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Cos'è e come compilare la bibliografia di una tesi/tesina

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Cos’è e <strong>come</strong> <strong>compi<strong>la</strong>re</strong> <strong>la</strong> <strong>bibliografia</strong> <strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>tesi</strong>/<strong>tesi</strong>na<br />

(adattatto da: http://it.wikipe<strong>di</strong>a.org/wiki/Bibliografia, ultimo accesso: 16/9/2013)<br />

Caterina Ferrario, 16/9/2013<br />

1. Definizione:<br />

Per <strong>bibliografia</strong> si può intendere:<br />

• l'elenco <strong>di</strong> pubblicazioni usate e citate nel<strong>la</strong> stesura specialmente <strong>di</strong> un saggio, <strong>di</strong> un articolo, <strong>di</strong> un<br />

libro;<br />

• l'elenco sistematico <strong>di</strong> libri, riviste, articoli su un partico<strong>la</strong>re argomento o su uno specifico autore;<br />

• l'insieme dei saggi scritti su un determinato argomento;<br />

• <strong>la</strong> scienza che stu<strong>di</strong>a <strong>la</strong> catalogazione sistematica dei libri.<br />

E’ nel primo significato che ne trattiamo qui.<br />

La <strong>bibliografia</strong> deve essere inserita al<strong>la</strong> fine <strong>di</strong> un e<strong>la</strong>borato (<strong>tesi</strong>na, <strong>tesi</strong>,…) e deve includere tutti i testi citati<br />

nel testo, in or<strong>di</strong>ne alfabetico in base al cognome dell'autore. Nel testo, ogniqualvolta si riporta il pensiero<br />

<strong>di</strong> un altro autore è obbligatorio citare <strong>la</strong> fonte, ovvero in<strong>di</strong>care, tra paren<strong>tesi</strong>, il nome dell’autore seguito<br />

dall’anno del<strong>la</strong> pubblicazione che si è consultata (es.: Bosi, 2012). In mancanza si configura un p<strong>la</strong>gio.<br />

2. Compi<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> <strong>bibliografia</strong><br />

Esistono <strong>di</strong>versi standard che possono essere adottati per <strong>compi<strong>la</strong>re</strong> <strong>una</strong> <strong>bibliografia</strong>. L’importante è che,<br />

<strong>una</strong> volta effettuata <strong>la</strong> scelta dei criteri da utilizzare, questi vengano mantenuti costanti all’interno <strong>di</strong> uno<br />

stesso documento.<br />

Quel<strong>la</strong> che segue è <strong>una</strong> delle possibili modalità <strong>di</strong> compi<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>bibliografia</strong> per le varie tipologie <strong>di</strong><br />

testi (libri, articoli, …).<br />

Attenzione: i dati in grassetto non vanno mai omessi perché essenziali all'identificazione del testo:<br />

Libri:<br />

cognome e iniziale del nome autore/autori, (anno), titolo opera, numero e<strong>di</strong>zione, luogo e<strong>di</strong>zione, casa<br />

e<strong>di</strong>trice, (col<strong>la</strong>na)<br />

Articoli in riviste:<br />

Cognome e iniziale del nome autore/autori (anno), titolo articolo, titolo rivista, casa e<strong>di</strong>trice, volume,<br />

numero, (giorno), (mese), numero <strong>di</strong> pagina iniziale e finale<br />

Capitoli <strong>di</strong> libri, saggi in opere collettive ecc.:<br />

Cognome e iniziale del nome autore/autori (anno), titolo saggio, in: titolo dell'opera collettiva, Cognome<br />

e iniziale del nome del/i curatore/i dell’opera collettiva, luogo e<strong>di</strong>zione, casa e<strong>di</strong>trice, numero del<strong>la</strong><br />

pagina iniziale e finale<br />

Documenti consultati su internet:<br />

Cognome e iniziale nome o nome dell’ente tito<strong>la</strong>re del sito (anno [se <strong>di</strong>sponibile]), "Titolo del<br />

documento", URL, eventuale formato del file (se <strong>di</strong>verso da HTML - es. file PDF, file RTF, ...), data ultimo<br />

accesso al<strong>la</strong> pagina web.<br />

N.B.:<br />

1. La <strong>bibliografia</strong> deve sempre essere compi<strong>la</strong>ta in or<strong>di</strong>ne alfabetico (cognome del primo autore).<br />

1


2. Se un’opera ha più autori, il cognome del primo autore è seguito dall’iniziale puntata del nome. Per gli<br />

autori successivi, è possibile riportare prima l’iniziale del nome e poi il cognome.<br />

