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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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TEORIA DI BASE DELLA DISPERSIONE DEGLI INQUINANTI IN ATMOSFERA<br />

A regime (t >>0), tale re<strong>la</strong>zione si semplifica notevolmente assumendo <strong>la</strong> forma<br />

seguente:<br />

In realtà il grado di dettaglio contenuto in questa re<strong>la</strong>zione è eccessivo ai fini pratici<br />

in quanto nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi si ha che x 2 /K xx >> y 2 /K yy + z 2 /K zz come è<br />

evidente non appena ci si sia allontanati un poco dall’ubicazione del<strong>la</strong> sorgente,.<br />

Questa osservazione consente ulteriori semplificazioni che, una volta definite:<br />

portano all’equazione seguente, che esprime l’effetto stazionario di una sorgente che<br />

emette con continuità inquinante ad un tasso costante q:<br />

nota come formu<strong>la</strong>zione base gaussiana plume.L’importanza pratica di questo caso<br />

limite si deve al fatto che, se si è interessati all’inquinamento prodotto a una distanza<br />

x sottovento al<strong>la</strong> sorgente, questa può ritenersi apprezzabilmente continua e di<br />

durata infinita purché <strong>la</strong> sua emissione non vari di molto in tempi paragonabili al tempo<br />

di volo x/u dal<strong>la</strong> sorgente al punto in questione.<br />

Le formule fin qui scritte si riferiscono al caso di una so<strong>la</strong> sorgente, ma si generalizzano<br />

in modo ovvio a quello di diverse sorgenti. In assenza, infatti, di reazioni<br />

chimiche vale il principio del<strong>la</strong> sovrapposizione <strong>degli</strong> effetti.<br />

La generalizzazione del<strong>la</strong> (3.11d) al caso di un’emissione puntuale posta ad una<br />

quota H è immediata. Si ha infatti :<br />

Le soluzioni dell’equazione del<strong>la</strong> diffusione sopra riportate descrivono, nelle situazioni<br />

idealizzate cui si riferiscono, <strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> dell’inquinante essenzialmente in<br />

uno spazio infinito privo di ostacoli. In realtà, se si considera un’emissione a quota<br />

H (per esempio una ciminiera), l’effetto del suolo sarà trascurabile fino a distanze<br />

dal<strong>la</strong> ciminiera tali che σ z < H, ma diverrà importante a distanze superiori. Nel<strong>la</strong><br />

situazione idealizzata in cui il suolo sia piatto e non assorba l’inquinante, ma costituisca<br />

semplicemente una barriera che lo riflette verso l’alto, è possibile correggere<br />

le formule precedenti sovrapponendo al<strong>la</strong> sorgente vera l’effetto di una sorgente<br />

immagine fittizia posta ad una quota pari a (–H). In questo caso <strong>la</strong> (3.13) si trasforma<br />

nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

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