05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

vento e <strong>la</strong> Radiazione So<strong>la</strong>re Globale (se il periodo è diurno) o <strong>la</strong> Radiazione<br />

Netta (se il periodo è notturno);<br />

• per tutte le situazioni diurne <strong>la</strong> Categoria di Stabilità Atmosferica verrà determinata<br />

mediante <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> a doppia entrata riportata in Tab. 2.12;<br />

• per tutte le situazioni notturne <strong>la</strong> Categoria di Stabilità Atmosferica verrà determinata<br />

mediante <strong>la</strong> tabel<strong>la</strong> a doppia entrata riportata in Tab. 2.13;<br />

Molti sono stati i tentativi fatti per mettere in re<strong>la</strong>zione <strong>la</strong> Categoria di Stabilità<br />

Atmosferica con i parametri caratteristici del<strong>la</strong> turbolenza del PBL.I risultati più<br />

celebri sono quelli prodotti da Golder (1972) e riassunti in Fig.2.69 dove si nota<br />

come in effetti sia possibile stabilire una sorta di re<strong>la</strong>zione tra <strong>la</strong> Categoria di<br />

Stabilità Atmosferica, <strong>la</strong> rugosità superficiale (rappresentata da z 0 ) e <strong>la</strong> lunghezza<br />

di Monin-Obukhov (L), anche se tale re<strong>la</strong>zione non è certamente biunivoca.<br />

Fig.2.69: re<strong>la</strong>zione tra Categoria di Stabilità Atmosferica,<br />

lunghezza di Monin-Obukhov (L) e rugosità superficiale z 0 .<br />

L’ultimo aspetto re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong> descrizione del<strong>la</strong> turbolenza del PBL è <strong>la</strong> sua estensione<br />

verticale.Tutti i modelli di <strong>dispersione</strong> stazionari (di vecchia e nuova generazione)<br />

richiedono <strong>la</strong> conoscenza di z i . La determinazione di tale parametro<br />

nelle ore diurne si può realizzare senza partico<strong>la</strong>ri problemi nel modo seguente:<br />

• con uno dei metodi presentati in precedenza si stima l’evoluzione oraria di u* e H 0 ,<br />

• si può stimare z i o col metodo termodinamico o con il metodo di Gryning-<br />

Batchvarova.<br />

Per quanto riguarda l’altezza del PBL stabile, in precedenza sono state riportate<br />

corre<strong>la</strong>zioni utili per una sua stima, una volta noto u* e H 0 .<br />

A conclusione di questo paragrafo, va detto che <strong>la</strong> realisticità delle simu<strong>la</strong>zioni<br />

operate da un modello di <strong>dispersione</strong> <strong>degli</strong> <strong>inquinanti</strong> in aria (anche se di tipo stazionario)<br />

è fortemente legata al<strong>la</strong> realisticità del<strong>la</strong> descrizione del<strong>la</strong> turbolenza del<br />

PBL. Non è quindi sorprendente che quando in un modello stazionario si eliminano<br />

le Categorie di Stabilità Atmosferica e si introduce una descrizione del<strong>la</strong><br />

turbolenza del PBL basata su u* e H 0 <strong>la</strong> realisticità del<strong>la</strong> simu<strong>la</strong>zione aumenti.<br />

200

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!