·VII CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE - Istat

Capitolo XI. - Professioni: C) Posizioni Il6l1e PlQfession! - Coadiuvanti
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Le « posizioni» vennero distinte secondo cinque
voci fondamentali:
a) padroni di aziende, amministratori, direttori;
b) impiegati; c) artigiani indipendenti (solo
per l'industria); d) artigiani padroni (solo per !'industria);
e) operai salariati, garzoni.
Al fine di avere una nozione più sintetica della
struttura professionale della popolazione, le dette posizioni
possono essere ulteriormente raggruppate
in tre voci: a) imprenditori: padroni e artigiani (indipendenti
o padroni) ; b) impiegati; c) salariati; o
anche in due sole: a) posizioni indipendenti (imprenditori);
b) posizioni dipendenti (impiegati e salariati).
In sede di spoglio la distinzione secondo la posizione
venne limitata alle categorie dell'« Industria »,
dei « Trasporti e comunicazioni » e del « Commercio ».
Per quanto si riferisce all'agricoltura le posizioni
possono essere ricostruite mediante opportuni raggruppamenti
delle sottoclassi. (r).
Le cifre riguardanti le cinque posizioni risultano
dalla Tav. XI (colonna 5), del VoI. IV, Parte seconda,
in corrispondenza al riepilogo di ciascuna classe, che
precede il rispettivo totale.
Si aggiunge che la indicazione dei «coadiuvanti»,
per tutte le classi e sottoclassi professionali, equivale
all'indicazione di una nuova «posizione» (Cfr. §. r6) (2).
(I) Gli « imprenditori)) dell'agricoltura e caccia corrispondono
ai censiti nelle seguenti sottoc1assi:
1. - agricoltori che conducono terreni propri;
2. - agricoltori usufruttuari, enfiteuti utenti, od
utiIisti;
3. - agricoltori fittavoli e subaffittuari;
6. - coloni (mezzadri, terziari, ecc.);
14. - allevatori di animali;
gli impiegati corrispondono alla sottoc1asse 4;
i salariati corrispondono ai censiti di tutte le rimanenti
sottoclassi.
(2) Nel censimento germanico del 1925 la posizione
nella professione è stata indicata per tutte le classi professionali
e per ciascuna posizione principale sono state fatte
sottodistinzioni che consentono uno studio più approfondito
e più esatto sulla stratificazione per classi sociali della
popolazione. Le posizioni adottate furono le seguenti;
a) INDIPENDENTI:
a. I. - Proprietari e comproprietari, tenutari, maestri-artigiani,
liberi professionisti, imprenditori;
a. 2. - Affittuari;
a. 3. - Amministratori, direttori, impiegati direttivi
e altri direttori di servizi - Lavoranti a domicilio.
b) IMPIEGATI E FUNZIONARI:
b. 1. - Impiegati e funzionari tecnici, personale tecnico;
b. 2. - Capi-operai e personale di controllo e sorveglianza;
b. 3. - Impiegati di commercio e di amministrazione,
personale d'ufficio.
c) OPERAI:
c. 1. - Operai che lavorano in una attività caratteristica
di un determinato ramo industriale;
c. 2. - Operai industriali e operai impiegati nelle
principali professioni accessorie;
c. 3. - Altri operai.
d) FAMILIARI COADIUVANTI:
di cui:
familiari che portano il loro aiuto alle persone che lavorano
a domicilio.
e) DOMESTICI.
Per completare poi le notizie date nella Parte seconda
del presente volume sono state riprodotte, nelle Tavv.
III e IV dell' Appendice II le cifre dei coadiuvanti
e dei censiti nelle convivenze secondo le posizioni
suddette.
12. ~ Le posizioni professionali nell'agricoltura,
nell'industria e nel commercio. - Il Prosp. 22 indica
la distribuzione di roo censiti di ciascuna circoscrizione
(Regno, Ripartizioni geografiche e Compartimenti)
e di ciascuna delle categorie professionali
indicate, secondo tre posizioni nella professione.
Da esso si rileva quanto segue:
a) La percentuale degli «imprenditori» è massima
nell'«Agricoltura» (69,9). Fra le Ripartizioni
geografiche il massimo è segnato dall'Italia Centrale
(80,3 %) e il minimo dall'Italia Insulare (55,8 %).
Fra i Compartimenti, le percentuali più elevate si
riscontrano nelle Marche, negli Abruzzi e Molise e
nella Liguria, a cagione della frequenza della mezzadria
e del considerevole frazionamento delle aziende
agricole. In tutte le Ripartizioni geografiche e
Compartimenti la percentuale è superiore al 50 %,
salvo che nelle Puglie (43,4).
Percentuali di poco inferiori a quelle dell' « Agricoltura»
si riscontrano generalmente nel « Commercio,
banca e assicurazione» (6r,r %). In questa categoria
le percentuali più elevate di imprenditori si riscontrano
nell'Italia Meridionale ed Insulare, dove sono
più frequenti le piccole aziende. Fra i Compartimenti
le percentuali massÌme si rilevano nella Lucania, nelle
Calabrie e negli Abruzzi e Molise.
Nell'«Industria, trasporti e comunicazioni» e lllvece
molto elevata la percentuale di « salariati ))
(73,4 %), che raggiunge il massimo nell'Italia Settentrionale
e - fra i Compartimenti - nella Lombardia,
nella Liguria e nella Venezia Giulia e Zara dove
è più diffusa la grande e media industria.
Le quote di « impiegati)) sono trascurabili nell'
«Agricoltura», risultando ovunque inferiori all'r %.
Nell'«Industria» variano da un minimo del 3,0 % nella
Lucania a un massimo del 9,9 % nella Liguria; nel
« Commercio, banca e assicurazione» raggiungono
o superano il 37 % nella Venezia Giulia e Zara e nel
Lazio, scendendo a un minimo del ro,4 % nella Lucania.
b) Dal confronto tra le percentuali dei due
sessi, risulta che la percentuale di imprenditori è più
elevata tra le femmine nell' «Agricoltura» e nel «Commercio)),
sia nel Regno che nelle Ripartizioni geografiche
(salvo che per l'agricoltura nell'Italia Insulare).
Nell' « Industria», invece, la percentuale di imprenditori
è, nel Regno, più ele'vata tra i maschi. Lo stesso
si verifica nell'Italia Settentrionale, ma non nelle
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