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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

cioè <strong>la</strong> dimensione verticale del pennacchio cresce linearmente nel tempo. Quando, invece<br />

t tende all’infinito, <strong>la</strong> (4.81a) assume <strong>la</strong> forma asintotica seguente:<br />

secondo cui <strong>la</strong> dimensione verticale del pennacchio cresce parabolicamente. Il<br />

problema insito in questa teoria è che essa si basa sul fatto che <strong>la</strong> turbolenza deve<br />

essere omogenea ed isotropa.Viste le caratteristiche del PBL convettivo, ciò è<br />

ragionevolmente vero solo per sorgenti elevate, cioè per sorgenti il cui baricentro<br />

del pennacchio stia ad una quota superiore a 0.1h. Oltre a ciò, perché tali condizioni<br />

teoriche siano abbastanza vicine a quelle reali, è necessario che <strong>la</strong> convettività<br />

sia forte, cioè che – -z i /L > 4. In queste condizioni <strong>la</strong> Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità<br />

e l'osservazione sperimentale affermano che:<br />

e che il Tempo Lagrangiano di sca<strong>la</strong> è dell'ordine di z i /w * . Se si considerano valori<br />

tipici di PBL convettivi (w * dell’ordine di 2 m •s-1 e z i di circa 1500 m) si ha<br />

che il tempo Lagrangiano di sca<strong>la</strong> risulta dell'ordine di 750 secondi. Per tempi t<br />

inferiori al Tempo Lagrangiano di sca<strong>la</strong> si può applicare <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione asintotica<br />

sopra ricordata che, una volta posto t = x/U (U è <strong>la</strong> velocità media del vento),<br />

porta a:<br />

Introducendo, come si fa comunemente, <strong>la</strong> distanza adimensionale X definita<br />

come:<br />

tale re<strong>la</strong>zione diventa:<br />

che è risultata congruente con le osservazioni sperimentali effettuate in un PBL<br />

altamente convettivo per sorgenti lontane dal SL (cioè per sorgenti elevate) che<br />

presentano quindi un pennacchio che si disperde linearmente con <strong>la</strong> distanza sottovento.Va<br />

sottolineato il fatto che tutto ciò è tanto più valido quanto più <strong>la</strong> turbolenza<br />

è vicina all'omogeneità ed all’isotropicità. Sicuramente tale teoria non<br />

può essere utile entro il SL dove è noto che esistono gradienti verticali significativi<br />

del<strong>la</strong> deviazione standard del<strong>la</strong> componente verticale del<strong>la</strong> velocità del vento,<br />

cosa che non corrisponde certo ad una situazione di turbolenza omogenea.<br />

Teoria del<strong>la</strong> Simi<strong>la</strong>rità<br />

Sul<strong>la</strong> base delle considerazioni fatte da Wyngaard e al. (1971) e da Yaglom (1972),<br />

entro il SL ed in condizioni altamente convettive,caratterizzate cioè da -z i /L>50,<br />

esiste un vasta porzione di Surface Layer (-L

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