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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

velocità del vento. Se tali variazioni sono sufficienti, si verrà a generare del<strong>la</strong> turbolenza<br />

come risposta a tale perturbazione. Subito dopo ha luogo il secondo processo<br />

che comporta un rimesco<strong>la</strong>mento verticale dell'atmosfera e quindi una parziale<br />

soppressione del<strong>la</strong> turbolenza con riduzione dei gradienti. Una descrizione<br />

dettagliata dello schema di chiusura non locale è oltre gli scopi di questo <strong>la</strong>voro.<br />

Maggiori dettagli su questo e su altri schemi di chiusura non locale si possono trovare<br />

in Sozzi e al. (2002).<br />

2.3 ANALISI ENERGETICA DEL PBL.<br />

Dal punto di vista energetico, il PBL è un'enorme macchina termica il cui combustibile<br />

è <strong>la</strong> radiazione so<strong>la</strong>re. Per comprendere i complessi scambi energetici che in esso<br />

hanno luogo, è necessario studiare i singoli termini che concorrono a definirne il<br />

bi<strong>la</strong>ncio energetico.<br />

2.3.1 La Radiazione ad Onda corta (So<strong>la</strong>re)<br />

2.3.1.1 La propagazione radiativa di energia<br />

Il fatto che ogni corpo a temperatura superiore a 0K emetta energia sotto forma<br />

di radiazione elettromagnetica e che tale energia possa trasmettersi attraverso il<br />

vuoto fa del trasferimento radiativo il meccanismo di scambio energetico principale<br />

per il PBL.Un’onda elettromagnetica consiste nel<strong>la</strong> variazione dell’intensità di<br />

un campo elettrico e di un campo magnetico tra loro ortogonali ed è caratterizzata<br />

da una velocità di propagazione C o (m •s-1 ) pari al<strong>la</strong> velocità del<strong>la</strong> luce (3 •108 m •s-1 ), da<br />

una frequenza v (Hz = cicli •s-1 ) e da una lunghezza d’onda λ (m •ciclo-1 ) legata alle due<br />

variabili precedenti del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione λ •v=C 0. L’intero campo delle frequenze (o che<br />

è lo stesso delle lunghezze d’onda) prende il nome di spettro, mentre si definisce<br />

banda un suo intervallo che presenti caratteristiche partico<strong>la</strong>ri. Normalmente, lo<br />

spettro del<strong>la</strong> radiazione elettromagnetica si ripartisce nel modo indicato in Tab.2.2,<br />

mentre in Tab.2.3 si analizza più in dettaglio <strong>la</strong> banda del visibile, cioè quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong><br />

radiazione percepita dall'occhio umano, associando tipiche lunghezze d’onda ai<br />

colori principali.<br />

Per quantificare l’energia elettromagnetica emessa da un corpo caldo è conveniente<br />

rifarsi ad un oggetto un po' partico<strong>la</strong>re e molto ideale, chiamato corpo nero,in<br />

pratica un oggetto che emette <strong>la</strong> massima radiazione possibile compatibile con <strong>la</strong><br />

propria temperatura.<br />

Per un corpo nero, l’ammontare massimo di flusso radiativo monocromatico che<br />

può essere emesso (Irradianza monocromatica di corpo nero,W •m-2 •µm -1 ) è dato dal<strong>la</strong><br />

legge di P<strong>la</strong>nck:<br />

dove c 1 e c 2 valgono rispettivamente 3.74 •108 W •m-2 •µm 4 e 1.44 •104 µm •, T è <strong>la</strong> temperatura<br />

del corpo (K) e l’asterisco indica che ci si riferisce ad un corpo nero.<br />

Nell’intervallo di temperatura tipico del PBL, <strong>la</strong> legge di P<strong>la</strong>nck può così semplificarsi:<br />

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