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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

Questo confronto è stato fatto per due sorgenti di differente quota di emissione. In<br />

tale Figura sono state usate le consuete variabili adimensionali; va ricordato che col<br />

simbolo Zs si intende il rapporto zs/zi. Si vede immediatamente come <strong>la</strong> (4.99) sia<br />

in grado di realizzare simu<strong>la</strong>zioni molto più vicine ai dati sperimentali rispetto a<br />

quanto previsto con un modello Gaussiano. Ciò è un’ulteriore conferma del<strong>la</strong> realisticità<br />

del<strong>la</strong> teoria presentata nel rappresentare le situazioni altamente convettive e<br />

le sorgenti che emettono a quote re<strong>la</strong>tivamente elevate.<br />

Dispersione verticale da sorgenti al suolo.<br />

Il problema principale che si incontra nel trattare <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong><br />

entro il SL è <strong>la</strong> non omogeneità verticale del<strong>la</strong> turbolenza. E' quindi necessario<br />

adottare metodi differenti per simu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong>.<br />

Il primo metodo, decisamente più semplice, è quello di adottare una formu<strong>la</strong>zione<br />

completamente Gaussiana, in cui però il parametro di <strong>dispersione</strong> σ z sia dato dal<strong>la</strong><br />

corre<strong>la</strong>zione seguente (Deardorff e Willis, 1985):<br />

dove:<br />

Nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione (4.100a) sono riconoscibili alcuni termini già incontrati in precedenza:<br />

• il primo termine in parentesi è il limite per tempi tendenti a zero del<strong>la</strong> teoria statistica<br />

e tiene conto del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> verticale iniziale causata dal valore di σw al<strong>la</strong><br />

quota di emissione;<br />

• il secondo termine in parentesi è quanto previsto dal<strong>la</strong> teoria di Yaglom, che è<br />

applicabile quando <strong>la</strong> quota di emissione tende a zero;<br />

• il terzo termine è quanto <strong>la</strong> Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità prevede in condizioni tendenti<br />

all’adiabaticità.<br />

Un altro modo per modellizzare <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> nel SL è usare <strong>la</strong><br />

Teoria del<strong>la</strong> Diffusione con chiusura K (Van Ulden, 1978, Nieuwstadt e Van Ulden,<br />

1978 e Gryning e al., 1983). Questo metodo presenta però <strong>la</strong> forte limitazione di<br />

essere in grado di simu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> solo a brevi distanze.<br />

Secondo tale approccio si risolve l’equazione del<strong>la</strong> diffusione, assumendo che il<br />

flusso verticale di materiale sia dato da:<br />

dove K è <strong>la</strong> diffusività turbolenta.Van Ulden ottenne una espressione analitica per<br />

C y che dipende dal<strong>la</strong> friction velocity, dal<strong>la</strong> lunghezza di Monin Obukhov, dal<strong>la</strong> rugosità<br />

superficiale e dal<strong>la</strong> distanza sottovento. La validità di tale approccio non si<br />

estende oltre una distanza sottovento di circa 800 metri.<br />

Dispersione Laterale.<br />

La <strong>dispersione</strong> <strong>la</strong>terale è sicuramente di forma gaussiana e <strong>la</strong> deviazione standard<br />

che <strong>la</strong> caratterizza è del<strong>la</strong> forma (4.11a). Le corre<strong>la</strong>zioni semiempiriche presentate<br />

al punto 4.1.2.2 sono quelle che normalmente vengono impiegate nel<strong>la</strong> pratica<br />

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