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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI DISPERSIONE DI TIPO PUFF<br />

Va rilevato che <strong>la</strong> sommatoria presente nel<strong>la</strong> funzione g z , che rappresenta <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong><br />

in senso verticale, è il risultato delle riflessioni multiple del puff col<br />

suolo e con <strong>la</strong> sommità del PBL. Nelle situazioni convettive, quando σ z > 1.6 h,<br />

g z si riduce a:<br />

Questa re<strong>la</strong>zione è valida quando il suolo è pressoché piano. In presenza di orografia<br />

più o meno marcata, questa re<strong>la</strong>zione deve essere sostituita con re<strong>la</strong>zioni<br />

decisamente più complesse che qui non considereremo. Per ulteriori dettagli sull’argomento<br />

ci si riferisca a Scire e al. (2000).<br />

In generale, il puff k non sarà l’unico presente nel dominio di calcolo e quindi<br />

nel nodo di griglia considerato tutti gli altri puff presenti contribuiranno al<strong>la</strong><br />

concentrazione totale con un proprio contributo proporzionale:<br />

• al<strong>la</strong> distanza orizzontale tra il loro baricentro ed il nodo di griglia,<br />

• all’altezza del proprio baricentro,<br />

• al valore delle proprie deviazioni standard ed<br />

• al<strong>la</strong> quantità di inquinante contenuto.<br />

In pratica varrà <strong>la</strong> sovrapposizione <strong>degli</strong> effetti, per cui all’istante t <strong>la</strong> concentrazione<br />

istantanea totale di inquinante ad un generico nodo di griglia sarà pari a:<br />

322<br />

Va rilevato però che <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione precedente descrive solo <strong>la</strong> fotografia del<strong>la</strong> concentrazione<br />

nei vari nodi di griglia all’istante t. Viceversa, ciò che può essere<br />

effettivamente misurato è il valor medio del<strong>la</strong> concentrazione rilevata in ciascun<br />

nodo di griglia in un intervallo temporale T, tipicamente un’ora.<br />

Per poter simu<strong>la</strong>re ciò sarebbe necessario integrare nel tempo <strong>la</strong> visione istantanea<br />

che si è venuta delineando entro il time-step. Scire e al. (2000) ha proposto<br />

un metodo di notevole complessità formale per ottenere un valore sufficientemente<br />

realistico del<strong>la</strong> concentrazione media al recettore considerato. Più semplicemente<br />

si può procedere nel modo seguente:<br />

• si considerino M istanti t k equispaziati contenuti in T tali che t 0 sia l’inizio del<br />

periodo temporale considerato e t M <strong>la</strong> fine di tale periodo,<br />

• si determinino con le re<strong>la</strong>zioni precedenti i valori istantanei di concentrazione<br />

C(x,y,tk) ai vari istanti t k per ogni nodo di griglia,<br />

• <strong>la</strong> concentrazione media al nodo di griglia sarà pari al valor medio delle concentrazioni<br />

istantanee C(x,y,tk).<br />

Ciò che si è ottenuto è il campo medio di concentrazione. Un modello puff di<br />

questo tipo, basato sul<strong>la</strong> teoria c<strong>la</strong>ssica derivante dal<strong>la</strong> soluzione puff dell’equazione<br />

del trasporto e del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> in aria, non è in grado in<br />

modo naturale di dar conto del<strong>la</strong> distribuzione statistica del<strong>la</strong> concentrazione che<br />

si viene a creare in un dato punto del dominio di calcolo, il cui valor medio è<br />

calco<strong>la</strong>bile nel modo indicato. Se per le applicazioni normali ciò non risulta<br />

penalizzante, così non è quando si è interessati a conoscere anche alcuni momenti<br />

del<strong>la</strong> distribuzione del<strong>la</strong> concentrazione come nel caso dello studio <strong>degli</strong> odori

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