05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

nacchio poteva essere determinata usando considerazioni di Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità.<br />

Ciò ha portato al<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

dove c 0 è una costante da determinarsi sperimentalmente. Ricordando che il baricentro<br />

del pennacchio z' si ottiene integrando l'equazione:<br />

come risultato finale si ha che:<br />

o anche:<br />

Questo per quanto riguarda l'evoluzione del baricentro del pennacchio. Se invece<br />

si considera <strong>la</strong> sua <strong>dispersione</strong> verticale, ragionamenti analoghi portano al<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione<br />

seguente:<br />

dove c 1 è un'ulteriore costante da determinarsi sperimentalmente. Queste re<strong>la</strong>zioni si<br />

possono applicare solo per tempi o distanze brevi, perché successivamente il plume <strong>la</strong>scia <strong>la</strong><br />

zona di PBL interessata da questa teoria.Tuttavia per tempi brevi, tale teoria predice<br />

una <strong>dispersione</strong> del pennacchio ben superiore a quel<strong>la</strong> prevista dal<strong>la</strong> teoria statistica<br />

di Taylor (l'esponente del tempo non è più unitario, ma pari a 3/2). Ciò non è<br />

in contraddizione con quanto visto al punto precedente, perché qui si sta considerando<br />

una sorgente al suolo, in una zona di PBL convettivo ben lontana da una<br />

situazione di turbolenza omogenea.Anche queste previsioni teoriche hanno avuto<br />

un sostanziale riscontro nelle misure.<br />

4.2.2.2 Considerazioni sperimentali<br />

Le informazioni più complete e più interessanti sul<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> in un PBL convettivo<br />

sono state derivate inizialmente da esperimenti di <strong>la</strong>boratorio (i più celebri<br />

sono gli esperimenti realizzati da Willis e Deardorff), da osservazioni sperimentali,<br />

da simu<strong>la</strong>zioni numeriche di tipo Lagrangiano (celebri sono quelle di Lamb) e più<br />

recentemente da simu<strong>la</strong>zioni realizzate con i modelli LES.I riferimenti più importanti<br />

sugli esperimenti di <strong>la</strong>boratorio si possono trovare in Willis e Deardorff<br />

(1978), Deardorff, (1985) e Carras e Williams (1984), i riferimenti per le simu<strong>la</strong>zioni<br />

Lagrangiane in Lamb (1978 e 1982) ed i riferimenti sulle campagne sperimentali<br />

in Nieuwstadt (1980) e Briggs (1993).Tutto ciò che si deduce dalle misure<br />

(anche quelle numeriche, in un certo senso, possono essere considerate una sorta<br />

di misura) è che le caratteristiche del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> dipendono dal<strong>la</strong> quota di ri<strong>la</strong>scio, cosa<br />

che determina <strong>la</strong> presenza di due regimi distinti:<br />

• sorgenti al suolo per le quali <strong>la</strong> quota di ri<strong>la</strong>scio z s è inferiore a 0.1z i ,<br />

• sorgenti elevate dove 0.1z i

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!