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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI DISPERSIONE DI TIPO PUFF<br />

• si stabilisca una distanza D di riferimento,<br />

• se <strong>la</strong> distanza tra i centroidi di due puff vicini è inferiore a D allora si opera il merging<br />

che darà luogo ad un unico puff,<br />

• <strong>la</strong> massa Q del nuovo puff risulterà pari al<strong>la</strong> somma delle masse di inquinante trasportate<br />

dai due puff originali (Q 1 e Q 2 ),<br />

• <strong>la</strong> coordinata x* del centroide del nuovo puff si otterrà sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> coordinata<br />

x 1 e x 2 dei due puff originali nel modo seguente:<br />

Analoghe re<strong>la</strong>zioni consentiranno di ottenere le altre due coordinate del nuovo<br />

centroide.<br />

• si consideri, per semplicità <strong>la</strong> coordinata x. Se si indica con σ x1 e σ x2 le dispersioni<br />

rispetto ad x dei due puff, <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> σ x del nuovo puff si otterrà<br />

dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

Analoghe re<strong>la</strong>zioni varranno per le altre due coordinate.<br />

6.6 IL PLUME RISE<br />

Col termine plume rise anche in questo caso si indica l’innalzamento del baricentro<br />

di un generico puff dovuto al<strong>la</strong> quantità di moto ed al galleggiamento acquisito<br />

all’emissione. Come nel caso di un pennacchio continuo, anche nel caso di un<br />

puff è definibile un buoyancy flux F 0 definito al<strong>la</strong> (4.31b) ed un momentum flux M 0<br />

dato dal<strong>la</strong> (4.31a). Di fatto, <strong>la</strong> teoria del plume rise presentata al Cap.4 resta completamente<br />

valida anche in questo caso, tuttavia, per comodità pratica, viene qui<br />

riproposta in forma estremamente concisa.<br />

Nelle situazioni convettive o adiabatiche, indicando con x <strong>la</strong> distanza percorsa dal<br />

centroide del puff e non <strong>la</strong> coordinata, l’innalzamento del baricentro del puff può<br />

essere descritto dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

In questa re<strong>la</strong>zione u s è <strong>la</strong> velocità del vento al<strong>la</strong> quota di emissione, ß vale circa 0.6<br />

e ß j (jet entrainment coefficient) risulta dato da:<br />

in cui w è <strong>la</strong> velocità di uscita del fumo dal<strong>la</strong> sorgente.<br />

La distanza a cui si ha il termine dell’innalzamento del baricentro del puff è pari a:<br />

in cui con D si è indicato il diametro del<strong>la</strong> ciminiera da cui viene emesso il puff e<br />

Nelle condizioni stabili, <strong>la</strong> quota di livel<strong>la</strong>mento del baricentro del puff è data dal<strong>la</strong><br />

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