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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

Il primo ciclo scandisce le ore di simu<strong>la</strong>zione. Infatti per ogni ora di simu<strong>la</strong>zione<br />

(o più raramente per ogni periodo temporale più breve) il codice è chiamato a<br />

calco<strong>la</strong>re <strong>la</strong> distribuzione spaziale del<strong>la</strong> concentrazione di un dato inquinante. Per<br />

fare ciò è necessario che conosca:<br />

• le variabili meteorologiche tipiche dell'ora in questione,<br />

• le caratteristiche delle sorgenti emittenti attive in quell'ora.<br />

Per quanto riguarda i dati meteorologici, non tutti i codici sono ugualmente esigenti.<br />

Se un modello tradizionale come ISC3 richiede solo:<br />

• <strong>la</strong> temperatura dell'aria al suolo,<br />

• <strong>la</strong> velocità del vento ad una certa quota di riferimento (normalmente 10 m),<br />

• <strong>la</strong> categoria di stabilità atmosferica,<br />

• l'altezza di rimesco<strong>la</strong>mento,<br />

altri modelli più moderni, come OML, richiedono anche parametri più specifici<br />

del<strong>la</strong> turbolenza atmosferica come:<br />

• <strong>la</strong> rugosità superficiale,<br />

• <strong>la</strong> friction velocity,<br />

• il flusso turbolento di calore sensibile,<br />

• <strong>la</strong> lunghezza di Monin Obukhov,<br />

• l’altezza di rimesco<strong>la</strong>mento.<br />

Normalmente il codice acquisisce questi parametri da un file meteorologico che<br />

contiene tutte le ore da simu<strong>la</strong>re. Come si sa, note queste informazioni meteorologiche<br />

e micrometeorologiche, per il modello risulta possibile determinare in<br />

modo corretto il valore dei parametri di <strong>dispersione</strong> trasversale e verticale, l’innalzamento<br />

del baricentro del plume e <strong>la</strong> sua eventuale penetrazione dell’entrainment.<br />

Per quanto riguarda le sorgenti, il codice prende da un opportuno file le informazioni<br />

riguardanti le sorgenti di <strong>inquinanti</strong> attive nell'ora di interesse ed in partico<strong>la</strong>re:<br />

• <strong>la</strong> loro posizione rispetto al<strong>la</strong> griglia di calcolo,<br />

• il tipo (puntiformi, area, linea, volume),<br />

• le caratteristiche di emissione (temperatura di uscita dei fumi, loro velocità,<br />

altezza fisica del<strong>la</strong> ciminiera e diametro allo sbocco),<br />

• il tasso di emissione dell'inquinante considerato.<br />

Anche queste informazioni giungono normalmente al codice attraverso un file<br />

apposito. Dato che spesso è necessario modellizzare sorgenti (punto o di tipo<br />

diverso) che, pur presentando un tasso di emissione circa costante nell’ora, variano<br />

<strong>la</strong> loro emissione ora per ora, normalmente si prevede un ulteriore archivio<br />

esterno in grado di fornire al codice il valore del tasso di emissione che ogni sorgente<br />

presenta nel<strong>la</strong> specifica ora di simu<strong>la</strong>zione.<br />

272<br />

A questo punto il codice attiva un ciclo per ogni sorgente inquinante e immediatamente<br />

dopo definisce un nuovo sistema di assi cartesiani centrato sul<strong>la</strong> sorgente<br />

stessa ed orientato in modo tale che l'asse x sia diretto nel<strong>la</strong> direzione verso cui<br />

spira il vento. A questo punto viene realizzato il calcolo del contributo di ogni

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