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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

si nota che, in assenza di un movimento medio delle masse d’aria lungo <strong>la</strong> direzione<br />

x, <strong>la</strong> so<strong>la</strong> turbolenza è comunque in grado di trasferire calore.<br />

Analogamente, considerando sia <strong>la</strong> direzione y che <strong>la</strong> z, si ha che:<br />

Nel caso partico<strong>la</strong>re del flusso verticale di calore (Q z ), se il terreno è piatto e se<br />

si considera un punto P molto vicino al suolo (entro il SL, in partico<strong>la</strong>re), per <strong>la</strong><br />

no-slip condition W è nullo e quindi il flusso medio verticale di calore coincide col<br />

flusso turbolento. Ciò sta a significare che il flusso verticale di calore sensibile responsabile<br />

del<strong>la</strong> generazione e dell’evoluzione <strong>degli</strong> enormi vortici che spazzano l’intero PBL è<br />

esclusivamente di origine turbolenta! Dato che questa circo<strong>la</strong>zione di vortici è l’elemento<br />

vitale di tutto il PBL,risulta evidente come <strong>la</strong> turbolenza sia il meccanismo<br />

principale presente nel PBL e quindi anche il meccanismo più efficace di<br />

rimesco<strong>la</strong>mento <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> in esso emessi.<br />

Considerazioni del tutto analoghe possono essere fatte per il vapor d’acqua. Se si<br />

utilizza il concetto di umidità assoluta a, adottando ancora una volta l’ipotesi di<br />

Reynolds e seguendo <strong>la</strong> metodologia precedente, si giunge facilmente al<strong>la</strong> determinazione<br />

del flusso medio di vapor d’acqua in un punto P:<br />

dove<br />

Anche in questo caso, se il punto di osservazione sta nel SL ed il terreno è piatto,<br />

il flusso cinematico verticale di vapor d’acqua è nullo e quindi l’intero flusso<br />

verticale di umidità (l’evapotraspirazione del suolo) è totalmente dovuto al<strong>la</strong> turbolenza.<br />

Naturalmente, perché sia presente del vapor d’acqua in aria è necessario<br />

che venga speso del calore di evaporazione. Se ci si limita a considerare il solo<br />

flusso verticale di vapor d’acqua, ad esso sarà associato un flusso verticale di calore<br />

<strong>la</strong>tente che, indicando con λ il calore <strong>la</strong>tente di vaporizzazione, sarà pari a:<br />

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Nel SL e con terreno piatto, <strong>la</strong> componente cinematica del flusso <strong>la</strong>tente verticale<br />

è nul<strong>la</strong> e tutto il flusso di calore <strong>la</strong>tente verticale è dovuto al solo effetto del<strong>la</strong><br />

turbolenza.<br />

Da quanto detto, si nota come <strong>la</strong> parte turbolenta del flusso medio in una delle direzioni<br />

cardinali sia proporzionale al<strong>la</strong> covarianza del<strong>la</strong> variabile considerata con <strong>la</strong><br />

componente del vento lungo <strong>la</strong> direzione cardinale stessa. Ciò sta a significare<br />

che il vettore delle covarianze tra uno sca<strong>la</strong>re c (temperatura o vapor d’acqua) ed<br />

il vento (c’u,c’v’,c’w’) coincide, a meno di una costante di proporzionalità, col<br />

vettore dei flussi turbolenti medi. Se il punto P in cui si determina il flusso sta<br />

entro il SL ed il terreno è piatto, risultano di estrema importanza nello studio del<br />

PBL i flussi seguenti:<br />

- il flusso verticale di calore H 0 , normalmente indicato come Flusso Turbolento

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