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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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INQUINAMENTO, INQUINANTI E MODELLI<br />

26<br />

dotti in quantità maggiori rispetto agli altri ossidanti fotochimici, sia per il fatto<br />

che essendo molto simili agli altri ne possono essere assunti come traccianti.<br />

Nelle reazioni fotochimiche in cui sono coinvolti, gli idrocarburi non reagiscono<br />

direttamente con <strong>la</strong> luce so<strong>la</strong>re, ma con altre sostanze prodotte fotochimicamente<br />

a loro volta. In partico<strong>la</strong>re, in presenza di idrocarburi, viene modificato il<br />

ciclo fotolitico dell'NO 2 , data <strong>la</strong> capacità di certi idrocarburi di reagire sia con<br />

atomi di ossigeno che con ozono. Le reazioni interessate sono:<br />

N0 2 + luce so<strong>la</strong>re NO + O<br />

0+0 2 0 3<br />

0 3 + NO N0 2 + 0 2<br />

Come effetto finale si dovrebbe avere <strong>la</strong> formazione e <strong>la</strong> distruzione di O 3 ed<br />

NO in uguali quantità in modo da garantire un rapido ricambio di NO 2 . In realtà<br />

si ha che, essendo <strong>la</strong> reazione <strong>degli</strong> idrocarburi più veloce con l'O che con<br />

l'O 3 ,essa diventa <strong>la</strong> più probabile e, malgrado sia meno veloce del<strong>la</strong> reazione tra<br />

O e O 2 ,risulta comunque rapida a sufficienza per arrivare ad alterare il ciclo. Il<br />

risultato finale è un composto medio molto reattivo, il radicale libero RO 2 che<br />

può reagire ulteriormente con NO, NO 2 ,O 2 ,O 3 e altri idrocarburi, secondo<br />

questi meccanismi:<br />

- a causa del<strong>la</strong> rapida reazione dell'NO per produrre NO 2 , una volta eliminato<br />

l'NO dal ciclo, <strong>la</strong> concentrazione di O 3 nell'aria aumenta;<br />

- dal<strong>la</strong> reazione tra O 2 e NO 2 si formano i PAN;<br />

- dal<strong>la</strong> reazione di altri idrocarburi con l'ossigeno si formano ulteriori composti<br />

inorganici non desiderati.<br />

Risultato finale dell'accumulo di O 3 ,CO, PAN e di altri composti organici<br />

(aldeidi, chetoni, alchinitrati) è una misce<strong>la</strong> detta smog fotochimico. I tipici episodi<br />

da inquinamento da smog fotochimico si verificano nel<strong>la</strong> stagione calda e<br />

soleggiata, con un evidente ciclo giornaliero caratterizzato da valori massimi<br />

attorno a mezzogiorno e prossimi allo zero durante <strong>la</strong> notte; questi valori estremi<br />

sono da collegarsi all'attività urbana e all'irradiazione so<strong>la</strong>re variabile nell'arco<br />

delle 24 ore.<br />

Gli effetti <strong>degli</strong> idrocarburi e <strong>degli</strong> ossidanti fotochimici sulle piante sono stati<br />

tra i primi ad essere rilevati e mentre dall'inizio era stato individuato solo l'ozono<br />

come causa principale, attualmente si sta scoprendo anche l'importanza dei<br />

PAN. Per quanto riguarda l'ozono, il suo effetto nocivo è rilevabile da macchie<br />

bianche o piccoli punti (necrosi di gruppi di cellule) sul<strong>la</strong> superficie superiore<br />

delle foglie e dall'apparizione di bruciature alle estremità dei germogli;si noti che<br />

le piante più ricche di zuccheri sono le più resistenti all'ozono. La famiglia dei<br />

PAN, in partico<strong>la</strong>re il perossiacetilnitrato, causa invece sul<strong>la</strong> superficie inferiore<br />

delle foglie (specie le più giovani) una colorazione traslucida e bronzea. In alcuni<br />

casi il tessuto del<strong>la</strong> foglia muore. Generalmente i PAN non danneggiano le<br />

piante non esposte in precedenza al<strong>la</strong> luce ed i livelli di danneggiamento possono<br />

essere molto diversi a seconda delle ore di esposizione e del<strong>la</strong> concentrazione.<br />

Fra gli idrocarburi, infine, l'etilene (C 2 H 4 ) sembra essere il solo a provocare<br />

effetti negativi (inibizioni dello sviluppo, cambiamento del colore delle foglie,<br />

morte dei fiori) per concentrazioni ambiente di circa l ppm. Altri idrocarburi,<br />

quali l'acetilene e il propilene, hanno invece dato effetti tossici solo per concentrazioni<br />

da 60 a 500 volte più alte di quelle dell'etilene. Gli effetti prodotti, per

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