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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLO EULERIANO<br />

• ha <strong>la</strong> forma di un parallelepipedo rego<strong>la</strong>re,<br />

• ha un’estensione orizzontale normalmente piuttosto ampia (dell’ordine, per<br />

esempio, di 100 x 100 km)<br />

• ha un’estensione verticale che comprende sicuramente tutto il PBL e una parte<br />

più o meno rilevante dell’atmosfera libera.<br />

Il modo più semplice per organizzare il dominio di calcolo è quello di porre l’origine<br />

del sistema di riferimento nell’angolo SW del dominio stesso.<br />

Il dominio di calcolo viene suddiviso in celle elementari normalmente rego<strong>la</strong>ri<br />

di <strong>la</strong>to ∆x,∆y,∆z e tutti i calcoli che si realizzeranno verranno riferiti al centro<br />

di ciascuna cel<strong>la</strong>. Ogni cel<strong>la</strong> sarà definita da tre indici i, j, k che hanno il significato<br />

seguente:<br />

• <strong>la</strong> cel<strong>la</strong> sta nel<strong>la</strong> posizione i rispetto all’asse x (in direzione Est)<br />

• <strong>la</strong> cel<strong>la</strong> sta nel<strong>la</strong> posizione j rispetto al<strong>la</strong> direzione y (nel<strong>la</strong> direzione Nord)<br />

• <strong>la</strong> cel<strong>la</strong> sta nel<strong>la</strong> posizione k rispetto al suolo<br />

e pertanto le coordinate del suo centro risultano pari a:<br />

Oltre che lo spazio, anche il tempo viene quantizzato e pertanto i calcoli vengono<br />

realizzati in corrispondenza di ogni istante t n = t n-1 + ∆t, dove ∆t, l’intervallo<br />

tra due calcoli consecutive, è il time-step di calcolo.<br />

L’equazione che si prende a riferimento è <strong>la</strong> (5.2c) in cui si trascura il termine<br />

che tiene conto delle trasformazioni chimiche. Tale equazione presenta alcuni<br />

termini tipici:<br />

• <strong>la</strong> derivata rispetto al tempo del<strong>la</strong> concentrazione che rappresenta l’evoluzione<br />

prognostica del fenomeno di <strong>dispersione</strong>, cioè <strong>la</strong> sua evoluzione nello spazio e<br />

nel tempo;<br />

• i tre termini avvettivi (uno per ciascuna direzione) che rappresentano il trasporto<br />

dell’inquinante dovuto al moto medio delle masse d’aria.Va notato che<br />

il termine di trasporto verticale normalmente è molto inferiore agli altri e<br />

viene quindi trascurato;<br />

• i tre termini che descrivono <strong>la</strong> diffusione turbolenta (il principale è normalmente<br />

il termine verticale);<br />

• il termine di sorgente che rappresenta l’introduzione di inquinante nel dominio<br />

di calcolo.<br />

La presenza contemporanea di tutti questi termini produce una complicazione<br />

numerica molto elevata, dato che il Calcolo Numerico ha messo a punto metodi<br />

specializzati per problemi differenziali alle derivate parziali o solo di trasporto<br />

o solo di diffusione. Per questo è stato necessario mettere a punto metodi di<br />

soluzione numerica in grado di trattare contemporaneamente sia i termini avvettivi<br />

che quelli diffusivi in modo abbastanza efficiente e con risultati caratterizzati<br />

da una sufficiente precisione.<br />

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