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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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MODELLI DI TIPO STAZIONARIO<br />

226<br />

omogenea e stazionaria, porta ad una re<strong>la</strong>zione formalmente identica al<strong>la</strong> (3.12d)<br />

e quindi ancora una volta di tipo gaussiano. Queste deduzioni analitiche sono<br />

state ottenute risolvendo le equazioni base euleriana e <strong>la</strong>grangiana in condizioni<br />

altamente idealizzate e quindi apparentemente molto lontane dal<strong>la</strong> realtà, tuttavia<br />

il fatto che un modello basato su tali considerazioni sia stato realizzato e<br />

usato, spesso con successo, sta a dimostrare che questo approccio in molte occasioni<br />

può essere considerato un’accettabile rappresentazione del<strong>la</strong> realtà.<br />

Vanno premesse, comunque, fin da subito, alcune considerazioni re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> reale<br />

applicabilità di un tale modello. Perché il modello Gaussiano Plume possa fornire<br />

previsioni sufficientemente attendibile del<strong>la</strong> distribuzione spazio-temporale<br />

del<strong>la</strong> concentrazione <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> è necessario che:<br />

• il territorio che si sta considerando sia privo di orografia significativa e sia morfologicamente<br />

uniforme (non ci devono essere grosse discontinuità nel tipo di<br />

suolo, cosa che avviene per esempio quando esiste un centro abitato di ragguardevoli<br />

dimensioni nel mezzo di una pianura a prevalente destinazione<br />

agrico<strong>la</strong>);<br />

• le sorgenti che emettono l’inquinante siano costituite da ciminiere sufficientemente<br />

elevate;<br />

• tali sorgenti emettano con continuità <strong>inquinanti</strong> chimicamente non reattivi;<br />

• le condizioni meteorologiche varino molto lentamente nello spazio e nel<br />

tempo;<br />

• <strong>la</strong> turbolenza del PBL sia sufficientemente lontana dal<strong>la</strong> convettività.<br />

Tali limitazioni potrebbero sembrare partico<strong>la</strong>rmente restrittive e, a prima vista,<br />

il modello Gaussiano Plume parrebbe totalmente inapplicabile nelle situazioni<br />

reali.Viceversa il suo lungo utilizzo ha mostrato che, se si accetta un certo grado<br />

di approssimazione, le previsioni che esso fornisce possono costituire un’utile<br />

base conoscitiva per una prima comprensione dei fenomeni in atto.<br />

4.1.1 Formu<strong>la</strong>zione base del Modello Gaussiano Plume<br />

Al Capitolo precedente è stata dedotta <strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione base del Modello<br />

Gaussiano Plume a partire sia dall'approccio Euleriano che da quello Lagrangiano.<br />

Maggiori dettagli su ciò possono essere trovati in Rote(1980). E’ tuttavia interessante<br />

notare come tale formu<strong>la</strong>zione possa anche essere derivata in maniera<br />

del tutto semiempirica. Si immagini di essere in condizioni praticamente stazionarie,<br />

cioè in situazioni in cui le condizioni atmosferiche non varino apprezzabilmente<br />

nel tempo sia per quanto riguarda le variabili medie (come per esempio<br />

<strong>la</strong> velocità e <strong>la</strong> direzione del vento) sia per quanto riguarda <strong>la</strong> turbolenza del<br />

PBL. Si ipotizzi, inoltre, di considerare un territorio completamente piatto, senza<br />

ostruzioni di alcun genere e senza discontinuità (in cui, per esempio, non esista<br />

un’interfaccia terra-acqua, in cui il suolo sia sempre dello stesso tipo, ecc.) Si<br />

consideri poi una ciminiera elevata (tipicamente alta un centinaio di metri) che<br />

emetta con continuità un generico inquinante chimicamente non reattivo con<br />

un tasso di emissione Q (g •s-1 ) costante nel tempo. E’ <strong>la</strong> situazione tipica delle<br />

ciminiere di alcune centrali termoelettriche o <strong>degli</strong> impianti di termoutilizzazione<br />

dei rifiuti solidi urbani. Immaginiamo inoltre di realizzare una fotografia<br />

che evidenzi <strong>la</strong> forma del pennacchio di fumo che esce da essa.Tale fotografia,se<br />

fatta di prima mattina o al tramonto, in una giornata con vento abbastanza teso,<br />

sarà sicuramente molto simile a quanto illustrato in Fig.4.1.

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