3. Cognome e iniziale del nome non devono essere separati da virgole. La virgo<strong>la</strong> va invece usata per<br />

separare i <strong>di</strong>versi autori <strong>di</strong> un’opera con più autori, ad eccezione del cognome dell’ultimo autore, che<br />

deve essere preceduto da <strong>una</strong> “e”.<br />

4. Nel caso in <strong>una</strong> <strong>bibliografia</strong> siano presenti più opere <strong>di</strong> uno stesso autore, queste vanno elencate in<br />

or<strong>di</strong>ne crescente <strong>di</strong> data. In caso <strong>di</strong> più opere dello stesso autore pubblicate nello stesso anno, queste<br />

vanno or<strong>di</strong>nate in or<strong>di</strong>ne alfabetico per titolo e vanno <strong>di</strong>stinte inserendo, dopo <strong>la</strong> data, <strong>una</strong> lettera<br />

dell’alfabeto in or<strong>di</strong>ne progressivo (a per <strong>la</strong> prima pubblicazione, b per <strong>la</strong> seconda e così via).<br />

5. I documenti consultati sul web devono essere trattati <strong>come</strong> se fossero un articolo in <strong>una</strong> rivista. Il nome<br />

del sito deve essere usato <strong>come</strong> se fosse il titolo del<strong>la</strong> rivista.<br />

6. All’interno del documento, quando si fa <strong>una</strong> citazione tratta da un altro testo (che ovviamente deve<br />

essere inserito in <strong>bibliografia</strong>), dopo <strong>la</strong> citazione, tra paren<strong>tesi</strong> va in<strong>di</strong>cato il riferimento al<strong>la</strong> fonte del<strong>la</strong><br />

citazione. Basta il cognome dell’autore e l’anno <strong>di</strong> pubblicazione. Il lettore può così trovare tutti i<br />

dettagli del<strong>la</strong> fonte del<strong>la</strong> citazione cercando autore e anno in <strong>bibliografia</strong>.<br />

7. Nel<strong>la</strong> <strong>bibliografia</strong>, non far rientrare <strong>la</strong> prima riga, ma se lo si desidera si può far rientrare (ad esempio <strong>di</strong><br />

0,5 cm) le eventuali righe successive al<strong>la</strong> prima.<br />

3. Esempi <strong>di</strong> <strong>bibliografia</strong><br />

Libri:<br />

Scialuga M. (2003), Introduzione allo stu<strong>di</strong>o del<strong>la</strong> filologia c<strong>la</strong>ssica, Alessandria, Dell'Orso<br />

Brosio G. e S. Piperno (2009), Governo e finanza locale, quarta e<strong>di</strong>zione, Torino, G.Giappichelli<br />

Ambrosanio M.F., M. Bor<strong>di</strong>gnon, U. Galmarini e P. Panteghini (1997), Lezioni <strong>di</strong> teoria delle imposte,<br />

Mi<strong>la</strong>no, Etas Libri<br />

Articoli <strong>di</strong> riviste:<br />

Ver<strong>di</strong> F. (2023), Il futuro del canguro, Animali del 2000, vol. 8 (5), pp 2 – 45<br />

Capitoli <strong>di</strong> libri, saggi in opere collettive ecc.:<br />

Arachi G, C. Ferrario e A. Zanar<strong>di</strong> (2005), Re<strong>di</strong>stribuzione e ripartizione del rischio fra territori regionali in<br />

Italia, in: Federalismo, equità e sviluppo, a cura <strong>di</strong>: Barca F., F. Cappiello, L. Ravoni e M. Volpe, Bologna, Il<br />

Mulino, pp. 93-124<br />

Esempio <strong>di</strong> <strong>bibliografia</strong> in cui compaiono due testi dello stesso autore (in or<strong>di</strong>ne cronologico):<br />

Brosio, G. (1993), Economia e finanza pubblica, II e<strong>di</strong>zione, Roma, Carocci<br />

Brosio, G. (2004), Corso <strong>di</strong> economia pubblica: il sottosviluppo e <strong>la</strong> transizione, Torino, G. Giappichelli<br />

Esempio <strong>di</strong> <strong>bibliografia</strong> in cui compaiono due testi dello stesso autore e dello stesso anno (in or<strong>di</strong>ne<br />

alfabetico <strong>di</strong> titolo):<br />

Artoni, R. (1999a), Elementi <strong>di</strong> scienza delle finanze, I e<strong>di</strong>zione, Bologna, Il Mulino<br />

Artoni, R. (1999b), Lezioni <strong>di</strong> scienza delle finanze, I e<strong>di</strong>zione, Bologna, Il Mulino<br />

Documenti consultati su internet:<br />

Istat (2013), “Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche”, http://www.istat.it/it/archivio/100391,<br />

ultimo accesso 9/10/2013<br />

2


4. Sitografia:<br />

Nel caso si vogliano in<strong>di</strong>care anche pagine web utilizzate <strong>come</strong> fonti <strong>di</strong> informazione, nel testo va inserito il<br />

riferimento, che in questo caso è dato dal<strong>la</strong> URL riportata omettendo ‘http://’. In fondo al testo, dopo <strong>la</strong><br />

<strong>bibliografia</strong>, andrà poi inserita anche <strong>una</strong> sitografia, che dovrà riportare l’in<strong>di</strong>rizzo web completo seguito<br />

dal<strong>la</strong> data dell’ultimo accesso.<br />

Per esempio:<br />

http://www.mef.gov.it/doc-finanza-pubblica/, ultimo accesso 9/10/2013<br />

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