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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

Fig.2.20: Irradianza monocromatica di corpo nero per due temperature tipiche.<br />

Se R 1 è il raggio del<strong>la</strong> sfera che emette <strong>la</strong> radiazione e R 2 è il raggio di una sfera<br />

concentrica al<strong>la</strong> prima e di dimensioni maggiori, <strong>la</strong> legge dell’inverso del quadrato del<strong>la</strong><br />

distanza dice che:<br />

Se E 1<br />

* = 63.28 •106 W m -2 e R 1 = 6.96 •105 km (raggio di sole), su una sfera con R 2<br />

=149.6 •106 km (raggio dell’orbita terrestre), E 2<br />

* è pari a 1370 W m -2 : si vede quindi<br />

che l'energia so<strong>la</strong>re giunge al<strong>la</strong> superficie terrestre ridotta di un fattore 2.16 •10-5 .<br />

Se si schematizza <strong>la</strong> propagazione del<strong>la</strong> radiazione da un corpo sferico con un<br />

insieme di raggi (o percorsi luminosi rettilinei) che partono dal centro del<strong>la</strong> sfera,<br />

l’irradianza è l’ammontare di energia che nell’unità di tempo attraversa una superficie di area<br />

unitaria posta perpendico<strong>la</strong>rmente al raggio stesso. Se <strong>la</strong> superficie non è perpendico<strong>la</strong>re<br />

al raggio, l’irradianza che raggiunge tale superficie risulta ridotta secondo quanto<br />

previsto dal<strong>la</strong> legge del seno:<br />

dove Ψ è l’angolo di elevazione so<strong>la</strong>re.<br />

Fin qui si sono considerati solo corpi neri, tuttavia nel PBL non si incontrano mai<br />

veri corpi neri, ma solo corpi caldi il cui comportamento si scosta più o meno dal<br />

comportamento teorico del corpo nero (corpi grigi). Si consideri un generico corpo<br />

reale ad una data temperatura e <strong>la</strong> radiazione da esso emessa ad una lunghezza d’onda<br />

λ. Sia E * λ l’irradianza prevista dal<strong>la</strong> legge di P<strong>la</strong>nck e E λ l’irradianza propria del<br />

corpo in esame. Si definisce emissività e λ il rapporto:<br />

che rappresenta <strong>la</strong> frazione di radiazione di corpo nero emessa realmente dal corpo.<br />

Si definisce, invece, coefficiente di assorbimento a λ <strong>la</strong> frazione di radiazione, incidente<br />

su una superficie, che viene assorbita dal corpo stesso ad una data lunghezza d’onda.<br />

La legge di Kirchhoff afferma che, per un dato corpo ed una lunghezza d’onda, il<br />

coefficiente di assorbimento è uguale al<strong>la</strong> emissività, cioè che:<br />

Per trasparenza di un corpo si intende il fatto che una porzione di energia incidente<br />

(al limite tutta) viene trasmessa al suo interno. E’ quindi possibile definire un coefficiente<br />

di trasmissione t λ come quel<strong>la</strong> frazione di radiazione incidente a lunghezza<br />

d’onda λ trasmessa attraverso il corpo. Se una parte di radiazione è trasmessa attra-<br />

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