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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLO EULERIANO<br />

dove L x e L y sono rispettivamente l’estensione massima dell’asse x e y nel dominio<br />

di calcolo. Sfortunatamente è praticamente impossibile conoscere i campi di concentrazione<br />

delle varie sostanze in tutti i punti del<strong>la</strong> frontiera <strong>la</strong>terale ed anche in<br />

questo caso risulta quindi indispensabile dedurle dalle poche misure disponibili,<br />

localizzate quasi esclusivamente al suolo.A differenza delle condizioni iniziali però,<br />

le condizioni al contorno, specialmente quelle sopravvento continuano ad influenzare<br />

tutta <strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione senza mai ca<strong>la</strong>re il proprio effetto. Proprio per questo è<br />

conveniente porre i confini <strong>la</strong>terali del dominio di calcolo in luoghi re<strong>la</strong>tivamente<br />

puliti (caratterizzati da bassi valori di concentrazione) dove gli eventuali errori di<br />

stima dovrebbero essere di ridotta intensità.<br />

La trattazione delle condizioni sul<strong>la</strong> frontiera superiore ed inferiore è notevolmente<br />

differente. Normalmente si sceglie una riflessione totale al<strong>la</strong> sommità del PBL se<br />

esso coincide con <strong>la</strong> sommità del dominio di calcolo, ottenendo <strong>la</strong> condizione<br />

seguente:<br />

Una formu<strong>la</strong>zione più realistica è <strong>la</strong> seguente:<br />

dove c i<br />

a è <strong>la</strong> concentrazione dell’inquinante considerato sopra il dominio di calcolo.<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> frontiera inferiore, una condizione che tiene conto contemporaneamente<br />

sia delle sorgenti al suolo che dei processi di deposizione è <strong>la</strong><br />

seguente:<br />

5.2 METODI NUMERICI DI RISOLUZIONE<br />

In questa sede non è possibile trattare compiutamente il problema del<strong>la</strong> risoluzione<br />

numerica di questo tipo di sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali.Approfondimenti<br />

su tale tema possono essere trovati in Jacobson (2000). Qui<br />

ci si limiterà ad una esposizione puramente elementare e didattica, per il momento<br />

limitata al solo caso in cui non siano presenti le re<strong>la</strong>zioni chimiche. In questo<br />

caso, come si è visto, le singole equazioni che compongono il sistema (una per ciascun<br />

inquinante) risultano disaccoppiate e ciò ci permette di considerarne una al<strong>la</strong><br />

volta. Oltre a ciò, per semplicità di notazione, con c si designerà <strong>la</strong> concentrazione<br />

media dell’inquinante in esame. Sempre per semplicità espositiva, si ipotizza che il<br />

suolo sia privo di orografia.<br />

Il primo passo del<strong>la</strong> risoluzione numerica è costituito dal<strong>la</strong> definizione di un sistema<br />

di assi cartesiani ortogonali che segue le convenzioni aeronautiche e dal<strong>la</strong> definizione<br />

di un appropriato dominio di calcolo, con i <strong>la</strong>ti orientati secondo gli assi<br />

coordinati, che normalmente:<br />

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