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la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

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LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

tre vale 1 a livello del suolo. Inoltre è evidente che le superfici corrispondenti a<br />

valori di σ costanti non sono superfici piane, ma curve che tanto più ricalcano <strong>la</strong><br />

forma dell’orografia quanto più si riferiscono a valori di σ prossimi ad 1.<br />

L’introduzione delle coordinate terrain-following richiede <strong>la</strong> riscrittura di tutte le<br />

equazioni fin qui presentate ed in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> (2.141d) che risulta notevolmente<br />

più complessa. Per ulteriori dettagli si rimanda a Sozzi e al. (2002).<br />

Una volta formu<strong>la</strong>to il problema che consiste nell’equazione (2.141d) o del<strong>la</strong> sua<br />

analoga scritta in coordinate terrain-followung, è necessario realizzare un’integrazione<br />

numerica di tale equazione. Il problema non è semplice e non verrà trattato<br />

in questa sede.Anche in questo caso si rimanda a Sozzi e al. (2002) per i dettagli.<br />

Nell’esprimere <strong>la</strong> (2.141a) sono stati introdotti tre pesi α 1 , α 2 e α 3 , un peso cioè per<br />

ciascuna componente del vento. Dato che non esiste a priori una ragione fisica per<br />

cui le due componenti orizzontali del vento vengano trattate in maniera differente,<br />

è normale porre α 1 = α 2 .E’stato poi introdotto il rapporto α, dato da α = α 1 /<br />

α 3 . Dal punto di vista fisico questi parametri assumono il significato seguente: se αè<br />

molto maggiore di 1, il campo di vento determinato con l’algoritmo mass-consistent,<br />

di fronte ad una barriera posta sul terreno (una montagna per esempio) farà in<br />

modo da prediligere uno scavalcamento dell’ostacolo stesso, piuttosto che un suo aggiramento.<br />

Questo, come noto, è un tipico comportamento in situazioni convettive.<br />

Viceversa, se α è molto minore di 1, si ha che gli eventuali ostacoli presenti lungo<br />

il fluire del vento verranno prevalentemente aggirati, cosa piuttosto frequente in<br />

condizioni stabili. Risulta dunque evidente che il valore attribuito a questi parametri<br />

(moduli di precisione di Gauss) risulta determinante nel<strong>la</strong> ricostruzione del<br />

campo di vento mass-consistent. La determinazione dei valori appropriati per i tre<br />

pesi è fondamentale per un modello di campo di vento. Quello che si può dire è<br />

che essi dipendono sia dalle condizioni di stabilità del PBL sia dal<strong>la</strong> forma dell’orografia<br />

presente. Per maggiori dettagli si faccia riferimento a Chino (1992), Ross<br />

e al., 1988) e Moussiopoulos e al. (1988).<br />

Il metodo con cui ricostruire il campo di vento iniziale, necessario per l’applicazione<br />

dei metodi mass-consistent, non può essere del tutto generale e dipende fortemente<br />

dal tipo di territorio che si sta considerando e dal numero e dal tipo di dati<br />

disponibili. Si consideri il problema del<strong>la</strong> ricostruzione del campo bidimensionale<br />

delle componenti u e v nelle immediate vicinanze del suolo. Si immagini di avere<br />

a disposizione M misure in altrettante stazioni meteorologiche S k , poste in prossimità<br />

del suolo (diciamo a 10 metri dal suolo, come normalmente capita) nelle posizioni<br />

(x k , y k ). Il problema da risolvere è <strong>la</strong> determinazione delle due componenti<br />

orizzontali del vento in un generico punto del territorio P(x,y). Il metodo più semplice,<br />

impiegabile con successo in situazioni piane e con uso del suolo sostanzialmente<br />

uniforme in tutta <strong>la</strong> regione di interesse, è il metodo di Creessman, proposto<br />

da Goodin e al. (1979). In pratica:<br />

in cui i pesi W dipendono dal<strong>la</strong> distanza r tra il punto in cui si desidera l’interpo<strong>la</strong>zione<br />

ed il punto in cui è collocata <strong>la</strong> generica stazione di misura e sono dati dal<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>zione seguente:<br />

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