·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

capitolO lJI. - l'rofeIIiolli: El Popolallione rurale
*173
coltura si sono inspirate ogni volta a cri~eri diffe~
renti e si sono limitate a cinque « posizioni» non sempre
esattamente definite (v. Prosp. 72) (I).
Tuttavia, nelle grandi linee, limitando, per le
note ragioni, i confronti nel tempo alla sola popola~
zione maschile e pur con le riserve già accennate (I),
anche le cifre dei censimenti demografici consentono
di scorgere le influenze più notevoli dei fattori a cui
si è ora fatto riferimento.
Per ragioni di comparabilità è necessario limitare
i confronti all'ultimo trentennio e adattare nel
modo migliore le cifre dei censimenti. Cosi, dai dati
contenuti nel Prosp. 72, sono stati esclusi glj impiegati,
perchè considerati con diversità di criteri nelle
varie rilevazioni, ed alcune altre voci meno importanti
o perchè poco numerose o perchè di svariatissima
composizione. L'esame stesso è stato poi limitato all'Agricoltura
propriamente detta, escludendo, lo' « zootecnia
», la « silvicoltura » e lo' « caccia Il.
L'esame delle cifre mette subito in evidenza lo'
imponenza dell'aumento dei « conducenti terreni
propri» che, sono in prevalenza, costituiti da imprenditori-lavoratori,
provenienti dalle altre « posizioni»
e, in misura maggiore, da quelle, immediatamente
sottostanti, dei fitta voli e dei coloni.
Il fenomeno ha assunto proporzioni grandiose
nel periodo IgII-Ig2I, e particolarmente nell'immediato
dopo-guerra, quando lo' scalata alla proprietà
- prevalentemente piccola proprietà coltivatrice -
venne fortemente favorita dal deprezzamento della
moneta, e, in parte, dagli alti salari.
I conduttori di terreni che rappresentavano, nel
19II, il 19,3 % dei maschi di IO anni e più addetti
all'agricoltura, passano al 32,0 % nel Ig2I .. 11 fenomeno
ha luogo ovunque, sebbene in misura diversa.
Nell'Italia Insulare lo' percentuale è più che triplicata
(dal 9,5 al 29,5; in Sicilia dall'8,2 al 28,2).
Nell'Italia Centrale e Meridionale lo' percentuale non
è molto lontana dal raddoppiamento (13,1 contro
2I,g nell'Italia Centrale; 18,3 contro 34,4. nell'Italia
Meridionale. Nel Lazio la percentuale è più che raddoppiata,
nelle Puglie si moltiplica per 2,5).
L'imponente modificazione non solo permane e
si consolida al cessare delle cause transitorie che l'avevano
provocata ed esaltata, ma l'avvento del Fascismo
fa compiere ulteriori, benchè più contenuti,
incrementi, salvo nell'Italia Insulare dove lo' trasformazione
aveva già assunto una eccezionale intensità.
A questa ondata verso l'alto, fa riscontro, dal
IgII al Ig:U, una ondata verso il basso dovuta alle
forze tendenti alla « proletarizzazione )1 degli addetti
all'agricoltura. Tale fenomeno è poco evidente attra-
(I) Cfr. §. 2 del presente Capitolo.
43. - MASCHI DI IO ANNI E PIÙ
ADDETTI ALL'AGRICOLTURA SECONDO LA POSIZIONE
(C$'fre relative)
REGNO
1911 1921 1931 1911 1921 1981
I
....
..... ........... O
•
ITALIA SETT. ITALIA .CENTR.
1911 1921 1931 ",-J~=11__
19 .. 2_' __',::::;~H.;3_"-...
.................. --. . ...- .. --- .. --
40
40
30
30
20
20
10
~
".
-10
O ".
...............
L!j"~:2::::::b1t:c12l2!:l::tt!;.n!J.' - O
ITALIA MERlO.
·ITtALIA INS.
70 •
'''''-,.
60 .... .... ""
..... ."
.. J( JlIC.
50 . "
:~ /0
o
a. K.
70
60
1-50
oo:~
:~~ ~,:~
-O ........ ...... ...... O
~
t..:....:..J
~
mIJJ
~,
1911 1921 1931 1911 1921 1991
GIORNA LIERI
OBBLIGATI
MEZZADRI E COLONI
FITTAVOLI
• CONDUCo TE.RRENI PROPRI
+++++++
o O O
ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA DEL REGNO D'ITALIA