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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLO LAGRANGIANO A PARTICELLE<br />

Quale sarà il valore che il processo produrrà al tempo t+dt (in cui, come si è visto,<br />

dt > t µ ) Formalmente si può dire che:<br />

in cui dΣ è un ulteriore processo che gestisce <strong>la</strong> transizione tra lo stato del sistema<br />

all’istante t e lo stato al tempo t+dt; tale processo prende il nome di propagatore del<br />

processo markoviano Σ. Essendo <strong>la</strong> differenza di due variabili stocastiche, sarà esso<br />

pure un processo stocastico che dipenderà sia dall’intervallo di tempo dt che dal valore<br />

assunto del processo al tempo t. Il propagatore dΣ è quindi un processo stocastico<br />

che al tempo t produce il valore ξ (che è quindi una variabile stocastica). Se, a<br />

questo punto, si applicano pazientemente le consuete nozioni di Statistica<br />

(Gillespie, 1992), si giunge al<strong>la</strong> fondamentale re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

in cui dW è <strong>la</strong> realizzazione di un processo stocastico (cioè un Valore) a media nul<strong>la</strong>,<br />

con distribuzione gaussiana e varianza pari a dt, detto processo incrementale di Wiener.<br />

Questa è <strong>la</strong> celebre equazione di Langevin che è il vero modello per il sistema monodimensionale<br />

che si sta trattando e ci dice che <strong>la</strong> variazione stocastica dw del<strong>la</strong> velocità<br />

verticale turbolenta del<strong>la</strong> particel<strong>la</strong> in realtà è <strong>la</strong> somma di due contributi distinti:<br />

• un contributo deterministico proporzionale ad A(w,t), detto termine di drift,<br />

• un contributo stocastico proporzionale a D(w,t), detto termine di diffusione.<br />

Quello che ci resta da fare è individuare una forma funzionale per A(w,t) e B(w,t),ma<br />

questo problema lo tratteremo più avanti.<br />

Per chiarire meglio quanto fin qui mostrato, si consideri una particel<strong>la</strong> in moto in<br />

un piano bidimensionale (x,z) entro un fluido turbolento. Consideriamo, per il<br />

momento, solo il suo movimento verticale (lungo l’asse z, quindi) ed immaginiamo<br />

che <strong>la</strong> deviazione standard del<strong>la</strong> componente re<strong>la</strong>tiva del<strong>la</strong> velocità dell’aria in cui è<br />

immersa sia pari a σ w<br />

2 = 0.9 m • s -1 . Dato che è immersa in un fluido turbolento,<br />

anche <strong>la</strong> particel<strong>la</strong> in esame mostrerà un movimento lungo l’asse di tipo turbolento<br />

ed immaginiamo, inoltre, che <strong>la</strong> velocità w lungo l’asse z sia, con buona approssimazione,<br />

<strong>la</strong> realizzazione di un processo stocastico di tipo Markoviano. Da quanto si<br />

è visto, se consideriamo istanti temporali equidistanti spaziati da un intervallo temporale<br />

dt superiore al tempo caratteristico di Kolmogorov, l’equazione che descrive<br />

<strong>la</strong> variazione di w da un istante all’altro è l’equazione di Langevin. L’obiettivo del<strong>la</strong><br />

prima parte di questo esercizio è <strong>la</strong> visualizzazione dell’andamento nel tempo di w.<br />

Per fare questo, è necessario definire:<br />

• una velocità iniziale w 0 per <strong>la</strong> velocità verticale del<strong>la</strong> particel<strong>la</strong>,<br />

• un valore di A e D,<br />

• <strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione.<br />

Immaginiamo, per esempio, che <strong>la</strong> velocità verticale iniziale w 0 sia pari a 0 m •s-1 , che<br />

il coefficiente di drift dipenda solo da w e sia pari a A(w,t) = 0.03 w, che il coefficiente<br />

di diffusione D non dipenda dall’istante temporale considerato ma sia legato<br />

a σ w dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione D(w) = 2 •σ w 2 /30 e che <strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione inizi al tempo t = 0<br />

e termini a t = 1000 s e due istanti successivi siano separati da un intervallo temporale<br />

dt pari a 1 s. L’andamento nel tempo del<strong>la</strong> velocità ad un generico istante<br />

temporale k sarà quindi dato dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione ricorsiva seguente:<br />

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