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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI DISPERSIONE DI TIPO PUFF<br />

Sono stati poi introdotti meccanismi di impoverimento del puff per tener conto<br />

del<strong>la</strong> deposizione secca ed umida e di essi si parlerà al Capitolo 8.A tutt’oggi non<br />

si è operato molto sull’introduzione di reazioni chimiche, limitandosi a trattarne un<br />

numero estremamente limitato. Di fatto, mentre i modelli puff mostrano <strong>la</strong> loro<br />

notevole potenza nel<strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione a mesosca<strong>la</strong> del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> di <strong>inquinanti</strong><br />

inerti o partico<strong>la</strong>ti, essi non possono competere con i modelli euleriana quando il<br />

problema è <strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione di <strong>inquinanti</strong> chimicamente reattivi.<br />

Non sono molti i modelli disponibili all’uso. Sicuramente i più noti ed impiegati<br />

sono il modello US-EPA CALPUFF (Scire e al., 2000) ed il modello RIMPUFF<br />

(Thykier-Nielsen e al., 1999), entrambi basati sul<strong>la</strong> teoria c<strong>la</strong>ssica puff. Mentre il<br />

secondo è decisamente spartano nel<strong>la</strong> sua concezione e realizzazione, il primo col<br />

passare <strong>degli</strong> anni si è arricchito di un numero enorme di opzioni che, se da un <strong>la</strong>to<br />

ne fanno uno strumento estremamente versatile, dall’altro ne complicano non poco<br />

l’uso e fanno seriamente riflettere sull’opportunità di appesantire un modello concettualmente<br />

semplice con una pletora di semiempirismi appannaggio naturale di<br />

modelli di maggiore complessità.<br />

Accanto a questi due modelli, ma su un piano completamente diverso, si colloca il<br />

modello SCIPUFF (Sykes e al., 1998).Tale modello non solo si basa su un modello<br />

fisico di puff non tradizionale e molto sofisticato ma dichiaratamente si dedica<br />

al<strong>la</strong> ricostruzione di tutte quelle informazioni necessarie per definire <strong>la</strong> statistica<br />

del<strong>la</strong> concentrazione del<strong>la</strong> concentrazione nello spazio e nel tempo. Questa caratteristica,<br />

all’apparenza molto esotica, ne fa uno strumento indispensabile per poter<br />

gestire situazioni incidentali caratterizzate da ri<strong>la</strong>sci di sostanze pericolose e lo studio<br />

sistematico del<strong>la</strong> propagazione <strong>degli</strong> odori.<br />

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