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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI DISPERSIONE DI TIPO PUFF<br />

o quando si stanno analizzando ri<strong>la</strong>sci di sostanze pericolose. In questo caso <strong>la</strong><br />

conoscenza del valor medio e, per esempio, del<strong>la</strong> varianza del<strong>la</strong> concentrazione,<br />

consentirebbe anche di conoscere il livello di concentrazione corrispondente per<br />

esempio al 98° o 99° percentile una volta definita una distribuzione di probabilità<br />

(<strong>la</strong> più naturale in questo caso è <strong>la</strong> distribuzione lognormale).<br />

6.8 MODELLI PUFF DI NUOVA GENERAZIONE<br />

Sykes e al. (1998) hanno realizzato un modello puff di nuova concezione e di più<br />

complessa struttura (SCIPUFF) che rivoluziona notevolmente <strong>la</strong> famiglia dei<br />

modelli puff.Per prima cosa, SCIPUFF impiega come forma del campo del<strong>la</strong> concentrazione<br />

una distribuzione gaussiana generalizzata del<strong>la</strong> forma:<br />

dove on τ è stato indicato il tensore dei momenti statistici del<strong>la</strong> distribuzione, i cui<br />

elementi diagonali rappresentano le varianze nei tre assi coordinati e quindi <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong><br />

in queste direzioni, mentre gli elementi fuori dal<strong>la</strong> diagonale danno conto<br />

delle possibili deformazioni del puff derivanti dallo shear e da altre non omogeneità<br />

atmosferiche. Per l’uso operativo del<strong>la</strong> (6.17) è necessario specificare i vari<br />

momenti statistici implicati che devono soddisfare alle re<strong>la</strong>zioni seguenti in cui si<br />

fa uso dell’operatore media spaziale indicato col simbolo < •>:<br />

• Momento di ordine zero:<br />

• Momenti del primo ordine:<br />

• Momenti del secondo ordine<br />

In pratica a questo modello è necessaria <strong>la</strong> conoscenza di 10 numeri che rappresentano<br />

<strong>la</strong> massa del puff, le 3 coordinate che ne definiscono il centroide e le 6<br />

componenti del tensore simmetrico τ. Sykes e al. (1998) hanno sviluppato un complesso<br />

edificio teorico basato su una chiusura del secondo ordine in grado di ottenere<br />

tali grandezze e <strong>la</strong> loro evoluzione nel tempo a partire dal<strong>la</strong> conoscenza delle<br />

normali variabili meteorologiche e micrometeorologiche. Data <strong>la</strong> sua complessità,<br />

si rimanda per i dettagli al<strong>la</strong> bibliografia citata. In pratica, tutto ciò porta a dire che<br />

<strong>la</strong> teoria cui si è accennato consente a questo modello di fornire simu<strong>la</strong>zioni corrette<br />

del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> anche in situazioni in cui siano presenti<br />

notevoli disomogeneità nei campi meteorologici.<br />

Comunque, <strong>la</strong> caratteristica e l’importanza principale di SCIPUFF consiste nel<br />

fatto che tale modello presenta anche un aspetto probabilistico, rappresentato dal<strong>la</strong><br />

capacità di ricostruire in ogni punto del dominio di calcolo <strong>la</strong> varianza del<strong>la</strong> concentrazione.<br />

Per fare ciò, Sykes e al. (1998) hanno sviluppato un modello che si basa<br />

sull’equazione euleriana che descrive l’evoluzione spazio temporale del<strong>la</strong> varianza<br />

del<strong>la</strong> concentrazione. Non è possibile descrivere nel dettaglio in questa sede <strong>la</strong><br />

complessa teoria coinvolta e <strong>la</strong> metodologia che sovrintende al<strong>la</strong> sovrapposizione<br />

del contributo al<strong>la</strong> varianza dei vari puff presenti, metodologia notevolmente complessa<br />

vista <strong>la</strong> non linearità del fenomeno che preclude l’impiego dal<strong>la</strong> sovrapposizione<br />

<strong>degli</strong> effetti.<br />

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