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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLO LAGRANGIANO A PARTICELLE<br />

In questa re<strong>la</strong>zione le funzioni N(m i , σ i ) sono delle gaussiane a media m i e varianza<br />

σ 2 i (i = 1 per gli updraft e i= 2 per i downdraft). I coefficienti A 1 e A 2 sono rispettivamente<br />

l’aera occupata dagli updraft e dai downdraft mentre le variabili m 1 e m 2<br />

e σ 1 e σ 2 sono le velocità medie <strong>degli</strong> updraft e downdraft e le rispettive deviazioni<br />

standard. S è <strong>la</strong> Skewness di w per cui sono disponibili Re<strong>la</strong>zioni di simi<strong>la</strong>rità.<br />

Premesso ciò, il modello richiede che<br />

Un approccio alternativo, ma molto interessante ed utile nelle applicazioni pratiche,<br />

è quello proposto da Franzese e al. (1999) secondo cui:<br />

• si ipotizza di conoscere σ w , S ed anche <strong>la</strong> Kurtosis K z = w 4 /σ w<br />

4;<br />

• si ipotizza, come ipotesi di chiusura, che il coefficiente di drift sia rappresentabile<br />

dal<strong>la</strong> funzione parabolica seguente:<br />

Rimandando ai riferimenti originali per i dettagli, il risultato dell’applicazione dell’equazione<br />

di Fokker-P<strong>la</strong>nck porta a determinare <strong>la</strong> forma funzionale delle funzioni<br />

a(z), ß(z) e γ(z), date da:<br />

Il pregio di questo modello sta nel<strong>la</strong> sua re<strong>la</strong>tiva semplicità formale che non va a<br />

scapito del rigore fisico. Inoltre a w si riduce al<strong>la</strong> forma prevista per <strong>la</strong> turbolenza<br />

gaussiana quando S tende a zero e K z a 3 (valore tipico del<strong>la</strong> distribuzione gaussiana).<br />

L’unico problema presentato da tale modello è <strong>la</strong> necessità di conoscere il coefficiente<br />

di Kurtosis. Per semplicità si può adottare <strong>la</strong> forma seguente:<br />

Prima di procedere è opportuno applicare quanto fin qui sviluppato per realizzare<br />

alcuni esempi pratici tutti realizzati però in un dominio bidimensionale (x,z),.<br />

Si consideri inizialmente una sorgente che emette particelle al suolo nel<strong>la</strong> posizione<br />

(0.,0.) in una situazione convettiva caratterizzata da:<br />

• una velocità del vento di 2 m •s-1 misura a 10 m dal suolo,<br />

• un profilo verticale del<strong>la</strong> velocità del vento che segue <strong>la</strong> Re<strong>la</strong>zione di Simi<strong>la</strong>rità<br />

entro il SL e resta costante entro il ML,<br />

• una temperatura di 20°C,<br />

• una friction velocity di 0.2 m • s -1 ,<br />

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