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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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TEORIA DI BASE DELLA DISPERSIONE DEGLI INQUINANTI IN ATMOSFERA<br />

206<br />

in cui c i è <strong>la</strong> concentrazione istantanea dell’inquinante i-esimo nel punto P(x,y,z)<br />

al tempo t.Le coordinate spaziali cui si riferisce tale equazione sono quelle di un<br />

normale sistema di cartesiano ortogonale fisso rispetto al suolo ed il tempo è<br />

re<strong>la</strong>tivo ad un generico istante iniziale t 0 , definito arbitrariamente. Nel<strong>la</strong> (3.2) D i<br />

è <strong>la</strong> diffusività moleco<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> specie i-esima,mentre con R i ed S i sono state simbolicamente<br />

indicate rispettivamente <strong>la</strong> cinetica chimica che coinvolge <strong>la</strong> specie i<br />

e tutti i termini di sorgente (produzione o distruzione). In sostanza, (3.2) afferma<br />

che <strong>la</strong> variazione euleriana nel tempo del<strong>la</strong> concentrazione istantanea dell’inquinante<br />

i dipende:<br />

• dal trasporto istantaneo operato dal campo di vento istantaneo, di cui u, v e w sono<br />

le componenti cartesiane re<strong>la</strong>tive;<br />

• dal<strong>la</strong> diffusione moleco<strong>la</strong>re, rappresentata dal primo addendo del<strong>la</strong> parte destra<br />

del<strong>la</strong> (3.2);<br />

• dal<strong>la</strong> reattività chimica del<strong>la</strong> specie i-esima rispetto alle altre sostanze presenti<br />

in aria;<br />

• dal termine di sorgente S i , che rappresenta il tasso di produzione o di distruzione<br />

(per esempio il decadimento radioattivo) nel punto P al tempo t del<strong>la</strong> specie i.<br />

Se si considera con attenzione <strong>la</strong> (3.2), risulta immediato fare le considerazioni<br />

seguenti:<br />

• dato che si è interessati non solo all’inquinante i-esimo, ma a tutti gli N <strong>inquinanti</strong>,<br />

in realtà <strong>la</strong> (3.2) rappresenta sinteticamente tutte le N equazioni di conservazione,<br />

una per ciascun inquinante;<br />

• <strong>la</strong> presenza del termine R i , che tiene conto sinteticamente di tutte le equazioni<br />

chimiche in cui è coinvolto il generico inquinante i, implica che tale termine<br />

legherà funzionalmente tutte le equazioni di conservazione delle sostanze considerate.<br />

Se tutte compaiono nelle equazioni di cinetica chimica, allora <strong>la</strong> (3.2)<br />

rappresenta sinteticamente un sistema di equazioni differenziali alle derivate<br />

parziali;<br />

• nel<strong>la</strong> (3.2) sono presenti i valori istantanei delle tre componenti del vento e<br />

ciò comporta, quindi, che perché sia possibile (almeno teoricamente) che<br />

tale sistema costituisca un modello matematico del<strong>la</strong> <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong><br />

<strong>inquinanti</strong> nel PBL,è necessario completarlo con le equazioni di conservazione<br />

del<strong>la</strong> quantità di moto (equazioni di Navier- Stokes), con l’equazione<br />

di conservazione dell’entalpia, dell’umidità e del<strong>la</strong> massa complessiva. Inoltre<br />

<strong>la</strong> dipendenza del termine R i dal<strong>la</strong> temperatura T richiederà di completare<br />

il sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali fin qui indicato con<br />

l’equazione di stato dei gas.<br />

Da queste osservazioni emerge un quadro sconfortante: il modello matematico<br />

euleriano che descrive l’evoluzione spazio-temporale del<strong>la</strong> concentrazione istantanea<br />

di un insieme di <strong>inquinanti</strong> nel PBL è ancora più complesso del modello<br />

istantaneo di PBL.Tale modello, però, è un sistema chiuso di equazioni differenziali<br />

alle derivate parziali e quindi, almeno in teoria, autoconsistente. Come però<br />

già si è avuto modo di sottolineare, l’alto numero di Reynolds che caratterizza il

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