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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

dove con α si è indicato il coefficiente effettivo di albedo, che tiene conto anche<br />

dall’effetto dovuto all’angolo di elevazione so<strong>la</strong>re.<br />

2.3.2 <strong>la</strong> Radiazione ad onda Lunga<br />

2.3.2.1 La Radiazione Atmosferica<br />

Il PBL è un corpo caldo e che emette nell’infrarosso. E’ quindi una sorgente volumetrica<br />

distribuita <strong>la</strong> cui descrizione matematica è molto complessa, soprattutto<br />

per <strong>la</strong> presenza di tre gas partico<strong>la</strong>rmente abbondanti: il vapor d’acqua, l’anidride<br />

carbonica e l’ozono. La complessità deriva sia dal fatto che tali gas hanno emissività<br />

specifiche diverse al variare del<strong>la</strong> lunghezza d’onda del<strong>la</strong> radiazione, sia dal fatto<br />

che normalmente <strong>la</strong> loro distribuzione spaziale è diversa da gas a gas.Limitatamente<br />

al PBL, mentre l’anidride carbonica ha in generale una distribuzione spaziale abbastanza<br />

uniforme, per quanto riguarda invece l’ozono, <strong>la</strong> sua presenza dipende da<br />

quanto sia marcato l’inquinamento fotochimico. Un discorso a parte va fatto per il<br />

vapor d’acqua. Per prima cosa va rilevato che tale gas ha le principali sorgenti proprio<br />

al<strong>la</strong> superficie terrestre ed inoltre che al<strong>la</strong> sommità del PBL molto spesso ci<br />

sono forti concentrazioni di acqua (sia in fase solida, che liquida e gassosa) sotto<br />

forma di nubi. Questi tre gas non esauriscono tutti i problemi che si incontrano<br />

nel<strong>la</strong> modellizzazione del<strong>la</strong> Radiazione ad onda lunga. Ci sono situazioni in cui<br />

l’inquinamento atmosferico è molto forte (come nel caso di grandi aree urbane o<br />

di grandi centri industriali) con <strong>la</strong> presenza di un numero rilevante di sostanze<br />

<strong>inquinanti</strong> di vario genere. Ovviamente tutte queste sostanze contribuiscono a<br />

complicare <strong>la</strong> distribuzione del<strong>la</strong> radiazione ad onda lunga. La trattazione teorica<br />

del<strong>la</strong> distribuzione spaziale dei flussi ascendenti e discendenti del<strong>la</strong> radiazione ad<br />

onda lunga è di una formidabile complessità. Per i dettagli si rimanda a Pielke<br />

(1984) e Liou (1992).<br />

Di notevole interesse pratico è <strong>la</strong> radiazione ad onda lunga che giunge al suolo. Essa<br />

può essere adeguatamente misurata, come si dirà in seguito, ma può anche essere<br />

determinata con l’aiuto di alcune corre<strong>la</strong>zioni semiempiriche basate su parametri<br />

facilmente misurabili. Un primo gruppo di corre<strong>la</strong>zioni parte dal<strong>la</strong> considerazione<br />

che R lw0 è calco<strong>la</strong>bile mediante <strong>la</strong> legge di Stefan-Boltzmann:<br />

dove T è <strong>la</strong> temperatura dell’aria nei pressi del suolo e ε a è l’emissività dell’atmosfera.<br />

Questi metodi si differenziano l’uno dall’altro in base al tipo di corre<strong>la</strong>zione<br />

impiegata per esprimere l’emissività. Se si ipotizza che l’emissività dipenda solo<br />

dal<strong>la</strong> tensione di vapore e (mb), da T(K) e dal<strong>la</strong> copertura nuvolosa N, una corre<strong>la</strong>zione<br />

molto usata è (Pluss e Ohmura,1997):<br />

Molto usata nei processori meteorologici a servizio dei principali modelli di <strong>dispersione</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> in atmosfera è <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione proposta da Holts<strong>la</strong>g e van<br />

Ulden (1983), derivante dal<strong>la</strong> rie<strong>la</strong>borazione di quanto riportato in Swinbank<br />

(1963), Paltridge e P<strong>la</strong>tt (1976) e Idso e Jackson (1969).Tale corre<strong>la</strong>zione dipende<br />

da T e da N nel<strong>la</strong> semplice maniera seguente:<br />

dove i coefficienti c 1 e c 2 valgono rispettivamente 5.31 •10-13 e 60 (Holts<strong>la</strong>g e van<br />

Ulden, 1983).<br />

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