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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

• in condizioni stabili:<br />

Il terzo passo consiste nello stabilire se <strong>la</strong> distanza sottovento corrente è inferiore<br />

al<strong>la</strong> distanza di equilibrio. Se è così, l'innalzamento graduale del pennacchio si realizza<br />

secondo le re<strong>la</strong>zioni:<br />

• nel caso di galleggiamento dominante:<br />

• nel caso di quantità di moto dominante:<br />

Il quarto passo consiste nel determinare il comportamento del plume rispetto al<strong>la</strong><br />

presenza dello strato di entrainment. Un metodo molto semplice, molto usato, anche<br />

se decisamente troppo drastico, è il seguente: se <strong>la</strong> somma dell'altezza fisica (o ridotta)<br />

del<strong>la</strong> ciminiera più l'innalzamento del pennacchio supera l'altezza di rimesco<strong>la</strong>mento, il pennacchio<br />

si considera esterno al PBL e <strong>la</strong> sua influenza al suolo è nul<strong>la</strong>.Quello presentato<br />

è un algoritmo molto usato per <strong>la</strong> stima pratica dell'innalzamento di un pennacchio<br />

stazionario, anche se decisamente molto semplice e non sempre realistico, specialmente<br />

nelle situazioni convettive.Tra l'altro <strong>la</strong> metodologia impiegata per trattare<br />

<strong>la</strong> penetrazione dello strato di entrainment è decisamente molto semplicistica.<br />

Quanto presentato nei paragrafi precedenti dovrebbe consentire di modificare questo<br />

algoritmo per renderlo più adatto alle esigenze che si dovessero presentare.<br />

4.1.4 Perturbazione indotta dal<strong>la</strong> scia <strong>degli</strong> edifici<br />

La teoria presentata nei paragrafi precedenti si riferisce a situazioni molto idealizzate<br />

in cui è presente una ciminiera molto elevata posta in una zona completamente<br />

pianeggiante, priva di ostruzioni naturali o artificiali che possano indurre<br />

distorsioni al flusso delle masse d’aria. Questa situazione è spesso molto lontana<br />

dal<strong>la</strong> realtà, visto che normalmente le ciminiere sono localizzate in zone industriali<br />

in cui è presente un numero notevole di edifici che sicuramente determinano<br />

perturbazioni idrodinamiche. Studiare e modellizzare tali effetti è decisamente<br />

molto complicato anche se indispensabile in molte applicazioni pratiche. Il metodo<br />

che è stato usato normalmente è quello di effettuare esperimenti in galleria a<br />

vento e di individuare delle re<strong>la</strong>zioni semiempiriche che siano inseribili nel<strong>la</strong><br />

maniera più semplice possibile nei normali modelli di <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong><br />

ed, in partico<strong>la</strong>re, nei modelli Gaussiani Plume. Qui di seguito vengono illustrate<br />

le caratteristiche principali dell’interazione tra gli edifici e le masse d’aria, mentre<br />

successivamente si prende in considerazione il comportamento dei pennacchi<br />

quando vengono emessi da ciminiere poste sul<strong>la</strong> sommità di edifici oppure molto<br />

vicini a strutture edilizie di dimensioni rilevanti, cosa frequente negli impianti<br />

industriali e nelle centrali termoelettriche. Si illustrerà in questo caso soprattutto<br />

quali soluzioni adottare per consentire ad un modello Gaussiano Plume di tener<br />

conto, almeno in prima approssimazione, di tali effetti.<br />

4.1.4.1 Struttura del flusso attorno agli edifici<br />

I risultati di molti esperimenti in galleria a vento hanno mostrato con precisione<br />

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