05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

MODELLO LAGRANGIANO A PARTICELLE<br />

Tuttavia è molto più interessante complicare ulteriormente l’esempio ed immaginare<br />

che ad ogni istante a partire da t = 0 venga ri<strong>la</strong>sciata nel medesimo punto (0,0)<br />

dello spazio una nuova particel<strong>la</strong>.Vogliamo vedere dopo 1000 secondi quale sia <strong>la</strong> distribuzione<br />

spaziale delle particelle via via emesse dal punto (0,0). Il risultato è<br />

riportato in Fig.7.2. E’ il primo risultato molto rilevante che siamo riusciti ad ottenere.<br />

In effetti, le 1000 particelle ri<strong>la</strong>sciate tutte nello stesso punto e con le medesime<br />

condizioni iniziali (<strong>la</strong> velocità iniziale è sempre nul<strong>la</strong>) grazie al<strong>la</strong> natura stocastica<br />

del<strong>la</strong> loro velocità verticale si vanno a distribuire nello spazio bidimensionale<br />

(x,y) in modo da formare il tipico pennacchio tanto evidente nel<strong>la</strong> realtà.<br />

Ovviamente, con le informazioni che per il momento abbiamo, non siamo in<br />

grado di mettere in re<strong>la</strong>zione <strong>la</strong> forma del pennacchio con i coefficienti di drift e di<br />

diffusione A e D presenti nell’equazione di Langevin; per questo dovremo attendere<br />

i paragrafi seguenti.<br />

7.2.3 L’Equazione di Fokker-P<strong>la</strong>nck<br />

Fin qui abbiamo descritto un processo stocastico markoviano in un modo estremamente<br />

diretto e l’equazione di Langevin ne è il risultato principale.<br />

Nell’esempio considerato, il processo stocastico era una particel<strong>la</strong> in moto casuale<br />

(turbolento) in uno spazio monodimensionale e di tale processo fisico l’aspetto considerato<br />

era <strong>la</strong> velocità w di tale particel<strong>la</strong>. La descrizione che deriva dall’equazione<br />

di Langevin è una descrizione individuale, cioè una descrizione che si riferisce ad una<br />

ben precisa particel<strong>la</strong> marcata che possiamo seguire nel<strong>la</strong> sua evoluzione nel tempo.<br />

Questa è quindi una descrizione <strong>la</strong>grangiana che si prende carico del<strong>la</strong> particel<strong>la</strong> e<br />

<strong>la</strong> segue, senza invocare esplicitamente funzioni di densità di probabilità.<br />

Un modo parallelo che può essere seguito per descrivere questo processo è quello<br />

di impiegare direttamente il concetto di probabilità. Se consideriamo il solito processo<br />

stocastico Σ il cui valore (stato) al tempo t è w = Σ(t) ed il cui stato a t 0 è pari<br />

a W 0 = Σ(t 0 ) (stato iniziale), <strong>la</strong> probabilità che agli istanti t 1 , t 2 ,…,t N (t 0

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!