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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI PER SITUAZIONI PARTICOLARI<br />

è <strong>la</strong> constante di tempo che tiene conto dell’interscambio<br />

d’aria del canyon e delle zone vicine.<br />

Una volta nota <strong>la</strong> vera concentrazione [NO 2 ], è semplice vedere che:<br />

9.2 DISPERSIONE IN ZONE MARINE E COSTIERE<br />

Il problema del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> di <strong>inquinanti</strong> nelle zone marine e costiere è molto<br />

complesso per varie ragioni:<br />

• <strong>la</strong> conoscenza del<strong>la</strong> <strong>micrometeorologia</strong> dell’aria sopra il mare è molto scarsa in<br />

confronto alle informazioni disponibili per <strong>la</strong> turbolenza sul<strong>la</strong> terraferma;<br />

• è molto difficile e costoso fare misure sul mare;<br />

• <strong>la</strong> presenza del<strong>la</strong> discontinuità terra-mare determina una situazione micrometeorologica<br />

partico<strong>la</strong>rmente complessa.<br />

In questa sede verranno fornite solo poche indicazioni che possono consentire una<br />

modellizzazione approssimata del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> in tali zone.<br />

9.2.1 A grande distanza dal<strong>la</strong> costa<br />

Sul mare, a grande distanza dal<strong>la</strong> costa (per esempio a 100 km dal<strong>la</strong> costa), l’aria del<br />

PBL si trova in equilibrio termico con <strong>la</strong> superficie marina e quasi costantemente<br />

in una situazione molto prossima all’adiabaticità. Se è necessario studiare <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong><br />

<strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> in una tale situazione si può:<br />

• usare un qualsiasi modello di <strong>dispersione</strong>, possibilmente di tipo stazionario,<br />

• con parametri di <strong>dispersione</strong> σ y e σ z adeguati ad una situazione adiabatica. Se si<br />

usano modelli gaussiani con i parametri di <strong>dispersione</strong> di Brigg (open country), per<br />

<strong>la</strong> bassa rugosità del<strong>la</strong> superficie marina è opportuno ridurre tali parametri di un<br />

fattore 0.5.<br />

In questa situazione un modello stazionario gaussiano è decisamente adeguato, dato<br />

che il suo campo di applicabilità si riduce a siti piani e a condizioni prossime all’adiabaticità.<br />

9.2.2 Vicino al<strong>la</strong> costa<br />

Vicino al<strong>la</strong> costa l’aria sopra <strong>la</strong> superficie del mare può avere una temperatura<br />

molto differente da quel<strong>la</strong> dell’acqua marina. Quando, all’inizio dell’inverno, l’aria<br />

fredda del<strong>la</strong> costa passa sul<strong>la</strong> superficie marina, sopra il mare si viene a stabilire una<br />

situazione abbastanza convettiva. Al contrario, al<strong>la</strong> fine dell’estate, quando <strong>la</strong> massa<br />

d’aria continentale passa sopra <strong>la</strong> superficie marina più fredda, si viene a creare una<br />

situazione molto stabile con <strong>la</strong> formazione di inversioni termiche con base al suolo<br />

e con possibilità di nebbie.<br />

Non è semplice stabilire quale possa essere <strong>la</strong> stabilità dell’atmosfera sopra <strong>la</strong> superficie<br />

marina. Una maniera è quel<strong>la</strong> di determinare sperimentalmente (con boe strumentate)<br />

le variabili seguenti:<br />

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