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·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

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Oapltolo VI. - Stato civile<br />

*69<br />

mentre tale proporzione è, nel Regno, di 4,1%; e che<br />

anche nella classe di età successiva, cioè 20-24 anni,<br />

le coniugate siano in proporzioni variabili dai minimi<br />

16,4% (Venezia Tridentina), 25,9% (Liguria)<br />

fino ai massimi di 43,5% (Sicilia), 43,6% (Calabrie) ,<br />

49,8% (Lucania), mentre nel Regno la percentuale<br />

analoga è di 32,9%.<br />

Cosi pure, per i maschi la proporzione dei coniugati<br />

nella classe 20-24 che nel Regno è dell'II ,5 %,<br />

varia dai minimi di 2,6% (Venezia 'trtdenti:na), 5,7%<br />

(Liguria), 6,0% (Venezia Giulia e Zara e Sardegna),<br />

ai massimi di 25,6% (Calabrie) ' 26,8% (Abruzzi e<br />

Molise), 28,2% (Lucania); e nella classe 25-29 anni,<br />

che nel Regno è 5°,7%, varia dal.minimo di 24,3%<br />

(Venezia Tridentina) ai massimi di 65,5% (Calabrie),<br />

68,1 % (Abruzzi e Molise) e 72,9% (Lucania).<br />

N aturalmenteanché il diverso grado che la<br />

nuzialità generale aSSllme nelle varie zone si riflette<br />

nei dati del citatoPtosp. IV, cosicchè si vede che in<br />

tuttele cl:a:ssidietà le maggiori quote di celibi e di<br />

nubili si trovano nella Venezia Tridentina, nella Liguria<br />

e nei Piemonte (a bassa nuzialità) e le minori<br />

nella Lucania, negli Abruzzi e Molise e nelle Calabrie<br />

(ad alta nUzialità).<br />

E non è privo di significato, in relazione alle<br />

diverse condizionfdemogràfiche delle varie zone italiane,<br />

il fatto. che nei Compartimenti settentrionali<br />

i vedovi e le vedove in età elevata (sopra 60 anni)<br />

siano più frequenti che nei Compartimenti dell'Italia<br />

Meridionale.<br />

Infine è da notare che la diversa situazione rilevata<br />

nei vari Compartimenti, oltre che nelle accennate<br />

cause, trova la sua ragione di essere anche<br />

nelle varie modalità e intensità del movimento migratorio.<br />

Così influisce certamente sulla distribuzione<br />

della popolazione per stato civile dei Compartimenti<br />

a più forte emigrazione (cioè su quelli meridionali)<br />

la circostanza che tra gli emigrati la percentuale<br />

dei celìbi è maggiore di quella delle nubili e<br />

che tra i rimpatriati i coniugati sono in maggior proporzione<br />

che le coniugate (t).<br />

(I) A questo proposit.o sl vèdano i dati dei due specchietti<br />

seguenti:<br />

a)P~CENTUALI DEI LAVORATORI ESPATRIATI<br />

SECOND.O LO STATO ClVlLE E IL SESSO.<br />

La distribuzione geografica per Compartimenti<br />

dei fenomeni della nuzialità e 'del celibato risulta dai<br />

grafici (cartogrammi) 23, 24, 25 e 26, in cui le percentuali<br />

dei celibi (rispettivamente nubili) .- e le percentuali<br />

dei coniugati (rispettivamente coniugate)<br />

si intendono calcolate rispetto alla popolazione maschile<br />

(rispettivamente femminile) in età di 15 anni<br />

e più.<br />

Le due coppie di cartogrammi sono in certo<br />

modo complementari, perchè là dove la quota dei<br />

celibi è minore, risulta naturalmente più alta la quota<br />

dei coniugati. Pei maschi i Compartimenti che hanno<br />

le quote più alte di coniugati sono gli Abruzzi e Molise<br />

(62,7%) e la Lucania (63.4%); per le coniugate<br />

le proporzioni massime si trovano pure nella Lucania<br />

(58,5%), negli Abruzzi e Molise (58,0%) e anche<br />

nell'Umbria (57,7%).<br />

All'estremo opposto si trovano, per i maschi,<br />

la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia e Zara dove<br />

i coniugati raggiungono soltanto il 43,9% e il 46,7%<br />

rispettivamente; e per le femmine la Venezia Tridentina<br />

col 43,1% di coniugate.<br />

6 ... Stato civile della popolazione secondo l'importanza<br />

demografica dei Comuni. - È interessante<br />

vedere come si distribuisca per stato civile,<br />

nei due sessi, la popolazione appartenente alle diverse<br />

categorie di Comuni, classificati secondo la loro importanza<br />

demografica. A tale scopo si è formato il<br />

Prosp. 6, nel quale si è fatto uguale a 100 l'ammontare<br />

della popolazione di 15 anni e più di ciascuna<br />

categoria di Comuni.<br />

Tanto per !'insieme quanto separatamente per<br />

ciascuno dei due sessi si osserva una tendenza molto<br />

regolare nella variazione dei rapporti percentuali,<br />

passando dai Comuni più piccoli ai più p')polosi.<br />

Crescono, infatti, quasi senza eccezione, le proporzioni<br />

dei celibi, da 37,6% nei più piccoli Comuni a<br />

43,0% nei più grandi e quelle delle nubili, da 32,7% a<br />

39 1 %, conformemente alla comune osservazione che<br />

il celibato trova il suo ambiente più adatto negli<br />

b) PERCENTUALI DEI LAVORATORI RIMPATRIATI<br />

SECONDO LO STATO CIVILE E IL SESSO.<br />

STATO CIVJ:l,B<br />

1930 1931 1932<br />

~F I<br />

M F<br />

MF<br />

I I M F<br />

M:F<br />

I I<br />

M<br />

I F<br />

STATO CIVIL:E<br />

1931 1932<br />

MF M F MF M<br />

I I I<br />

I<br />

F<br />

CELIBI. 5Z,4 54,z 43,I 44,4 46 ,0 4I ,Z 45,5 48,0<br />

CONIUGATI. 46,1 44.9 51 ,9 5·,6 5z,o 53,8 SO,I 48 ,7<br />

VEDOVI E ALTRI. 1,$ 0,9 5,0 z,z 1,1 4,5 ',6 1,1<br />

IGNOTO<br />

- - - 0,8 0,9 0,5 1,8 ',-<br />

41,6<br />

52 ,S<br />

Totale. 100,0100,0 100,0 100.0 100,01100,0 100,0 100,0 100,0<br />

4,8<br />

1,1<br />

CELIBI 31,6 3°,3 35,9 33,3 33,0<br />

CONIUGATI. 65,6 ·67,7 59,0 58,3 58,9<br />

VEDOVI E ALTRI 1,9 1,0 4,4 ',4 1,4<br />

IGNOTO. 0,9 1,1 0,7 6,0 6,7<br />

Totale. 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0<br />

34,3<br />

56,.<br />

5,4<br />

4,I<br />

100, o

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