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·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

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coadiuvanti, una notevole prevalenza di maschi<br />

(348 F per 1000 M).<br />

Tale prevalenza è sensibilmente maggiore nei<br />

coadiuvanti degli artigiani padroni (157 F per 1000<br />

M) che non fra i coadiuvanti degli artigiani indipendenti<br />

(502 F, per 1000 M).<br />

Prosp. 37. -<br />

COADIUVANTI ARTIGIANI.<br />

IN<br />

SOl. COM-<br />

COADIUVANTI COM- MASCHI FEMMINE PLESSO<br />

PLkSSO<br />

DEGLI<br />

ARTIGIANI<br />

Coadiuvanti degli artigiani<br />

padroni 47. 234 40.808 6'426 I8,4<br />

Coadiuvanti degli artigiani<br />

indipendenti 75'559 50.2g6 25. 263 I4,7<br />

Gli artigiani coadiuvanti, secondo la posizione<br />

del coadiuvato, il sesso e l'attività cui sono<br />

addetti, si classificano come al Prosp. 38.<br />

Naturalmente, le cifre assolute dei coadiuvanti<br />

risultano più elevate nelle classi professionali in cui è<br />

maggiore il numero degli artigiani, e cioè nelle classi<br />

« vestiario, arredamento, ecc.»; « industria del legno,<br />

paglia, ecc.»; « industrie che utilizzano spoglie animali»;<br />

« successive lavorazioni dei metalli ll.<br />

Il numero di coadiuvanti su 100 artigiani risulta<br />

di r5,9 nel complesso; nelle singole classi professionali<br />

le percentuali più elevate risultano nelle<br />

« industrie che lavorano i cereali» (27.4); nelle « successive<br />

lavorazioni dei metalli il (23,4); nelle « industrie<br />

del legno, paglia, ecc.» (21,6), nelle « cave<br />

di ogni genere» (2I,r). Le percentuali più basse si riscontrano<br />

nella « produzione e distribuzione di forza<br />

motrice, ecc.» (8,9); nelle « costruzioni meccaniche<br />

in genere, ecc.» (rr,2).<br />

Confrontando i due tipi di artigianato, si rileva<br />

,che le percentuali dei coadiuvanti degli artigiani<br />

padroni, sul totale degli artigiani per ciascuna classe<br />

professionale, sono più elevate di quelle dei coadiuvanti<br />

degli artigiani indipendenti, salvo che nelle<br />

classi 7 (cave di ogni genere) e 22 (tessuti speciali).<br />

Numero di botteghe artigiane e addetti in media<br />

per bottega. - Detraendo dai 514.154 artigiani indipendenti<br />

i 75.559 coàdiuvanti sopraindicati, si può<br />

calcolare che le botteghe di artigiani indipendenti<br />

siano 438.595 (in questo numero sono comprese anche<br />

le abitazioni di artigiani indipendenti che lavorano<br />

a domicilio).<br />

Detraendo dai 256.51"2 artigiani padroni i 47.234<br />

%<br />

coadiuvanti si può calcolare che le botteghe di artigiani<br />

padroni, in cui cioè sono occupati dei salariati,<br />

siano 209.278. In totale dunque 647.873 botteghe o<br />

laboratori di artigiani (r).<br />

Poichè, come si è dianzi accennato, i salariati dell'artigianato<br />

ammontano a 644.893, si avrebbero, in<br />

media 3,r salariati per artigiano padrone.<br />

Escludendo dal computo i barbieri e parrucchieri<br />

(2), perchè essi, come si è detto, vennero considerati<br />

artigiani qualunque fosse il numero dei salariati dipendenti,<br />

il numero medio dei salariati per artigiano<br />

padrone risulta di circa 3,3.<br />

La media generale di addetti per bottega (di<br />

artigiani indipendenti e dipendenti) risulterebbe di<br />

circa 2,2.<br />

Questa ricostruzione del numero degli « esercizi»<br />

sulla base dei risultati del censimento demografico<br />

- resa possibile grazie alla distinzione dei « coadiuvanti»<br />

e alla classificazione per grandi ripartizioni<br />

professionali - deve, naturalmente, considerarsi<br />

largamente approssimativa (3).<br />

Gli artigiani per classi di età. ~ Secondo la posizione,<br />

il seSso e le classi di età, gli artigiani si<br />

suddividono come è indicato nel Prosp. 39.<br />

Nonostante che il numero degli artigiani cresca<br />

rapidamente nelle prime classi di età. tanto da raggiungere<br />

il massimo in corrispondenza della classe da<br />

20 a 24 anni, pure la proporzione degli artigiani da lO<br />

a 24 anni è assai lieve.<br />

Oltre quanto è detto, per il complesso degli artigiani,<br />

alla parte D del presente capitolo, si rileva che<br />

la proporzione dei giovani è maggiore tra gli artigiani<br />

indipendenti (3r,4 %) che tra gli artigiani padroni<br />

(22,0 %) poichè solo in un secondo tempo il<br />

giovane che ha appreso un mestiere e lo esercita quale<br />

artigiano indipendente, potrà assumere alle sue dipen-<br />

"denze persone o garzoni salariati e divenire artigiano<br />

padrone.<br />

Più sensibile è la divergenza tra le proporzioni dei<br />

maschi e delle femmine da IO a 24 anni sui rispettivi<br />

totali dei censiti nelle due posizioni: in tali classi<br />

di età sono, infatti, compresi rispettivamente, il<br />

45,8 % ed il 34,2 % delle artigiane indipendenti e<br />

(I) Gli eserci~l >Ììtdustriali fino a 5 addetti rilevati dal<br />

Censimento industriale del 15 ottobre 1927. risultarono<br />

circa 55°.000 riferiti. per quanto possibile. alle stesse classi<br />

considerate nel Censimento demografico.<br />

(2) Si censirono in tale categoria rr6.222 persone di<br />

cui: 896 «imprenditori »; 165 «impiegati »; 17.848 «artigiani<br />

indipendenti »; 35.840 «artigiani padroni» e 61.473 «salariati<br />

».<br />

(3) Cfr. §. 30.

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