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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO Plume Rise Model Enhancements) basato su accurati studi in galleria a vento e su campagne sperimentali specifiche. La documentazione disponibile in proposito è molto scarsa e ciò che si può notare è una complicazione formale del metodo che fa dubitare della sua reale compatibilità con la logica di un modello gaussiano stazionario. Modello di Huber e Snyder. Il modello di Huber e Snyder (1976) si applica a ciminiere abbastanza elevate rispetto all’edificio perturbante. Più precisamente lo si ritiene valido quando: Tale modello ha la caratteristica di definire le modifiche da apportare ai parametri di dispersione qualora il pennacchio sia influenzato dalla presenza di un edificio. Più precisamente: • si modificherà sia σ y che σ z se H e ≤1.2H • altrimenti verrà modificata la sola σ z . Oltre a ciò, va notato che la forma dell’edificio presenta un’importanza notevole nella perturbazione dei flussi idrodinamici, pertanto tale modello prevede due tipi di edifici differenti: • gli edifici si dicono “tarchiati” (squat) se si ha cheW >H, • gli edifici si dicono “elevati” (tall) se W

MODELLI DI TIPO STAZIONARIO tuiscono un modo aggregato di mantenere la memoria degli effetti del passaggio del plume nella zona perturbata. Infatti, per ogni distanza sottovento generica x maggiore di 10H si avrà: Per gli edifici elevati, le (4.67) si modificano nel modo seguente: La procedura da adottare per la stima dei parametri di dispersione nella zona di ricircolazione (x10H) è identica a quella adottata per gli edifici tarchiati. Modello di Schulman e Scire. Questo modello (Scrie e Schulman, 1980, Schulman e Hanna, 1986) si applica quando vale la relazione h < H + 05L e le sue caratteristiche principali sono il fatto che la presenza della scia dell’edificio determina una riduzione dell’innalzamento del pennacchio e della sua dispersione verticale. Si consideri inizialmente l’incremento della dispersione verticale del pennacchio. Secondo tale modello la dispersione verticale del pennacchio deriva da quella ottenuta dal modello di Huber e Snyder, ulteriormente ridotta per tener conto del maggior effetto dei fenomeni di scia. Essa è data dalla relazione seguente: dove σ’ z è il valore ottenuto dal modello di Huber e Snyder e A è un fattore di decadimento lineare determinato da: Anche per questo modello si adottano le stesse strategie previste dal modello di Huber e Snyder quando la distanza sottovento risulta inferiore a 3H o superiore a 10H. Questo modello prevede anche una modifica nell’innalzamento del pennacchio a causa degli effetti di scia indotti dall’edificio. Per quantificarne gli effetti, è necessario risolvere la seguente equazione cubica: dove 262 •∆Z è l’innalzamento del plume che tiene conto dei fenomeni di scia, •∆z’ è l’innalzamento del plume calcolato senza tener conto di tale fenomeno, • ß è il fattore di entrainment (pari a 0.6), • R 0 è il raggio iniziale del plume soggetto alla scia e pari a • R L è la dimensione trasversale del plume data da

MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

Plume Rise Model Enhancements) basato su accurati studi in galleria a vento e su<br />

campagne sperimentali specifiche. La documentazione disponibile in proposito è<br />

molto scarsa e ciò che si può notare è una complicazione formale del metodo che<br />

fa dubitare del<strong>la</strong> sua reale compatibilità con <strong>la</strong> logica di un modello gaussiano stazionario.<br />

Modello di Huber e Snyder.<br />

Il modello di Huber e Snyder (1976) si applica a ciminiere abbastanza elevate<br />

rispetto all’edificio perturbante. Più precisamente lo si ritiene valido quando:<br />

Tale modello ha <strong>la</strong> caratteristica di definire le modifiche da apportare ai parametri<br />

di <strong>dispersione</strong> qualora il pennacchio sia influenzato dal<strong>la</strong> presenza di un edificio.<br />

Più precisamente:<br />

• si modificherà sia σ y che σ z se H e ≤1.2H<br />

• altrimenti verrà modificata <strong>la</strong> so<strong>la</strong> σ z .<br />

Oltre a ciò, va notato che <strong>la</strong> forma dell’edificio presenta un’importanza notevole<br />

nel<strong>la</strong> perturbazione dei flussi idrodinamici, pertanto tale modello prevede due tipi<br />

di edifici differenti:<br />

• gli edifici si dicono “tarchiati” (squat) se si ha cheW >H,<br />

• gli edifici si dicono “elevati” (tall) se W

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