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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

dove T è <strong>la</strong> temperatura media del SL, g è l’accelerazione di gravità e k è <strong>la</strong><br />

costante di von Karman (pari a 0.4). L, in valore assoluto, è <strong>la</strong> quota in cui si ha<br />

il bi<strong>la</strong>ncio tra <strong>la</strong> turbolenza meccanica e <strong>la</strong> turbolenza termica e quindi tale valore<br />

è in pratica dello stesso ordine dell’estensione verticale del<strong>la</strong> SL.E’interessante<br />

osservare come le situazioni convettive presentino valori di L negativi, mentre<br />

le situazioni stabili valori positivi. E’ poi immediato vedere come in modulo L<br />

aumenti all’avvicinarsi dell’adiabaticità, tendendo a +∞ se l’avvicinamento avviene<br />

da situazioni stabili e a -∞ se da situazioni convettive. Questo bizzarro comportamento<br />

di L ne fa un parametro scomodo nel<strong>la</strong> pratica; come si vedrà nel<br />

seguito, verrà più spesso utilizzato il parametro 1/L o meglio z/L con z <strong>la</strong> quota<br />

di misura.<br />

Riassumendo quanto si è detto, risulta che:<br />

• <strong>la</strong> velocità di frizione u* è sempre positiva,e ciò è <strong>la</strong> diretta conseguenza del fatto<br />

che <strong>la</strong> turbolenza meccanica è sempre presente e deriva dallo shear del vento,<br />

• nelle situazioni convettive,<br />

• nelle situazioni stabili,<br />

• nelle situazioni adiabatiche<br />

Quelli sopra elencati sono i parametri caratteristici del<strong>la</strong> turbolenza entro il SL.Ad<br />

essi si devono affiancare altri parametri che completano il quadro del<strong>la</strong> turbolenza<br />

dell’intero PBL.<br />

Nelle situazioni convettive, <strong>la</strong> lunghezza di sca<strong>la</strong> dell’intero PBL è <strong>la</strong> sua estensione<br />

verticale z i . Oltre a ciò si definisce anche una velocità di sca<strong>la</strong> convettiva w*, definita<br />

come:<br />

A tale variabile (ovviamente non definibile nelle situazioni stabili e normalmente<br />

posta arbitrariamente a zero in tali situazioni) si può attribuire il significato di velocità<br />

ascensionale caratteristica <strong>degli</strong> eddy entro il ML. Questa velocità è normalmente<br />

piuttosto rilevante; in effetti se si considera una tipica situazione altamente<br />

convettiva caratterizzata da T = 300K, H 0 = 150 W •m-2 e z i = 1000, w* risulta pari<br />

a 2.6 m •s-2 . Ciò comporta che un vortice turbolento che si forma al suolo impiega<br />

un tempo pari a circa 10 minuti per raggiungere <strong>la</strong> sommità del PBL! Questa considerazione<br />

rafforza ulteriormente <strong>la</strong> scelta di un periodo di mediazione di 15÷60<br />

minuti per le variabili meteorologiche.<br />

Per quanto riguarda invece il PBL stabile, <strong>la</strong> velocità di sca<strong>la</strong> caratteristica è solo <strong>la</strong><br />

friction velocity e come sca<strong>la</strong> spaziale caratteristica può essere considerata solo <strong>la</strong> sua<br />

estensione verticale h m.<br />

2.2 IL MODELLO DI PBL<br />

Per definire un modello matematico di PBL è necessario individuare le re<strong>la</strong>zioni<br />

matematiche che descrivono l’evoluzione nello spazio e nel tempo delle principali<br />

variabili che ne caratterizzano lo stato, cioè <strong>la</strong> dipendenza del<strong>la</strong> componente longitudinale<br />

del<strong>la</strong> velocità del vento u, del<strong>la</strong> componente trasversale v e verticale w,<br />

del<strong>la</strong> densità ρ, del<strong>la</strong> temperatura T, del<strong>la</strong> pressione p e dell'umidità specifica dal<strong>la</strong><br />

coordinate spaziali x, y e z e dal<strong>la</strong> coordinata temporale t.Per conseguire tale obiettivo,<br />

è giocoforza utilizzare l’apparato teorico del<strong>la</strong> Fluidodinamica basato:<br />

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