05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

Quando si pose mano al<strong>la</strong> realizzazione di programmi di calcolo basati sul<br />

modello Gaussiano Plume, sorse l'esigenza di trattare anche questi tipi di sorgenti,<br />

molto comuni nelle applicazioni pratiche. Nacquero così modelli semiempirici<br />

che estesero il modello Gaussiano Base rendendolo capace di trattare anche<br />

tali situazioni. Qui di seguito vengono presentate alcune estensioni spesso usate<br />

per trattare questo tipo di sorgenti non assimi<strong>la</strong>bili a sorgenti puntiformi.<br />

4.1.5.1 Sorgenti lineari<br />

Dato che siamo interessati a simu<strong>la</strong>re <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> emessi da<br />

segmenti di una linea (che, per esempio, è <strong>la</strong> schematizzazione più ovvia di un<br />

segmento stradale) <strong>la</strong> soluzione plume base per una linea infinita citata al Cap.3<br />

non è di aiuto immediato. Molte sono state le estensioni del modello gaussiano<br />

proposte per simu<strong>la</strong>re l’inquinamento prodotto da un segmento lineare ed in<br />

Chock (1978) viene presentata una loro breve rassegna.<br />

Dal punto di vista teorico, una sorgenti linea può essere vista come una sequenza<br />

infinita di sorgenti punto. Sul<strong>la</strong> base di queste considerazioni sono stati sviluppati<br />

alcuni modelli di derivazione gaussiana (Rotte, 1980) che però presentano<br />

una eccessiva pesantezza di calcolo. Un esempio di questo tipo è rappresentato<br />

dal modello CALINE4 (Benson, 1989)<br />

Qui di seguito viene presentato il metodo proposto da Luhar e Patil (1989) ed<br />

usato operativamente da Harkonen e al. (1995) che cerca di ottenere una soluzione<br />

approssimata ma chiusa del problema del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> di un segmento di<br />

linea. In Kukkonen et al. (2001) e Oettl e al. (2001) è presentato un esteso confronto<br />

tra questo tipo di modello e altri modelli di maggior complessità, oltre<br />

che un’accurata comparazione con misure sperimentali.<br />

264<br />

Fig.4.15: sorgente linea e sistemi di riferimento utilizzati.<br />

L’elemento di base su cui si fonda questo modello è un segmento di linea caratterizzato<br />

dalle coordinate dei suoi punti estremi e da un tasso di emissione lineare<br />

q. Prima di introdurre il modello, è necessario definire i diversi sistemi di riferimento<br />

che è necessario introdurre (Fig.4.15). Si consideri un sistema di riferimento<br />

cartesiano ortogonale X,Y con l’asse X nel<strong>la</strong> direzione W-E e con l’asse

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!