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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

- un termine di trasporto turbolento,<br />

- un termine dovuto al gradiente delle fluttuazioni di pressione<br />

- un termine dovuto al galleggiamento<br />

- un termine che rappresenta <strong>la</strong> dissipazione viscosa di energia cinetica in calore.<br />

Questo ultimo termine, normalmente denominato tasso di dissipazione dell’energia<br />

cinetica turbolenta ed indicato col simbolo ε,riveste un ruolo estremamente<br />

rilevante nello studio del PBL, come sarà chiaro nel seguito.<br />

2.1.3.5 Flussi Cinematici e Flussi Turbolenti<br />

In un punto P(x,y,z) del PBL e ad un istante t si stabiliscono dei flussi di quantità<br />

di moto, di calore, di vapor d’acqua e di specie chimiche, conseguenza non solo dei<br />

moti medi delle masse d’aria ma anche dei moti turbolenti. Si consideri inizialmente<br />

il flusso di calore. Se in P(x,y,z) si considera una superficie infinitesima dS<br />

<strong>la</strong> cui normale è diretta lungo l’asse x, il calore che attraversa tale superficie nell’intervallo<br />

di tempo dt dipende dal valore di temperatura T posseduto dall’aria in<br />

P e dal valore del<strong>la</strong> componente u del vento nel punto P e nell’istante considerato<br />

secondo <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione:<br />

Quindi, il flusso istantaneo di calore lungo <strong>la</strong> direzione x in P all’istante t risulta<br />

pari a:<br />

Analogamente si ottengono le re<strong>la</strong>zioni seguenti per i flussi istantanei nelle direzioni<br />

y e z:<br />

Il flusso di calore istantaneo è quindi una quantità vettoriale che, in P ed a t,risulta<br />

pari a:<br />

Normalmente il flusso di calore istantaneo è di ben poca utilità pratica, variando in<br />

modo pressoché casuale nel tempo col variare delle tre componenti del vento e<br />

del<strong>la</strong> temperatura. Di interesse molto maggiore è invece il flusso di calore medio in<br />

un intervallo temporale τ.Anche tale flusso è un’entità vettoriale e per ottenere le<br />

tre componenti cartesiane si può considerare ancora una volta <strong>la</strong> superficie infinitesima<br />

dS orientata lungo l’asse x: il flusso di calore istantaneo lungo tale direzione<br />

è dato dal<strong>la</strong> (2.50a). Se si considerano due istanti successivi t 1 e t 2 = t 1 +τ, il valor<br />

medio di Q x sarà pari a:<br />

Se si adotta l’ipotesi di Reynolds e se si ricorda che il valor medio delle fluttuazioni<br />

è nullo, <strong>la</strong> (2.51a) si trasforma nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

da cui si nota come <strong>la</strong> componente media lungo x del flusso di calore in P sia <strong>la</strong><br />

somma di Q x_cin (flusso cinematico di calore dovuto al trasporto medio di calore) e<br />

Q x_turb (il flusso turbolento di calore causato dai moti turbolenti). Sorprendentemente,<br />

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