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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI PER SITUAZIONI PARTICOLARI<br />

Quando l’angolo tra asse del canyon e <strong>la</strong> direzione del vento risulta inferiore a 30°,<br />

in teoria questo modello non dovrebbe essere utilizzato, anche se pragmaticamente<br />

vengono usate entrambe le re<strong>la</strong>zioni e si pone C s pari al re<strong>la</strong>tivo valor medio. Il<br />

modello è estremamente semplice e non può essere impiegato, a rigore, quando <strong>la</strong><br />

velocità del vento è molto bassa: in effetti in tale situazione il vortice non è presente<br />

in maniera stabile e <strong>la</strong> distribuzione di inquinante è pressoché uniforme.<br />

9.1.2.2 Il modello di Hotchkiss e Harlow<br />

Un altro modello analitico è quello sviluppato da Hotchkiss e Harlow (1973) che<br />

è il logico completamento dell’analogo modello del campo di vento in un canyon<br />

già descritto al Cap.4. Esso consiste nell’individuare una soluzione approssimata<br />

dell’equazione euleriana del trasporto e del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> dell’inquinante in condizioni<br />

stazionarie:<br />

Una volta integrata questa equazione con le opportune condizioni iniziali e al contorno,<br />

si ottiene <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente per <strong>la</strong> concentrazione nel<strong>la</strong> sezione del canyon:<br />

dove Q il tasso di emissione lineare locale, S = Q/W, u n è <strong>la</strong> componente del vento<br />

perpendico<strong>la</strong>re all’asse del canyon e u w è <strong>la</strong> velocità di venti<strong>la</strong>zione. Il cuore del modello<br />

è rappresentato dal coefficiente di diffusività turbolenta v t che può essere espresso<br />

in funzione del<strong>la</strong> velocità del vento sopra i tetti (U) e del<strong>la</strong> stirring velocità u s , derivante<br />

dal moto <strong>degli</strong> autoveicoli, nel modo seguente:<br />

dove L è un’appropriata lunghezza di sca<strong>la</strong>, a 1 è una costante pari a 0.1 e che è stata<br />

posta uguale al<strong>la</strong> <strong>la</strong>rghezza W del canyon.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> velocità di venti<strong>la</strong>zione che determina <strong>la</strong> concentrazione al<strong>la</strong><br />

sommità del canyon, Hotchkiss e Harlow (1973) hanno proposta <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

seguente:<br />

mentre in Berkowicz e al. (1997) si propone:<br />

con a 2 pari a 0.3.<br />

Nonostante <strong>la</strong> maggiore fisicità del modello (più apparente che reale), i risultati<br />

ottenuti in situazioni reali non sono molto differenti da quelli ottenuti dal modello<br />

STREET. Entrambi sono in grado di riprodurre in modo corretto le caratteristiche<br />

generali del fenomeno, anche se quantitativamente spesso differiscono non<br />

poco dalle misure reali. D’altro canto ciò era prevedibile visto che si è cercato di<br />

condensare in modelli algebrici semplicissimi l’enorme complessità fluidodinamica<br />

del canyon urbano.<br />

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