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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

4.1.2 I parametri di <strong>dispersione</strong><br />

Nel modello Gaussiano Plume l’effetto disperdente, condensato nelle due deviazioni<br />

standard che compaiono nelle (4.6) e (4.7), è dovuto al<strong>la</strong> turbolenza atmosferica,<br />

al galleggiamento (buoyancy) del plume (derivante dal fatto che il plume all’emissione<br />

possiede una spinta di galleggiamento propria dovuta al<strong>la</strong> differenza di temperatura<br />

con l’aria circostante) e ad alcuni effetti di scia indotti dal<strong>la</strong> presenza di<br />

costruzioni poste attorno al punto di emissione. Il definire questi due parametri<br />

nel<strong>la</strong> maniera più realistica possibile consente naturalmente di ottenere simu<strong>la</strong>zioni<br />

sempre più vicine al<strong>la</strong> realtà. La storia del modello Gaussiano Plume e del<strong>la</strong> sperimentazione<br />

fatta negli ultimi decenni è stata molto spesso dedicata proprio a questo<br />

argomento.<br />

In assenza di effetti di scia indotti dal<strong>la</strong> presenza di edifici vicini, argomento di cui<br />

ci si occuperà nel seguito, le deviazioni standard presenti nel modello Gaussiano<br />

possono essere considerate <strong>la</strong> combinazione di:<br />

• un termine che tiene conto <strong>degli</strong> effetti di galleggiamento del pennacchio<br />

• un termine determinato dal<strong>la</strong> turbolenza atmosferica.<br />

In pratica si ha che:<br />

dove il pedice t indica il termine derivante dall'azione del<strong>la</strong> turbolenza atmosferica<br />

ed il pedice b sta ad indicare il termine che esprime l'effetto del galleggiamento<br />

del pennacchio.<br />

4.1.2.1 Il termine derivante dal galleggiamento<br />

La <strong>dispersione</strong> del pennacchio non è dovuta esclusivamente all’interazione con l’aria<br />

turbolenta del PBL, ma anche al<strong>la</strong> turbolenza che esso possiede all’emissione e<br />

all’incorporamento di aria ambiente (entrainment) derivante principalmente dalle differenti<br />

caratteristiche termiche e di movimento che esistono tra plume e PBL.<br />

Descrivere tutto ciò è veramente complesso, tuttavia, seguendo quanto proposto in<br />

Pasquill (1976), è possibile descrivere in termini semplificati tutto ciò. In effetti,<br />

detto ∆h l'innalzamento del plume rispetto al<strong>la</strong> sommità del<strong>la</strong> ciminiera ad una<br />

generica distanza sottovento x, si ha che <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>la</strong>terale e verticale dovuta al<br />

galleggiamento del pennacchio può essere descritta dal<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

Come si nota immediatamente, tale termine non è assolutamente trascurabile<br />

quando si trattano camini caratterizzati da un elevato innalzamento del pennacchio.<br />

4.1.2.2 Il termine derivante dal<strong>la</strong> turbolenza atmosferica<br />

Il problema pratico che si presenta nel<strong>la</strong> determinazione delle deviazioni standard<br />

orizzontale e verticale dovute al<strong>la</strong> turbolenza atmosferica sta nel definire quali<br />

misure meteorologiche debbano concorrere al<strong>la</strong> loro individuazione. E’ naturale<br />

che tali deviazioni standard siano funzione delle deviazioni standard delle componenti<br />

orizzontali (σ v ) e verticale (σ w ) del vento e questo lo afferma anche <strong>la</strong> Teoria<br />

Statistica di Taylor (Par. 3.3); il problema è che spesso si ipotizza che tali misure non<br />

siano in pratica disponibili, specialmente quando il modello Gaussiano viene<br />

impiegato per scopi progettuali. In tali situazioni, <strong>la</strong> meteorologia nota è veramente<br />

molto povera e quasi mai comprende <strong>la</strong> conoscenza del<strong>la</strong> turbolenza del PBL.<br />

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