05.01.2015 Views

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

la micrometeorologia e la dispersione degli inquinanti ... - ARPA Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

LA MICROMETEOROLOGIA E LA CAPACITA’ DISPERDENTE DELL’ATMOSFERA<br />

profilo di σ w un’inarrestabile discesa. In effetti, al contrario di un radiosondaggio, il<br />

SODAR è sensibile proprio al<strong>la</strong> turbolenza, cioè proprio al<strong>la</strong> causa stessa dell’esistenza<br />

del PBL. Sarebbe un mezzo di indagine molto promettente se non presentasse<br />

una controindicazione decisiva: raramente <strong>la</strong> quota massima raggiunta da un<br />

SODAR supera i 600 metri e ciò limita molto l’applicabilità di un tale sistema. Di<br />

fatto <strong>la</strong> sua principale utilità è limitata alle prime ore del giorno e quindi utile per<br />

indagare l’evoluzione iniziale dell’accrescimento del PBL.<br />

2.9.3.2 Determinazione dell’estensione verticale del PBL stabile<br />

Come si può supporre per quanto già detto, questa situazione è <strong>la</strong> più difficile da<br />

trattare. Si prenda in considerazione <strong>la</strong> Fig.2.67 in cui sono presentati tre tipici profili<br />

di temperatura potenziale (ideali) rappresentanti rispettivamente (a) una situazione<br />

con vento debole e forte stabilità, (b) vento moderato e (c) vento forte.<br />

Fig.2.67: profilo verticale del<strong>la</strong> temperatura potenziale in un PBL stabile<br />

(a-vento debole, b- vento medio, c-vento forte) da (Seibert e al., 1998).<br />

Nel primo caso <strong>la</strong> situazione sarà altamente intermittente e <strong>la</strong> turbolenza estremamente<br />

bassa, localizzata in poche decine di metri dal suolo e quindi par<strong>la</strong>re di altezza<br />

del PBL (h) è veramente difficile. In questa situazione l’unico modo per quantificar<strong>la</strong><br />

è l’analisi dell’eco del SODAR. Infatti il SODAR presenterà un profilo dell’eco<br />

piuttosto forte fino ad una quota in corrispondenza del<strong>la</strong> quale crollerà bruscamente,<br />

come si può vedere in Fig.2.68. Nel caso (b) e (c) ciò che si nota nel profilo<br />

del<strong>la</strong> temperatura potenziale è un tratto rettilineo, dopo <strong>la</strong> grande inversione<br />

con base al suolo. L’altezza del PBL potrebbe essere localizzata in corrispondenza<br />

del<strong>la</strong> fine di questo tratto rettilineo.Anche in questi casi il SODAR risulta un aiuto<br />

prezioso, visto che l’eco di ritorno diminuirà al di sopra dello strato con base al<br />

suolo in cui è confinata <strong>la</strong> turbolenza. Nel caso (c) il profilo dell’eco potrebbe presentarsi<br />

più complesso del previsto, tuttavia <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> grosso<strong>la</strong>na di considerare terminato<br />

il PBL quando l’eco non cresce più può essere una strategia appropriata.<br />

Fig.2.68: eco SODAR durante le ore stabili (Neff e Coulter, 1986).<br />

189

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!