
maschi in età matura, dovute e alla guerra mondiale<br />
e al movimento migratorio.<br />
Interessanti differenze si riscontrano confrontando<br />
le quote di celibato per i singoli Compartimenti<br />
(Prosp. 12). In generale si può affermare che<br />
le quote più alte si presentano nei Compartimenti<br />
dell'Italia Settentrionale e le più basse in quelli dell'I<br />
talia Meridionale. Il campo di variabilità è assai<br />
esteso e va da un limite inferiore di 4,8% negli Abruzzi<br />
e Molise ad un limite superiore di 17,7% nella Venezia<br />
Tridentina (per il compl~sso). Per la popolazione<br />
femminile la variabilità è ancora più ampia avendo<br />
come limiti estremi 5,4 e 19,9%, sempre per i due<br />
Compartimenti menzionati.<br />
Come per il Regno, cosi per la massima parte<br />
dei Compartimenti la quota di celibato definitivo<br />
. risulta più elevata per le femmine e solo in tre (Emilia,<br />
Toscana e Umbria) accade il contrario.<br />
Lo scarto tra le percentuali dei due sessi, lieve<br />
nella maggior parte dei casi, giunge tuttavia a proporzioni<br />
abbastanza rilevanti in sei Compartimenti.<br />
Nella Venezia Tridentina, "ad es., la quota è di 15,3 %<br />
per i maschi e di 19,9 % per le femmine; analogamente<br />
nella Campania e nel Piemonte, in cui si riscontrano<br />
rispettivamente i valori di 7,0 e II,I % e<br />
di II,O e 14,7 %.<br />
La particolare e caratteristica distribuzione<br />
del fenomeno nelle varie parti del Paese dipende indubbiamente<br />
anche dalla diversa intensità del movimento<br />
migratorio.<br />
~el medesimo Prosp. 12 sono altresì considerate<br />
le quq.te di celibato definitivo nei vari Compartimenti<br />
e nel Regno, a partire dal Censimento 1871.<br />
È notevole il fatto che, attraverso il tempo, tali<br />
quote sono rimaste relativamente costanti nei Compartimenti<br />
dell'Italia Settentrionale. Negli' altri Compartimenti<br />
(con la sola eccezione della Sardegna, in<br />
cui sono cresciute) esse sono andate generalmente<br />
diminuendo, cosi come è accaduto nel Regno.<br />
'Prosp. 12. -<br />
PERCENTUALI DEI CELIBI 'E DELLE NUBILI DISO ANNI E PIÙ, RISPETTO ALLA <strong>POPOLAZIONE</strong><br />
TOTALE COETANEA DI CIASCUN SESSO (*).<br />
1881 1871<br />
,~,<br />
1m<br />
1931 1921<br />
CoMPARTIMENTI E REGNO<br />
MF l MF I [MFIMIF MFI<br />
MF r<br />
I<br />
I<br />
I l MF I I·F<br />
REGNO .. • o o o o o .... 9,6 8,4 10,7 9,1 9,01 10,3 9,8 9,11 10,4 10,8 10,1 Il,2 11,1 11,f 11.1 11,6 Il,6 11. 6<br />
PIEMONTE 13,0 II,0 14,7 Iz,8 II,3 14,2 12,3 II,Z 13,4 Iz,6 II,4 13,8 13,1 IZ,I 14,1 Iz,8 IZ,3 13,3<br />
LIGURIA. 14,5 13,4 15,5 I4,z 13,7 14,8 13,4 IZ,5 I4,Z 13,1 12,1 14,2 I3,Z 12,2 14,2 13,2 12,3 14,2<br />
LOMBARDIA II,1 9,4 12,7 II,1 10,1 12,0 II,3 10,5 IZ,I II,7 10,9 12,4 II,3 II,2 II,6 10,8 II,1 10,4<br />
VENEZIA TRIDENTINA o 17,7 15,3 19,9 18,7 16,4 20,8 - - - - - - - - - - - -<br />
VENETO 9,5 8,2 10,6 9,4 8,6 10,2 9,3 8,9 9,7 9,6 9,5 9,8 9,3 9,3 9,3 9,3 9,6 9,0<br />
VENEZIA GIULIA E ZARA 9,8 9,z 10,4 9,4 9,z 9,7 - - - -'-<br />
- - - - - - - -<br />
EMILIA 9,9 10,3 9,5 10,4 II,1 9,6 10,6 II,4 9,8 II,1 II,9 10,2 10,3 II,0 9,6 10,1 10,7 9,4<br />
TOSCANA 9,z 9.3 9,1 9,6 10,1 9,1 10,0 10,8 9,z 10,9 IZ,O 9,8 IZ,Z 13,6 10,6 Iz,6 14,0 II,0<br />
MARCHE<br />
7,3 6,4 8,1 8,0 7,3 8,7 9,z 8,4 I