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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI PER SITUAZIONI PARTICOLARI<br />

che possano essere impiegati nelle normali operazioni di controllo del<strong>la</strong> qualità<br />

dell’aria. Per questo sono stati studiati e messi a punto modelli di maggiore semplicità<br />

e di minori richieste di calcolo che, però, fossero in grado di fornire ricostruzioni<br />

attendibili del<strong>la</strong> distribuzione dell’inquinamento entro un canyon urbano.<br />

Qui di seguito vengono i modelli di questa famiglia più utilizzati nel<strong>la</strong> pratica<br />

corrente.<br />

9.1.2.1 Il modello STREET<br />

Uno dei primi modelli semplificati ad essere sviluppato ed impiegato nel<strong>la</strong> pratica<br />

corrente del controllo dello stato del<strong>la</strong> qualità dell’aria fu il modello<br />

STREET (Johnson e al., 1973), derivato empiricamente dalle misure di inquinamento<br />

rilevate nelle strade di San José e di St. Louis. Esso assume che all’inquinamento<br />

dovuto alle emissioni dal traffico automobilistico locale (contributo<br />

stradale C s ) si venga a sommare all’inquinamento presente nell’aria che scorre<br />

sopra <strong>la</strong> città a livello dei tetti (contributo di background C b ):<br />

Il contributo stradale è direttamente proporzionale al<strong>la</strong> emissione locale <strong>degli</strong> autoveicoli<br />

Q (tasso di emissione di una sorgente lineare, g•m•s -1 ) ed inversamente<br />

proporzionale al<strong>la</strong> velocità del vento U misurata al<strong>la</strong> quota dei tetti. Se l’angolo<br />

tra <strong>la</strong> direzione del vento e l’asse del canyon è superiore a 30° e se nel canyon sono<br />

presenti N linee di traffico parallele, sono state derivate due re<strong>la</strong>zioni per il calcolo<br />

del<strong>la</strong> concentrazione:<br />

• per il <strong>la</strong>to leeward:<br />

• per il <strong>la</strong>to windward:<br />

396<br />

in cui:<br />

• K è una costante empirica (≈7),<br />

• u s è una velocità di sca<strong>la</strong> che tiene conto del movimento dell’aria indotto meccanicamente<br />

dal traffico autoveico<strong>la</strong>re (u s ≈ 0.5 ms -1 ),<br />

• h 0 è una quota caratteristica che tiene conto del rimesco<strong>la</strong>mento iniziale di<br />

inquinante operato dal movimento <strong>degli</strong> autoveicoli (h 0 ≈ 2 m),<br />

• x i e z sono rispettivamente <strong>la</strong> distanza orizzontale e verticale del punto ricettore<br />

dal<strong>la</strong> i-esima linea stradale del canyon,<br />

• Q i è il tasso di emissione lineare delle linea di traffico i-esima,<br />

• H e W sono <strong>la</strong> dimensione verticale e trasversale del canyon.<br />

Queste re<strong>la</strong>zioni partono dal<strong>la</strong> constatazione che, con un vento sopra i tetti circa<br />

perpendico<strong>la</strong>re all’asse del canyon, si viene sviluppando una circo<strong>la</strong>zione elicoidale<br />

entro il canyon stesso per <strong>la</strong> quale gli <strong>inquinanti</strong> emessi dalle linee di traffico<br />

vengono trasportati verso il <strong>la</strong>to leeward mentre il <strong>la</strong>to windward è soprattutto<br />

esposto al background ed all’inquinamento derivante dal ricircolo interno indotto<br />

dal vortice. Il modello predice, quindi, maggiori concentrazione al <strong>la</strong>ti leeward<br />

che al <strong>la</strong>to windward.

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